venerdì, 28/10/2011

Manhattan Skyline

Sono molto fiero della foto con lo skyline di New York qua sopra. Sembra una cartolina disegnata, lo so. E invece è una normalissima foto scattata poco prima del tramonto, e il suo effetto stropicciato viene dal mix della pixelatura dello zoom del mio iPhone, dal filtro 1977 che gli ho applicato con Instagram, e dal vetro un po' sporco della finestra del luogo in cui l'ho scattata. Che è la lounge del settimo piano del Thompson LES Hotel di Allen Street, dove mi trovavo per assistere agli showcase di PureVolume durante la CMJ Marathon (di cui appena riesco vi racconterò). In quel momento mi ero un po' distratto perchè sul palco non c'era molto da guardare: c'era un tavolo con 4 persone sedute dietro a 4 computer portatili (Nancy Whang degli LCD Soundsystem, Amrit Singh dell'uber-blog musicale Stereogum, Ayad Al Adhamy dei Passion Pit e Naveen Selvadurai, fondatore di Foursquare) che partecipavano al contest di Turntable.fm, la piattaforma in cui chiunque può creare una chatroom online e creare una playlist condivisa (una versione più figa ed evoluta di Outloud.fm, che vi avevo già segnalato). Mentre i quattro indie-VIP si sfidavano a colpi di pezzi per lo più electro ed R'n'B (la playlist che è uscita fuori non mi è sembrata un granchè, devo dire), non ho potuto non notare la luce spettacolare nella vetrata dietro di loro, e sono riuscito a scattare la foto qua sopra.

 

Poi il sole è tramontato, e anche se lo sklyne dietro al palco era veramente mozzafiato, le foto che ho scattato dopo non sono un granchè. Il contest è finito (ha vinto Amrit: il blogger batte i musicisti), e sul palco sono salite le Dum Dum Girls che mi hanno veramente sorpreso con un eccellente set acustico, immagino simile a quello che la cantante Dee Dee porterà sui palchi italiani insieme al suo fidanzato Brandon Welchez dei Crocodiles (il 18 Novembre al Plastic di Milano, il 19 al Covo di Bologna, il 20 al Circolo degli Artisti di Roma, il 23 al B-Side di Rende (Cosenza), il 24 al Cellar Theory di Napoli, il 25 al Tabasco di Firenze,il 26 allo Spazio 211 di Torino, e il 27 al Factory di Padova).

Il set è finito, e io sono uscito per perdermi nel Lower East Side. Just an ordinary night in New York City.

 

 

Dum Dum Girls – Bang Bang, I'm a Burnout (live acoustic)

 

giovedì, 27/10/2011

Halloween best costumes

Una cosa che non finirà mai di stupirmi degli americani è l'attaccamento che hanno per una festa come Halloween. Già da settimane prima tantissimi luoghi, pubblici e non, sono addobbati a tema mortifero con fantasmi, ragnatele e zombie di varia fattura, nei negozi si vendono cestelli a forma di zucca per metterci dentro i dolciumi da dare ai bambini, e nelle città i palazzi più grandi espongono liste in cui i condòmini possono iscriversi per indicare la loro disponibilità di orari per ricevere i tricks or treat.

Ma la cosa più bella sono certamente i negozi di travestimenti, che a Ottobre nascono come funghi per poi riconvertirsi in qualcos'altro qualche giorno dopo il 1 Novembre. A New York i più famosi sono quelli della catena di Ricky's, che diventano praticamente dei bazar pronti a soddisfare qualunque esigenza di trucco, parrucco, accessori o costumi completi. Qua sotto alcune foto di costumi che mi hanno fatto ghignare; perdonate la qualità, ma le ho scattate di straforo mentre una commessa mi guardava malissimo. 

 

 

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martedì, 25/10/2011

Twitter factor @ Impronte digitali

di

Twitter factor è un libro uscito con Laterza e scritto da Augusto Valeriani. Come tutti sappiamo il 2.0 sta sconvolgendo le millenarie routine sia dei giornalisti e dei media, che dei protagonisti istituzionali o "fuorilegge" della politica internazionale. Che in alcuni casi sanno padroneggiare le nuove tecnologie comportandosi come veri professionisti, in altri si barcamenano in copia e incolla arraffazzonati facendosi battere sul tempo da dilettanti sconosciuti. Se chiunque può comunicare in modo efficace ad un pubblico vastissimo, allora ci sono grandi opportunità e democrazie o bufale e truffe.

 

Stasera a Impronte Digitali (ore 19 su radiocittafujiko.it), torniamo a parlare di politica e nuovi media.

Valeriani insegna Mass media, conflitti e politica internazionale presso la Facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" di Forlì, Università di Bologna. Il suo account è @barbapreta

 

IMPRONTE DIGITALI – Augusto Valeriani Twitter Factor

 

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venerdì, 14/10/2011

La soluzione divi del rock

Solo per dirvi che il sottoscritto qua oggi torna a New York e ci rimane per un po'. Il tempo di fare un giro in città, di mettere i dischi da Pianos, di capire che aria tira tra gli indignados di #occupywallstreet e di saltare da un club all'altro in occasione dei 5 giorni della CMJ Marathon. Se qualcuno di voi è in zona faccia un fischio, qua aggiornamenti discontinui e presumbilmente quasi nulli (più facile che mi trovate su Twitter) fino al mio ritorno.

| # | faccio cose vedo gente | I Commenti sono chiusi

giovedì, 13/10/2011

Una felpa offlaghiana contro l’inverno

Daniele Carretti è uno che non sta mai fermo. Da sempre il chitarrista e anima shoegaze degli Offlaga Disco Pax si tiene molto impegnato tra un tour e l'altro della band neosensibilista reggiana, ad esempio con il cupo e ispirato progetto Magpie, o con la piccola etichetta Sussidiaria. Ma da qualche tempo, non pago di queste attività, Carretti ha iniziato a suonare canzoni anche sotto lo pseudonimo di Felpa.

 

Il progetto è ancora avvolto dal più stretto riserbo, e verrà svelato al mondo questo venerdì al Locomotiv di Bologna in apertura al concerto di Paolo Benvegnù. Ma a giudicare dal primo e unico pezzo diffuso (una bella cover del classico minore degli Scisma, nonchè title-track dell'ultimo disco Armstrong), siamo davanti a qualcosa di molto promettente. 

 

| # | indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 12/10/2011

Deal

[Saturday morning breakfast cereal, sempre in formissima]

 

 

Bonus: Nonono Cat
 

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martedì, 11/10/2011

Impronte digitali: Instagrammers of the world, unite and take over

E' martedì, e il martedì –lo sanno tutti– è il giorno di Impronte digitali, il magazine di web e nuove tecnologie condotto da Pirex e dal sottoscritto e che va in onda dalle 19 alle 20 sulle frequenze amichevoli di Radio Città Fujiko (103.1 FM a Bologna e provincia, oppure in streaming in tutto il mondo).

 

Oggi ci addentreremo nel meraviglioso mondo di Instagram (l'app per iPhone di condivisione sociale di foto di cui vi ho giò parlato un annetto fa) e della comunità dei suoi utenti (gli Instagramers, o Igers). Lo faremo guidati da Silvia aka binbaa, appassionata della piattaforma fin dagli inizi e co-titolare della branca bolognese della comunità (gli IgersBologna). Silvia ci spiegherà cosa c'è di speciale in questa app e perchè ha avuto così tanto successo, e ci racconterà della sua comunità che ha da poco fatto a Milano il primo raduno italiano (l'InstaMeet). Ma la scusa per parlarne sarà l'happening che c'è stato venerdì scorso in città alle Officine Minganti, in cui gli IgersBologna hanno messo in piedi un concorso e una mostra (che va avanti fino al 29 Ottobre). 

 

Dalle 19 alle 20 sui 103.1 FM di Radio Città Fujiko a Bologna, oppure in streaming. E da domani, qua sotto il podcast.

 

MP3  Impronte digitali VS Instagram 

martedì, 11/10/2011

Breaking bad, fucking good

Breaking Bad è probabilmente la migliore serie tv di questi anni. Potreste pensare che io lo dica sull'onda dell'impatto emotivo dello spettacolare season finale che è andato in onda tre sere fa su AMC, ma non è così. Dall'inizio della terza stagione in poi ogni puntata è una piccola meraviglia di scrittura, di regia e di recitazione, tenuta in piedi da una trama sorprendente, da dialoghi perfetti e da attori bravissimi (per la sua interpretazione del protagonista Walter White, Bryan Cranston ha vinto 3 Emmy di fila come miglior attore di una serie drammatica). Insieme a The Wire, a Studio 60 e a Mad Men è probabilmente la serie tv che mi sia piaciuta di più di tutti i tempi, e mi meraviglio sempre a scoprire quanto poco sia nota dalle nostre parti.

 

Mentre voi ve la procurate e mentre io medito se rivedermela tutta dalla prima puntata, vi evito ogni spoiler ma vi lascio con i due azzeccatissimi pezzi presenti come soundtrack dell'ultima puntata. Sarà una lunghissima attesa fino all'ultima stagione dell'anno prossimo, e non ho veramente idea di cosa diavolo il creatore Vince Gilligan tirerà fuori dal cappello. Ma sono matematicamente sicuro che mi stupirà.

 

 

MP3  Daniele Luppi & Danger Mouse feat. Norah Jones – Black

MP3  Apparat – Goodbye

lunedì, 10/10/2011

L’amore è un fardello

Non so bene se sia una coincidenza o meno, ma domani escono due dei dischi italiani più attesi della stagione: Io tra di noi di Dente e Nati per subire degli Zen Circus. Per promuoverli il cantautore di Fidenza e la band toscana si sono prodotti in un video di puro cazzeggio in cui si dimostrano reciproca stima, e che vado tosto a linkarvi:

 

lunedì, 10/10/2011

Suona con me

Plink è una specie di sintetizzatore audio multiutente che produce interessanti pattern ipnotici. E' molto strano accerdervi e trovarsi a duettare in compagnia di completi sconosciuti, come farejogging e fare un pezzo di strada in compagnia di persone che non conosci (ma che sembrano simpatiche). E' basato su Node e Web Audio, e funziona solo su Chrome. Provatelo.

venerdì, 07/10/2011

Una cover che sarebbe piaciuta al Nick Cave di qualche lustro fa

Di Chelsea Wolfe ho sentito parlare per la prima volta a Luglio da 0livia, e sono rimasto incuriosito e un po' inquietato dal suo sound apocalittico, gotico e rumoroso che calza a pennello nella definizione subito affibbiatagli di doom folk. Che non è esattamente la mia tazza di tè, ma che ha tutte le carte per colpire e un'intensità marziale e dolorosa che di questi tempi in giro non si sente tanto spesso. Sono molto curioso di sentirla dal vivo, come probabilmente farò tra un paio di settimane a New York durante l'incasinato meta-festival della CMJ Marathon, dove sarà praticamente impossibile non incrociarla visto che suonerà 6 volte in 5 giorni.

 

E come a mandarmi un segnale che non posso ignorare, proprio in questi giorni la cantautrice californiana ha diffuso in rete la cover di uno dei miei pezzi preferiti di tutti i tempi (I let love in di Nick Cave & The Bad Seeds, dal quasi omonimo capolavoro Let love in del 1994), trasformato in una straziante e lentissima marcia funerea che forse sarebbe piaciuta al Nick Cave di qualche lustro fa. E che sicuramente piace un sacco anche a me.

 

 

MP3  Chelsea Wolfe – I let love in (Nick Cave cover)

giovedì, 06/10/2011

The X-Men Guide to Puberty

 

[e andate a guardarvi anche le altre pagine su College Humour]

| # | comic, oh my geekness | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 05/10/2011

Un altro mondo è possibile

Un mondo in cui Jeff Mangum, anima e voce degli indie-legend Neutral Milk Hotel, imbraccia la chitarra e si mette a suonare per strada davanti agli indignados americani di Occupy Wall Street. Proprio lo scorso weekend Mangum è stato il co-headliner dell'ATP americano, e non dev'essere stato banale passare dalle folle osannanti di hipster del festival al drappello di manifestanti accampati nel Financial District di New York City (uno dei quali ha filmato tutto il live e l'ha mandato in diretta su livestream, come potete vedere qua sotto). Se per allora non li avranno arrestati tutti (come i 700 sul ponte di Brooklyn la settimana scorsa), tra una decina di giorni vado a dare un'occhiata di persona e vi so dire. Dubito che sarò così fortunato da trovarci i Radiohead, però.

 

martedì, 04/10/2011

Esportiamo i talenti italiani

Se voi leggete« Well-Dressed Heckler Interrupts CNN Report on Amanda Knox Acquittal» come descrizione di un video di YouTube, a cosa (o meglio, a chi) pensate? ESATTO.

 

| # | futile e disdicevole | I Commenti sono chiusi

martedì, 04/10/2011

Le impronte (sempre digitali) lasciate dalle webserie

di

Torna Impronte digitali, emerita trasmissione su radiocitta'fujiko di Bologna, ogni martedì alle 19, per parlare di web e nuove tecnologie.

 

Quest'anno cominciamo incontrando Pier Mauro Tamburini, autore televisivo (nello staff di Camera Café), giornalista per il Post e ora dedito alle webseries. Una di queste è La deriva del panda, (Inkiostro ne ha già scritto), e Pong. Scopriremo scena e retroscena del fenomeno webserie: curiosità e gag che riguardano le serie e il modo in cui vengono scritte, domande seriose su come si produce una webserie, in quanti giorni si gira e dove, quanto costa e se si guadagna, fra quante decadi Endemol e simili si accorgeranno del fenomeno e, in generale, dove sta portando questo intreccio tra web e video. 

 

Intanto rinnovo l'invito a guardarla e come da tradizione il podcast

 

MP3 – IMPRONTE DIGITALI – Pier Mauro Tamburini

 

LA DERIVA DEL PANDA – Episodio Zero from Panda on Vimeo.

lunedì, 03/10/2011

Non è un problema di spazio

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

venerdì, 30/09/2011

Ombre cinesi di monnezza

Tim Noble e Sue Webster sono una coppia di artisti inglesi che, tra le altre cose, crea sculture d'ombra, proiettate dal profilo di ammassi di rottami e immondizia. Bellissime.

(via)

giovedì, 29/09/2011

Titolista terrorista

In rete è uno sport diffuso notare le traduzioni inutili, sbagliate o ridicole dei titoli dei film. Andrea Pomini guarda anche tra gli scaffali di una libreria:

 

Se oggi entriamo in più o meno qualunque libreria italiana troviamo – tutti fra le novità – i seguenti titoli:
 

L'infiltrato, di Antonio Salas, Newton Compton (titolo originale: El Palestino);
Il superstite, di Wulf Dorn, Corbaccio (titolo originale: Kalte Stille, "Silenzio freddo");
Il professore, di John Katzenbach, Fazi (titolo originale: What Comes Next );
L'addestratore, di Jeffery Deaver, Rizzoli (titolo originale: Edge);
Il negoziatore, di James Patterson e Michael Ledwidge, Longanesi (titolo originale: Step on a Crack);
L'osservatore, di Franck Thilliez, Nord (titolo originale: Le syndrome E);
Il paziente, di Nicci French, Sperling & Kupfer (titolo originale: Blue Monday);

 

Il carnefice, di Francesca Bertuzzi, Newton Compton (ovvero, il primo esempio di titolo italiano originale adeguato al trend).

Ma non è tutto, tenetevi forte.

Il 23 agosto esce Il persecutore, di Rory Clements, Piemme (titolo originale: Revenger) e l'8 settembre esce Il persecutore, di Ian Rankin, Longanesi (titolo originale: The Complaints).
Il 22 settembre esce Il burattinaio, di Torsten Pettersson, Newton Compton (titolo originale: Göm mig i ditt hjärta, "Nascondimi nel tuo cuore") e il 27 esce settembre Il burattinaio, di Francesco Barbi, Dalai.
 
E qui veramente avremmo pagato per vedere le facce nelle rispettive redazioni, quando hanno scoperto che la stessa idea geniale l'avevano avuta anche degli altri. [#]

giovedì, 29/09/2011

A deeper bond with the product: nostalgia

Nuove frontiere del mash-up audiovisivo: Don Draper "vende" la nuova Timeline di Facebook.

(Update: è stato rimosso quasi ovunque per motivi di copyright. ne trovate ancora una copia qui, non so per quanto)

 

| # | asocial network, tv series | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 28/09/2011

In case of fire

«In case of fire, exit the building before tweeting about it». [Fonte sconosciuta]

| # | asocial network | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 28/09/2011

Crescendo rossiniano di vernice meets folksinger con ukulele

Lisa Hannigan da queste parti la amiamo perdutamente da quando era la corista e co-solista di Damien Rice (a proposito: che fine ha fatto Damien Rice?) e anche se i suoi dischi solisti in termini di scrittura non sono neanche lontanamente all'altezza del primo, ancora splendido, disco del cantautore irlandese, è impossibile non farsi venire un po' gli occhi a cuoricino ogni volta che la si vede all'opera. Come nel videoclip del nuovo singolo Knots, in cui l'autrice di Sea Sew armata solo di un ukulele cerca di resistere a un crescendo cromatico di pioggia e spruzzi di vernice, e soffre e si diverte in egual misura, e tu ti ricordi ancora una volta perchè un po' la amavi e la ami ancora. 

 

martedì, 27/09/2011

Rubber shelves

I Rubber shelves non sono una libreria vera ma una scultura (di Luke Hart). Si tratta di un'idea talmente scomoda da essere quasi geniale.

lunedì, 26/09/2011

Back to the future a cappella

Non c'è niente di meglio per cominciare con il piede giusto la settimana della scena dell'inseguimento di Ritorno al futuro (quella in cui Marty accidentalmente inventa lo skateboard) con la colonna sonora interamente cantata a cappella:

 

| # | cinema, oh my geekness | I Commenti sono chiusi