giovedì, 01/09/2011

Le vostre nuove t-shirt preferite

Sono quelle di Monsters of Grok: grandi scienziati, filosofi e pensatori della storia con loghi da rock band.

Idea semplice, ottima esecuzione e successo garantito. Alla prossima lezione di Filosofia della Scienza non ci sarà nessuno più cool di voi. 

 

mercoledì, 31/08/2011

Ideale per le giornate di merda

Un excursus dettagliato su come si fa la carta igienica.

 

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martedì, 30/08/2011

La metapizza

Ovvero una finta pizza fatta di snack assortiti al gusto pizza.
Pare che fosse buonissima.
Dettagli qui.

 

lunedì, 29/08/2011

I Decemberists giocano a Eschaton

Era difficile immaginare qualcosa di più nerd del nuovo video dei Decemberists.

Per Calamity song, il combo indie-folk-pop capitanato da Colin Meloy, già tacciato dai più di sacrificare spesso un po' di autenticità in favore di non sempre riuscitissime pretese professorali, ha realizzato un video che mette in scena una delle epiche partite di Eschaton, la simulazione di una guerra termonucleare in forma tennisitica giocata da alcuni dei protagonisti di Infinite Jest di David Foster Wallace. Una delle tante invenzioni assurde e geniali del beneamato scrittore morto suicida 3 anni fa, rappresentata in modo fedelissimo (eppure chissà quanti dei delf-proclaimed fan #1 del librone di 1200 pagine non l'avrebbe riconosciuta senza l'adeguata spiegazione? anch'io, mi sa) con la devozione del vero fanatico.

Il perchè della scelta l'ha spiegato lui stesso alla NPR, che da qualche giorno ha in anteprima il video sul suo sito:

I wrote "Calamity Song" shortly after I'd finished reading David Foster Wallace's epic Infinite Jest. The book didn't so much inspire the song itself, but Wallace's irreverent and brilliant humor definitely wound its way into the thing. And I had this funny idea that a good video for the song would be a re-creation of the Enfield Tennis Academy's round of Eschaton — basically, a global thermonuclear crisis re-created on a tennis court — that's played about a third of the way into the book. Thankfully, after having a good many people balk at the idea, I found a kindred spirit in Michael Schur, a man with an even greater enthusiasm for Wallace's work than my own. With much adoration and respect to this seminal, genius book, this is what we've come up with. I can only hope DFW would be proud. [#]

E in barba a tutte le accuse di pretenziosità, mai come questa volta è proprio il caso di dirlo: Game. Set. Match.

 

 

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venerdì, 26/08/2011

L’esercito dell’ultima scimmia

di

    

Gli ultimi mesi sono stati particolarmente positivi per lo sviluppo delle webserie italiane: l'esempio più clamoroso è stato senza dubbio quello di Freaks!, una miniserie ispirata esplicitamente a Misfits che ha avuto un notevole impatto (800 mila views per il primo episodio) ma non ce ne sono state altre capaci di eguagliarne il successo.

 

Qualche ora fa è uscito il trailer di una nuova webserie tutta italiana che, se mantenesse anche solo metà di quello che promette in questi 45 secondi, potrebbe diventare un caso. Oppure no. Si intitola Last Monkey, è composta da 6 episodi e andrà "in onda" ogni giovedì su Youtube a partire dal primo settembre. 

 

Girata in poco più di una settimana giorni con due settimane di post-produzione e diretta da Giuseppe Contarino, Last Monkey è descritta così nel profilo Facebook ufficiale:

Salti temporali. Atroci omicidi. Sangue. "Last Monkey" è la storia di Jane, fredda assassina al servizio della Similus, organizzazione segreta che si muove indietro nel tempo per riscrivere il passato.

 
(grazie a Gabriele Niola per la segnalazione)

giovedì, 25/08/2011

Hipster Ipsum

Se lavorate nel mondo della grafica o del web do per scontato che conosciate Lorem Ipsum, il generatore di testi in finto latino che si usa per calcolare gli ingombri quando si impagina qualcosa. Da oggi potete aumentare il tasso di coolness dei vostri testi del 100% passando a Hipster Ipsum, che funziona allo stesso modo ma utilizza esclusivamente un lessico hipster. Un esempio:

 

You probably haven't heard of them DIY wayfarers readymade iphone master cleanse fixie. Food truck wes anderson yr hoodie. Viral Austin butcher ethical single-origin coffee. American apparel letterpress lomo wayfarers salvia brooklyn beard brunch, butcher readymade put a bird on it scenester irony. Four loko cosby sweater photo booth cliche, 8-bit seitan lo-fi vice food truck echo park butcher williamsburg you probably haven't heard of them homo organic. Thundercats pitchfork mixtape, scenester ethical gluten-free 3 wolf moon retro skateboard keffiyeh organic master cleanse cardigan four loko single-origin coffee. Tofu ethical iphone pitchfork mustache brunch cliche, food truck biodiesel fanny pack tattooed tumblr gluten-free.

giovedì, 25/08/2011

Non cliccate qui

Lo so benissimo che non dovrei. Sto ammazzando il tempo in una pigra e caldissima serata tardoestiva navigando qua e là tra siti, blog e social network, sentendomi un po' in colpa perchè sto spendendo le ore così invece che in un'occupazione più nobile come un libro, un film o financo una serie tv; ed ecco che mi imbatto in un giochino in flash, e in qualcuno che ne tesse le lodi e mette in guardia dalla dipendenza che dà. E io lo so che non dovrei, eppure ci clicco. Sempre. E mi accorgo un paio d'ore dopo che sono volate. (e non l'ho ancora finito) (e mi sto divertendo un sacco) (quindi ce ne perderò ancora altrettante)

 

Questa sera è stato il turno di Kingdom Rush, l'ennesimo tower defense fatto da dio con una giocabilità eccezionale che non ti fa annoiare per la sua facilità nè ti frustra subito per la sua difficoltà, facendo leva sull'immaginario fantasy che non può che compiacere ogni buon nerd e sulla disponibilità di un sacco di opzioni di personalizzazione. Non sarà stasera (forse), ma temo che sarò costretto ad arrivare alla fine. Non cliccate, please.

mercoledì, 24/08/2011

I’m moving past the feeling

Sto recuperando un po' alla volta i feed ignorati nel delirio ferragostano, e solo ora noto questa bella versione un po' sciampista un po' glo-fi di The Suburbs degli Arcade Fire firmata dagli ignoti Mr. Little Jeans (e con un bel video diretto dall'High Five Collective). Promettente.

(via)

 

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martedì, 23/08/2011

Coitus interraptus

Ieri Chiara era in formissima:

 

sotto la mia finestra passa una stradina che presenta essenzialmente due criticità: adolescenti che si accoppiano a tutte le ore e toponi di fogna che più o meno uguale.
i primi sono attirati dalla relativa privacy offerta da un muretto (che però fa angolo con la principale via d’accesso a twin peaks, quindi come tutti gli adolescenti passati presenti e futuri dimostrano di non non saper usare benissimo la capoccia). i secondi sono attirati dall’immondizia del vicino ristorante cinese, ma sono diventati più numerosi e improvvisamente molto diurni nelle loro abitudini da quando dei lavori di ristrutturazione di un negozio hanno scoperchiato un nido al di sotto del pavimento.

 

le strade di questi due branchi così diversi e uniti solo dalla voracità alimentare nonché dalla mammiferosità si sono improvvisamente incrociati qualche notte fa, quando due monelli sono arrivati alla giusta conclusione di ogni serata estiva cercando di accoppiarsi proprio qui sotto, con un decrescendo di tira e molla della signorina che si faceva molto pregare dal suo signorino. com’è, come non è, sul quasi più bello si sono alzate urla subumane. son volati paroloni, tra promesse di vomito, dichiarazioni di schifo, praticamente la media di un question time in parlamento: era un sorcio che ha scelto il momento perfetto per passare sopra i piedi infraditati di entrambi gli amorosi mocciosi.
talk about coitus interruptus. [#]

lunedì, 22/08/2011

La canzone impossibile da suonare

Si chiama Faerie’s Aire and Death Waltz di John Stump e, come capirete agilmente dallo spartito nel video qua sotto, è una canzone impossibile da suonare.

Non si capisce bene se sia vera o falsa (vedi le motivazioni della cancellazione della sua voce su Wikipedia), ma come roba è bella anche solo da immaginare.

 

giovedì, 18/08/2011

Vineria portami via

E' passato abbastanza tempo dalla morte di Amy Winehouse per poterci scherzare su?

Spero di sì, perchè è un po' che voglio postare il suo mostruoso ritratto in lego e lo splendido scambio di battute da Lamebook che vedete qua sotto: 

 

 

| # | lego my ego, suoni | I Commenti sono chiusi

martedì, 16/08/2011

Buona idea

[Next time your friend leaves their Facebook logged in, da Lamebook]

| # | asocial network, wild wild web | I Commenti sono chiusi

giovedì, 11/08/2011

Dariella fa rappare Berlusconi

Risale a un paio di settimane fa ma mi ero perso la sua segnalazione su FB: il nuovo promo de L'infedele di Gad Lerner (in cui la celebre telefonata di Berlusconi -quella del postribolo televisivo– diventa un rap su una base in stile In da club) è opera di Dario Moroldo in arte Dariella, già vocalist degli Amari e ora anche autore e compositore per Sony e per la tv. Hats off! 

 

mercoledì, 10/08/2011

Pensa se avesse detto «Lanciateci delle pietre»

Sono sicuro che dopo il concerto di quattro sere fa agli US Open of surfing 2011 il cantante degli MGMT Andrew VanWyngarden si è segnato un promemoria: mai invitare il pubblico a lanciarti sul palco «la scarpa sinistra». Potrebbero farlo, e, come mostra il video qua sotto, potrebbero farlo in TANTI.

(via)

 

| # | hipsteria, indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

martedì, 09/08/2011

La tradizionale rubrica estiva di fumetti Pt.2

di

 

Nel deserto estivo, sullo sdraio della vostra spiaggia o nella solitudine delle vostre camerette con un succhino alla pesca in mano…
 

Giorgio Pandiani, I Palazzi 
(gratis online oppure 14 € per il book scrivendo a giorgiopandiani@gmail.com)
Ancora una volta vorrei iniziare parlandovi di qualcosa di importante. “I palazzi” è il fumetto autoprodotto di Giorgio Pandiani, un giovane fumettista che ha creduto così tanto nel suo lavoro da pagare di tasca propria la stampa del volume pur di vederlo pubblicato. Leggendolo ci si chiede davvero come hanno fatto le case editrici italiane a farsi scappare questo giovane artista. Bello sbaglio cari editor, enorme (come disse Pretty Woman).  La storia parla di un ragazzo che per pagarsi l’università lavora per un’impresa di pulizie. Questo filo di trama è lo spunto per riflessioni profonde sulla vita e su chi ci sta intorno. Davvero bello e commovente. Io l’ho comprato, voi potete leggerlo gratis online a questo indirizzo:
 
Joe Matt, Il bel tempo (Coconino, 16 €)
Il “poor bastard” Joe Matt decide di parlarci della propria infanzia, senza farci sconti. Viene fuori tutta la cattiveria della prima adolescenza ma anche la magia e il potere che poteva avere in quegli anni anche un singolo fumetto, nonostante tutto. Dolceamaro.
 

Riad Sattouf, No sex in new York (Lizard , 15 )

Invece di “Sex and the city”: No sex in new York. Ognuno di noi ha almeno una storia assurda sentimentale o sessuale da raccontare, su questo principio si basa il divertente fumetto di Sattouf che raccoglie storie sentite in giro nel suo primo soggiorno nella grande mela. Da sorseggiare come un aperitivo.

 
Adrian Tomine, Scene da un matrimonio imminente (Lizard, 12 €)

Cari amici, Adrian Tomine si è sposato facciamogli tutti i nostri migliori auguri e accingiamoci a leggere quella che dovrebbe essere la sua vera e propria “bomboniera”. Smessa la tristezza, la depressione e lo squallore per cui Tomine è noto e appezzato questo fumetto prende una piega decisamente più comica e leggera raccontando le vicende di una coppia che decide, appunto, di fare il grande passo e organizza un matrimonio. Mi è piaciuto molto l’omaggio a Charles Schulz. Il fumetto è divertente e si legge in cinque minuti.
 
Martin Kellerman, Rocky, (Edizioni BD, 6 € nei remainders)
In fondo, in fondo allo scaffale dei reminders riscopro questo gioiellino. Il fumettista svedese Kellerman racconta la storia in larga parte autobiografica di Rocky, una sorta di fumettista punk che deve fare i conti ogni giorno con i problemi di soldi, donne ecc ecc. Vicino, tanto per fare un nome, allo stile di Robert Crumb il fumetto è davvero molto divertente.Consigliatissimo.
 
Sarah Glidden, Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) (Rizzoli Lizard, 12,25 €)
Diciamolo subito questo fumetto è un po’ noioso. Il suo pregio è raccontare le ri-scoperta di Israele da parte di una ragazza cresciuta in America che va alla ricerca delle sue radici. Alla fine scoprirà che le cose sono sempre molto più complicate di quanto sembrano. Mavà? Insomma se siete strettamente interessati all’argomento ok altrimenti passate oltre.
 
Jiro Taniguchi, Gli anni dolci, vol.1 e 2 (Rizzoli Lizard, 17+17 €)
Taniguchi è sicuramente un buongustaio. In “Gourmet” un piccolo gioiellino ci aveva fatto conoscere uno ad uno alcuni dei piatti più raffinati della cucina giapponese. “Gli anni dolci” è di fatto una storia d’amore fuori dagli schemi tra un vecchio professore e una delle sue allieve. Dopo molti anni i due si ritrovano ogni tanto per bere e mangiare insieme. Mano a mano che si conoscono meglio, noi conosciamo meglio anche la cucina giapponese. Nel finale, devo dirlo, la storia sbarella in un excursus abbastanza incomprensibile, ma rimarranno nei miei ricordi i disegni super particolareggiati di tutti quei manicaretti che forse non riuscirò mai a gustare.
 
Blutch, Il piccolo Christian (Rizzoli Lizard, 14 €)
L’equivalente maschile di “Valentina Mela Verde” di Grazia Nidasio di cui vi parlai quasi un anno fa. Una sorta di Calvin & Hobbes in salsa francese Blutch è un bambino scatenato che supera gli ostacoli della vita con la forza della sua immaginazione arrivando a diventare perfino una Charlies Angels.
Manu Larcenet, Ritorno alla terra 1 e 2,(Coconino Press, 18 + 17 €)
Torna il grande Manu Larcenet che avevo adorato ne “Lo scontro quotidiano”. Curiosamente questi due volumi raccontano una storia simile in un certo senso  a quella del precedente fumetto: una giovane coppia decide di trasferirsi in campagna. Nell’affrontare le difficoltà di tutti i giorni dovranno fare i conti con i loro nuovi vicini di casa. Una serie di personaggi rustici ma di gran cuore che, tra l’altro, fanno anche morire dal ridere. Io l’ho adorato.
Jean Claude Gotting, Happy Living (Coconino Press, € 16,50)
Happy Living parla di una canzone ma anche di come le vite delle persone possono intrecciarsi in una morsa di dolore e tristezza.  La storia inizia con un giornalista alla ricerca di un mistero dietro alla scomparsa di un celebre jazzista. Una storia amara ma allo stesso tempo distaccata e contenuta, malinconica.

| # | peggyg | I Commenti sono chiusi
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sabato, 06/08/2011

E se Game of thrones fosse un videogioco?

Esilarante finta versione RPG a 8 bit (da qualche parte tra Zelda e Monkey Island) di Game of thrones creata dai soliti geniacci di College Humour. Attenzione: decisamente NSFW e interamente composto di spoiler della prima stagione.

 

| # | oh my geekness, tv series | I Commenti sono chiusi

venerdì, 05/08/2011

Evolution of the hipster

giovedì, 04/08/2011

Il mio nuovo blog preferito

E' una di quelle cose che finchè non ti ci trovi non riesci davvero a immaginare veramente. Avete idee di quante richieste improbabili, assurde, sbagliate, bislacche o completamente fuori luogo arrivino alla persona che si trova dietro la consolle di un locale con il compito di far ballare la gente e che di solito si fregia del titolo di DJ? E avete idea di quante tecniche sottili o manifeste vengano messe in piedi dal DJ e dal locale per diminuire, controllare o annulare completamente il numero di richieste assurde, che in certi contesti sono solo una perdita di tempo (o per trovare il modo di limitarle alle sole ragazze, meglio se carine, meglio se single, meglio se disponibili, meglio se non completamente fuori di testa)?

 

No breasts no requests («Niente tette niente richieste») è un blog che raccoglie bigliettini con richieste, insulti vari e offerte pervenuti al DJ e cartelli ironici, seri o cattivissimi attaccati nei locali in prossimità della consolle. A voi faranno solo sorridere, a me e a un po' di gente che conosco farà letteralmente rotolare a terra dalle risate, ed evocherà ricordi di serate che spesso provvediamo immediatamente a dimenticare.

[via Girò su FB]

 

Una selezione:

 

 

 

 

 

 

[«Richieste accettate solo dopo un consulto orale»]

 

 

giovedì, 04/08/2011

Thermals on the rock

Un sacco di gente è già andata in vacanza, per molti non è un evento particolarmente interessante, per altri ancora il vero gruppo da vedere sono gli assai più colti Polvo, con cui divideranno il palco. Per me invece tutta l'attesa è concentrata sul set dei Thermals, che saranno di scena questa sera per una delle ultime serate del Bolognetti on the rocks. Non ho mai avuto occasione per parlarne su queste pagine (nè dello spazio estivo gestito ottimamente da Covo, Locomotiv e Osteria dell'Orsa nè della indie-rock band di Portland), ma non riesco a immaginare modo migliore per passare la mia ultima serata in città prima delle ferie. I Thermals li ho già visti anni fa a Austin e sono stati uno dei concerti più divertenti e onesti del festival: tre accordi, ottimo senso per la melodia, tiro e potenza in abbondanza ma anche cori e singalong come piovesse. Estivi e poco pretenziosi, ma anche bravissimi nel tirar fuori gran pezzi pop senza scadere troppo nel facile: perfetti per una serata estiva nella città che va svuotandosi. Il concerto è come sempre a ingresso gratuito; ci vediamo stasera, e attenzione che pare si cominci presto (aprono i Polvo).