I suoi suoni cupi e malinconici si adattano poco alla bella stagione, e i fan storici dicono che è bello ma gli ultimi due erano meglio; eppure non posso farci davvero niente, e la resistenza nei confronti di High Violet, il nuovo disco dei The National in uscita la prossima settimana per 4AD, si è rivelata completamente inutile. La formula è sempre la stessa, descritta in modo eccellente dal Guardian qualche giorno fa:
Because Berninger sounds like a polite Nick Cave and suffers like a literate Chris Martin, the National's music is often described as elegiac, when in truth, it's more uplifting than that. The rhythms are much too urgent to be called stately. The juxtaposition between the singer's mournful baritone and the joyous guitar lines and vocal harmonies is a defining characteristic of their sound. "You have to trust a voice like that," says friend and neighbour Sufjan Stevens. "He sings like an older brother with a dark side. He'll protect you on the playground, but he's not afraid to tell it like it is, and he'll kick you in the face if he has to." [#]
In occasione dell'uscita del disco, i National prenderanno in gestione per una settimana un locale dalle parti del leggendario negozio di dischi Other Music di New York City, trasformandolo nella High Violet Annex e curandone l'ancora misteriosissima programmazione. Visti gli amici che si ritrovano rischia di essere qualcosa di seriamente imperdibile. E indovinate chi si trova da quelle parti la prossima settimana? Eggià: your friendly neighborhood blogger. Mi sa che avrò qualcosa da raccontarvi.