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lunedì, 13/05/2013

Game of checkins

Prendete una delle serie tv più di successo degli ultimi anni (Game of thrones) con una delle sequenze di opening titles più originali e distintive che ci siano in giro (la parodizzarono anche i Simpson, vi ricordate?), e incrociatela con un piccolo fenomeno delle reti sociali per la verità un po' in declino (Foursquare), e come i personaggi della saga di Westeros avrete anche voi un'epica sigla persolalizzata a volo d'uccello sui luoghi della vostra vita, usando Game of checkins.

(grazie a Checco)

Game of Checkins is a mashup of Google Earth and Foursquare that generates the opening credits to Game of Thrones, using your friends' hard earned mayorships as kingdoms. Because, like, being mayor is hard work. It's like this:

 

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mercoledì, 24/04/2013

Quella volta che ho partecipato a un videoclip col cursore del mio mouse

Si definisce un «crowd-sourced music video», e all'inizio quel «please note that we are recording your pointer» suona come una sciocchezza. Poi partono le istruzioni (un po' videogame, un po' sondaggio, un po' videoarte, ma diverso dai video interattivi che si erano visti finora), e scopri che sei arrivato fino alla fine della canzone anche se il gruppo non l'avevi mai sentito nominare. Per la cronanca, si chiamano Light Light e hanno avuto una bella idea per il video del loro pezzo Kilo. Che peraltro non è neanche male.

 

 

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martedì, 23/04/2013

Heavy rotation (23/4/2013)

Mikal Cronin – Weight

Mad Men s03e03

Javascript moshpit simulation

Le lumache alla romana della Trattoria Morgana a Monti

Daft Punk – Get lucky

Laura Pugno – La caccia

His Clancyness – Machines (lyric video)

Friendfracker

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lunedì, 22/04/2013

Metti i Kings of Convenience una sera in piazza

La liason tra i Kings of Convenience e il Bel Paese è cosa nota (vedi puntate precedenti: la cover di E la luna bussò al Not.fest, il video per difendere La Pillirina di Siracusa, Erlend che entra al Covo mentre sto mettendo i dischi), quindi stupisce poco che il beneamato due norvegese in questi giorni sia di nuovo in Italia (magari per lavorare al nuovo disco?) e di nuovo dalle parti di Siracusa (dove Erlend ha una casa). Ma ciò non ci rende meno lieti di scoprire questa spettacolare cover di Una ragazza in due, classico portato al successo da I Giganti nel 1965 (che poi è la versione italiana della ballad americana Down came the rain), cantata in italiano senza amplificazione una notte dalle sedie di un bar in Piazza Duomo a Siracusa. Wow.

 

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mercoledì, 17/04/2013

Any sufficiently advanced technology is indistinguishable from magic

La cosa più bella in cui vi imbatterete in questa giornata: la nonnetta novantenne alle prese con un moderno visore di quella che quindici anni fa avremmo definito «realtà virtuale» (l'Oculus rift). Wow

 

| # | fantascienza | I Commenti sono chiusi

venerdì, 12/04/2013

The Simpsons + Breaking Bad

[Bastano il colore blu, una soggettiva dall’interno di un contenitore e un cappello. Inoltre: nuove frontiere del meta.]

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mercoledì, 03/04/2013

Qual è il punto di congiunzione tra Mad Men e Girls?

Quando hai un blog da più di 10 anni, a volte ti capita di cercare qualcosa su Google e di finire per essere rimandato a una pagina che il te stesso di qualche anno prima ha scritto e pubblicato e il te stesso arterioslerotico e drammaticamente privo di tempo libero di adesso ha invariabilmene dimenticato.

L'altra sera, per dire, stavo cercando una cosa su Mad Men (la cui sesta e penultima stagione comincia la prossima settimana su AMC), e sono finito su questo mio post di tre anni fa, in cui presentavo una notevolissima versione suonata del tema della serie (di RJD2) incrociato con la standard americano Nature Boy. Ricordandomi che meritava ho guardato di nuovo il video, e l'occhio mi è immadiatamente caduto sulla cantante, che a suo tempo non avevo mai visto, mentre che ora, surprise, è tra le protagoniste di una delle serie tv più acclamate dell'anno. Immaginandomi un improbabile crossover, spingo di nuovo Play.

 

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martedì, 02/04/2013

I 25 paesi meno visitati al mondo

A me piace molto viaggiare, anche se poi mi innamoro dei posti e finisco per voler tornare sempre negli stessi. Se invece fossi completista anche in questo come sono in diversi altri aspetti della mia vita, probabilmente adorerei il post  The 25 Least Visited Countries in the World di

10. Afghanistan: 17,500 tourists (2012, New York Times)

Why so few?
There's a war. Taliban is in it.

Why you may still want to visit
The mountains of Afghanistan are wild and beautiful. They are also hiding places for bandits and terrorists, so you may want to wait until it becomes a little more peaceful.

What else
You'll have a unique chance to try on a traditional blue burqa. I did for two minutes. Poor women! Do also remember to get your visa to the country you will return to in advance. Getting it inside Afghanistan may not be the easiest of tasks. Saying that you are in the country as a tourist will make you appear a liar, so do have a cover story  or be prepared to be declared less than smart.

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mercoledì, 27/03/2013

Heavy rotation (27/03/2013)

Savages – She will

Lego paper plane folding machine

La carbonara coi fiori di zucca da Giulio Er Timoniere alla Garbatella

Vampire Weekend – Step

Solving a Rubik cube while juggling

Every Woody Allen stammer from every Woody Allen movie

The Strokes – Call it fate Call it karma

59 stunningly repetitive photos your brain will love

domenica, 24/03/2013

«What did we do to deserve Pitchfork?»

Una lettura perfetta per il pomeriggio di una piovosa domenica di fine inverno: 5.4 – Pitchfork, 1995 – present. Risale a un paio di mesi fa, ma l'ho incrociata solo oggi (grazie a Pop Topoi), e del resto solo oggi avrei avuto il tempo di leggere le sue quasi 60mila battute. Inizia ripercorrendo la storia del sito musicale più famoso e controverso della rete e finisce come un saggio di sociologia del consumo; non sono completamente d'accordo col suo punto di vista, ma contiene alcune riflessioni notevoli e un livello di approfondimento abbastanza raro.

That project—an ever evolving, uncontroversial portrait of contemporary tastes in popular music—addressed one problem surrounding music in the file-sharing era to the exclusion of all others. Faced with readers who wanted to know how to be fans in the internet age, Pitchfork’s writers became the greatest, most pedantic fans of all, reconfiguring criticism as an exercise in perfect cultural consumption. Pitchfork’s endless “Best Of” lists should not be read as acts of criticism, but as fantasy versions of the Billboard sales charts. Over the years, these lists have (ominously) expanded, from fifty songs to 100 or 200, and in 2008 the site published a book called The Pitchfork 500: Our Guide to the Greatest Songs from Punk to the Present. Similarly, Pitchfork’s obsession with identifying bands’ influences seems historical, but isn’t. When a pop critic talks about influences, he’s almost never talking about the historical development of musical forms. Instead, he’s talking about his record collection, his CD-filled binders, his external hard drive—he is congratulating himself, like James Murphy in “Losing My Edge,” on being a good fan. While Pitchfork may be invaluable as an archive, it is worse than useless as a forum for insight and argument. [#]

mercoledì, 20/03/2013

Le due torri

[Bologna diventa Mordor in questo spettacolare lavoro di Blu sui muri dell'XM24. Qua trovate una versione ingrandibile e navigabile (via)]

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giovedì, 14/03/2013

Papa Heisenberg I

[da un twit di Bryan Cranston himself]

| # | tv series | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 13/03/2013

Heavy rotation (13/03/2013)

Young Galaxy – Pretty boy (Peaking lights remix)

Le enormi bistecche di Tramshed a Shoreditch

Luca Vanzella e Luca Genovese – Beta (Vol 2)

House of cards s01

David Bowie – The stars (are out tonight) (video)

The Postal Service lost auditions video

Taxidermied lego insects

La bellissima infografica di Direct TV con il riassunto di Game of thrones

| # | heavy rotation | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 13/03/2013

In una giornata come oggi è impossibile non postare House of Cardinals

[ma vi farà ridere solo se avete già visto House of cards, l'eccellente serie tv di Netflix con Kevin Spacey e Robin Wright. Io l'ho divorata.]

| # | paese reale, tv series | I Commenti sono chiusi

martedì, 12/03/2013

Modi molto brutti per svegliarsi

Questa mattina mi sono svegliato abbastanza male. Ma mai quanto i protagonisti di questo clamoroso super-cut, che contiene alcune delle sveglie più traumatiche che possiate mai immaginare. E alcuni degli amici più stronzi, anche.
(via)

 

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lunedì, 11/03/2013

E’ tempo che qualcuno ambienti una serie in Iowa

[in realtà manca dalla cartina ma esiste. Dettagli e mappa ingrandita su Osservatori esterni]

| # | tv series | I Commenti sono chiusi

lunedì, 18/02/2013

The throne of nerds

[via]

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venerdì, 15/02/2013

Heavy rotation (15/02/2013)

The boy least likely to – I keep falling in love with you

Monkey Island insult sword fighting

La balera dell'ortica a Milano

Suits s02e13

Paperman

Factory Floor – Fall back

Tanlines – Not the same (video interattivo)

House of cards

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lunedì, 11/02/2013

Voto utile e voto inutile

Lo scorso weekend mi è capitato di parlare un sacco di politica (ma dai; sarò stato l'unico). Per una volta, però, alle consuete chiacchiere e ragionamenti da bar più o meno rassegnati su personaggi, scenari e cose che forse non cambieranno mai, non ho potuto che aggiungere un'accorata esortazione al voto, in particolare nei confronti dei vari amici lombardi che mai come quest'anno paiono essere veramente importanti per l'esito finale delle votazioni. Ho cercato di spiegare loro che il voto di punizione non serve mai (particolarmente adesso) e che il voto identitario e puro, se uno si sente di darlo, in questa tornata elettorale è al meglio poco utile e al peggio molto dannoso, e paradossalmente finirà per ottenere l'effetto opposto di quello desiderato. I partiti che possono vincere sono compromessi e ci hanno deluso un sacco di volte: ma è abbastanza ovvio che uno è decisamente meglio dell'altro. Votare i partiti che non possono vincere, con questa legge elettorale, ha come primo effetto solo quello di NON far vincere uno dei partiti di cui sopra (quello buono) o di  far sì che per governare con un po' di margine questo sia costretto ad allearsi con altri e quindi ad essere facile vittima di ricatti. Non ci si può far niente: la politica è compromesso e il nostro voto definirà direttamente come e con chi dovrà avvenire questo compromesso.

 

Non era un discorso facile, e non so se ho convinto i miei amici (qualcuno mi piace sperare di sì). Come al solito mi viene in soccorso Leonardo, che in Un voto non idiota lo spiega meglio di quanto potrei mai fare io.

 

Io credo che di tanti errori di comunicazione che abbiamo fatto, come PD e in generale come centrosinistra e in generale come Repubblica italiana, uno dei più gravi sia stato quello di parlare di
 

VOTO UTILE

tradendo una sostanziale non comprensione di cosa siano gli italiani, di come vedano il mondo gli italiani. Non puoi parlare di utilità agli italiani. L'elettore è un fiero e nobile hidalgo, gli dicono che in quanto popolo italiano detiene la sovranità e lui ci si accomoda come in un castello diroccato.

Poi gli spiegano che questa sovranità comunque deve essere espressa ogni cinque anni sotto forma di un voto, e lui già comincia ad arricciare il naso: cos'è questo voto che viene a delimitare la mia sovranità? Cos'è che devo fare ogni tot anni? Due croci su due schede? Due banalissime croci? Su degli stemmi? Ma è troppo difficile, non gioco più. E ci scommetto che sotto c'è la fregatura. È andata così. Ogni volta che parlate di

 

VOTO UTILE

l'italiano si guarda alle spalle e dice: "utile a chi?"; a lui no di certo. E se si tratta di essere utile a qualcun altro,  l'italiano se ne guarda bene: cos'hanno fatto gli altri per me, dopotutto. Utili, puah. I servi sono utili, e io sono nato libero, devo averci anche da qualche parte uno stemma famigliare, un pedigree.

Così anche in questi giorni si assiste alla cerimonia di quelli che sui social network ci informano che il Pd non lo voteranno mai, perché non vogliono essere utili al Pd, e ci mancherebbe. Anche qui sotto, la discussione ha preso subito questa piega: gente che orgogliosamente viene a farci sapere che è inutile implorare, loro non voteranno Pd. Gli sfugge il fatto che nessuno li sta implorando, perlomeno qui: possono fare quel che vogliono col loro voto. La mia principale obiezione a quelli che, per esempio, votano Ingroia (non solo in Lombardia ma soprattutto) e che quel voto otterrà il risultato contrario a quello che si prefissano, spostando a destra il baricentro del Senato e rendendo necessaria la coalizione Pd+Monti+Casini+Fini. È un banale argomento aritmetico, ma il fiero hidalgo non sopporta che gli sia opposta l'aritmetica, nulla detesta più di un maestrino che venga a rammentargli l'odiosa tirannia del due più due uguale quattro. Cos'è questo due, cos'è questo quattro, cos'è questo segno uguale? Strumenti di dominio borghese sulla realtà fenomenica. Non è una coincidenza che molti di loro pensino anche di poter aumentare i propri spiccioli nel conto corrente cambiando l'unità di misura. È stato un vero errore parlare di
 

VOTO UTILE

senza soggiungere: "utile a te, visto che sei di sinistra, e che se voti Ingroia al senato in alcune regioni il tuo voto sarà carta straccia, dal momento che lo sbarramento dell'8% appare secondo tutti i sondaggi proibitivo; dunque se metti la crocetta su Rivoluzione Civile tanto vale metterci anche i cuoricini, o le falci, o i martelli o le manette decidi tu; tanto è un voto inutile, nel senso di un voto buttato. Cioè in realtà una sua utilità ce l'ha, perché anche grazie al tuo voto buttato il Pd non otterrà la maggioranza in senato e si alleerà con Monti+Casini+Fini. Insomma votare Ingroia al senato equivale a votare Pd+Monti". L'hai capita? No. [Continua qua.]

venerdì, 08/02/2013

Game of Downton Abbey

Questa mi mancava: una specie di mash-up suonato delle sigle di Game of thrones e Downton Abbey.

 

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mercoledì, 06/02/2013

Introducing Bowmont

E in un mondo in cui chi ha una vita non può sperare neanche lontanamente di arrivare per primo su un nuovo nome o progetto musicale perchè c'è sempre qualcuno che ha già scoperto, divorato e digerito qualunque cosa minuti dopo che viene messa per la prima volta online, è una strana sensazione quella di incrociare una band eccezionale e scoprire che in giro non ne ha ancora parlato quasi nessuno. Loro si chiamano Bowmont, vengono da Brooklyn e sono la creatura del cantante e poli-strumentista Emil Bovbjerg e del fonico e produttore (ha vinto pure un Grammy, pare) Jeremy Loucas. Escono tra una decina di giorni con l'Ep d'esordio Euphorian Age, ma il bellissimo pezzo di apertura Ruphmiup (che sta per «Rough me up») è già online da quasi un anno nel silenzio generale. E non me ne capacito: pattern vocali notevolissimi (vengono in mente i Grizzly Bear, ma la tonalità è tutta diversa) in una elegante cornice elettro-pop (può ricordare le cose meno spudorate di Twin Shadow), con una trasversalità che può piacere tanto al fan dell'indie quanto agli ascoltatori di una radio FM. Roba di quelle che partono come un piccolo fenomeno e poi magari vanno in cima alle classifiche.

 

A segnalarci i Bowmont è il nostro inviato nell'East side Matte, che nelle vesti di Plastic Health, come musicista e remixer, avete già incontrato su queste pagine. Proprio Ruphmiup è caduta sotto le sue grinfie, e a forza di congas e loop il nostro è riuscito ad aumentare il suo già alto potenziale da aperitivo (e un po' pure quello danzereccio) senza fagli perdere un briciolo della sua eleganza. Mica roba da tutti.

 

 

venerdì, 01/02/2013

La ricetta per avere successo su Internet

Provo a tradurla (anche se in originale forse è meglio):

1. Se sei in dubbio, DISCUTI! Avere ragione è importantissimo.

2. Odia tutto.

3. Già visto. Era meglio la prima volta.

4. FINTO.

5. E' morto?

6. Prendi in giro qualcosa che qualcun altro ama perchè FANCULO!

7. Sono così brillante. BRLLNT.

8. SFIGATO.

9. Razzismo, perchè Dai scherzavo!

10. Tratta le donne da stupide.

11. Commenta con fervore. LA TUA OPINIONE CONTA.

12. CORREGGI LA PUNTEGGIATURA E LA GRAMMATICA, no? SALVA L'UMANITA'

13. Battute sui grassi.

14. Odia la religione perchè la religione odia gli altri perchè tu odi la religione perchè loro odiano tutto perchè li odi. NESSUNO E' COSI' BUONO!

14. Fai una lista e aspetta che gli altri propongano correzioni e aggiunte [#]

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giovedì, 31/01/2013

Dance like nobody’s watching

Oggi è una di quelle giornate grigie e faticose in cui poche cose riescono a tirarti su l'umore. I video di Dance like nobody's watching (quello dell'aeroporto qua sotto, ma anche quello della lavanderia) sono tra questi.

 

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lunedì, 28/01/2013

The New York penis subway map

[dal genio di Veit Schütz, grafico tedesco che fa anche le copertine per i libri Marcos y Marcos.
Via Laughing Squid]

| # | maybe art | I Commenti sono chiusi

venerdì, 25/01/2013

[obbligatorio] Lego + Breaking Bad = WOW

[Non è ufficiale, ma è chiaro che è Walter White. Si compra qua. E c'è anche Omar di The Wire]

| # | lego my ego, tv series | I Commenti sono chiusi