martedì, 26/06/2012

Offlaga Disco Max rocks!

Qua in città fa talmente tanto caldo che, se non si riesce a scappare al mare per il weekend, l'unico modo di superare vivi la giornata è di aspettare sera e dirigersi nell'ospitale quadriportico del Bolognetti Rocks a prendersi un aperitivo ghiacciato. Se ci capitate stasera, martedì 26 giugno, tra le 19.30 e le 21.30 (magari perchè attirati dal seguente concerto degli Zen Circus a ingresso gratuito, sul palco intorno alle 22), troverete in consolle come al solito me, accompagnato però da un ospite d'eccezione, ovvero Max 'Offlaga Disco Max' Collini, già voce e ideologia a bassa intensità del trio reggiano che tutti amiamo. Max ha accettato la mia offerta e per una sera abbandonerà il microfono per prendere posto dietro il mixer e mettere un po' di musica con me per l'aperitivo. Non ho la più pallida idea di cosa metterà, ma ho il sospetto che ci divertiremo. E' un'occasione unica: un vero fan degli Offlaga non può mancare. 

giovedì, 21/06/2012

«Some straight like you, giant stick up his ass at like what, sixty, he’s just gonna break bad?»

Sono incappato per caso in questo eccellente recap delle prime 4 stagioni del capolavoro Breaking Bad fatto dall'utente YouTube Jswinney1 un po' in stile Requiem for a dream e ora non so se riuscirò ad aspettare quasi un mese. La quinta e ultima stagione della serie creata da Vince Gilligan comincia su AMC il 15 Luglio.

 

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mercoledì, 20/06/2012

Secret Crush

I Teenagers sono una delle band probabilmente più inutili ed ignoranti che non mi vergogno di amare. Ho già tentato di spiegare almeno tre volte il perchè, e ogni volta cito le volte precedenti, forse in un incoscio omaggio al citazionismo spudorato della band:

 

Non so bene perchè mi piacciano così tanto i Teenagers. Non sono niente più che tre hipsters francesi che fanno base a Londra, suonano un indie-electropop-wave egocentrico e pornofilo e devono tutta la loro fama a un pezzo morboso che racconta di una banale storia di una notte tra una cheerleader americana (è amore) e un rocker inglese (è solo una scopata) e a una canzone d’amore dedicata (e intitolata) a Scarlett Johansson. Detestabili, e pure un po’ antipatici.

 

Eppure mi piacciono un sacco. Dietro alle loro t-shirt strette e jeans skinny, dietro ai loro pezzi da tre accordi, dietro ai loro arrangiamenti semplici al limite del banale, vedo una capacità di cogliere lo zeitgeist che pochi hanno, e di raccontare l’incoscienza esaltata di certi momenti dell’adolescenza (contemporaneamente filtrandoli con un occhio adulto e assai disincantato, e con un’autoironia abbastanza rara nella musica hipster) come pochi altri riescono a fare. Più l’intellighenzia li bolla come egocentici e fighetti, più la loro esaltazione di gioventù, sesso e stupidità mi pare più significativa di quanto sembra, e forse anche di quanto fosse nelle intenzioni della band stessa. E -cosa mai scontata- sanno scrivere della canzoni. [#]

 

Dopo 4 anni di silenzio che sono sembrati lunghissimi, la band ha diffuso ieri un nuovo demo per l'Estate, che si chiama Secret Crush e ha un ritornello profondo che recita «I want to fuck you, but I'm too shy to even tell you, and I don't know why». Non sono cambiati di una virgola, per fortuna.

 

 

martedì, 19/06/2012

Into the black

Se sei in mezzo al periodo più carico di lavoro della tua vita, finisci per trovarti in situazioni un po' strane. Tipo essere in ufficio da solo un lunedì sera d'Estate, con l'aria condizionata a palla mentre fuori ci sono trenta gradi, gli amici ti mandano messaggi chiedendoti se vai a fare l'aperitivo fuori e tu rispondi solo "NO" perchè tanto lo sanno che non hai tempo di essere più prolisso. Come l'intenso rapporto telefonico con la tizia della pizzeria d'asporto, che ogni votla che sente il nome dell'ufficio di sera sembra sinceramente dispiaciuta per il fatto che tu debba fare notte a lavorare. O come il non avere tempo di rispondere alle e-mail per organizzare le vacanze, quasi fossero un fastidio e un'incombenza. Come il trovarsi nella poco comune circostanza in cui i soldi sono assai meno preziosi del tempo (come dovrebbe sempre essere, in realtà). Come il tuo frigorifero, che è il regno dei formaggi ammuffiti e delle verdure andate a male, perchè a casa chi ci mangia mai, di questi tempi. Come la casa che sembra un po' un rifugio anti-atomico perchè ci vai solo per dormire, decidendo di spendere il poco tempo libero che ritagli fuori, a mettere i dischi o al mare o a una delle tante rassegne estive che tutte d'un colpo rendono questa città un posto veramente degno in cui vivere. Come il blog silenzioso o i social network che sembrano pieni solo di un chiacchiericcio sterile. Come il sentire il boato di un goal da fuori nella città silenziosa. Come la strana sensazione di trovarsi in una bolla spazio-temporale dotata di un suo perverso fascino come nella sindrome di Stoccolma.

 

Ma c'è un momento che arriva quasi tutte le sere, verso mezzanotte, quando la produttività si affievolisce e prendi il ritmo lento di chi cerca di arrivare al punto prima di scendere nel quartiere deserto e tornare verso casa. Ed è il momento perfetto per ascoltare uno dei dischi più belli di questa prima metà dell'anno, ovvero Kill for love dei Chromatics. I Chromatics li seguo da lontano da qualche anno, più o meno dai tempi di quel pezzone che era In the city, e sono da sempre il mio gruppo preferito della scuderia di quella etichetta col nome tutto sbagliato che si chiama Italians do it better. Sono un giro da un po' di anni e ultimamente hanno avuto anche un po' di visibilità per essere finiti nella soundtrack di Drive, ma è solo con l'ultimo disco che hanno trovato la quadra di un sound sfuggente che è contemporaneamente caldo e algido, maledetto e languido, metropolitano e desertico. La colonna sonora perfetta per un lungo viaggio notturno in macchina (il loro disco precedente si chiamava Night Drive), attraversando posti sconosciuti in cui non ti fermerai mai, con la mente che vaga verso il ricordo di qualche amore passato o di una storia senza speranza con una ragazza lontana. Elettronico e a volte quasi trip-hop, ma con abbondanti iniezioni si synth che profumano di certi anni '80 curiosamente eleganti, ma anche dello shoegaze meno rumoroso e di malinconico pop fumoso sempre un pochino fuori dal tempo, il sound dei Chromatics è nero e gravido di presagi, ed appartiene alla notte di chi è stanco ma non può e non vuole dormire, ed è crucciato da increspature di inquietudine che è sempre troppo definire dei tormenti. Perfetto per una giornata lavorativa che non vuole finire, in un periodo di super-lavoro che non vuole finire, che ti fiacca nell'animo e nello spirito, ma che quando finirà, inevitabilmente, un po' ti mancherà.

 

 

MP3  Chromatics – The River

MP3  Chormatics – Into the black (Neil Young cover)

martedì, 12/06/2012

Inkiostro aperirocks

Interrompo velocemente il lento ritmo di posting a cui il delirio lavorativo da cui sono sommerso mi costringe ultimamente, per invitarvi a bere una birra stasera al Bolognetti Rocks, il pregevole spazio estivo all'interno del quadriportico di Vicolo Bolognetti gestito da Covo e Osteria dell'Orsa che sarà il porto sicuro di questo inizio d'Estate. Uno spazio accogliente, birrette fresche, cibarie fornite dall'osteria di culto di Via Mentana, e un eccellente programma di concerti, eventi, partite e DJ set quasi tutti gratuiti. Stasera saranno sul palco quegli adorabili folkettoni francesi degli Herman Dune, ma prima del concerto e della successiva serata danzante ci sarà il sottoscritto a sonorizzare un placido aperitivo e la prima parte della serata. Visto che mi capita molto più spesso di avere a che fare con una pista da far ballare che con gente che chiacchiera e si rilassa bevendo mojito, ho un sacco di pezzi più belli del solito da mettere. Oltre a stasera sarò di stanza per l'aperitivo (quasi) tutti i prossimi martedì: tra una settimana (il 19) dividerò la consolle con la crew del sempre eccellente Sentire Ascoltare, mentre il martedì successivo (il 26) se tutto va bene avrò un super special guest che vi annuncerò a tempo debito. Ci vediamo là.

| # | 3T city, faccio cose vedo gente, indie-gestione | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 06/06/2012

Dimmi che lavoro fai e ti dirò che musica ascoltare (mentre lavori)

[dal blog di Sonos, dove c'è anche in formato più grande]

| # | suoni | I Commenti sono chiusi

martedì, 05/06/2012

Come le tecnologie possono aiutare per il terremoto

di

 

Le disgrazie del terremoto riescono a tirare fuori il meglio delle persone. In tanti donano e organizzano raccolte di beni di prima necessità, comprano parmigiano e prodotti locali oppure trascorrono una domenica per fare animazione per bambini. E ci sono anche i volontari digitali, come quelli che mettono su un sito come terremotosanfelice.org per tenere informati i propri concittadini e offrire notizie utili.

 

 

Gianluca Diegoli, esperto di marketing online e social media, e residente a San Felice sul Panaro sarà l'ospite di oggi a Impronte digitali, su radiocittafujko stasera alle 19.

 

MP3 IMPRONTE DIGITALI – Gianluca Diegoli

 

 

contrariamente al giornalismo del dramma, l’Emilia non è distrutta, anzi. Ha bisogno di aiuto per le attività economiche, ma soprattutto di velocità, di snellezza nelle procedure, di aiuti dalle banche per ripartire con le produzioni il prima possibile.

| # | impronte digitali | I Commenti sono chiusi

martedì, 05/06/2012

Il museo dei suoni in via di estinzione

The museum of endangered sounds.

[La cosa che mi fa più ridere, è che il Nokia Tune sembra ormai più vintage di suoni molto più vecchi, ma più longevi]

| # | oh my geekness | I Commenti sono chiusi

venerdì, 01/06/2012

Sapevi tutto

Ogni tanto mi dimentico che Guido Catalano è un genio:

 

ricordo
che la tua pizza preferita era al prosciutto e funghi senza funghi
“perché non la prendi al prosciutto e basta?” ti chiedevo ogni volta
“perché non ti fai gli affari tuoi?” mi rispondevi
e sorridevi

 

ricordo
che ci conoscemmo a primavera
amavi sparare ai piccioni con quel tuo buffo fucile ad aria compressa
“dai prova!” mi dicevi
“no, mi fa impressione”

 

m’innamorai di te
anche perché
eri in grado d’inserire piccole frasi subliminali
in mezzo ad un discorso qualsiasi
tipo:
“quest’estate mi piacerebbe fare un corso di tiro con l’arco, una mia amica lo ha iniziato sei bello e dice che si diverte molto”
oppure:
“ieri ho portato la macchina dall’elettrauto mi fai un sesso della madonna, mi ha preso centocinquanta euro per due fili staccati”

 

o forse fu
il tuo amore incondizionato per il pongo
potevamo giocarci per ore
in silenzio
nudi
sul parquet di casa tua

 

“vorrei vivere con te in una casa di pongo” mi dicevi
“e fare bambini di pongo?” ti chiedevo
“sì” rispondevi  “e cucinarti squisite pietanze di pongo”

 

non alzavi mai la voce
sapevi odiare benissimo con gli occhi
pelle bianchissima
ci conoscemmo a primavera, lentiggini

 

“finché mi ami non scriverai mai di me” dicevi
“e invece sì” dicevo
“vedrai” dicevi
e sorridevi

 

e avevi sempre ragione
sapevi tutto [#]

giovedì, 31/05/2012

Per la forza di Greyskull

[punta il tuo pugno contro lo schermo al centro della GIF animata e dimmi se le cose non si fanno immediatamente più veloci. Queste illusioni ottiche mi mandano fuori di testa.]

mercoledì, 30/05/2012

Map2app @ Impronte digitali

di

Tutti a parlare di app: quanto sono alla moda e cool, quanto sono il futuro del business. Anche noi abbiamo incontrato una società che si occupa di app; non per l'aspetto glamour, ma per vedere come si programmano, vendono e usano-. 

 

 

Così ieri a Impronte digitali su radiocitta'fujiko, abbiamo invitato Michele Orsi e Dario Ciccone di Map2app, una piattaforma web per creare guide di viaggio che diventano app per smartphone. L'idea è semplice e geniale: grazie alle apps su smartphone o su web, è possibile mettere insieme luoghi, attrazioni, fotografarli, descriverli, realizzare un proprio prodotto bello e finito e renderlo scaricabile. Ognuno diventa editore e autore delle proprie vacanze, itinerari, best places, le possibilità sono infinite.

 

 

E' più semplice a farsi che a dirsi. Con Michele e Dario, che hanno dato il punto di vista dell'ideatore e del programmatore, abbiamo parlato di budget, strategie tecniche, rapporto con Apple vs. Android, concorrenza darwiniana tra apps, canali di promozione, movida di San Francisco. Una lunga e istruttiva chiacchierata.

 

 

MP3 – IMPRONTE DIGITALI Map2app

mercoledì, 30/05/2012

La più bella proposta di matrimonio che vedrete nella vostra vita

E' quella di Isaac, che ha messo in piedi una specie di videoclip a sorpresa per chiedere a Beth di sposarlo. Non vi preoccupate: è normale se all'inizio vi fa sghignazzare, poi ridere di gusto e alla fine quasi piangere. Ma soprattutto, alza l'asticella a un livello tale che vi conviene cominciare già da ora a pianificare la vostra proposta di matrimonio, se mai ne farete una, perchè potrebbero essere necessari elefanti, trapezisti o almeno dei fuochi d'artificio.

 

lunedì, 28/05/2012

Una specie di nastrone estivo, ma non mio

Sarà la bella stagione che non arriva, sarà che là fuori escono ormai talmente tanti dischi che non ci si orienta più, sarà che ora come ora posto pochissimo, ma nelle ultime settimane mi sono curiosamente arrivate richieste da più parti di pubblicare sul blog un nastrone estivo.

E' vero, latito molto da queste pagine ultimamente, sto perdendo un sacco di concerti e il pochissimo tempo libero che ho è speso quasi interamente a cercare di rimettermi in pari con tutto quello che mi sono perso. Ascolto soprattutto cose vecchie, cose molto notturne o cose segnalate in giro che però non bucano la mia cappa di indifferenza; e fatico a trovare il tempo e la voglia per parlarne qui. Con un'unica eccezione. Che cade a proposito, perchè è un disco estivo ed è anche una specie di nastrone, o almeno si definisce tale.

 

Per la loro prima fatica in full lenght, infatti, i Tv Girl da San Diego non usano il termine album, ma quello assai più insolito di «mixtape». Che c'entri il fatto che il disco fa un abbondante uso di campionamenti probabilmente illegali e che quindi non possa essere pubblicato ufficialmente (e infatti è in free download da qui) non appare poi così fondamentale. The Wild, The Innocent, The TV Shuffle è infatti una sequenza di pezzi pop abbastanza killer che frullano un gran numero di generi e ricordano contemporaneamente cose diversissime tra loro (Eels, The Go! Team e The Avalanches, ma io ci sento anche i Real Estate più orecchiabili e Casiotone for the painfully alone, o come dice Enzo il primo Jens Lekman), mischiando le carte esattamente come farebbe un buon nastrone. I miei pezzi preferiti sono il doo-wop due punto zero Misery, l'anthem un po' FM tardi '90 Loud and clear, che parte come una specie di Drinking In LA velocizzata cantata da Mr. E e alla fine diventa uno zapping radiofonico in battuta che ti venire voglia di ballare. Ma potevo postare anche almeno altre tre o quattro: il disco è tutto bello, e ha conquistato rapidamente la vetta dei dischipiù ascoltati da queste parti. Ve lo fate bastare, come nastrone?

 

 

MP3  TV Girl – Misery

MP3  TV Girl – Loud and clear

giovedì, 24/05/2012

Draw Something but Ignore Hitler

Chiunque abbia uno smartphone o un tablet e non viva su Marte (o a Monti) già conosce e ama Draw Something, la app simil-Pictionary che da mesi spopola in tutto il mondo. Io sono un cane a disegnare e sono ancora peggio su un touch-screen, quindi mi diverto un sacco (ed è probabilmente anche la mia pochezza a divertire gli amici che mi sfidano). E mi divertono cose folli come Ignore Hitler, il progetto assolutamente insensato che il suo autore descrive così: «I draw unrelated furers on Draw Something». Se non ci vedete brutti riferimenti nazistofili (io, forse a torto, non ce li vedo: mi sembra semplicemente iconografia pop) è una di quelle piccole cose stupide che ti danno la dipendenza. Ed è ancora meglio quando diventa meta.

 

| # | ahipod, gaming | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 23/05/2012

Gente che ama i dischi, ma non esattamente per ascoltarli

| # | ma anche no | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 23/05/2012

Il moog di Google Japan

In realtà non so per quanto ancora, ma in questo momento la home page di Google Japan contiene un moog. Che non solo è pienamente funzionante, ma è anche una figata pazzesca.

| # | suoni, wild wild web | I Commenti sono chiusi

martedì, 22/05/2012

Arrivano i Pirati

di

 

 

Dopo i Grillni della settimana scorsa, ora tocca al Piratenpartei Deutschland. Saranno loro gli ospiti della puntata di stasera di Impronte digitali, ore 19 su radiocitta'fujiko. La corrispondente da Berlino Teresa Malice è andata ad una loro riunione e ha scambiato quattro parole con Martin Delius, capogruppo alla Camera dei Rappresentanti della capitale tedesca. Lì i Pirati hanno sfondato per la prima volta lo scorso settembre raggiungendo un 8,9%.

 

 

"Mettere in chiaro per cambiare" lo slogan, sotto l'mp3 doppiato e la trascrizione.

 

IMPRONTE DIGITALI – MP3 Maritn Delius

 

 

Il Partito dei pirati è nato nel 2006 da un piccolo gruppo di attivisti della libertà di informazione e contro le restrizioni della legge sul copyright. Ci sono molti movimenti in Germania ed Europa che si occupano della libertà di informazione e della difesa della democrazia. Ma noi siamo una nuova generazione, originale rispetto alla politica tradizionale, senza relazioni con i parametri della politica e senza legami con chi fa politica in Parlamento.

 

Possiamo dire che voi siete l'antipolitica oppure che andate oltre i contenuti della politica?

Entrambe non sono affermazioni esatte. L'era dei partiti politici non è arrivata alla fine, si sta evolvendo. In Germania i partiti tradizionali stanno perdendo voti, mentre nuove formazioni come il Partito Pirata stanno crescendo di numero. Piraten si sviluppa e concentra su particolari temi, e su questi dialoga con i partiti tradizionali, cerca di influenzare l'attività parlamentare. Per questo siamo un partito e non un movimento. Io adesso sono un politico, ricevo uno stipendio, noi ci consideriamo deputati. Grazie alla democrazia diretta su internet, ci vediamo come politici veri, possiamo incidere quasi direttamente nel Parlamento, avere più responsabilità anche rispetto ai politici ordinari dei partiti tradizionali. Quindi noi ci consideriamo dei politici.

 

Se foste al governo quale sarebbe la prima cosa che fareste?

Dimostrare che non serve far parte di una grande coalizione, di una grossa maggioranza o governo forte per fare politica in Parlamento. Secondo la nostra Costituzione federale, le leggi dovrebbero partire dal Parlamento, invece adesso sono sotto l'influenza dell'esecutivo. Non vogliamo opporci a questa tendenza. Il nostro obiettivo è che il Parlamento si riappropri del suo potere legislativo. Vorremmo ravvivare la democrazia con nuovi principi, come ad esempio la democrazia liquida.

 

Questo nuovo metodo, democrazia liquida, in cosa consiste?

Dipende da principi come open delegation, il voto delegato, basato sull'idea che l'innovazione della società è sempre arrivata e sempre arriverà da piccoli gruppi di persone. Noi pensiamo di rendere ciascuno in grado di portare i propri temi, idee, e renderli pubblici per poterli trasformare in maggioranza. Per questo ci si deve basare su principi come la delegation, perché, per ovviare al rischio di cadere nella polemica e nel populismo nella democrazia diretta, ci riferiamo al principio di democrazia liquida.

 

Il web è il vostro punto forte, quali sono le vostre politiche in materia di copyright, file sharing?

Dobbiamo trovare nuove vie per trovare e mantenere un equilibrio tra i creatori di contenuti, che vogliono guadagnare dai loro prodotti, e gli utenti, che ora sono criminalizzati dai parlamentari, dalle intenzioni e interessi dell'economia. Dobbiamo risolvere il problema dell'usabilità dei contenuti in ogni modo. Ogni contenuto è copiato ogni volta che viene letto, ogni volta che si apre un browser si legge una copia dell'originale, senza che sia rubata. Ma per l'opinione pubblica, o i gruppi di interesse, ogni volta che fai qualcosa con quel contenuto o quell'informazione devono esserci delle restrizioni rispetto ad un uso libero della rete. Noi vogliamo che si cambi direzione verso una maggiore libertà d'informazione e del suo utilizzo. Siamo davanti ad uno sviluppo della cultura, con una nuova definizione di proprietà verso un'accezione immateriale, diversa da quella classica. Vogliamo ridefinire il copyright, adesso in Germania non c'è il copyright, ma il non-copyright. E' un argomento molto vasto, per esempio se compri una bicicletta e hai le risorse per farne una copia, tu sei il proprietario della copia, potresti anche venderla, senza problemi. Ma se tu possiedi un bene immateriale, ci sono allora delle restrizioni che riguardano il tuo diritto di avere una proprietà.

 

Come spieghi gli ultimi successi elettorali?

Credo che la gente ci veda come una nuova generazione onesta verso i problemi della società. Noi facciamo le cose in modo diverso. Se si prova a crearsi un'opinione attraverso un percorso di gruppo, si affrontano le cose in gruppi aperti, attraverso decisioni condivise. La gente ha capito che questo può funzionare e credo questa sia la principale motivazione di chi vuole lavorare con noi.

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martedì, 22/05/2012

Tutti i Radiohead a 8 bit

Ehi Pirex, forse ho trovato una nuova sigla per Impronte Digitali. Fin dai suoi inizi il nostro magazine di web e nuove tecnologie (che come sapete va in onda tuttii martedì alle 19.00 su Radio Città Fujiko, e di cui la terza stagione avrà termine tra una manciata di settimane) ha come sigla Nude dei Radiohead «suonata» da stampanti e hard disk (la sentite qui,e come vedete c'è tutto un filone).

Ora, su segnalazione di plus1gmt (che a sua volta forse l'ha letto su P4K) scopro che un utente di YouTube (QuintonSung) ha messo online delle eccellenti versioni degli interi Ok Computer e Kid A completamente rifatte ad 8 bit. Io me le sono già ascoltate tutte (più volte) e ho il sospetto che l'anno prossimo la nostra nuova sigla verrà da qua. A ben vedere, peraltro, la mia prima trasmissione in radio si chiamava Airbag

 

 

lunedì, 21/05/2012

Super Chemical Bros

Vedo che risale a quasi un anno fa, ma io questo remake retrogaming del video di Michel Gondry per Star Guitar dei Chemical Brothers me l'ero perso. Scommetto che Gondry, se l'ha visto, si è mangiato le mani per non averci pensato lui.

 

 

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venerdì, 18/05/2012

Chiamatemi Desanimaux

L'ultima volta che ho visto Desanimaux era a una festa nella sua casa di Firenze. Nonostante fosse il padrone di casa (e fosse l'ultimo dell'anno), il nostro eroe ha fatto aspettare tutti i convitati perchè era chiuso nella sua stanza a lavorare alla sonorizzazione di una pubblicità per un noto marchio di anti-zanzare. A Dicembre.
Facciamo fast forward di un po' di mesi, e lo troviamo tra i nomi che saliranno sul palco dell'Homework Festival, il mai troppo lodato festival indipendente di musiche elettroniche che giunge oggi alla sua decima e ultima edizione. Un'assoluta eccellenza nel panorama degli eventi bolognesi, che ha cambiato pelle più volte negli anni ed è riuscita ad andare avanti in modo sostanzialmente autogestito (da parte dell'omonima etichetta), mantenendo sempre un livello qualitativo altissimo.

 

L'edizione di quest'anno avrà luogo stasera e domani al TPO, e il programma è denso di nomi assai interessanti, che suoneranno quasi tutti live. Desanimaux sarà di scena domani sera, e sono molto curioso di vedere il suo nuovo live set, che a quanto pare fa un pesante uso della voce, campionata e riprocessata in tempo reale. Il suo ultimo pezzo ▲▲▲ Polymers ▼▼▼, poi, è un andante ipnotico un po' indietronico che mi piace un sacco, ed è probabilmente una delle cose migliori che abbia fatto.

 

 

mercoledì, 16/05/2012

Il finale me lo guardo col repeat