Archivio Autore

lunedì, 07/07/2008

Random Monday madness

Un buon modo per passare qualche minuto in questo ennesimo principio di settimana che non finirà mai: Misheard Lyrics, il trend di youTube che porta i musicofili annoiati in giro per il mondo a creare piccoli montaggi video che illustrano i testi volutamente fraintesi di alcuni grandi pezzi del pop e del rock.
Imperdibile il classico dei biascicamenti Yellow Ledbetter dei Pearl Jam (da confrontare con quest’altra versione), ma notevoli anche Toxic di Britney Spears e Smells like teen spirit dei Nirvana.

Potato wave a tutti.

 

venerdì, 04/07/2008

One more Tetris bookshelf

Il primo post di questo blog che riguarda una libreria linkava l’originale libreria coi pezzi a forma di Tetris. Conosco una persona che l’ha comprata, e vista piena ovviamente non fa lo stesso effetto (ok, non fa quasi nessun effetto, a dire il vero). Questa è una variazione sul tema, non ottimizza lo spazio ma il colore e l’alternanza di vuoti e pieni forse garantisce un effetto migliore. Ma poi -visto che anche questa costa qualche migliaio di dollari- ce ne frega davvero qualcosa?

 

mercoledì, 02/07/2008

Volevo dirvi_

 

_che fa un caldo bestia.

 

_che il caldo mi rincoglionisce, e per questo finisco ad ascoltare col repeat cover acustiche da catechismo di classici immortali del pop elettronico interpretati da terrificanti band commerciali danesi:

 

Alphabeat – Digital Love (Daft Punk cover) (MP3)

 

 

_quanto è figa Mad Men, la spettacolare serie tv ambientata nel mondo dei pubblicitari della New York degli anni '60 che anch'io come voi ho scoperto grazie al post di Icepick. Se non credete a lui o a me credete ai Golden Globe che ha vinto quest'anno come Best drama e per il miglior attore, o al lunghissimo articolo di copertina del New York Times Magazine della settimana scorsa. Ho divorato la prima stagione a tempo di record, e la seconda comincia tra meno di un mese. Oh my.

 

_che -mea culpa- non avevo ancora segnalato la puntata di Maps di quasi un mese fa in cui io e Arturo Compagnoni abbiamo chiacchierato con Francesco Locain dell'ormai celebre PomaGate, col fake dei Death Cab for Cutie scelto come Disco del mese del numero di Rumore di Giugno. Ascoltate l'audio e poi ditemi: siamo o non siamo quasi -quasi- riusciti a raggiungere delle conclusioni?

 

_che ieri mi ha scritto Uomonero (il creatore di Splinder, per voialtri che 6 anni fa non c'eravate), che mi segnala Ideare casa, il suo nuovo blog interamente dedicato all'arredamento. Ottimamente scritto e davvero ricco, consigliatissimo a tutti gli appassionati di design. Anche se lo vedo un po' carente sul settore delle librerie: posso dare una mano?

 

_cose su Frequenze Disturbate, la cui ormai storica disorganizzazione pare non cessare con gli anni e col cambio di gestione (da DNA e LiveinItaly). Così a poco più di un mese dall'indie festival urbinate amato da grandi e piccini sono cambiate la data (non è più il 2 e 3 di Agosto, come dicevo qui, ma il 9 e il 10) e la line-up (definitivamente sfumati Oneida ed Emiliana Torrini, quasi certi Radio Dept e Cristina Donà, probabili Akron Family e Nina Nastasia, da confermare Okkervil River -ooops, non potevo dirlo?- ), e ancora latita ogni conferma ufficiale su carta (anche se a giorni dovrebbe uscire la pubblicità sui mensili musicali di Luglio) o su web. Ho il sospetto che non sarà proprio un'edizione affollatissima.

 

_che 78.08, ultimo romanzo di Tommaso Labranca è un'eccellente lettura estiva, a partire dalla bizzarra cornice (il confronto tra il .78 di Tony Manero ne La febbre del sabato sera e lo .08 del protagonista Antonio Maniero) per continuare con le straordinarie digressioni pop che contengono, come al solito, riflessioni fulminanti sulle nostre miserande vite desertificate. Consigliato 
[more su Anobii]

 

_che avevo già letto in passato vaghe notizie sulle cyberdroghe musicali, che ieri hanno fatto il botto sui siti di informazione italiani (La Stampa, TGComPunto informatico) con l'ovvio florilegio di allarmismi e cialtronerie assortite. Viste le fonti e la pressochè totale assenza di pareri o racconti vagamente attendibili, io continuo a pensare sia la solita vaccata generalista e iperbolica a cui i media italiani ci hanno da tempo abituati. Però chissà, magari stavolta non esagerano; in caso sono pronto ad essere smentito, e sarei curioso di saperne di più.

[grazie a Plz] 

 

_che fa troppo caldo, quindi mi sa che non vi dico più niente, e appena posso vado al mare.

venerdì, 27/06/2008

Ormai è la vita che imita le sit-com

 

I

 

(Inkiostro è seduto a un tavolino che chiacchiera con degli amici)
(Ragazza passa e lo urta)

 

Ragazza: Oooops, scusa. Non volevo…
INK: Figurati.
INK: (sussurrando, dopo che si è allontanata) …Bellissima..
A: Carina, sì
B: Il tuo tipo
C: Lanciati
A: Cosa aspetti
B: E’ il tuo tipo
C: Coraggio
INK: In effetti è molto carina… Dai, prima della fine della stagione…
A: …la bacerai?
B:   …te la portarai a letto?
C:       …metterai su famiglia con lei?
A:          …farete tanti figli?
B:             …avrete una villetta con tanti cani?
C:                …pizze a domicilio e videocassette a noleggio?
INK: …scoprirò come si chiama
A: Mioddio
B: Aiuto
C: Te mi sa che sei senza speranza

 

 

II

 

(due giorni dopo, su skype)

 

A: Stasera la macchina la prendo io, così stavolta puoi bere.
INK: Ottimo
A: E però la prendo a un patto
INK: Dimmi
A: a patto che intorti la tipa dell’altra sera
INK: …
A: tanto lavora lì, no?
INK: ok, prometto
A: prometti!
INK: tipo, le sorriderò
A: a piedi ti lascio
INK: dai, chiederò a qualcuno come si chiama
A: tu non hai capito
INK: allora faccio come in una commedia americana
A: Certo
INK: fingo di inciampare e le verso un mojito intero addosso
A: diosanto
INK: Così si ricorda di me
A: Sicuro!
INK: dici che è meglio una birra?
A: aiuto
INK: O un gin Tonic. Non macchia il gin tonic.
A: Portati anche la medaglia che hai vinto al liceo, e appenditela al collo
INK: Idea brillante!
INK: sarebbe bello aver partecipato alle olimpiadi di matematica, almeno una volta
A: Te mi sa che sei senza speranza

 

 

III

 

(la sera, in mezzo alla pista)

 

B: E’ lei
INK: No, le assomiglia ma non è lei
A: E’ lei
INK: Non è lei
B: Guarda che è lei
INK: Ah sì, è lei.
A e B: …
A: Vai a ballarle vicino
INK: Fa troppo caldo, poi sembro un cretino
B: Ti sta guardando.
INK: Ma và.
A: Ti sta assolutamente guardando.
INK: Per forza. Sono davanti a lei.
A: Ti sta proprio guardando, è sicuro
INK: Probabilmente è perchè ballo come un cretino
C: Andiamo a casa?
A: Taci tu! Guarda come si diverte ink
INK: Oppure perchè so tutte le parole a memoria
B: Questa canzone non è neanche cantata
INK: E’ che ha questa specie di vocoder
C: Andiamo a casa?
INK: E questa voce che probabilmente non dice niente
A: "Sparisci mostro!"
INK: Ma io mi immagino cosa dice. E la canto. Le parole sono l’elenco degli ingredienti di un panino, secondo me
B: Ti guarda perchè sei pazzo, ecco perchè
INK: Senti? Qui dice tipo «sandiwich» e dopo secondo me dice «falafel»
B: Vai a chiederle come si chiama, dai
INK: Oddio!!! Sta andando via
A: Per forza!
B: E’ un’ora che ti guarda e tu non muovi un dito
C: Andiamo a casa?
INK: Ho fatto quello che ho potuto
A: Non hai fatto un cazzo
B: Hai cantato le parole inventato di una canzone senza testo
C: Andiamo a casa???
INK: Si vede che non era destino
A: …
INK: Andiamo a casa?

 

 

Soundtrack (virtuale):
The Last shadow puppets – Standing next to me (MP3)

 

 

(continua?)

 

giovedì, 26/06/2008

No stress

 

La prima volta che ho visto l’eccellente video-shock di Stress dei Jus†ice (ero a New York a casa di Matte) ho pensato, come tutti, ai Prodigy di Smack my bitch up, ma anche ad Arancia Meccanica, a certi film orientali che ti sbattono in faccia l’ultraviolenza sperando di ottenere almeno una minima reazione, e ovviamente -visto dov’ero- alle soggettive frenetiche e catastrofiche di Cloverfield.
Questa parodia, brillante già dal modo in cui gioca col nome della band (che diventa «Justesse»), è filologica fin nella minima inquadratura, quindi -per converso- mi fa pensare al leggendario Hollywood Party dei Broncoviz. Non gli si poteva chiedere di più, direi.
(grazie a L. per la dritta)

 

sabato, 21/06/2008

bum bum bum

quanto t’amo secondo te quanto?
in chili quanto t’amo?
il litri quanto t’amo?
quanto t’amo in metri?
quanto, dimmi quanto secondo te quanto
in iarde? (una iarda è 0,9144 metri)
quindi quanto t’amo in iarde secondo te?
e secondo te quanto t’amo in megatoni?
in mele?
in api?
in camions?
ma secondo te è possibile amarti in cani?
in cani ad esempio quanto t’amo in cani?
in fuchi?
in biglie?
in polpastrelli?
in delta di fiumi?
quanti delta di fiumi abbisognamio per esprimere quanto io t’amo?

 

in presidenti della repubblica italiana?
lo so, ti sembra strano
ma è plausibile esprimere quanto t’amo in presidenti della repubblica italiana
de nicola
einaudi
gronchi
segni
saragat
leone
pertini
cossiga
scalfaro
ciampi
napolitano

 

solo undici!
no
almeno altri cinquecento anni di presidenti
almeno

 

in umberto eco?
quanti umberti echi ci vorrebbero
per stabilire quanto t’amo?
impossibile dirai tu
infatti
ce n’è uno solo
ma immagina che uno possa moltiplicare umberto eco
quindi quanti echi quanti secondo te quanti?

 

è inutile
lo so
non esiste
un’ unità di misura valevole
per calcolare quanto t’amo

 

apparte
il vecchio vecchio
bum bum bum
del mio cuore aritmico
bum bum bum
quando ti vedo
che mi cammini verso

 

[Guido Catalano]

[appena scoperto grazie all’analogo post di Chiara e immediatamente ordinato]

 

giovedì, 19/06/2008

La piccola agenda dei concerti

Latitava da un po’, la lista dei concerti inkiostro-approved di Bologna e dintorni, ma con l’Estate la voglia di mettere il naso fuori casa aumenta, ci sono un sacco di weekend succosi da pianificare e urge un po’ di organizzazione per non perdersi gli eventi importanti. Finora quasi tutti sfavoriti dal maltempo e ormai inficiati anche dall’allucinante caro-benzina, c’è da dire, visto che la stagione classicamente porta a fare il giro delle piazze di mezza regione e delle spiagge ravennati che non hanno più bisogno di presentazioni.

Vale la pena di tenere duro, però, e di reggere almeno fino a metà Luglio perchè ci sono un paio di settimane di fuoco di fila davvero notevole, prima che la fine del mese si porti via la quasi totalità degli eventi e annunaci la canonica morte sociale e concertistica agostana.

A parte quel leggendario festival marchigiano di inizio Agosto, che pare proprio essere tornato in vita…

 

 

Quando Chi Dove
Gio 19/06 Sightings Hana-bi (Marina di RA)
Ven 20/06 Costa Music + 33 Ore
Mark Stuart (ex Pop Group)
Villa Mazzacorati (BO)
Piazza della Misura (FO)
Sab 21/06 Cristina Donà + Le Luci della Centrale Elettrica
Botanica
Piazza Castello (FE)

Hana-bi (Marina di RA)

Dom 22/06 Altro
Settlefish + Leggins
Atlantide Occupata (BO)
Mattatoio (Carpi – MO)
Lun 23/06 Fennesz + Ryuichi Sakamoto Teatro Manzoni (BO)
Mar 24/06 Pete & The Pirates Hana-bi (Marina di RA)
Lo scorso Febbraio al Covo non eravamo tanti, ma alla fine del concerto eravamo tutti, invariabilmente, entusiasti; e si sa che mettere d’accordo tutti, per una giovane band inglese, di questi tempi, è praticamente impossibile. Doppietta meritatissima, prepariamoci a saltare.
Mer 25/06 Matmos Hana-bi (Marina di RA)
Gio 26/06 Matmos
Jack & The Themselves
Hana-bi (Marina di RA)
Scandellara Rock (BO)
Ven 27/06 metallari assortiti

Laser Geyser + Nervous Kid
Fake P

Gods of Metal – Arena Parco Nord (BO)
Villa Mazzacorati (BO)
Rock in Rolo (Rolo – RE)
Sab 28/06 Ellen Allien
metallari assortiti

Le Volume Courbè feat. Douglas Hart (The Jesus and Mary Chain)
Dente + En Roco + The Clever Square
Trabant + Awesome Mixtape

Gay Pride – Estragon (BO)
Gods of Metal – Arena Parco Nord (BO)
Hana-bi (Marina di RA)

Arci Valverde (FO)

Rock in Rolo (Rolo – RE)

Spiace per le ottime proposte che ci sono in giro per la regione, ma in una sera del genere l’attenzione non può che concentrarsi sulle due manifestazioni bolognesi (il party conclusivo del Gay Pride nazionale con -tra gli altri- Ellen Allien e la seconda serata del Gods of Metal, headliner i Carcass e gli Slayer), che curiosamente si svolgono entrambe nel giro di qualche centinaio di metri. Difficile immaginare qualcosa di più surreale degli inevitabili incontri dei convenuti ai due eventi.
Dom 29/06 metallari assortiti Gods of Metal – Arena Parco Nord (BO)
Mar 01/07 Cat Power and the Dirty Delta Blues
The Dirtbombs
Piazza Castello (FE)

Hana-bi (Marina di RA)

Ven 04/07 Beatrice Antolini Manifattura (BO)
Sab 05/07 Maximilian Hecker

Settlefish + My awesome mixtape

Retro Pop – Bagno Belvedere – Cesenatico (FC)
Luzzara (RE)
Dom 06/07 Vinicio Capossela Lungomare Vittorio (RN)
Mar 08/07 The Bellrays Hana-bi (Marina di RA)
Mer 09/07 The Racounters
Liars
Piazza Castello (FE)
Hana-bi (Marina di RA)
Gio 10/07 A Classic Education Julive – Piazza Verdi (BO)
Ven 11/07 Sigur Ros
Comaneci
Forty Winks
Giardini di Boboli (FI)
Manifattura (BO)
Villa Mazzacorati (BO)
Sab 12/07 Franz Ferdinand + The Cribs
Alex Chilton + Giovanni Ferrario
Piazza Castello (FE)
Hana-bi (Marina di RA)
Tutti a lamentarsi che trenta piotte per il quartetto di Glasgow sono troppe, ma il talento delle grandi band di Albione si paga, e raramente sono soldi spesi bene come con Kapranos e soci, che dosano le produzioni nuove e le date in giro, e fanno bene. Budget per la serata già stanziato, parte l’attesa.
Dom 13/07 Hercules and Love Affair
Il Genio
Piazza Castello (FE)
Manifattura (BO)
Lun 14/07 Camera Obscura Julive – Piazza Verdi (BO)
L’arrivo in città del folk-pop zuccherino dell’eccezionale sestetto scozzese capitanato da Tracyanne Campbell (sorella della più nota Isobel Campbell) è proprio una bella notizia: gratis e in piena zona universitaria, un concerto così ogni paio di settimane e vedete come il fantomatico degrado scompare..
Mar 15/07 Interpol + dEUS
My awesome mixtape
Piazza Castello (FE)
Hana-bi (Marina di RA)
Prendi una stimata band belga che ormai viene in Italia 2 volte l’anno, e che recentemente ha dato alle stampe un disco bruttino, e uniscila a un gelido e saccente quartetto newyorkese iper-derivativo e vedi tu cosa ottieni. Difficilmente una serata memorabile, secondo me.
Mer 16/07 My awesome mixtape
Juliette & The Licks
Julive – Piazza Verdi (BO)
Rock Planet (Pinarella di Cervia – RA)
Gio 17/07 Afterhours

Chrome Hoof

Parco del castello della Giovannina (Cento – FE)
Hana-bi (Marina di RA)
Ven 18/07 Mondo Cane (feat. Mike Patton)
Le Luci della Centrale Elettrica + Egle Sommacal
Giovanni Ferrario
Duran Duran
Piazza S. Stefano (BO)
Villa Mazzacorati (BO)

Julive – Piazza Verdi (BO)
Pala De Andrè (RA)

Michele Pattoni non vive più a Bologna da anni ormai, ma lo stivale dev’essergli imasto nel cuore se il tour di ogni suo nuovo progetto finisce sempre per passare di qui (addirittura promosso nel nobilissimo palco di Piazza S. Stefano), e se stavolta si tratta proprio di classici della canzone italiana d’annata reinterpretati dalla sua ugola dorata. Abbastanza impersibile, direi.
Sab 19/07 Massive Attack Pala De Andrè (RA)
Lun 21/07 Josè Gonzalez + Tunng Verucchio Festival (RN)
Il micro-festival romagnolo curato da Ludovico Einaudi si aggiudica due dei migliori live-act folk in circolazione, per una serata davvero difficile da perdere. La cornice farà il resto, sospetto.
Mar 22/07 Notwist + Yuppie Flu
Metallica
Piazza Castello (FE)
Arena Parco Nord (BO)
Non ci fosse stato niente in giro (e non costasse una cifra improbabile) l’air guitar sui vecchi classici al concerto dei Metallica l’avrei anche fatta. Ma a Ferrara ci sono i fratelli Archer insieme agli Yuppie Flu, che da queste parti, anche se gli anni passano, rimangono due piccole religioni. Gratis, poi.
Gio 24/07 I’m from Barcelona
Blonde Redhead + Dani Siciliano
Hana-bi (Marina di RA)
Verucchio Festival (RN)
L’anno scorso è successo quel che è successo: chi c’era sa che è stata la serata migliore dell’Estate. La mandria svedese ovviamente la pensa allo stesso modo, visto che torna; io li ho visti live a NYC un mese e mezzo fa, e sono sempre in formissima (e i pezzi nuovi sono belli). Peccato solo che sia un giovedì, ma se pensate che ci fermi dal far festa….
Ven 25/07 B. Fleischmann
New York Dolls
Verucchio Festival (RN)
Rock Planet (Pinarella di Cervia – RA)
Sab 26/07 Ludovico Einaudi con Robert e Ronald Lippock + Nathan Fake
Friends of Dean Martinex VS Sea of Cortez
Verucchio Festival (RN)

Julive – Piazza Verdi (BO)

Dom 27/07 Disco Drive Hana-bi (Marina di RA)
Mar 29/07 The Mae Shi
Juno Falls
Hana-bi (Marina di RA)
Julive – Piazza Verdi (BO)
Gio 31/07 Au Revoir Simone
Joan as a police woman
Hana-bi (Marina di RA)
Piazza S. Stefano (BO)
Altro ritorno a distanza di un anno: la scorsa stagione le tre algide bellezze americane suonarono un set surreale in un assolato e rumoroso aperitivo domenicale. Che a  suo tempo, inaspettatamente, mi conquistò.
Mar 12/08 Iron and wine Hana-bi (Marina di RA)
Non ho mai avuto occasione di vedere dal vivo il barbuto Sam Beam, nonostante io sia un suo grande fan ormai da anni. Questa data cade in mezzo alle mie vacanze, e non ho ancora idea di dove mi troverò in questo martedì sera di metà Agosto. Ovunque sia, difficilmente sarà troppo lontano per impedirmi di esserci.
Gio 28/08 Underworld + Coccoluto + Picotto Mugello Dance Festival
Ven 29/08 Coldcut + Juan Atkins + Derrick May Mugello Dance Festival
Sab 30/08 The Orb + Beatpharmacy + Ralf Mugello Dance Festival
Mer 03/09 The Jon Spencer Blues Explosion
Pennywise
Piazza Nenni (Faenza – RA)
Estragon (BO)
Mar 09/09 Melvins Estragon (BO)
Lun 29/09 Coldplay PalaMalaguti (BO)
Mer 15/10 Paul Weller Estragon (BO)
Gio 16/10 The Wombats Estragon (BO)
Ven 24/10 Built to spill Locomotiv (BO)

 

 

(Eventuali) Gite fuori porta:

 

Quando Chi Dove
Sab 05/07 The Rakes + The Long Blondes + The Maccabees + The Good Shoes + Those dancing Days Pop Circus Festival – Le Jardin au bord du Lac – Segrate (MI)
Serata super-hip per molti accostabile a un incubo, con cast modaiolo a fortissimo rischio di inutilità (hanno pure annullato i Long Blondes) e probabile pubblico frangettato dalle cui Converse tenersi bene alla larga. Farò di tutto per non mancare.
Sab 18/07 Tom Waits Teatro degli Arcimboldi (MI)
Nomen Omen, Tom Waits l’abbiamo aspettato per anni e quando ormai avevamo perso le speranze, ecco che infila tre date di seguito che senza dubbio alcuno valgono a occhi chiusi la follia del prezzo del biglietto e della trasferta a Milano per un sabato di metà Luglio. Evento.
Sab 02/08
Dom 03/08
Frequenze Disturbate 2008 Fortezza Albornoz – Urbino (PU)
Ebbene sì, pare ormai definitivo: il festival indie italiano per eccellenza sta per tornare. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a giorni, per ora si sa che il 2 ci saranno gli Oneida (voci insistenti, non si sa quanto attendibili, danno per il 3 Cristina Donà e i Radio Dept, e altri nomi che girano con insistenza sono Emiliana Torrini, Archie Bronson Outfit e Erase Errata) e che Live in Italy è subentrata alla vecchia gestione di DNA. Pare che la cornice dei concerti non sarà la Fortezza Albornoz ma la centralissima Piazza Rinascimento, con secondo palco acustico nello splendido chiostro di Santa Chiara. Si spera sia della partita almeno un nome grosso, che sia in grado attirare da tutta Italia i devoti che ogni anno hanno fedelmente affollato il mio paese natale e si sono strafogati di crescia sfogliata® al Ragno D’oro.
Sarà davvero un nome grosso o ci stiamo aspettando troppo da un festival da poco redivivo come Frequenze? La grandi band che sono in giro per l’Europa in quel periodo (Morrissey, My Bloody Valentine, Sonic Youth, Grinderman, Justice e in generale chiunque sia a Benicassim o all’Øya) sono irraggiungibili come sembrano o dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?
A giorni la risposta. E se sarà come speriamo, non c’è bisogno di dirlo, ci vediamo là.

 

venerdì, 13/06/2008

C’era una volta il nastrone

E’ un rito che ai tempi abbiamo fatto decine di volte.

Abbiamo passato ore a scegliere tutti i pezzi uno ad uno, a decidere l’ordine migliore, cosa mettere in apertura e cosa in chiusura, dove piazzare i pezzi da novanta e dove posizionare i pezzi che sottolineavano meglio il messaggio che volevamo mandare (c’era sempre un messaggio). Abbiamo scritto i titoli uno dopo l’altro stando attenti a non far sbaffare il tratto-pen sulla carta lucida della copertina (io, per evitare di passarci sopra con la mano e toccare l’inchiostro fresco, li scrivevo in ordine inverso), abbiamo considerato se mantenere un look sobrio e anonimo (titoli e poco più, di solito io facevo così) o se donargli una veste grafica più accurata (una foto? un ritaglio di giornale? un disegno?), abbiamo scelto il titolo (la chiave -ovviamente enigmatica- per capirne il senso profondo), valutato se fare una dedica o quantomeno una firma o una sigla, e alla fine l’abbiamo messo nella piastra e premuto «play», per sentire come suonava dell’inizio alla fine.

 

Abbiamo registrato mixtape per far colpo sulle ragazze, per far conoscere musica nuova agli amici, per avere la nostra colonna personale nell’autoradio, per festeggiare ricorrenze nostre o altrui, per selezionare la scaletta killer di un artista o un genere, per confezionare il mix da party definitivo, e per far colpo sulle ragazze (l’ho già detto?). Alla fine degli anni ’90 siamo passati ai cd masterizzati, sembrava un passo naturale ma già non era la stessa cosa. Ora facciamo le playlist sull’iPod, scriviamo le scalette sui blog, linkamo i nostri muxtape, ma la magia è persa, e lo sappiamo. La magia dei nastroni e della loro cultura è persa, e non tornerà.

 

Mix Tape – L’arte della cultura delle audiocassette è il libro compilato da Thurston Moore (voce e anima dei Sonic Youth, tra le decine di altre cose) per celebrare ed onorare questa piccola forma d’arte ormai scomparsa. Pubblicato negli States nel 2005 e appena uscito nelle nostre librerie nell’edizione italiana (bellissima e assolutamente fedele all’eccezionale veste grafica dell’originale) grazie alla sempre beneamata ISBN Edizioni, Mix Tape raccoglie le storie e le immagini di decine di nastroni originali a suo tempo creati da una serie di personaggi dell’undergound americano, selezionati da Moore.

Un libro che è un piacere sfogliare e guardare, rifacendosi gli occhi con le BASF dai colori acidi e le Sony nere e sobrie, con i titoli scarabocchiati a penna, le grafiche do-it-yourself, il mondo perso che evocano e i ricordi che fanno riaffiorare. Un libro che è un piacere leggere, nelle annotazioni brillanti di Thurston Moore e di Bruce Sterling (autore, nell’introduzione all’edizione italiana, di alcune delle osservazioni più lucide), nelle storie minime -ironiche, curiose, malinconiche- raccontate dagli autori dei nastri, nelle scalette d’altri tempi che riportano, e negli squarci di vita che se ne possono desumere. Un libro eccezionale.

 

Stasera, a Get Black, (come sempre alle 21 sui 103.1 FM a Bologna e provincia, per gli altri in streaming OGG o MP3, e dal weekend scaricabile in podcast) parliamo di nastroni, mixtape, cassette e di quello che hanno significato per noi, nei nostri personali amarcord e nella storia della musica e della sua fruizione.

Non paghi di scoperchiare questo vaso di Pandora, tentiamo nel nostro piccolo di emulare Thurston Moore e il suo certosino lavoro di ricerca sul tema, e chiediamo aiuto a voi: mandateci via mail (all’indirizzo black |at| getblack.it) i vostri nastroni storici e le storie che ci sono dietro, salite in soffitta e tirateli fuori dagli scatoloni, soffiate via la polvere e date loro nuova vita spiegandoci cosa succedeva in quei giorni, cosa vi ha guidato nella scelta della scaletta, a chi l’avete regalato (o da chi l’avete ricevuto) e cosa ha significato per voi. Se volete armatevi anche di scanner e macchina fotografica, per farci vedere la grafica e far sospirare un po’ anche noi. 

Chi ci manderà il nastrone più significativo, in ogni possibile senso del termine, riceverà una copia di Mix Tape – L’arte della cultura delle audiocassette, grazie a ISBN Edizioni. Diversamente dal solito avete a disposizione una settimana (premieremo il vincitore venerdì 20 giugno), così avete tutto il tempo per recuperare i nastroni dai luoghi in cui sono finiti, o di contattare quella ex a cui avevate fatto una formidabile compilation nel ’96 per chiedergliela indietro (tanto l’ha ascoltata al massimo due volte, ormai lo sapete). Chissà che, da questo, non nascano altre storie da raccontare.

 

domenica, 08/06/2008

iPhone reloaded

Nelle ultime 2 settimane in giro per la rete si sono letti talmente tanti articoli che ne parlano che il cultore dello zeigeist che alberga in me non può fare a meno di rilanciarlo: domani all’Apple’s Worldwide Developer Conference di San Francisco Steve Jobs terrà uno dei suoi celebri keynote, gli eventi in cui il guru della Apple svela al mondo con quale aggeggio lucido e scintillante ha intenzione di cambiare il mondo questa volta.

 

La stampa è unita nel pensare a questo giro sarà il turno del nuovo iPhone 3G, e se tutti sono concordi nel dare come certo il supporto UMTS -conditio sine qua non per lo sbarco in parecchi paesi, come l’Italia-, sul resto delle caratteristiche le ipotesi si sprecano: GPS, doppia fotocamera per le videochiamate con una rinnovata versione di iChat (anche per Windows), diversificazione dei modelli e delle funzionalità, prezzo super-ridotto (si parla di soli 200$) quando è venduto in bundle con un abbonamento, apertura dello store con le applicazioni create da terza parti, fino a ipotesi più fantascientifiche come l’alimentazione a energia solare.

Eccovi un po’ di link, prima che, alle 19 di domani sera, diventino tutti inesorabilmente obsoleti:

 

_il riassuntone di MacRumours (se cliccate su un solo link, questo è il più completo).

_l’analisi delle foto leaked diffuse venerdì da Crunchgear.

_le specifiche leaked del nuovo firmare.

_le prove del fatto che milioni di esemplari del nuovo iPhone sono già nascoste sul territorio americano

_il Financial Times di ieri si dice sicuro che il prezzo del nuovo iPhone sarà «significativamente più basso».

_Forbes riporta che la Apple sta cercando di brevettare l’uso di celle a energia solare per i dispositivi portatili, da mettere sotto lo schermo LCD (testo del brevetto).

_Secondo Repubblica è imminente lo sbarco del nuovo iPhone in Italia (ah beh, se lo dicono loro).

_Popular Mechanics esplora le implicazioni e priorità di un nuovo iPhone con GPS integrato.

 

Bonus:

_iPhone wishlist.

_4 motivi per cui gli Early adopters non hanno bisogno di un upgrade all’iPhone 3G.

_Come lanciare un prodotto Apple in 5 facili step.

 

[per la cronaca: no, non penso che comprerò l’iPhone neanche se tutte o quasi le voci che girano fossero confermate, nonostante sia un oggetto bello e fatto molto bene. Mi trovo ottimamente col mio geekissimo Nokia]

 

mercoledì, 04/06/2008

Fake cab for cutie

Era solo questione di tempo: prima o poi doveva accadere. Come riportano diverse fonti (1, 2, 3), un giornale musicale piuttosto blasonato (Rumore) ha recensito, senza accorgersene, la versione fake di un disco diffusa su internet al posto di quella vera. Il disco in questione è Narrow Stairs dei Death Cab for Cutie, eletto Disco del mese dal mensile in una recensione firmata da Sara Poma (ma probabilmente, c’è da dire, di questi tempi una cosa simile poteva capitare quasi a chiunque) che con tutta evidenza parla del disco sbagliato, citando arrangiamenti elettronici, inserti di pianoforte, o sperimentazioni rumoristiche di cui nei brani originali non c’è nemmeno l’ombra (e nei fake sì).

 

E’ già noto da un po’ che la copia del disco che è stata diffusa in rete ad inizio Aprile è in realtà per lo più composta da pezzi della band tedesca Velveteen, e complici l’incredibile somiglianza tra il sound dei due gruppi e gli mp3 perfettamente taggati, ci sono cascati quasi tutti (anch’io).  Se avete scaricato una copia del disco ad Aprile, è probabile che anche voi abbiate la versione sbagliata (controllate su wikipedia se la durata delle canzoni coincide).

 

Lascio a voi le prese per il culo (qui c’è già un instant-blog), i sorrisini per la palese figura di merda e i sacrosanti O tempora o mores, che in prima battuta di fronte a un passo falso così evidente sono quasi inevitabili. Chi sa come va il mondo, però, sa anche che qualunque appassionato di musica nel 2008 (anche i professionisti, sì) non può prescindere dall’ascolto e dal download, legale o meno, di canzoni e dischi da Internet, e che incidenti del genere sono -e saranno sempre di più- all’ordine del giorno. Le cause e le conseguenze di una situazione simile sono tante, e anche se a tal proposito sono già stati scritti fiumi di inchiostro, siamo certamente ancora ben lontani dall’averle approfondite tutte.

 

Mi piacerebbe che nel prossimo numero di Rumore, invece di far finta di niente (ce ne scorderemo, in fin dei conti) o di liquidare la cosa in qualche trafiletto, ci fossero un po’ di articoli, magari firmati dai collaboratori più lucidi del giornale (da Campo a Lo Mele, da Compagnoni a Girolami, da Pomini a Messina) che approfondiscano la questione e riescano a farcela vedere anche dalla prospettiva che noi non addetti ai lavori non abbiamo. Sarebbe una prova di onestà e lungimiranza non da poco.

Perchè -c’è poco da fare- questo è solo l’inizio.

 

 

Death Cab for Cutie – No sunlight (MP3)

Velveteen – The drummer goes berserk (No sunlight FAKE) (MP3)

 

Bonus:

Death Cab for Cutie – Long Division (MP3)

 

lunedì, 02/06/2008

Inkiostro 2.0

Sì, sono tornato.

[da un po’]

 

Prima di partire per New York City, come già sapete, ho chiesto a un po’ di amici di scrivere qualche post in mia assenza per tenere vive queste pagine. Provvisto com’ero di laptop e smartphone, connessione wi-fi e tempo libero a volontà -il lusso maggiore, di questi tempi- pensavo che anch’io sarei riuscito ad aggiornare il blog abbastanza spesso da là, contando anche che gli argomenti non mi sarebbero certo mancati. Sapete già come è andata a finire.

 

I miei 17 giorni nella Grande Mela sono stati eccezionali oltre ogni dire, e ogni giorno le cose da raccontare erano talmente tante che non aveva senso rubar loro del tempo per mettersi a raccontarle. Abortita sul nascere ogni idea di scrivere qualcosa durante il mio soggiorno (mi sono limitato ad aggiornare con qualche report insopportabilmente cool il mio account su twitter), nei ritagli di tempo mi sono goduto i deliranti, eccellenti, post con cui i miei ospiti hanno animato queste pagine. Se vi hanno fatto rimpiangere la mia presenza, probabilmente non avete mai capito appieno lo spirito di questo blog.

 

Appena tornato, travolto dal jet lag, dalla montagna di lavoro che era rimasta quieta ad attendermi dietro l’angolo e da arretrati vari ed eventuali, mi sono preso qualche giorno sabbatico per recuperare le energie e il fuso orario, e poter così scrivere un post riassuntivo che rendesse giustizia almeno un po’ al mio spettacolare soggiorno newyorchese. Non sono riuscito a fare neanche questo; e a dire la verità non ho neanche avuto la voglia di provarci.

 

Nel mentre su queste pagine hanno continuato a scorrazzare liberi gli altri autori, scrivendo tutto e il contrario di tutto, giocando con la vecchia linea editoriale di questo blog, venendo insultati ed insultando, reclamando a gran voce il mio ritorno (eccomi, contenti?) e prendendo confidenza con quella che diventerà anche casa loro. L’esperimento del blog collettivo, infatti, mi è piaciuto molto, tanto che su queste pagine diventerà la normalità. Abituatevi a leggere la firma del post in basso a sinistra, perchè sarà sempre diversa, e sarà più spesso quella di qualcun’altro che non la mia; un po’ di autori ormai li conoscete già, e altri ancora ne arriveranno. Non so bene cosa ne uscirà, ma sono abbastanza sicuro che sarà meglio di quello che c’era prima.

 

Dopo 5 anni e mezzo, da queste parti comincia l’era due punto zero.

Tenetevi forte.

 

mercoledì, 23/04/2008

Start spreading the news

 

martedì, 22/04/2008

Bump bump bump

La cosa a leggerla-lascia un po’ perplessi, e sembra esattamente il tipo di notizia che viene quotidianamente demolita da Attivissimo nel suo Servizio Antibufala. E invece, complice la segnalazione en passant in un pezzo dell’autorevole Punto Informatico, pare proprio che sia vero: le chiavi non servono a nulla. Millenni di studio, evoluzone e impegno dei fabbri, e a quanto pare per aprire quasi qualunque serratura basta una bump key e un po’ di pratica. Leggere questo PDF o guardare il video qui sotto per credere. Roba che lascia sopresi, perplessi e -se è proprio vera- pure un tantino spaventati.

 

 

lunedì, 21/04/2008

Ma che’cce frega dei Postal Service

Ci stanno facendo aspettare da anni, e non accennano a volerci dare soddisfazione: dopo il loro blockbuster dal cuore di panna Give up, pietra d’angolo del pop indietronico con un piede negli anni ’80, un piede nel glitch e un piede nell’indie-rock emotivo che piace ai nipotini di Seth Coen, i Postal Service si son presi una pausa e non paiono voler tornare a breve. Noi però facciamo di necessità virtù, e lasciamo Gibbard alle prese con le sue suite progressive da 8 minuti e Tamborello alle prese coi suoi mille progetti sempre insoddisfacenti, e troviamo soddisfazione nei tanti epigoni che mirano a perfezionare la formula dei maestri riuscendo, non di rado, a batterli sul loro stesso terreno.

Prendiamo Styrofoam. Arne Van Petegem pubblica dischi da ben prima dei compari postali, è mitteleuropeo fino al midollo (è di Anversa) tanto quanto gli altri sono ammerigani, negli anni ha sperimentato con la glitchtronica in lungo e in largo (per un po’ ha bazzicato pure coi Notwist), ma con l’ultimo paio di dischi si è assestato esattamente dalle parti del pop emotivo («Happy beats and sad lyrics», dichiara lui) di Gibbard & Tamborello (non bastasse, negli anni ha collaborato con entrambi).

Il suo ultimo singolo After sunset è un pezzo indietronico di quelli che ne esce uno ogni paio d’anni: melodia in maggiore, synth e beat al posto giusto, voce malinconica e cuore che si taglia con un grissino (se non fosse ancora chiaro il livello di indietudine del tutto, il disco da cui è tratto –A thousand words– in copertina ha il tenero orsacchiottone che vedete qua sopra). Eppure, nonostante la melassa e nonostante la maniera, è facile venire colpiti al primo ascolto, e indulgere con il repeat.

Non so voi, ma io al pop non chiedo niente di più.

 

Styrofoam – After sunset (MP3)

domenica, 20/04/2008

In ritardo, mestamente

[grazie a Erica, che ovviamente ha parafrasato questo]

 

venerdì, 18/04/2008

Gente che dovreste conoscere

Stasera a Get Black vi presentiamo un paio di amici che dovreste conoscere.

 

Claudio, in arte Athebustop, è uno dei più interessanti nuovi cantautori in cui mi sia capitato di imbattermi recentemente. Dopo un po’ di demo e un EP autoprodotto, ha da poco partecipato alla compilation Tales from my pocket (in compagnia di Sara Lov, John Parish, Giovanni Ferrario, Uzi e Ari e molti altri) pubblicata dall’etichetta lussemburghese Panoplie. Un nome da tenere d’occhio, soprattutto per i fan di Damien Rice, Iron and Wine, Radiohead e affini. Stasera ci suonerà anche qualche pezzo live, in duo chitarra e violoncello.

 

Samuele Galassi è fresco autore dell’ottimo Tornerai ogni mattina, un romanzo che sta facendo molto parlare di sè. Una straordinaria capacità di giocare col grottesco in modo lieve, di mischiare Bill Murray e Bret Easton Ellis, il noir e Sclavi, di costruire una tragedia sulle piccole fissazioni e di ricondurla poi al quotidiano che, nella sua surrealtà, è forse ancora più drammatico. Un esordio eccellente. 

 

Stasera faremo 2 chiacchiere, ascolteremo della musica, parleremo delle rispettive produzioni (e le regaleremo, ovviamente) e capiremo che evoluzione avranno i loro percorsi artistici.  Ce li scegliamo bravi, gli amici.

[Dalle 21 sui 103.1 FM a Bologna, oppure in streaming, e tra qualche giorno in podcast.]

 

Athebustop – A wish (MP3)

 

mercoledì, 16/04/2008

Fanculo le spillette

In questi tempi bui, non c’è altra possibilità che ascoltare musica buia.

E a tal proposito, cogliendo i consigli di diversi di voi, ho recuperato il disco d’esordio dei Fuck Buttons, e contro ogni pronostico me ne sono perdutamente innamorato.

Non so quasi nulla di loro (sono un duo e sono inglesi, mi fermo qui), e finchè posso preferisco continuare a non saperne nulla, e a tenere completamente separata la loro musica aliena da qualunque percezione legata alle persone che la suonano, alla scena in cui si inseriscono, ai pareri della stampa e a quanto faccia figo amarli o odiarli nella geografia musicale della primavera del 2008.

 

So solo che nel loro Street horrsing (più una suite in sei movimenti che un disco fatto di canzoni, a occhio) c’è quasi solo rumore ma c’è una straordinaria quantità di melodia, e nonostante non ci siano parole nè armonie intelleggibili i lambiccamenti da musica d’avanguardia vengono smussati da un approccio di pancia che li rende una materia accessibile e apprezzabile anche da chi normalmente non vi si avvicinerebbe per nulla al mondo.

Io ci sento di tutto, dai Mogwai al post-punk, dai tribalismi alla Liars al post-metal degli Jesu, dall’industrial degli anni ’80 alle morbidezze vellutate di distorsione degli shoegazer, dalla non-musica impossibile dei Fantomas ai drones dei folkster meno acustici, il tutto frullato in maniera insospettabilmente compiuta e decisamente più omogenea di quanto si potrebbe pensare, adatto da ascoltare a massimo volume in cuffia in una mattinata storta o da tenere in sottofondo in camera, prima di andare a letto.

 

E’ difficile essere così da naif da fingere che un nome furbo e l’etichetta giusta non faccia di loro già qualcosa di diverso, meno puro e alieno di quanto ci piacerebbe credere. Eppure, in un giorno buio di pioggia e lavoro, con la giornata che non finisce mai e la Primavera -reale e metaforica- che non vuole arrivare, ci si può sentire così in sintonia da crederci davvero. Prima che torni il sole.

 

Fuck Buttons – Sweet love for planet earth (MP3)

 

martedì, 15/04/2008

L’oggetto misterioso

[Cos’è questo oggetto?]

 

Update: complimenti a Eddy, che ha indovinato -con inquietante dovizia di dettagli- la blowjob-machine. Basta il nome a spiegare quello che fa…
Vista nell’allucinante gallery di Gizmodo 10 Sex Toys That Are Confusing and Wrong.