paese reale

martedì, 07 06 2011

Al referendum

dis0rder, su Twitter]

mercoledì, 18 05 2011

I pazzi siete voi in collegamento con Impronte Digitali

di

Ancora in effervescenza elettorale, ci concentriamo su uno dei prossimi obiettivi: i referendum su nucleare, acqua pubblica e legittimo impedimento del 12-13 giugno. Sappiamo che il Governo cerca di evitarlo come la peste, così bisogna inventarsi qualcosa perché se ne parli. A questo hanno pensato I pazzi siete voi: 7 autoreclusi che fino alla data elettorale vivranno in una casa rispettando alla lettera il protocollo che si applica in caso di emergenza nucleare. 

 

"7 ragazzi hanno scelto di privarsi per un mese della loro libertà; e vivere rinchiusi in un rifugio secondo precise regole di radioprotezione. Al chiuso. Niente insalata, niente latte, formaggio, carne o pesce freschi. Solo internet per comunicare".

 

Ci siamo messi in contatto con loro, ieri sera a radiocitta'fujiko. Potete farlo anche voi tramite lo streaming online 24h,  social network e Greenpeace.

 

 

MP3  IMPRONTE DIGITALI  – I pazzi siete voi

 

 

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lunedì, 16 05 2011

La diretta elettorale di Termometro Politico

In caso di elezioni, si sa, parte del bello è seguire in tempo reale i risultati online, incartarsi in mille ipotesi e mille distinguo, poi arrabbiarsi o esaltarsi, e infine stancarsi e abbandonare la diretta, stremati e insoddisfatti. La mia fonte preferita in questi casi è Termometro politico (che intervistammo anche in radio un annetto fa, in occasione delle regionali), in cui la redazione e un folto gruppo di appassionati stanno commentando in diretta i risultati elettorali. Visto che il sito, preso d'assalto, è per lo più inaccessibile, metto qua sotto il box dei commenti in diretta. E che vinca il migliore (cioè noi).

 

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mercoledì, 04 05 2011

Voi siete qui

Come ad ogni tornata elettorale, torna il benemerito sito Voi siete qui dell'Associazione Open Polis, il questionario online che calcola la tua posizione politica rispetto ai candidati alle elezioni sulla base delle risposte che dai a un questionario online. L'edizione di questa primavera è ovviamente incentrata sulle imminenti Amministrative, ed è localizzato per le città più grandi inserendo i temi veri e propri che sono oggetto della campagna elettorale.
E' un giochino divertente anche se dà spesso risultati un po' contraddittori e, come tutti gli anni, non corrisponde a quello che voterò. Per dire: secondo il test la mia posizione risulta vicina contemporaneamente a quella di Terra (del Partito Comunista dei Lavoratori) e di Aldrovandi (il candidato del Terzo Polo), e solo in seconda battuta al candidato del Centro Sinistra Virginio 'Virgin' Merola (che voterò). La più distante è la candidata di Forza Nuova, e vorrei ben vedere. Peccato che manchi Magilla.

 

mercoledì, 02 03 2011

Agorà digitale @ Impronte digitali

di

Uno degli argomenti più dibattuti ad Impronte Digitali è quello dei diritti fondamentali della rete. Uno di questi è quello del diritto d'autore. Agorà digitale segnala una proposta che permetterebbe all'Agcom, garante delle comunicazioni, di bloccare automaticamente tutti i siti sospettati di ospitare violazioni di copyright. 

Luca Nicotra ieri sera a radiocitta'fujiko ci ha raccontato la campagna di Agorà digitale

 

"Il problema è quello della censura di qualsiasi tipo di contenuto. Lawrence Lessing dice che sul web è impossibile stare più di 5 minuti senza violare il diritto d'autore"

"Un discorso simile avvenne in Inghilterra con l'introduzione delle biblioteche pubbliche. Gli editori temevano che la gente non comprasse più libri. Sappiamo che non è successo e che pi si legge, più si compra"

 

MP3  IMPRONTE DIGITALI – Agorà digitale Luca Nicotra

 

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mercoledì, 16 02 2011

Wikipedia for the win

 

Lo so che è sbagliato, lo so che dovrei scuotere la testa, lo so che dovrei pensare che scherzetti così infantili fanno ridere per un minuto e tolgono valore al più grande progetto collaborativo della rete. Lo so. Però la voce inglese di Wikipedia su Emilio Fede (finchè dura) mi fa ridere un sacco. Che ci volete fare.

[via Tommy su FB]

mercoledì, 12 01 2011

Lele Mora for Alfonso Luigi Marra

 

Specchio specchio delle loro brame, di' pure a costoro che ciò che riguarda Marra è sempre la cosa più brutta del reame! Non sono un critico [sic] , ma Il labirinto femminile è il libro più straordinario che ho [sic] mai letto, e allora mi sono offerto per un euro [GENIO!] di rompere io il silenzio assordante di quelli che dovevano parlare, ma credo temano causi (?) gli attesi cambiamenti. Leggilo! E' davvero bellissimo.

 

[la campagna pubblicitaria di questo libro è talmente geniale che mi stanno quasi facendo venire voglia di leggerlo]

martedì, 11 01 2011

Virgin Merola

di

Di solito quando ci si candida alle primarie si cerca di presentarsi come il candidato più affidabile, con più idee e si pronunciano discorsi tipo "rinnovare le classi dirigenti della nostra città". Poi dopo gli slogan, si sceglie il logo. E' molto facile sopratutto se uno ha la fortuna di chiamarsi Virginio, un nome fonte di evidente ispirazione, per cui non c'è proprio bisogno di sforzarsi: non ne vale la pena. Spero che per Virginio Merola (candidato sindaco di Bologna alle primarie per il PD) non ci sia bisogno anche di un team di avvocati.

 

 

Grazie al Mago G per la segnalazione.

lunedì, 10 01 2011

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 4. Il Dilemma del bravo dj

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Dell'eterno conflitto fra il dj pretenzioso e il bravo dj, delle depressioni del dj pretenzioso disoccupato, del dj pretenzioso a una festa ben riuscita in cui però non è lui a mettere i dischi e del mistero delle onnipresenti valigette dei dischi

 

La bibbia del dj si chiama Last Night a Dj Saved My Life, un libro di Bill Brewster e Frank Broughton che racconta la meravigliosa storia della musica da ballo, la nascita e l'evoluzione della figura del dj e dei dancefloor. Una delle frasi contenute in LNADSML che ogni dj dovrebbe tatuarsi sulla pelle è

 

"il bravo dj è quello consapevole di avere davanti non un pubblico ma gente che vuole ballare e divertirsi".

 

Sembra facile, ma non per il nostro dj pretenzioso, che a sua volta crede di avere una missione. Non tanto e non solo farli ballare e divertire, quanto evangelizzare le piste da ballo con la sua musica nuova e di qualità.

 

Il dilemma del dj pretenzioso nasce proprio da tormentose riflessioni attorno a questo assunto "Quanta gente riesce a divertirsi ballando l'ultimo di Caribou? Più o meno che se mettessi la Bamba? E allora perché mi ostino a non mettere la Bamba? Sarà mica che non sono un bravo dj, visto che Caribou non lo balla nessuno?". Di solito è quello che credono i gestori dei locali, il che spiega il frenetico turn over di dj pretenziosi. Forse dipende anche dal posto in cui il dj pretenzioso si trova a mischiare i suoi spocchiosissimi dischi. In genere però la risposta rassicurante che il povero ottuso si fornisce è "Sono loro che non mi capiscono, il mondo è ingiusto, la società non è ancora pronta per questa musica" e continua a suonare oscuri live degli Spiritualized, chiedendosi perché la pista resti vuota.

 

Nel suo Mamma, Mamma, Voglio Fare Il Dj l'ineffabile Fabio De Luca invita gli aspiranti dj a suonare ovunque ce ne sia la possibilità, anche luoghi poco ortodossi: rosticcerie,  mense scolastiche, autolavaggi. Per il dj pretenzioso questa è spesso una triste necessità più che una scelta. Sono già pochi i locali ove tollerano la sua improponibile musica. Mettersi a fare troppo i difficili significherebbe  passare lunghe stagioni di inattività. E vi assicuro che c'è solo un soggetto peggiore del dj pretenzioso: il dj pretenzioso disoccupato. Lo spettacolo umano del dj pretenzioso disoccupato è straziante, il soggetto cade in una spirale di depressione condita da complessi di persecuzione e si rinchiude in un bozzolo di totale incomunicabilità, da cui esce brevemente solo per stroncare qualche disco sul suo moribondo blog. Le scene più penose si possono assistere quando il pretenzioso/disoccupato viene a tradimento condotto a una festa dove c'è un altro dj e dove tutti – manco a dirlo – ballano e si divertono. Una festa dove insomma suona un bravo dj. Il suo anticristo personale.

 

Il pretenzioso/disoccupato schiumerà ovviamente invidia, non ballerà assolutamente mai,  anche se la playlist dovesse essere di suo gradimento non lo darà affatto a vedere, non farà che lamentarsi con tutti della musica troppo commerciale, della scaletta prevedibile e disomogenea, dei passaggi realizzati male. Inoltre scaglierà maledizioni assortite al suo concorrente (?) sperando che queste lo colpiscano all'istante cosicché il bravo dj non possa continuare il suo dj set e qualcuno urli allarmatissimo la frase che il dj pretenzioso attende di ascoltare da una vita "Fate presto! C'è un altro dj in sala?"

 

Così si spiega il mistero delle preziose valigette di dischi da cui il dj pretenzioso, anche se disoccupato, non si separa mai.

lunedì, 22 11 2010

Everybody loves Beautiful Lab

Quei geniacci di Beautiful Lab, dopo la soap opera da cui hanno preso il nome e il travagliato rapporto Berlusconi Fini, l'hanno fatto di nuovo. E stavolta protagonista del video è la (in effetti folle) storia degli ultimi 20 anni di centrosinistra in Italia. Come al solito è impagabile.

mercoledì, 17 11 2010

Berlusconi meets Inception

Dal genio di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi (ma secondo me da qualche parte c'è anche Ennio Annio): Inception – Made in Italy. Se nel leggendario Lost in Berlusconi. i protagonisti dovevano far reggere la trama tra un'improbabile smentita e una ricostruzione fantasiosa qua lo scopo è opposto: innestare l'idea delle dimissioni nella testa del premier. Ce la faranno?
[grazie a Lucia]

lunedì, 15 11 2010

«Berlusconi ed io abbiamo qualcosa che ci accomuna»

Io questa cosa di Rocco Siffredi che fa l'opinionista su YouTube e parla, in questo caso, di Berlusconi e delle escort me l'ero persa.

 

giovedì, 11 11 2010

Senza parole

[via]

giovedì, 04 11 2010

Di pozzi petroliferi, divinità e gas intestinali

Ieri, su uno dei tumblr che leggo abitualmente, mi sono imbattuto in questo video:

 

 

E' stata una mezza illuminazione. C'erano diverse cose interessanti, soprattutto il fatto che quest'uomo, con il massimo candore, dice cose che volendo essere adulatorie si rivelano in realtà piuttosto ambigue, se non offensive.
Incuriosito dal personaggio, ho deciso di cliccare su uno dei video seguenti. E lì ho visto davvero la luce.
ATTENZIONE: il filmato può offendere le anime sensibili. Siete avvisati.

 

 

Lasciando da parte il finale del video, divertente ma triviale, trovo che i primi tre minuti siano assolutamente irresistibili. Una sorta di rivoluzione teologica, che avvicina l'uomo alla divinità grazie al potere accomunante dell'aerofagia. In questi tempi in cui etica e morale sono termini sempre più vuoti, strapazzati dal caos imperante, queste parole pacate ma ferme aprono nuovi squarci sui dibattiti del nuovo millennio.

 

Potete dire che è blasfemo, misogino, sessista, parecchio confuso sul senso delle parole e sulla loro pronuncia. Ma difficilmente potrete negare il potere eversivo delle sue idee.

mercoledì, 03 11 2010

L’Italia non è un paese per vecchi. L’Italia è un paese per comici.

A Ballarò ieri sera c'era un Crozza in splendida forma.

[e come al solito noi ridiamo per non piangere]

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giovedì, 07 10 2010

Innovazione e linguistica e visione del mondo nella musica degli 883

Voi pensate che il titolo di questo post sia ironico, e invece no: esiste davvero un saggio con questo titolo, ed è un saggio serissimo, molto ben scritto e dannatamente interessante. E' un po' lunghetto, ma vi posso assicurare che vale la lettura, soprattutto se non siete tra coloro che pensano già che gli 883 siano stati il più importante fenomeno musicale italiano degli anni '90. Un assaggio preso quasi a caso (ma fidatevi, è tutto così, e anche meglio):

 

A noi sembra che l’innovazione vera contenuta nei testi del gruppo non attenga al lessico, ma allo sguardo sul mondo. Attraverso il ricorso a parole di uso comune gli 883 hanno sviluppato e talvolta introdotto nell’ambito del pop delle porzioni di realtà anonima e quotidiana che pochi altri prodotti culturali di consumo avevano saputo mettere a fuoco con altrettanto nitore. Le parole di Pezzali, spesso di uso comune, sanno fissare ambienti, situazioni e oggetti legati a realtà note ma fondamentalmente indicibili tanto per la poesia ‘alta’ quanto per la letteratura triviale. L’incipit di Sei un mito, secondo singolo estratto da Nord Sud Ovest Est, è da questo punto di vista davvero esemplare:


Tappetini nuovi arbre magique
deodorante appena preso che fa’ [SIC] molto chic
appuntamento alle nove e mezza ma io
per non fare tardi forse ho cannato da Dio
alle nove sono già sotto casa tua
(Sei un mito, NSOE)

Volendo, ci si potrebbe soffermare anche qui sull’occorrenza di sintagmi ed espressioni gergali – a cominciare dall’eponima Sei un mito, più che mera formula vera e propria categoria dello spirito per le giovani generazioni (17) ; ma colpisce soprattutto la presenza affascinante e davvero inedita di quell’arbre magique – per quel che ci consta, un hapax legomenon nel corpus della canzone italiana – deodorante a forma di piccolo abete, ben noto agli automobilisti italiani, il cui violento, artificiale profumo si somma a quello crediamo altrettanto intenso del «deodorante appena preso che fa molto chic» (che dato il contesto sarà lecito identificare con uno spray a buon mercato, per niente chic dunque): la rima magique: chic, virtuosistica, potentemente ironica, allaccia genialmente in un solo giro sintattico e ritmico lo stilema per eccellenza dell’eleganza aristocratica a due esemplari correlativi del gusto piccolo borghese: l’arbre magique e il deodorante economico. Si noti che le innovazioni linguistiche e l’ironia metrica, qui e altrove, non sono fini a se stesse; servono invece a predisporre l’irruzione di realtà che colpisce come un pugno, il referto millimetricamente esatto di uno scenario emotivo convincente e pieno di verità – non importa fino a che punto portato a coscienza dal paroliere. Consapevolmente o no, l’energia linguistica degli 883 lavora al servizio di una regia superiore, capace di nominare e spesso di illuminare liricamente settori di realtà solitamente elusi dalla cosiddetta canzone d’autore, in genere tentata dall’imitazione passiva  (e fallimentare) della cultura ‘alta’ (18), e per questo ancora fedele a una visione del mondo iperletteraria e iperselettiva; né il discorso cambia per quelle canzonette più triviali – compresa molta produzione di area sanremese – che per essere prodotti dichiaratamente  ‘bassi’ e di consumo non per questo sanno votarsi a un plurilinguismo sostanziale e davvero generoso (anzi, spesso si distinguono a maggior ragione per conservatorismo linguistico, stereotipia, ricerca aprioristica di effetti di lirismo). Il plurilinguismo degli 883 informa invece un io lirico che non palesa debito alcuno nei confronti della poesia ‘alta’ (anche perché con tutta probabilità la ignora del tutto), ma che di fatto esprime un’antropologia e una visione del mondo sottili e attendibili, ricche oltretutto di sfumature inconsce e di ritorno del represso. [#]

 

 

 

 

Bonus: Max Pezzali – L'ultimo bicchiere (demo)

 

 

 

(via)

venerdì, 01 10 2010

Una lezione di comunicazione politica (Bossi, anyone?)

[ Da Saturday Morning Breakfast cereal]

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giovedì, 23 09 2010

Animals in the big picture

A baby tiger cub is found packed among stuffed toy tigers in the suitcase of a woman flying from Bangkok to Iran, at Suvarnabhumi Airport, in Bangkok, Thailand on Aug. 22, 2010. After a suspicious-looking X-ray of the suitcase was seen, authorities at Bangkok's international airport discovered the drugged tiger cub hidden among stuffed toy tigers. (AP Photo/Suvarnabhumi Airport Wildlife Checkpoint of the Department of National Parks, Wildlife and Plant Conservation) [#]

Se guardate solo una cosa online oggi, fate in modo che sia la spettacolare gallery Animals in the news di The Big Picture. Una meraviglia.

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sabato, 18 09 2010

Ed è subito meme

 

 

 

 

[questo e altro da Chiara, qualcosa  di simile anche da dis0rder. E sicuramente in giro sarà pieno di gallery, li hanno fatti apposta per conquistare (di nuovo) gli internets, secondo me]

giovedì, 16 09 2010

Best wedding photo ever

Batman ha sposato Wonderwoman, in una cerimonia officiata da Joker. Il testimone ovviamente era Robin. Io, se fossi stato presente, sarei stato il tizio vestito da Rorschach. Certa gente è talmente fuori di testa che quasi ti viene da ammirarla.

giovedì, 05 08 2010

Precursori

da Eddy a Inkiostro:

Tema: affinità e divergenze tra Michel Gondry e l'anonimo regista dell'opera in allegato. I miei coetanei si soffermano sull motivo musicale. Tu, che per motivi anagrafici potresti essere immune a reminiscenze proustiane, non vedi un continuum stilistico che porta dritto dritto (mutatis mutandis e con più ampia manleva di mezzi) appunto a un certo Gondry?

 

 

 

da Inkiostro a Eddy:

Beh, indubbiamente l'uso di effetti speciali analogici e di costumi volutamente poveri (invece che di effetti CGI che all'epoca esistevano già e che sicuramente erano nelle disponibilità di un regista così all'avanguardia) ricordano molto lo stile di Gondry, quindi non si può escludere che lo stesso si sia ispirato a questo video per costruirci sopra una buona fetta della sua poetica.
Dovremmo scoprire se per caso è andato forte in francia, ad esempio. Non ho dubbi che riuscirai a reperire questa informazione.

Ma il bambino che canta "Occhio all'occhio del ranocchio" è lo stesso di "Mi scappa la pipì papà"?

 

 

da Eddy a Inkiostro:

No, il bambino di Mi scappa la pipì è il figlio di un giornalista di Roma e ora lavora a SKY (conosciuto personalmente a Sanremo) mentre il bambino delle Mele Verdi si chiama Paolo Peroni (da non confondersi con il Pierpaolo Peroni produttore degli 883 e marito di Syria) ed è il figlio di Mitzi Amoroso, animatrice del progetto Le mele verdi.

 

 

da Inkiostro a Eddy: 

Genio. Ora lo pubblico.

mercoledì, 21 07 2010

Amigo o algo mas

Cose che con la calura estiva ti fanno esplodere il cervello: 883 + spagnolo + manga + scritte bimbominkia in un'altra lingua.
Game. Set. Match.

(via)

 

lunedì, 19 07 2010

Cesare tiene il cappuccio più grande di tutti, e sotto il cappuccio? Un trapianto di cappuccio

Un Corrado Guzzanti sempre in stato di grazia riprende i panni di uno dei suoi personaggi recenti meglio riusciti (il massone) per parlare della P3 (o meglio, della Q1), nell'ambito della mobilitazione promossa da Repubblica contro la legge Bavaglio. Spettacolo.

 

martedì, 29 06 2010

Impronte digitali e la valigia blu

di

Il web e i social network sono il luogo dove si può fare opposizione in Italia? Ne abbiamo parlato molte volte in questa stagione di impronte digitali su radiocitta'fujiko. Anche oggi, ultima puntata prima delle vacanze, alle 19 ne parleremo con Arianna Ciccone fondatrice del gruppo Facebook "Dignità e rispetto" e di www.valigiablu.it.

 

 

MP3 – IMPRONTE DIGITALI Arianna Ciccone

 

Tutto parte quando il direttore del Tg1 Augusto Minzolini mentì e disse che l'avv. Mills pagato da Barlusconi per taroccare i conti delle sue aziende era stato "assolto" e non "prescritto",  e che quindi il reato c'è stato, ma è passato troppo tempo per poterlo punire. Su facebook comincia la protesta e vengono raccolte oltre 200.000 firme per chiedere la rettifica di quella notizia e l'allontanamento della politica dalla RAI. Richiesta tanto giusta quanto utopica, le firme vengono inscatolate in una serie di valigie blu portate in viale Mazzini dove né il presidente Garimberti né altri ne tengono conto.

 

Oggi è successa la stessa cosa. Altro processo, altro fido collaboratore di Berlusconi condannato. Ma Minzolini nonostante i 7 anni di condanna in secondo grado per Marcello Dell'Utri cita solo l'assoluzione per i rapporti con la mafia dopo il '92 e annuncia trionfante "pena ridotta di due anni rispetto la sentenza di primo grado", "Spazzata via la costruzione accusatoria" o "doccia fredda per il Procuratore Generale di Palermo".

 

Come si organizza una protesta in rete? Come si battono simili nemici? Spero che Valigia blu abbia una risposta.

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lunedì, 28 06 2010

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 3. La Costante del Datore di Lavoro

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Di come nonostante i cambiamenti di città, quartiere e di tipologia di locale, di clientela e di genere di musica proposta, "If anything goes wrong your constant will be il proprietario del locale".

 

Dopo i primi due capitoli incentrati sulla fondamentale variabile Strappona e sull'insita schizofrenia del dj, andiamo ora ad analizzare un elemento fondamentale e sempre presente nella "carriera" del dj pretenzioso. La figura del Datore di Lavoro, ovvero il proprietario del posto in cui lo sventurato dj si ritrova a metter dischi.

 

Cominciamo necessariamente con il dire che il dj pretenzioso, per sua natura e per le bizzarre musiche che pretende di imporre a gente ad esse pressoché indifferente, si troverà spesso nella disgraziata situazione di doversi cercare un posto dove piantare le tende. Vuoi perché in cerca di prima occupazione, vuoi perché ignobilmente ostracizzato dai locali in cui suonava nelle stagioni precedenti. Questa posizione di debolezza, quella di proporsi ai locali, lo pone in una serie di imbarazzantissime situazioni su cui al momento non interessa soffermarci. Invariabilmente il rapporto di lavoro inizierà con la classica formula recitata con fintissima nonchalance dal pretenzioso/unemployed avvicinandosi al bancone mentre sorseggia una birra "Non è che, per caso, cercate un dj?".

 

A questa rituale domanda, i proprietari dei locali nel 70% dei casi rispondono sbellicandosi dalle risate e indicando la funzione shuffle di Itunes. Il pretenzioso e disoccupato dj girerà i tacchi, calpestando così sempre più comodamente il suo morale, mentre il gestore è ancora a terra che si contorce in preda a convulsioni da riso isterico.

 

Nel 20% dei casi i gestori di bar e affini i proprietari dei bar spiegheranno che

 

a) hanno aperto il locale solo per metter musica e rientrano così nella tipologia di "dj pretenziosi divenuti proprietari di locali solo per avere un posto fisso dove poter lavorare come dj pretenziosi", un caso limite e abbastanza raro di psicopatologia portato alle estreme conseguenze, seppur riscontrato in natura.

 

b) devono dei soldi ai genitori di quel tipo che armeggia goffamente dietro i cdjs, in genere un cugino di secondo grado, quindi la scelta artistica è stata abbastanza semplice e dettata da fattori, diciamo, esterni.

 

c) il tipo dietro i cdjs gli deve dei soldi, quindi si è volontariamente impegnato a lavorare in quel locale per i prossimi dieci anni, come indicano chiaramente la catena legata al piede sinistro e la ciotola con del pane secco dietro la consolle.

 

Nel 10% dei casi invece il capo risponde "In effetti sì, abbiamo un buco nella programmazione. Ma tu che musica metti?"

 

Questa domanda causa al dj pretenzioso un dilemma esistenziale notevole. In genere quando si trova a dover rispondere a tale quesito in poco tempo a persone di cui non conosce il background musicale, il pretenzioso inizia a sudare copiosamente, balbetta e ansima. Formulare una risposta comprensibile e dotata di senso compiuto potrebbe richiedergli settimane intere di puntualizzazioni, oppure la stesura di trattati pubblicabili in comode dispense, dove troverebbero albergo parole conosciute solo da altri mentecatti come lui, quali shitgaze, indietronica, folkedelia. Quindi, per questioni di tempo e di semplicità, il pretenzioso sarà costretto a ridurre brutalmente a 2-3 parole la sua sterminata conoscenza di astrusi temini inventati da Pitchfork e Blow Up, per definire il genere di musica che ha testé proposto.

 

L'affannato pretenzioso con il cuore che sanguina risponderà necessariamente "Mah, diciamo indierock e indiepop, un po' di electro, un po' di soul".

 

Il capo chiederà ulteriore chiarezza "Ah, cioè metti il rock?"

 

Il dj pretenzioso abbassando ancora il capo, sospirerà, deglutirà e poi con lo sguardo spento che fissa il muro dirà "Sì, in effetti metto proprio il rock"

 

Il capo dirà allora "Ok allora facciamo un provino, dài, vieni lunedì", o un altro stronzissimo giorno feriale che gli darà motivo di pagare di meno con la scusa che non c'è gente e con la illusoria speranza che la gente la porti il povero pretenzioso, un uomo musicalmente solo al mondo e reietto ormai da tutti i suoi amici.

 

A questo punto occorre iniziare una disamina delle diverse tipologie di Datore di Lavoro e delle interessanti evoluzioni del rapporto che ha con il suo stipendiato pretenzioso. Tale trattazione avverrà nelle prossime settimane.