martedì, 17/01/2012

Impronte digitali con Paolo Attivissimo

di

Era da tempo che a Impronte digitali volevamo ospitare Paolo Attivissimo. Giornalista informatico tra i più esperti in Italia, e specializzato da anni nello smascherare bufale e leggende metropolitane. Il suo ultimo libro è sullo sbarco sulla Luna, "sì ci siamo andati!" è il sottotitolo che cancella ogni dubbio.

 

Insomma non volevamo chiamarlo e basta, ci voleva qualcosa di succulento. E il post con la storia di Cory Doctorow, di cui parleremo stasera alle 19 su radiocitta'fujiko, è perfetto per lo scopo. Attivissimo ha tradotto e sottotitolato una lezione del blogger e giornalista americano sul sul futuro del pc così come l'abbiamo conosciuto finora.

 

il PC che esegue qualunque programma, fonte di enorme ricchezza ed emancipazione culturale per tre decenni, è sotto attacco perché è sfuggito di mano.
Non è controllabile da aziende e governi. Ci si può far girare un programma piratato o vedere un film a scrocco. Ci si può installare un programma di crittografia che rende impossibile intercettare le comunicazioni, con grande gioia di terroristi e dissidenti. Lo si può usare per far circolare idee senza che i governi, le religioni o le aziende possano filtrarle, edulcorarle, censurarle. Rende troppo potenti i cittadini e i consumatori. Il PC è quindi un mostro sovversivo e come tale va estirpato.

 

 

Il problema è il come si potranno blindare "lettori portatili, console di gioco, lettori home theater, tablet, lettori di e-book". Attivissimo lo ha spiegato benissimo, come sempre, sotto il podcast.

 

MP3 – IMPRONTE DIGITALI – Paolo Attivissimo

 

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lunedì, 16/01/2012

Come se fossero le associazioni mentali di Hal 9000

La Ricerca tramite immagine di Google è una di quelle invenzioni di Mountain View che fanno un po' di scalpore quando vengono lanciate e poi, visto che alla prova dei fatti non servono poi a granchè, finiscono per essere dimenticate quasi subito. Quanto spesso ci capita di cercare online un'immagine o le informazioni su un'immagine avendo già a disposizione una copia dell'immagine stessa?

Probabilmente la Ricerca tramite immagine servirà a poco, ma è perfetta per esperimenti come quello di Sebastian Schmieg, che partendo da un PNG trasparente ha effettuato la ricerca ricorsivamente 2951 volte. Mettendo in sequenza i risultati trovati in questo video, che ha una sua strana poesia da intelligenza artificiale.

 

 

venerdì, 13/01/2012

Pensiero stupendo

[Wu tang flan]

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giovedì, 12/01/2012

Nativi digitali e retrogaming

Io quando ho visto il video di Wired.it che per la sua serie Crash Test ha fatto provare un Nintendo NES a due bambini di 10 anni un po' mi sono commosso.

 

 

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giovedì, 12/01/2012

Un mattoncino per ghermirli e nel buio incatenarli

Il lancio di una linea di lego dedicata al Signore degli Anelli è stata annunciato qualche settimana fa, per la gioia e il sollucchero di nerd grandi e piccini. Ora in rete è possibile trovare le foto rubate dell'anteprima dei primi set, come Gandalf e Frodo, l'antro di Shelob o le Miniere di Moria. Le altre le trovate qui. Wow.

 

 

 

 

 

 

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mercoledì, 11/01/2012

Che effetto fa Helter Skelter senza musica?

L'effetto di uno che canta sotto la doccia. Anche se a cantare è Paul McCartney.
Spettacolo!

 

martedì, 10/01/2012

Il vostro tumblr preferito della giornata

E' Accidental Chinese Hipsters.

 

 

 

 

 

 

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lunedì, 09/01/2012

Now you’re just somebody that I used to know

Come ho già avuto occasione di dire, Somebody that I used to know di Gotye feat. Kymbra è senza dubbio alcuno uno dei migliori singoli pop dell'anno che si è appena concluso. Una melodia che ti si stampa in testa al primo ascolto, un arrangiamento essenziale ma praticamente perfetto e un equilibrio che è proprio solo delle grandi canzoni. Quando l'ho visto un paio di mesi fa a New York il pubblico aspettava solo questa, e quando sono partite le prime note è andato completamente in delirio, come raramente succede a un festival fatto quasi esclusivamente da nomi nuovi come il CMJ.

 

Un paio di giorni fa praticamente tutti i miei contatti nei social network che conoscono il pezzo (che dalle nostre parti, come in America, è stati quasi completamente ignorato dai grandi network) hanno postato un link alla cover fatta dai Walk off the earth, ma finchè non ci ho cliccato su non ho capito quanto fosse geniale. Cinque persone che suonano tutte una sola chitarra, per una versione eccezionale che potrebbe forse essere anche migliore dell'originale. Ascoltare per credere.

 

 

 

[L'originale invece, per chi se lo fosse perso, è qui]

giovedì, 05/01/2012

Questo non è un fotomontaggio

 

[E se non credete che non siano dei fotomontaggi, guardate qua]

martedì, 03/01/2012

La tradizionale rubrica di fumetti Pt.3

di

Chester Brown, Io le pago, Coconino Press, 18,50

Lo dico subito per partire bene, per me questo è uno dei capolavori dell’anno. Brown racconta in una storia autobiografica tutte le sue esperienze con il sesso a pagamento. Rifiutando l’idea di amore come “possesso esclusivo” di una persona accetta di condividere alcune donne con altri uomini, pagandole per fare sesso con lui. Una disperata ricerca di annientare il romanticismo che non può che farlo riemergere più forte di prima. Una storia stupenda sulla fragilità di un uomo e della società in cui viviamo raccontata con una sincerità che vi colpirà in piena faccia. Non vorrei davvero spoilerarvi il finale diciamo solo che il concetto di “possesso” della persona amata si rovescia in uno stupendo gioco psicologico. In fondo, come dice lui, andare a puttane è solo un altro modo di uscire di casa e incontrare ragazze. Nel finale c’è anche una parte con riflessioni personali e citazioni di saggi sull’argomento molto corposa e interessante. Il suo assunto di base è che se la donna sceglie in totale libertà di esercitare la professione di prostituta perché la legge dovrebbe impedirglielo? E’ un fumetto che ha cambiato il mio modo di vedere la prostituzione femminile. Mi è piaciuto così tanto questo fumetto che sono andata a recuperarmi anche la biografia di Brown su Louis Riel che non so neanche chi sia a parte che è stato un canadese importante. Ecco.

 

 

Craig Thompson, Habibi, Rizzoli Lizard, 35

So che mi tirerò addosso le ire di quasi tutti compreso il proprietario di questo blog ma per me Habibi è un “NO”. E’ innegabile la potenza evocativa delle immagini create da Thompson, come il suo talento per “riempire” la pagina (c’è chi lo ha accusato di iperdecorativismo ma per adesso tralascio questa considerazione). Quindi evitando il giudizio prettamente “estetico” sulla “forma” del fumetto vorrei rivolgere le mie critiche al contenuto. Thompson racconta una vicenda presentandola come una sorta di “favola”. La storia si svolge in un luogo imprecisato ma in modo evidente appartenente al mondo arabo. Due mi sembrano i temi prevalenti: una critica alla società contemporanea globalizzata  e una ricerca per trovare la radice comune di due religioni monoteiste: cristianesimo e islamismo. Molti sono i dubbi che ho e le domande che vorrei rivolgere a Craig Thompson. Perché impostare una critica alla società se si decide volutamente di disegnare una storia fuori dal tempo e dallo spazio? Perché raccontare una storia d’amore così implausibile? Sinceramente a chi può importare qualcosa delle radici comuni di cristianesimo e islamismo?  
Ho letto molte interviste a Thompson in cui parla dei problemi che aveva con i genitori, due estremisti cristiani (ben descritti in Blanketts), parla dei quattro anni di psicanalisi che lo hanno aiutato ad uscire dai sensi di colpa. Come dice la mia amica Elena Orlandi già Blanketts era il segno inequivocabile che da quei problemi lui non era uscito. Vedo in  Habibi, così ossessionato dalla religione e dalle religioni (in cui si va cercando cosa?) una riconferma di certe problematiche. Vorrei concludere dicendo che ho amato moltissimo Blanketts e ho apprezzato la sincerità e la “leggerezza” di Carnet, ma ho trovato Habibi davvero pesante e francamente inutile. Detto questo Thompson resta comunque uno dei miei autori preferiti, ha recentemente dichiarato che sta lavorando a tre diversi fumetti di cui nessuno è “ triste”. Sono curiosa di leggerli.

 

 

Tuono Pettinato, Il magnifico lavativo, 19

Una buona notizia Tuono Pettinato esce con questo nuovo fumetto che racconta gli anni della sua infanzia e che avrà forse anche un seguito. Tra librigames e il nazista sciolto nel film di Indiana Jones si ride a crepapelle come al solito. Quanto amo quest’uomo, quanto?

 

 

Joe Sacco, Io e il rock, Comma 22, 19

Se siete anche voi into the music e amate il rock non potrà non piacervi questo fumetto. Joe Sacco raccoglie le tavole sulla scena rock americana degli anni Novanta che lui passò al seguito di un gruppo punk, i Miracle Workers. Divertentissima anche la parte sulla sua ossessione per i Rolling Stones.

 

 

Inio Asano, Buonanotte PunPun, Panini Comics, 7,50 X 5 vol.

Ho da pochissimo iniziato questa serie in più puntate del talentuosissimo (e probabilmente anche completamente pazzo) Inio Asano di cui avevo già apprezzato i disturbanti “What a wondefull world” e “La città della luce” . Il protagonista è PunPun un ragazzino che frequenta le scuole medie giapponesi. Il bello è che rispetto a tutto il resto lui è disegnato “male” come una specie di uccellino e neanche parla. Basterebbe questo a mandarmi fuori di testa.

 

 

AA.VV., Cose che parlano, Double Shot, 6

Questo piccolo librettino mi ha regalato dei momenti davvero esilaranti. Autori vari della scuderia Double Shot  raccontano le storie di oggetti che parlano tra di loro, litigano, ci guardano, ci giudicano. E’ stupendo fidatevi.

 

 

Bastien Vivès, Polina, Black Velvet, 19

Sembra proprio che il successo di Black Swan di Darren Aronofsky abbia aperto la strada a molte altre opere affascinate da un mondo, quello della danza classica, che si suppone spietato e costellato di sacrifici e sofferenze. A questo proposito è pubblicato in Italia dalla casa editrice Black Velvet la terza opera del giovanissimo enfant prodige del fumetto francese Bastien Vivés, “Polina”. Il tratto distintivo dei lavori di Vivès è l’incompiutezza. Non in un’accezione negativa, tutt’altro. Volutamente “incompiuto” è il suo tratto solo apparentemente trascurato e veloce ma in realtà raffinatissimo; volutamente incompiute sono le sue storie, brandelli di vita, frammenti di esperienze nella maturazione dei suoi sempre giovanissimi protagonisti che sembrano appena usciti da “Il tempo delle mele”. Dalla casa editrice mi fanno sapere che Vivès NON realizzerà la versione a fumetti di Tre metri sopra il cielo di Moccia, adesso possiamo tirare tutti un respiro di sollievo.

 

 

Alessandro Tota, Fratelli, Coconino Press, 16

Tota riemerge dal suoi soggiorno parigino raccontandoci la storia di due fratelli nella profonda Bari degli anni ’90. Uno è “furbo” l’altro “stupido” ma chi può giudicare le loro azioni?

 

 

Dave McKeane, Cages, Magic Press, 35

E’ da tempo che cerco di raccogliere le idee su questo fumettone. L’opera è sicuramente affascinante. Mi è piaciuto soprattutto il modo che ha Keane di rappresentare il pensiero umano attraverso disegni che si sfaldano e che cambiano stile. Per quanto riguarda la storia resta per me un grande boh. Io ho sempre pensato che i fumetti dovessero essere soprattutto delle storie da raccontare tramite parole e disegni, se il disegno prevale sulla storia viene fuori un prodotto che non mi coinvolge più di tanto. O forse il problema è solo che nella storia vera e propria ho fatto troppa fatica a trovare un filo logico da seguire.

 

 

Ludovic Debeurme, Renée, Coconino Press, 29

Sei anni dopo Lucille Coconino Press pubblica il seguito: Renée di Ludovic Debeurme. Renée riprende il racconto esattamente dalla fine dell’opera precedente. Lucille superata l’anoressia è ritornata a vivere con sua madre. Il suo fidanzato Arthur si trova in carcere per aver commesso un omicidio. Egli si trova a dividere la cella con un vecchio detenuto, che afferma di essere in prigione per frode fiscale, ma è sospettato in realtà di essere un pedofilo. Intanto entra in scena Renée, una ragazza che intrattiene una relazione difficile con Pierre, un uomo sposato. La caratteristica più affascinante di questo fumetto è quella di presentarsi come un magma visivo di sogni e incubi uniti strettamente alla realtà, come se gli orrori del reale fossero così insostenibili da poter essere guardati solo attraverso la lente deformata della mente dei protagonisti. Angosciante.

 

 

Koren Shadmi, Cuori distratti, Double Shot, 10

La Double Shot continua con successo a pubblicare i lavori del giovanissimo e assai talentuoso artista israeliano (trapiantato a New York). Quattro racconti: Acqua benedetta, L’inverno del guerriero, Bionica, Bello da morire. Quattro storie in cui l’autore israeliano continua il suo percorso di esplorazione dell’identità e dei rapporti interpersonali, attraverso mutazioni biomeccaniche e comportamentali, svolte narrative surreali e stati d’animo contorti. Il filo rosso che lega queste quattro storie è il desiderio, l’eterna ricerca dell’oggetto amato che nel bene e nel male può cambiarti la vita. Le prime due sono caratterizzate da un humor sarcastico; raccontano le vicissitudini di un ebreo di mezza età che sogna di essere un dotatissimo Gesù Cristo e di un guerriero mitologico (stile Thor) che a causa del mal di schiena si ritira nel mondo reale per condurre la più banale delle vite. Le ultime due vedono come protagonisti una teenager cyborg e una ragazza imbranata innamorata del suo coinquilino e hanno un tono più malinconico e riflessivo. A metà tra Cronemberg e Lynch Shadmi continua a piacerci.

giovedì, 29/12/2011

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap. 6. A new year’s eve carol

di

Marley era morto. Tanto per cominciare. Su questo non c'è alcun dubbio. L'usura del cd di The Legends, il fatto che  fosse assolutamente impossibile ascoltare Could You Be Loved senza che saltasse la traccia e s'interrompesse a metà, stava lì a testimoniarlo. Era l'impietoso atto d'accusa, la prova finale dell'insuccesso. Altro che DIY, altro che indie, altro che chiacchiere. Bob Marley, ecco cosa si era ridotto a suonare alle feste ormai. Fino a consumarne il cd. Sennò non l'avrebbero chiamato.

 

Il vecchio dj (ex) pretenzioso se ne stava il pomeriggio del 31 dicembre mogio mogio a etichettare nuove inutili compilation degli ultimi gruppi di chill wave californiana che non avrebbe mai suonato, a lucidare il cassone che conteneva la consolle ferma a casa da mesi, a rimuginare dolente sull'ingiustizia della società che lo aveva emarginato da anni, maledicendo sottovoce i giovani che si ostinavano a ballare La Bamba e YMCA nonostante fossero canzoni vecchie di decine di anni, amareggiandosi sulla mancanza di meritocrazia di questo sconcio paese che si degnava di muovere il culo solo sulle note di Gloria di Umberto Tozzi.

 

Sulla via di casa, all'avvicinarsi della vigilia di capodanno, la sua desolazione peggiorava ancora se possibile: stavano tutti lì a chiedersi "E tu cosa fai a capodanno?" "Ma lo sai che alla festa X c'è il dj Y?" "No, io vado alla festa Z dove suona il dj K". Ovviamente nessuno lo aveva contattato per mettere i dischi in nessuna delle tante e grandi feste organizzate in città. Quando Ornello, titolare dell'omonima tabaccheria Ornello, gli chiese di selezionare musica per il veglione che si sarebbe tenuto a casa sua, l'ex dj pretenzioso grugnì che aveva ben più nobili impegni, ben altre feste fuori dal paesello, ben più colte platee a cui rivolgersi, ben più prestigiosi locali dove portare la sua meravigliosa musica. 

 

D'un tratto gli apparve sulla vetrina dell'unico negozio di dischi della città, ormai chiuso da anni, il riflesso di Marley, con un gigantesco cannone in mano. La visione lo turbò alquanto. Rincasò e iniziò a sentire strani rumori, cigolìi sinistri che salivano dalla cantina, il nuovo pezzo di Lana Del Rey dal pc spento, radio a transistor che inziavano a frusciare, scratch campionati che sembravano provenire dal bagno. A quel punto si aprì una porta e il fantasma di Marley accompagnato dalle note di Get Up Stand Up gli apparse e lo ammonì severamente "Con la tua musica assurda stai dimenticando la vera missione del dj, soprattutto a Capodanno: far divertire e ballare la gente, fargli fare i trenini mentre urlano al cielo peppèpeppèpeppè. E invece te ne stai qui ad avvelenarti davanti a un pc, a scaricarti l'ultimo mixtape di Diplo, una porcata tale che non la ballerebbe nemmeno lui!". Infine gli preannunciò la visita dei tre spiriti del Capodanno.

 

Arrivò così il primo spirito, quello dei Capodanni Passati, con le fattezze di Dj Albertino, che lo riportò a rivivere il primo capodanno dietro a un mixer. Dapprima il giovane e futuro pretenzioso era tutto intento a scriversi a penna una scaletta, poi a mettere in ordine dei vinili, infine si recò a montare l'impianto scassatissimo con drammatico anticipo. Poi la scena si spostò nel pieno della festa dove tutti ballavano felici al ritmo degli Snap, alcune ragazze venivano a chiedere di mettere Animal Action dei Paraje e lui contentissimo esaudiva quelle ed altre ben peggiori richieste, molti vomitavano allegramente vodka alla pesca agli angoli di una squallida pizzeria dell'alto maceratese. C'era tanta gioia e si percepiva  un gran divertimento collettivo. A un certo punto però il giovane dj decise di cambiare musica, mettendo sul piatto prima Losing My Religion dei R.E.M. e poi Proibito dei Litfiba. Molti furono contenti, alcuni però protestarono e gli chiesero di suonare qualcosa di Dj Cirillo. Il giovane dj rispose sdegnato che lui quella musica non ce l'aveva, per scelta. Il pretenzioso soffriva molto a vedere sè stesso così giovane e già così spocchioso e chiese allo spirito di non tormentarlo oltre con quelle scene penose dei suoi diciott'anni.

 

L'ex pretenzioso si svegliò in lacrime e si riaddormentò agitatissimo trovandosi davanti allo spirito dei Capodanni Presenti, uno spirito dalla panza enorme, la giacchetta bianca e con la faccia poco rasata di James Murphy. Costui lo accompagnò sulle note di Daft Punk Is Playing In My House a vedere i due party  più affollati della città, dove dj Y e dj K proponevano esattamente la stessa playlist, infarcita di disco scontata, commerciale vecchiotta e grandi classici del capodanno di provincia. Nessuno sembrava lamentarsene e i trenini impazzavano. E poi lo spirito lo fece entrare a casa di Ornello, dove c'erano solo 15 persone che mangiavano le lenticchie con lo zampone rancido, brindavano con spumante scadente e sfiatato, ridevano e scherzavano, ma la musica veniva da Radio Latte e Miele solomusicaitaliana, e tutti guardavano sospirando a quella consolle vuota dove avrebbe dovuto suonare il dj pretenzioso, se solo avesse accettato la proposta del tabaccaio Ornello. Il pretenzioso restò molto colpito da questa visione, lo spirito a forma di James Murphy scomparve e il vecchio rimase avvolto dalla nebbia fino all'arrivo del terzo spirito, quello dei Capodanni Futuri.

 

Il terzo spirito si palesò avvolto da un mantello nero e con un cappuccio a coprirgli il volto, senza parlare, esprimendosi solo a gesti, chiese al pretenzioso di seguirlo. Gli indicò un capannello di gente che commentava la morte di un vecchio dj, amaramente deriso da tutti. "Eh metteva proprio della musica di merda" , "Non mi ricordo di aver ballato mezza volta quando suonava lui!" "Quando gli chiedevi di mettere un brano un po' conosciuto ti mandava a quel paese, vecchio pazzo!" un gestore di un locale aggiunse "Una volta venne a suonare musica da me: worst new year's eve EVER!". In un negozio di rigattiere il pretenzioso osservò disgustato la scena di persone che si avventavano ingorde sulle valigette dei dischi del defunto disc jockey di cui tutti parlavano. Ma quando si resero conto di che suoni inascoltabili ci fossero in quei cd dai titoli improbabili, buttarono tutto nell'indifferenziata e se ne andarono, smoccolando assai delusi.

 

Il pretenzioso voleva sapere chi era il vecchio dj morto che tutti disprezzavano, ma quando lo spirito dei Capodanni Futuri lo portò davanti al suo capezzale, egli esitò a scoprirne la salma. Si accorse intanto che la sua consolle era stata venduta, sarebbe voluto entrare a casa sua, ma lo spirito dei Capodanni Futuri lo indirizzò invece verso il cimitero. Dove gli indicò una lapide con su scritto QUI GIACE IL DJ PRETENZIOSO, MORTO SENZA AVER MAI FATTO DIVERTIRE LA GENTE ALLE FESTE, DOVE SUONAVA MUSICA CHE CONOSCEVA SOLO LUI E ALTRI QUATTRO STRONZI.

 

Il vecchio  dj pretenzioso si svegliò all'improvviso e scoprì che era solo la sera del 31 dicembre e c'era ancora tanto tempo per mettere le cose a posto! Si precipitò al supermercato dove comprò tutte le compilation dei grandi successi dance dell'anno e, rimestando nel cestone delle offerte, trovò a tre euro il cd con tutte le hit da festa che si era sempre rifiutato di mettere. Infine corse da Ornello, che lo prese dapprima per pazzo, e accettò con foga la sua proposta di suonare per sole 15 persone. E pure gratis! Lasciò a casa tutti i cd degli Smiths e suonò per ore tutti i classici del revival, dai Blues Brothers a James Brown, da One Step Beyond al Gioca jouer. Una festa veramente di merda, dove tutti ubriachissimi chiedevano a gran voce il Discosamba e le loro richieste vennero prontamente accolte. Per tre volte consecutive. E andarono poi a formare un trenino allegrissimo che uscì di casa, si riversò per le strade ebbro di gioia e venne infine travolto da un furgone guidato da dj Y, strafatto di coca, di ritorno dalla sua festa.

 

Ora il vecchio dj pretenzioso aveva davvero capito e imparato ad amare lo spirito più profondo del Capodanno.

domenica, 25/12/2011

E Buon Natale

giovedì, 22/12/2011

Wonderputt

Potrebbe essere il più bel gioco di minifgolf online a cui abbiate mai giocato, ma sicuramente è il più psichedelico: Wonderputt è molto ben fatto ma soprattutto ha piste e schemi completamente assurdi. Ideale per i pomeriggi un po' allucinati di cibo e alcool delle feste prossime.

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mercoledì, 21/12/2011

Michel Gondry does Taxi Driver

Michel Gondry ha rifatto Taxi Driver, a modo suo.

 

 

mercoledì, 21/12/2011

One does not simply walk into Mordor

Nel giorno in cui viene diffuso il trailer del film tratto da Lo Hobbit (che mi ha esaltato molto meno di quanto pensavo avesse fatto, non so bene perchè) mi sono imbattuto in questo easter egg di Google Maps:

  1. Vai su Google.com
  2. Se non è già inglese, imposta la versione inglese cliccando in basso a destra Google.com in English
  3. Vai su Google Maps
  4. Clicca su Get Directions
  5. Cerca come arrivare a piedi dalla Contea (The Shire) a Mordor
  6. Sogghigna di fronte alla citazione nerd

 

martedì, 20/12/2011

Ferdinand Soundsystem

Mi accodo a +1GMT e Delù nel chiedermi dove diavolo ero ad Aprile quando è uscito il Covers EP (la risposta è: qui; ce l'ho pure sul telefono ma mi pare di non averlo tipo mai ascoltato), in cui i Franz Ferdinand si fanno coverizzare da gente tipo Debbie Harry, Stephen Merritt, Peaches e dagli allora già disciolti LCD Soundsystem. Live alone non è certo uno dei pezzi migliori della band scozzese, ma in mano a Giacomino Murphy e soci diventa un serpentone leggermente fuori tono perfetto per una nottata molto tarda e un po' allucinata che non vuole finire o per un day after col mal di testa.

In tutti i casi, ora è uscito il video, ed è una delle cose più newyorkesi mai viste. 

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