suoni

mercoledì, 28 09 2011

Crescendo rossiniano di vernice meets folksinger con ukulele

Lisa Hannigan da queste parti la amiamo perdutamente da quando era la corista e co-solista di Damien Rice (a proposito: che fine ha fatto Damien Rice?) e anche se i suoi dischi solisti in termini di scrittura non sono neanche lontanamente all'altezza del primo, ancora splendido, disco del cantautore irlandese, è impossibile non farsi venire un po' gli occhi a cuoricino ogni volta che la si vede all'opera. Come nel videoclip del nuovo singolo Knots, in cui l'autrice di Sea Sew armata solo di un ukulele cerca di resistere a un crescendo cromatico di pioggia e spruzzi di vernice, e soffre e si diverte in egual misura, e tu ti ricordi ancora una volta perchè un po' la amavi e la ami ancora. 

 

mercoledì, 21 09 2011

Lana Del Rey e la perdita dell’innocenza

Questa storia comincia come le storie di tantissimi artisti e gruppi indie, più o meno bravi, nella scena musicale degli ultimi 5 o 10 anni: un'artista ignota e promettente, una canzone riverberata, un video sgranato e un po' di blog sempre alla ricerca del nuovo fenomeno underground che la segnalano. Poi arriva Pitchfork, mette l'etichetta Best New Track sulla ballad Video Games e Lana Del Rey diventa improvvisamente un piccolo fenomeno. 

Voce e look da diva di altri tempi, un'immagine fatta dal curioso connubio tra lo-fi e seduzione che sono contemporaneamente di un passato remoto ma anche dell'era di YouTube, Lana Del Rey difficilmente lascia indifferenti al primo ascolto; può non piacere e probabilmente anche non colpire, ma se non è la musica (che va dalla Nancy Sinatra più languida alla Fiona Apple meno addomesticata) sono lo sguardo penetrante e un po' inquientante e le sue labbra turgide a stamparsi nella mente. Non il tipo di artista che incroci tutti i giorni.

 

Ma la storia non è finita. Mentre mezza rete si innamora, musicalmente ma non solo, di questa misteriosa chanteuse, Ryan Dombal fa un po' di ricerche e scopre un po' di informazioni in più sul personaggio, prontamente esacerbate col solito tono beffardo dal maligno Hipster Runoff. Si scopre che ha già pubblicato un disco sotto il suo vero nome (l'assai più anonimo Lizzy Grant), che il suo pseudonimo e la sua immagine sono, per sua stessa ammissione, opera di «avvocati e manager», e che dietro di lei è in atto una sapiente opera di promozione. Onta finale, dalle foto pare proprio che le sue labbrone sexy siano probabilmente frutto della chirurgia estetica (e/o del botulino). Gli hater si scatenano (vedi i commenti da Stereogum), sui social network e i blog tutti vogliono dire la loro (quasi tutti la attaccano e prendono in giro chi la apprezza, ma sono anche tanti, come Pop Topoi, quelli che la difendono) e la sensazione generale è che nel 2011 chi si occupa di hype non possa fare a meno di avere una posizione su di lei.

 

Dopo anni passati a correre dietro ad ogni più piccolo fenomeno underground e a dare attenzione al nuovo nome più ignoto e cool, sembra che qualcosa nel gioco si sia rotto. Potrebbe non voler dire niente, o invece segnare una perdita dell'innocenza che rappresenterà un vero e proprio precedente e che costringerà l'appassionato di musica ad avere un dubbio in più (non solo musicale ma anche in qualche modo etico) la prossima volta che si imbatte in una nuova band. E' davvero roba autentica? Sono un gruppo di ragazzi in una cantina o in una cameretta davanti al PC, o c'è dietro un management che fabbrica sapientemente artisti credibili rimanendo nell'ombra? Le eminenze grigie della case discografiche sono sempre esistite nella musica pop e non ha senso scandalizzarsene, ma ora dobbiamo aspettarci che entrino a gamba tesa anche nel mondo indie inquinandone la presunta autenticità con focus group e ricerche di mercato?

 

La mia posizione sta da qualche parte in mezzo. Tornando alla musica, le canzoni di Lana Del Rey mediamente non mi fanno impazzire, ma l'ultimo singolo diffuso (la torrida Blue Jeans, una Wicked Game in versione femminile che nell'immaginario finisce per ricordarmi addirittura To bring you my love di PJ Harvey) non è affatto male. Ma ammetto che nel mio giudizio faccio fatica a prescindere dalla storia che vi ho appena raccontato, e non riesco a fare finta che il suo palese tentativo di passare come una proposta underground e autentica con armi che stanno più dalle parti dei grandi nomi da classifica un po' mi disturba. Cedere in qualche modo vuol dire rinunciare ai principi da appassionato intransigente per abbandonarsi alla perizia sporca e compromessa del mercato. Il tipo di cosa che, se la vedi come una metafora, rende quasi perversamente piacevole e intossicante cedere alle sue lusinghe. 

 

mercoledì, 14 09 2011

Quel video dove c’è una band toscana. E Cristo.

Non ricordo più la citazione esatta nè la sua fonte, ma anni fa qualcuno aveva definito gli Zen Circus «una band con un promettente futuro alle spalle». Con le carte che avevano e hanno in mano, gli Zen Circus avrebbero dovuto essere famosi già da un pezzo, e continuo a non spiegarmi come sia possibile che Vent'anni e Figlio di puttana non siano piccoli inni generazionali da tardoadolescenti come tante canzoni che meritano assai di meno.

Chissà se il nuovo disco Nati Per Subire, in uscita per La Tempesta l'11 Ottobre riuscirà in qualche modo a spezzare la maledizione. Con un singolo furbo ed efficace come L'amorale (che ha un video splendido, dal finale sapientemente blasfemo) forse potrebbe essere la volta buona.

 

giovedì, 08 09 2011

Jeff’s got a feeling

Proprio nei giorni in cui fa la sua comparsa in rete il nuovo disco dei Wilco (non ho ancora premuto play, dopo la mezza delusione del nuovo singolo ho un po' di paura), Jeff Tweedy, che non è nuovo a imprese simili, si cimenta in una esilarante cover del classico uber-tamarro I got a feeling dei Black Eyed Peas. Ha la stoffa del grande stand-up comedian, secondo me.

 

lunedì, 05 09 2011

Amore e (soprattutto) follia

Sembra un'idea un po' improbabile («suicida» è la prima parola che mi viene in mente, ma forse sono io che sono pessimista) e anche se sono molto curioso ho qualche dubbio che riuscirò ad andarci. Però mi sento in dovere di segnalare Ballate d'amore e follia. Viaggio tra le murder ballads di Nick Cave, ambizioso spettacolo / reading che si svolgerà Domenica 2 Ottobre al Teatro degli Atti di Rimininell'ambito dello Smiting Festival.
Leggete di cosa si tratta:

 

Ballate d’Amore e Follia – viaggio tra le Murder Ballads di Nick Cave ha come oggetto l’umorismo nero e le follie tra amore e morte delle ‘Murder Ballads’ di Nick Cave & The Bad Seeds. 
Si tratta della prima assoluta nazionale e unica replica di un evento culturale e musicale mai proposto altrove e con una serie di protagonisti del mondo musicale/cantautorale italiano, mai prima insieme fino a questo esperimento. […]

 

Allineato quindi al tema ‘Perdere la testa’, uno spettacolo totalmente originale, occasione di approfondimento culturale del cantautorato estero, ideato da Musincanta, con la direzione artistica di Marta Ileana Tomasicchio e Pier Angelo Cantù, sostenuto dall’Associazione Culturale Timanfaya, con partner Neon Caffè, SoS Suoniodorisapori e EccePromo.

 

Nello specifico, un appuntamento straordinario in cui si verrà traghettati tra le Murder Ballads di Nick Cave, tra reading e letture tra cui per la prima volta in Italia i testi originali tradotti in italiano con ambientazioni e incursioni musicali e disegni ad essi ispirati.

 

Al momento confermati:

  • Angela Baraldi (Canali plays Joy Division feat.Angela Baraldi)
  • Cristiano Godano (Marlene Kuntz)
  • Cesare Basile
  • Giorgio Canali (CSI, Giorgio Canali e i Rossofuoco)
  • Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori, One Dimentional Man)
  • Dany Greggio
  • Simone Lenzi (Virginiana Miller)
  • Manuel Lieta (Stardog)
  • Omar Pedrini (Timoria, Rai5 Rock e i suoi fratelli, Isoradio)
  • Emma Tricca
  • Vincenzo Vasi (Vincenzo Vasi, Vinicio Capossela, MondoKane)

Il cartellone è in continua evoluzione

Tutte le info qua e qua. Magari poi sarà bellissimo, ma io ho un po' di paura.

venerdì, 02 09 2011

Il teorema della bella canzone nelle mani sbagliate

Mi sembra di averlo già scritto su queste pagine, ma facciamo finta che l'abbia scritto un Reynolds, un Bangs o uno di quegli altri giornalisti musicali che piacciono ai giovani e non il vostro trascurabile blogger di quartiere: una canzone è una grande canzone se rimane bella anche quando cade nelle mani sbagliate.
Per dimostrare il teorema, si veda ad esempio la serie di cover (una per anno per ciascuno degli ultimi 10 anni) messa in piedi dai Tokio Police Club sotto il marchio della Polaroid (no, Enzo non c'entra). La band canadese a me è sempre sembrata poco più che insignificante, e non ho mai capito come abbia fatto a incidere per etichette blasonate e a raggiungere una certa popolarità; ho provato ad ascoltare diverse volte i loro dischi e tuttora non ricordo il titolo di nemmeno una canzone (nè mezza melodia).  

 

La serie di cover, dicevo, pesca a piene mani nel repertorio indie e mainstream degli ultimi anni (c'è un po' di tutto: dagli Strokes ai Phoenix, dai Queens of the stone age a Kelly Clarkson), e sentire tutte queste canzoni rifatte da una band di tale scarsa personalità è la perfetta cartina di tornasole per distinguere i pezzi davvero belli (che reggono anche al clamoroso anonimo appiattimento operato dalla band dell'Ontario) da quelli semplicemente carini (che magari sono tenuti in piedi più dall'arrangiamento, dalla produzione o dal nome di chi li ha portati al successo, piuttosto che da una vera eccellenza in termini di scrittura). Confrontate qua sotto All my friends degli LCD Soundsystem con South Side di Moby (che a me ai tempi piaceva parecchio), e vedrete che la prima tiene egregiamente, mentre la seconda è davvero un pianto. C. V. D.

 

 

 

lunedì, 29 08 2011

I Decemberists giocano a Eschaton

Era difficile immaginare qualcosa di più nerd del nuovo video dei Decemberists.

Per Calamity song, il combo indie-folk-pop capitanato da Colin Meloy, già tacciato dai più di sacrificare spesso un po' di autenticità in favore di non sempre riuscitissime pretese professorali, ha realizzato un video che mette in scena una delle epiche partite di Eschaton, la simulazione di una guerra termonucleare in forma tennisitica giocata da alcuni dei protagonisti di Infinite Jest di David Foster Wallace. Una delle tante invenzioni assurde e geniali del beneamato scrittore morto suicida 3 anni fa, rappresentata in modo fedelissimo (eppure chissà quanti dei delf-proclaimed fan #1 del librone di 1200 pagine non l'avrebbe riconosciuta senza l'adeguata spiegazione? anch'io, mi sa) con la devozione del vero fanatico.

Il perchè della scelta l'ha spiegato lui stesso alla NPR, che da qualche giorno ha in anteprima il video sul suo sito:

I wrote "Calamity Song" shortly after I'd finished reading David Foster Wallace's epic Infinite Jest. The book didn't so much inspire the song itself, but Wallace's irreverent and brilliant humor definitely wound its way into the thing. And I had this funny idea that a good video for the song would be a re-creation of the Enfield Tennis Academy's round of Eschaton — basically, a global thermonuclear crisis re-created on a tennis court — that's played about a third of the way into the book. Thankfully, after having a good many people balk at the idea, I found a kindred spirit in Michael Schur, a man with an even greater enthusiasm for Wallace's work than my own. With much adoration and respect to this seminal, genius book, this is what we've come up with. I can only hope DFW would be proud. [#]

E in barba a tutte le accuse di pretenziosità, mai come questa volta è proprio il caso di dirlo: Game. Set. Match.

 

 

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mercoledì, 24 08 2011

I’m moving past the feeling

Sto recuperando un po' alla volta i feed ignorati nel delirio ferragostano, e solo ora noto questa bella versione un po' sciampista un po' glo-fi di The Suburbs degli Arcade Fire firmata dagli ignoti Mr. Little Jeans (e con un bel video diretto dall'High Five Collective). Promettente.

(via)

 

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lunedì, 22 08 2011

La canzone impossibile da suonare

Si chiama Faerie’s Aire and Death Waltz di John Stump e, come capirete agilmente dallo spartito nel video qua sotto, è una canzone impossibile da suonare.

Non si capisce bene se sia vera o falsa (vedi le motivazioni della cancellazione della sua voce su Wikipedia), ma come roba è bella anche solo da immaginare.

 

giovedì, 18 08 2011

Vineria portami via

E' passato abbastanza tempo dalla morte di Amy Winehouse per poterci scherzare su?

Spero di sì, perchè è un po' che voglio postare il suo mostruoso ritratto in lego e lo splendido scambio di battute da Lamebook che vedete qua sotto: 

 

 

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giovedì, 11 08 2011

Dariella fa rappare Berlusconi

Risale a un paio di settimane fa ma mi ero perso la sua segnalazione su FB: il nuovo promo de L'infedele di Gad Lerner (in cui la celebre telefonata di Berlusconi -quella del postribolo televisivo– diventa un rap su una base in stile In da club) è opera di Dario Moroldo in arte Dariella, già vocalist degli Amari e ora anche autore e compositore per Sony e per la tv. Hats off! 

 

mercoledì, 10 08 2011

Pensa se avesse detto «Lanciateci delle pietre»

Sono sicuro che dopo il concerto di quattro sere fa agli US Open of surfing 2011 il cantante degli MGMT Andrew VanWyngarden si è segnato un promemoria: mai invitare il pubblico a lanciarti sul palco «la scarpa sinistra». Potrebbero farlo, e, come mostra il video qua sotto, potrebbero farlo in TANTI.

(via)

 

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giovedì, 04 08 2011

Thermals on the rock

Un sacco di gente è già andata in vacanza, per molti non è un evento particolarmente interessante, per altri ancora il vero gruppo da vedere sono gli assai più colti Polvo, con cui divideranno il palco. Per me invece tutta l'attesa è concentrata sul set dei Thermals, che saranno di scena questa sera per una delle ultime serate del Bolognetti on the rocks. Non ho mai avuto occasione per parlarne su queste pagine (nè dello spazio estivo gestito ottimamente da Covo, Locomotiv e Osteria dell'Orsa nè della indie-rock band di Portland), ma non riesco a immaginare modo migliore per passare la mia ultima serata in città prima delle ferie. I Thermals li ho già visti anni fa a Austin e sono stati uno dei concerti più divertenti e onesti del festival: tre accordi, ottimo senso per la melodia, tiro e potenza in abbondanza ma anche cori e singalong come piovesse. Estivi e poco pretenziosi, ma anche bravissimi nel tirar fuori gran pezzi pop senza scadere troppo nel facile: perfetti per una serata estiva nella città che va svuotandosi. Il concerto è come sempre a ingresso gratuito; ci vediamo stasera, e attenzione che pare si cominci presto (aprono i Polvo).

 

 

mercoledì, 03 08 2011

Definition of cool

Il video di I cannot think dei francesi Outlines è un po' disgustoso e la canzone non mi fa impazzire, ma probabilmente è uno dei video più geniali dell'anno.

(via FdL)

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martedì, 02 08 2011

Il corpo umano è fatto al 90% di acqua

Qualcuno di voi forse si ricorderà il bizzarro progetto à la Abba Music go music (che un paio di anni fa mi aveva conquistato), side project nato come un gioco per vari membri di piccole band dell'area di Los Angeles e poi finito per diventare un piccolo culto ben più noto dei progetti originali. I leader della band erano David e Meredith Metcalf, che a giudicare dalla quantità di band che tirano fuori hanno una vita coniugale un po' insoddisfacente, oppure molto tempo libero, e che dopo quell'esercizio di stile filologico sono tornati alla loro creatura originale: i Bodies of water. Approccio di colto indie-songwriting (i primi due dischi sono usciti per Secretly Canadian), sapientemente intinto in sapori normalmente piuttosto lontani come soul e gospel, che, come quei piatti agrodolci che non diresti mai, qua si abbinano alla perfezione. Dato il mood un po' straniato della mia Estate il loro ultimo disco Twist again è un ascolto fisso di queste settimane (in particolare i due pezzi qua sotto; il disco intero invece si ascolta qua), e si adatta meravigliosamente un po' ad ogni situazione, da quelle più cariche a quelle più spente. Sarà perchè il corpo umano è al 90% fatto di acqua, oppure perchè i coniugi Metcalf se stanno in casa si annoiano proprio.

 

 

MP3  Bodies of water – Ever with us

MP3  Bodies of water – Like a stranger

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giovedì, 28 07 2011

Titolo (e accoppiata) dell’anno?

The Flaming Lips Feat. Lightning Bolt – I Wanna Get High But I Don't Want Brain Damage

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lunedì, 25 07 2011

Noel batte Liam uno a zero

Noel Gallagher’s High Flying Birds – The Death Of You And Me.

Not bad at all. (via)

giovedì, 21 07 2011

Newermind

Visto che non si esce vivi dagli anni '90, ho ascoltato con molta curiosità Newermind, il CD tributo al capolavoro dei Nirvana messo insieme da Spin in occasione del suo ventennale. Come sempre in questi casi l'operazione è riuscita solo in parte (e non vedo come sarebbe possibile il contrario), anche se la partecipazione di nomi come i Meat Puppets e i Vaselines (che i Nirvana per primi hanno coverizzato) costituisce un corto circuito non da poco (e un discreto sigillo di qualità), così come la sapiente alternanza che li mischia a nomi più giovani come Amanda Palmer, Surfer Blood, Telekinesis o EMA. Valutate anche voi: il disco si scarica gratis da Fecebook al costo di un like e di un indirizzo e-mail; oppure, come sempre, da Google. Un'analisi più approfondita la trovate da Luca Cabal su La Stampa.

 

Per quanto mi riguarda, mi piace un sacco la versione sbarazzina di In bloom messa in piedi da Butch Walker & The Black Widows, un tizio che non avevo mai sentito nominare ma che –scopro ora– negli anni ha prodotto dischi di Avril Lavgne e Katy Perry, ma anche i dischi brutti di Hot Hot Heat e Weezer. Sicuramente sarebbe stato simpatico a Cobain, immagino.

 

MP3 Butch Walker & the black widows – In bloom (Nirvana cover)

lunedì, 18 07 2011

Il Cantanovanta!

Non riesco a capire perchè di un progetto folle e esilarante come Il Cantanovanta di Garrincha Dischi non stiano già parlando tutti:

 

Señoras y señores, se juega!.
Dopo il successo di Il Natale (non) è reale con quasi 10.000 download, questa estate Garrincha Dischi è lieta di coinvolgervi in una nuova avventura dal titolo il Cantanovanta, la compilation in cui 26 artisti italiani, consapevoli del gioco, reinterpretano con autoironia i tormentoni delle estati che vanno dal 1990 al 2000, almeno due canzoni per ogni anno, a comporre due album di 12 canzoni ciascuno. […]

 

Succede così che i LE-LI trasformano Barbie Girl in una ballad anni ‘50, che 33 ore trasfigura la hit di Scatman John alla maniera di Dylan e Lo Stato Sociale rende la demenziale Fiki Fiki un pezzo gabber. I Mariposa accompagnati dalla voce de la rondine di Borgo Panigale rifanno la sigla dei mondiali Italia ‘90 come la rifarebbero i Talking Heads chiusi nello studio di Castellina Pasi mentre Marie Antoinette fa sbiancare le Spice Girls con un potentissimo combat punk folk registrato in presa diretta. The Lucky Strikes trasformano Laura non c’è di Nek in un classicone rockabilly mentre Vattene amore del duo Mietta e Minghi tra le mani degli Jang Senato diventa una bossa irresistibile, gli Heike Has The Giggles poi trasfigurano totalmente il singolone riempi-pista di Madonna in un inno punk.


IL VOLUME UNO
1990 Vattene Amore (Mietta e Amedeo Minghi) : Jang Senato
1991 Attenti al lupo (Lucio Dalla) : Dimartino
1992 Hanno ucciso l’uomo ragno (883) : Jocelyn Pulsar
Rythm is a dancer (Snap!) : Oratio
1993 All that she wants (Ace of Base) : the Hunzikers
1994 Serenata rap (jovanotti) : L’orso
1995 Scatman’s world (Scatman John) : 33 ore
1996 Freed from desire (gala) : Ofeliadorme vs. 4fioriperzoe
1997 Barbie girl (Aqua) : LE-LI
1998 Vento d’estate (Niccolò Fabi e Max Gazzé) : Musica per bambini
1999 50 special (luna pop) : nel dubbio
2000 Vamos a bailar (Paola e Chiara) : i Camillas vs. i Chewingum

Il Volume 1 si scarica gratis da qui; il Volume 2 invece arriverà a fine Agosto. Non riesco ancora a scegliere la mia preferita, ma vi metto qua sotto un paio delle più riuscite:

 

MP3  33 ore – Scatman's world (Scatman John cover)

MP3  LE-LI – Barbie World (Aqua cover)

venerdì, 15 07 2011

I can see the music

A causa di un fenomeno noto come rolling shutter effect, se filmate con un iphone le corde di una chitarra che suona, potete vedere la musica.

(via)

 

giovedì, 14 07 2011

E alla fine arriva Polly

In occasione del suo concerto a Ferrara la settimana scorsa, gli amici di Maps e Less Tv hanno avuto l'onore di fare una chiacchierata con PJ Harvey. Se fosse capitato a me, non credo che sarei riuscito a proferire parola.

 

 

mercoledì, 13 07 2011

Real Real Estate

I Real Estate sono probabilmente il mio gruppo preferito di quell'ondata di band uscite negli ultimi 3 anni che bazzicano il continuum sonoro che va dai tappeti di distorsioni super-fuzzy fino alla più morbida e sonnacchiosa chillwave. Dalla loro hanno l'inconfondibile chitarra di Matthew Mondanile (già Mr. Ducktails), un esordio pubblicato dalla Woodsist zeppo di belle canzoni e una sensibilità pop di grande qualità ma di solito un po' nascosta. 

 

Per il nuovo disco, che esce a inizio autunno per la gloriosa Domino Records, la band del New Jersey ha preso questa vena pop, l'ha lucidata a puntino, ha infilato un cappello di paglia e ha tirato fuori una piccola perla estiva intitolata It's real. Premere Play qua sotto per credere. L'aver aspettato il caldo (e che caldo) per diffonderla online è stata la mossa vincente che forse fa la differenza.

 

 

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venerdì, 08 07 2011

Musica per un venerdì pomeriggio di Luglio

Durante la settimana lavoro come uno scemo (e non capisco perchè regolarmente Giugno e Luglio siano sempre tra i mesi più pesanti ever), di sera cerco di approfittare della straordinaria offerta di concerti del periodo (per cui nel giro di centinaio di chilometri ci sono sempre due, a volte tre, bei concerti a sera, molti dei quali gratis) e nei weekend fuggo regolarmente dalla calura cittadina diretto nella capitale della balneazione musicale che non ha più bisogno di presentazioni. E il blog rimane un po' a bocca asciutta.

 

Mi rifaccio segnalando questa piccola perla firmata dai Mazes, giovane band di Manchester che come scrivono tutti si rifà più alla nuova andata di indie-pop e rock a bassa fedeltà americana che alla ormai fin troppo telefonata new wave inglese. Hanno fuori un pezzo che si chiama Summer Hits, dura meno di due minuti e mantiene esattamente ciò che promette; e ha anche un bel video. Più dettagli su La Belle Epop.

 

giovedì, 07 07 2011

Qualcuno sa perchè

Game of thrones violin solo cover (via).

martedì, 05 07 2011

National Feràra

L'inatteso sold-out dell'ultim'ora rovina un po' la festa per i tanti amici che purtroppo non riusciranno ad esserci, ma dà un'idea della fama raggiunta dai The National e dal piccolo evento che rappresenterà il loro concerto di questa sera a Ferrara. Io per un pelo non rimanevo fuori, e sarebbe stato un po' ironico perchè in occasione di questo concerto sono stato invitato dagli amici di Ciccsoft a dare il mio modesto contributo a una cosetta carina che i nostri, come fecero anche l'anno scorso per il live dei Pixies, hanno realizzato per l'occasione. Come la presentano loro:

 

 

Turn the light out, say goodnight,
no thinking for a little while

 

Abbiamo pensato che il concerto dei National di martedì 5 luglio, per Ferrara Sotto le Stelle, meritasse una sorpresa. Che ce la meritassimo noi, una sorpresa. Uno speciale di carta, da toccare e conservare, come siamo soliti fare da queste parti, di tanto in tanto. Ma un po’ diverso dal solito.
Quattro racconti, per quattro canzoni, scritti per Ciccsoft da Cidindon, Chiara, Inkiostro e GiorgioP/Junkiepop. Illustrati dai disegni dei ragazzi di Maciste (Federico Manzone, Damiano Fenoglio e Lorenzo Mò). Tutto infilato dentro una busta.

 

Il risultato lo potrete scoprire martedì sera, mentre sarete in coda dai cancelli oppure seduti in piazza Castello ad attendere prima Beirut, e poi The National. Saranno disponibili 500 copie: se volete che ve ne teniamo da parte una, fateci sapere. [#]

 

MP3  The National – So far around the bend