oh my geekness

martedì, 29 12 2009

Perchè pagare per la pubblicità quando hai i tuoi utenti?

L’immagine qua sopra, una chiara (e sacrosanta) celebrazione delle doti modulari di un PC nei confronti della costosa eleganza di un fighettissimo Mac, è al momento il post più votato all’interno della piattaforma di social news Digg.Com, nonostante sia ovviamente uno spot (della Dell). A che serve pagare per creare della pubblicità quando basta dire la verità e farsi aiutare dai propri utenti?

 

lunedì, 28 12 2009

Pop-up Pong!

Tornato a casa ieri sera dopo l’inevitabile Natale dai miei, in una Bologna fredda e un po’ desolata (resa ancor più gradevole dal clima artico dentro casa causato dal riscaldamento rimasto spento), ho passato le ultime ore delle ferie più corte della storia a giocare a Browser Pong, versione fedele e ridicolmente nerd (è interamente costituita di finestre pop-up, realizzate in javascript e HTML5) del grande pioniere dei videogame.

Ovviamente funziona solo su browser recenti, ma per chi con queste tecnologie ha a che fare quotidianamente e più o meno sa come funzionano si tratta di un esperienza quasi pornografica. Almeno finchè non si scopre che le finestre sono ridimensionabili e che quindi barare è a dir poco elementare. Quindi, non meno divertente.

 

giovedì, 17 12 2009

Altro che statuetta del Duomo

 

(via)

 

mercoledì, 16 12 2009

Avete mai desiderato di avere di nuovo 11 anni?

Avete mai desiderato di avere di nuovo 11 anni?

Io mai, lo confesso. Le scuole medie di solito sono un periodo tutt’altro che piacevole: finita la spensieratezza delle elementari e non ancora imboccata la selvatica esplorazione del mondo adolescenziale, per una manciata di anni si è intrappolati in una terra di mezzo in cui non ci sono coordinate sicure e in cui ciascuno va alla sua velocità. Io non ricordo quasi niente dei miei 11 anni, se non i pomeriggi a leggere Lo Hobbit e Il Signore degli anelli e a registrare mostruose compilation di canzoni dalle radio locali con il radiolone rosso di mia sorella, mentre uno dopo l’altro i miei amici delle elementari tutto d’un colpo diventavano bulletti da bar e smettevano di trovare interessanti i Lego con cui io, imperterrito, continuavo un po’ colpevolmente a giocare.

Probabilmente è uno dei pochi periodi della mia vita che non ho mai desiderato di rivivere. Almeno fino a un paio di giorni fa, quando ho letto Facciamo un videogioco!.

 

Facciamo un videogioco! è il primo romanzo di Ivan Venturi, illustrato da Francesco Mattioli e edito da GradoZero Edizioni (un nome che dovrebbe dire qualcosa a più di uno di voi, visto che un suo 50% ha scritto varie volte  su queste pagine). E’ un romanzo per ragazzi («a partire da 9 anni», recita la quarta di copertina), un genere che normalmente fa fuggire a gambe levate qualunque adulto che non abbia figli in età scolare, e che personalmente non frequento appunto da quegli anni. Quando ho saputo che GradoZero avrebbe pubblicato un romanzo per ragazzi dedicato al mondo dei videogiochi ho pensato che le ragazze avessero un gran coraggio, data la nota difficoltà di rendere per iscritto (quasi) tutte le tematiche tecnologiche diverse dalle visioni di fantascienza e cyberpunk. Quando ho saputo che il libro non parlava solo di giocare ai videogiochi ma addirittura di crearne uno, ho concluso che fossero completamente impazzite. E ne ho prenotata una copia.

 

Non consideravo che a firmare era Ivan Venturi, uno che di videogiochi ne sa, perchè per quella strada c’è passato. Già colonna portante della leggendaria Simulmondo (per cui nel 1987 ha creato Bowls, il primo uno dei primi videogiochi interamente italiani), Venturi è qui all’esordio come scrittore, ed è forse proprio questo -unito al dichiarato, inevitabile, autobiografismo- a rendere la storia così autentica. E in qualche modo addirittura entusiasmante, nel momento in cui le parti narrative si incastrano alla perfezione con quelle più didattiche per raccontare una storia che è prima di tutto una lezione sull’importanza dell’immaginazione e su quello che può fare. Soprattutto se ha in mano gli strumenti giusti.

 

Strumenti che ci sono. Come ciliegina sulla torta, allegato al libro c’è il CD-ROM Inventastorie, versione light dell’authoring system usato dai protagonisti del libro, che consente in modo piuttosto semplice di creare a chiunque adventure games spartani ma di sicuro effetto. Magari non ci si riesce a ricreare Monkey Island, ma certi adventure dei vecchi tempi non sono poi così lontani.
E ti riscopri, a fine lettura, a desiderare di poter avere di nuovo 11 anni, per poterti imbattere in un libro così, leggerne le pagine ancora e ancora e scoprire che anche tu potresti non essere così diverso dal protagonista del libro. E che avere 11 anni, dopo tutto, forse non è poi così male.

 

lunedì, 07 12 2009

La cuffia di lana

Neff knitted headphones

 

(grazie a thisKID)

 

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mercoledì, 02 12 2009

Now you may (wait for it) update your status

di

"I surprised not only my guests, but also Tracy by pulling out my phone and posting on Facebook and Twitter from the altar during out wedding. I had her phone ready in my pocket, so when she asked for it I could hand it to her. No one knew about this except the minister, and myself".

Qui sotto il video, questo è il tweet. (via)

martedì, 01 12 2009

XKCD Book

Finalmente è arrivato.

Con solo un paio di mesi di ritardo (l’avevo ordinato a settembre), qualche giorno fa mi è arrivato il libro di XKCD , la clamorosa nerd comic strip che Randall Munroe pubblica ogni lunedì, mercoledì e venerdì sul suo sito. Se bazzicate la parte abitata della rete e avete amici geek non potete non aver incrociato almeno una volta le sue vignette; il libro ne raccoglie una selezione delle migliori, insieme a un po’ di inediti e di annotazioni (spesso a prima vista incomprensibili).

 

Purtroppo, come testimonia Anobii, ancora dalle nostre parti a parte me non l’ha comprato nessuno. Datevi da fare! Se avete amici o parenti nerd, geek, informatici, ingegneri, smanettoni, tecnomani & co., XKCD Volume 0 è il regalo di Natale ideale.

[on a slightly unrelated note, stasera a Impronte digitali parleremo di Anobii e del suo controverso libro, appena pubblicato da Rizzoli. Dalle 19 sui 103.1 FM a Bologna e dintorni, streaming qui]

 

 

lunedì, 30 11 2009

PillowFight Bolonnia

 

Mi riprometto sempre di andarci, ma poi all’ultimo momento inevitabilmente me ne scordo. Sabato a Bologna c’è stata una Pillow Fight in Piazza Maggiore e io me la sono persa. Fortuna che c’è questo bel set di flickr (da cui viene la foto qua sopra) e questo video (girato dalla redazione di Radio Città del Capo) in cui si vede in tutta la sua bellezza la battaglia di cuscini e la nube di piume sul crescentone con Palazzo D’accursio e il Nettuno sullo sfondo. La prossima volta me lo segno. 

 

 

 

mercoledì, 25 11 2009

John, Paul, Greg e Scottie

di

"It’s astounding to realize that it’s been over one thousand years since The Beatles walked the Earth"

Beatles 3000 di Scott Gairdner [via]

lunedì, 23 11 2009

Lego Escher

da Chickago.

 

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mercoledì, 11 11 2009

EPIC FAIL

I 37 secondi più belli che io abbia mai visto. Da Failblog, via.

 

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martedì, 10 11 2009

Go out and play!

lunedì, 09 11 2009

A ciascuno la sua presa

[Clicca sull’immagine per ingrandire]

 

 

Le prese di alimentazione: ecco il tipo di cosa su cui ti soffermi a pensare solo quando (solitamente prima di partire per un viaggio) diventano un problema.

 

E invece questa cartina delle prese nel mondo è curiosamente affascinante, e mostra contemporaneamente scelte inspiegabili e apparentemente assurde insieme a pattern o affinità con radici storiche tra paesi che ora non potrebbero apparire più diversi. Notare che l’Italia è l’unica (insieme all’Etiopia -e fino a qui- alla Siria -?- e al Cile -?!-) ad avere la presa piccola con tre gambe allineate (che avrà anche un nome tecnico, che però ovviamente ignoro), che la Danimarca e la Tailandia sono le uniche a condividerne un modello, e che la Svizzera, che come al solito deve distinguersi, ne ha una unica al mondo (che hanno solo in Madagascar).

 

Su Gizmodo un sacco di dettagli, e la risposta alla domanda: verranno mai uniformati tutti questi modelli? La risposta ovviamente è no. Avevate dubbi?

 

venerdì, 06 11 2009

Futurama – The Movie: What if?

di

L’incredibile fan-poster che circola su 4chan per un immaginario film live action tratto da Futurama. In fondo, avreste idee migliori per il casting? Particolarmente gradita la presenza di Cobie Smulders nei panni di Leela, ma anche Seth Rogen come Bender è azzeccato.

Sono curioso di sapere chi diavolo interpreta Bruce Campbell.

(via epicponyz / thedailywhat)

giovedì, 05 11 2009

Wanna date my avatar

Ne abbiamo parlato anche un paio di giorni fa a Impronte digitali, ma mi sono accorto di non avere mai linkato qui l’improbabile Do you wanna date my avatar firmata dalla cricca di The Guild. Ovvero, un piccolo anthem nerd pieno di umorismo di bassa lega e giochi di parole scontati dal cast di una delle più celebri sitcom online (interamente dedicata al mondo del gaming: Worlds of Warcraft e similia), già vincitrice nel 2007 dello Youtube Video Awards (eggià, esiste uno YouTube Video Award) e nel 2008 dello Yahoo Video Award (idem, ma non ha una voce wikipedia).

 

Anche questo singolo (un banale ma appiccicosissimo pezzo elettropop) è stato a suo modo un piccolo caso finendo, nella settimana in cui è uscito (ad Agosto) contemporaneamente primo nella Amazon MP3 chart e secondo della iTunes Muisc Video Chart. Come commenta Idolator, online bastano ancora qualche ragazza carina e un po’ di giochi di parole nerd per spalancare molte porte.

 

 

The Guild – Do you wanna date my avatar (MP3)

 

 

mercoledì, 04 11 2009

Un po’ di rispetto, e che diamine

Ricevo notizia (grazie a Giovanna) dell’esistenza di cravatte realizzate con il nastro di vecchie audiocassette e la prima cosa che penso è NO.

Indossarne una sarebbe come per un animalista indossare una pelliccia di volpe o ermellino. E non vale dire che erano già morte. Non scherziamo.

 

martedì, 03 11 2009

Tutto torna: agli alieni piace Space Invaders

Da Holy Taco, 25 awesome crop circles. Semplicemente splendidi.

 

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venerdì, 30 10 2009

Monster Mash due punto zero

[da The joy of tech]

[Buon Halloween]

 

 

Bobby ‘Boris’ Pickett & the Crypt-Kickers – Monster Mash (MP3)

 

 

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martedì, 27 10 2009

La musica liberata e le impronte digitali

 

Vi ho già parlato de La musica liberata, lo spettacolare libro di Luca Castelli che racconta come nessun altro i cambiamenti tecnici, economici e sociali subiti dall'industria discografica e dal nostro modo di scoprire, ascoltare e condividere la musica negli ultimi dieci anni. Tra Napster, iPod, blog e Radiohead, una lettura indispensabile per chi sia appassionato di musica e/o di tecnologia e semplicemente imperativa per chiunque si trovi a lavorare (in modo amatoriale o professionale) nel settore.

 

Stasera alle 19 avremo l'onore di avere Castelli in collegamento telefonico su Impronte digitali, il magazine di web e tecnologie che conduco ogni martedì con Filippo 'Pirex' Piredda sulle amichevoli frequenze di Radio Città Fujiko, a preludio della presentazione che il nostro terrà domani alle 21.30 alla libreria/osteria Modo infoshop (Via Mascarella, Bologna), per la rassegna curata dai cugini radiofonici di Maps.

Un'ottima occasione per farci raccontare la genesi del libro e i suoi passaggi fondamentali, per 'costringere' Castelli a

martedì, 27 10 2009

Le regole della fisica sono sopravvalutate

 

Letti a castello "Escher", dall’Ikea dei nostri sogni.

(via)

 

martedì, 13 10 2009

Welcome to the Ogori cafe!

At this cafe, you get what the person before you ordered. The next person gets what you ordered.

Questa è la semplicissima regola dell’Ogori cafe (nel racconto di Cabel), il locale in Giappone in cui a ciascuno viene portato quello che ha ordinato un altro. Geniale e funzionale, ma solo se sul menù tutto costa uguale. Ideale per chi si annoia, sconsigliato alle persone troppo schizzinose e metodiche.

Chi ne apre uno in Italia?

(via)

 

venerdì, 09 10 2009

Scale pentatoniche

Come fare in modo che il 66% delle persone in più, all’uscita dalla metro, scelga le scale al posto delle scale mobili? Semplice: trasformandole in un enorme pianoforte.

E’ una pubblicità virale (per laVolkswagen), ma chi se ne frega. Solo quelel piccole cazzate che migliorano la vita.

 

 

giovedì, 01 10 2009

Facce da cubo

Nel set collaborativo dedicato ai CubeDudes, i pupazzi fatti di lego, si trovano delle cose eccezionali. A partire da Jules e Vincent di Pulp Fiction qua sopra per continuare con Abramo Lincoln, il cast di Big Bang Theory, Homer Simpson, Wolverine, Mr. T, Darth Vader e via dicendo. Nerd attack!

 

giovedì, 24 09 2009

Apple.com in ’83

Se il web fosse esistito nell’83 (prima che ve lo chiediate: no, non esisteva), la Home Page della Apple sarebbe stata più o meno così. Clicca sull’immagine per ingrandire.

(via)

 

martedì, 22 09 2009

It’s fun to stay at the XKCD

di

Ieri sera Randall Munroe, l’autore del vostro web comic preferito, ha incontrato il pubblico durante una serata di raccolta fondi della Electronic Frontier Foundation chiamata Geek Reading (…) per rispondere alle domande che gli sono state poste su Reddit da decine di fan.

Il tutto in occasione dell’uscita del suo primo bellissimo libro, già segnalato dal capo su Twitter e da me su Tumblr.

Ecco il video della prima domanda. Le altre li trovate tutte belle in ordine sul magnifico sito io9, che è anche la fonte della notizia e dei video.

Scusate il titolo cretino.