oh my geekness

lunedì, 07 06 2010

Il mio nuovo eroe

E' questo tizio che suona Cracklin Rosie con 2 telefoni Android, 2 telefoni Windows Mobile e un iPod Touch.
E' sfigatissimo, ma ora il mio scopo nella vita è essere come lui. Chissà quanta figa attira.

 

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lunedì, 07 06 2010

Cosa hanno in comune l’ADIDAS, Star Wars, i Daft Punk e i mondiali di calcio?

La risposta, ovviamente, è: niente.

 

Non sembrano però pensarla allo stesso modo quelli dell'ADIDAS, che in occasione dei mondiali di calcio hanno lanciato uno spot in cui un gruppo fantasiosamente assortito di celebrità della musica e del calcio (dai Daft Punk a Snoop Dogg, Noel Gallagher e Ian Brown, da David Beckham a Franz Beckenbauer, più vari altri che non so bene chi siano, anche se sono sicuramente *qualcuno*) mettono in scena la celebre sequenza della Cantina di Guerre Stellari. Proprio una bella idea, eh?

 

 

 

Come al solito esilarante (e molto condivisibile) il cinico commento di Hipster Runoff:

adidas made some commercial, and I am not sure what it has to do with the World Cup. I think we are sorta in a phase where every ‘high budget’ commercial has to be aimed at ‘getting tons of youtube plays’ on the internet by people who aren’t even interested in soccer/football/the world cup / adidas. I guess adidas feels pressure from Nike, since Nike always makes better commercials than they do.

 

adidas basically put Daft Punk, Snoop Dogg, some guy from Oasis, David Beckham, and a few other famous ass holes who appeal 2 different demographics in this video. Felt ‘pressure’ to blog about it, since it was such a strategically created meme. Overall feel like it is ‘boring.’ Star Wars is chill/memorable after riding a chillwave for a few hours, but still just feel ‘whatever’ towards this video just because I am too young for the Star Wars brand to 100% resonate with me. Like it was theoretically ’successful’ but didn’t really even add anything substantive to the brand, except maybe that they were willing 2 pay LucasArts to use Star Wars footage. [#]

domenica, 23 05 2010

…and we determined that the smoke was all coming from the writers’ room

Disclaimer: A differenza del post precedente, questo è, per tutti quelli che sono rimasti indietro con Lost (e in certo senso anche per quelli che sono in pari con le puntate) un enorme SPOILER. Che vuol dire – specifico per quelli di voi che sono capitati qui con chiavi di ricerca casuali (es. stephen malkmus tette, i-vibe1, mad men steampunk, true blood zotici lousiana nudi) e non sono pratici dell'Internet – che si rivelano porzioni più o meno grandi della trama della sesta stagione di Lost.

 

Gentili lettori di inkiostro, buonasera. Come forse sapranno quelli di voi che non hanno passato gli ultimi anni in villeggiatura su Marte, stanotte alle sei (ora italiana) andrà in onda l'ultima puntata dell'ultima serie di Lost. L'ultima-ultima, poi basta, fine, kaputt.
Come è noto ai fan della serie, la sesta stagione è stata scritta da un team di scimmie urlatrici coordinate da Lindelhof e Cuse (perché, se ho ben capito il senso di questo forum, J.J. è morto a 27 anni). Non sto nemmeno ad elencare i numerosi indizi che spingono verso la teoria delle scimmie urlatrici, mi sembra che con i primi annacquamenti delle domande messe in moto dalla premiere sia diventato evidente a tutti. Mi limiterò ad osservare che tutte quelle cose che dal punto di vista narratologico erano ammirevoli in Lost (la capacità di spostare il motore dell'azione da un personaggio – o gruppi di personaggi – ad un altro, il gioco sulla struttura temporale della narrazione e della trama, l'efficacia dei cliffhanger e la capacità di orientare l'aspettativa dello spettatore verso una direzione ingannevole per poi dosare un mix di suspence e sorpresa) sono state affogate in una lunghissima serie di diversivi per diluire i pochi eventi in tanta fuffa, peraltro recitata con dialoghi abominevoli.
Non mi produrrò nemmeno in un riassunto, giacché senza dubbio voi conoscerete lost topoi e la devozione con cui assolve in maniera ottimale allo scopo. Del resto, se state leggendo qua, è quasi certo che abbiate già visto la penultima puntata – quella cioé in cui, grossomodo, a causa di un'isterica con una perfida pronuncia del latino il povero Remo (presente, no, l'Innominato) prende ripetutamente un fracco di mazzate e muore transustianzandosi nel fumo nero – ovvero, l'annunciato fallimento della mitopoiesi contemporanea2.

 

Mi limiterei invece a ricordare alcuni stilemi ricorrenti di quest'ultima stagione, iniziata, ricordiamolo, con la promessa da parte di Lindelhof e Cuse che ogni cosa importante sarebbe stata spiegata (anche se già a febbraio ritrattavano: non è che spiegheremo proprio tutto-tutto, c'è del mistero in ognuno di noi, il sublime, il senso del sacro, etc). Il che è, in un certo senso, vero.
Nella misura in cui ogni cosa E' stata spiegata con la prima cosa distante ed improbabile che venisse in mente agli sceneggiatori, o, se preferite, con una serie di mirabili prototipi di quella che chiamerei "spiegazione ricorsiva". Mi spiego con dei pratici esempi, non sfruttati dagli sceneggiatori ma perfettamente analoghi a quelli canonici:

– Come mai Richard non muore mai?
– Oh, beh, perché è un, mh, vampiro.

 

– Che cos'è in realtà l'Isola?
– Uhm, un'astronave parcheggiata lì dai, dai… rettiliani, sì.

 

– Come mai c'è un tempio con una statua con quattro dita?
– Ah-ah! Come mai piuttosto c'è QUELLA PIRAMIDE lì che nessuno aveva notato prima?

 

La SOTTILISSIMA sfumatura per cui la spiegazione, spesso data in un più o meno frettoloso dialogo che ridefinisce ampliandolo ad infinitum il concetto di spiegone, è normalmente tanto inverosimile quanto il mistero che la celava, viene ritenuta vieppiù ininfluente dagli appassionati della serie che da tempo ne maturano l'esegesi, ignorando dettagli secondari quali l'inevitabile approssimatezza storica, la faciloneria dei dialoghi3, la confusione inevitabile dopo sei stagione di piccoli dettagli a volte mirabilmente connessi ma giocoforza spesso casuali e, non ultima, la radicata paraculaggine degli sceneggiatori (vedasi il ritorno all'ipotesi del Purgatorio per mano di Richard – nata dal nulla e nel nulla lasciata ad ammuffire dopo due puntate). E se pensate che stia facendo della facile ironia, qui la pagina in cui "quel branco di nerd deliranti" (cit.) tenta di situare cronologicamente l'arrivo di Jacob sull'isola dalle peculiarità grammaticali delle frasi pronunciate in latino, dalla foggia delle vesti e dall'inclinazione della luna rispetto al suo parallasse4.

Il secondo stilema è senza dubbio il metodo che vorrei battezzare "riscrittura epimenedea", per cui rimando ad un futuro semiologo con tanto tempo libero l'onere di isolare le volte in cui il dialogo procede pressapoco così:

– Ma Richard aveva detto che…
– Pfui! Richard non sa nulla di questa cosa.

 

– Però Charles Widmore sembrava convinto che…
– Bah. Widmore mentiva.

 

– Cosa fai? Jacob si era raccomandato di…
– Ah! Non credere mai a quello che ti dice Jacob.

 

Difetti che evidentemente erano già in nuce nelle stagioni precedenti, ma erano vieppiù coperti, oltreché da un più robusto ticchettìo di meccanismi, dalla recitazione MOSTRUOSA di gente come Michael Emerson (o Benjamin Linus, se preferite): come è evidente guardandolo pronunciare frasi banali in modo inquietante (scoperta sul facebook di kekkoz) (il facebookz) (cielo). Purtroppo, la lotteria della declassazione quest'anno ha stabilito che lui dovesse brancolare senza meta e senza motivo al seguito di gente casuale, ed inevitabilmente il core degli spettatori della serie si è ristretto sui succitati Maestri dell'Interpretazione, mentre la gente normale oscillava tra il depresso e il perplesso (con punte di esasperazione).

 

Ma insomma, ci siamo. Tra poche ore finalmente tutto questo avrà una sua conclusione, senza nemmeno regalarci un leitmotiv accettabile in grado di scalzare da quell'angolino del nostro cervello il neurone che dice "Who killed Laura Palmer?" – che, per inciso, se non avete mai visto la serie, vi sconsiglio fortemente di googlare (oh, io ve l'ho detto, eh). Gli amanti della serie saranno soddisfatti (o, più probabilmente, insoddisfatti), quelli che non l'hanno mai seguita saranno liberati da una maledizione per un paio di settimane. Poi non si parlerà che dei mondiali e insomma, chiodo schiaccia chiodo.

Ad ogni modo, i lettori di Macchianera e gli amanti degli spoiler tutti hanno già potuto leggere sei paginette di sceneggiatura dell'ultima puntata. Io le ho lette, per esempio, e, nonostante le prove di autenticità e al di là del valore dello scoop in sé, non sono stato poi sconvolto più di tanto: si tratta di sei pagine non consecutive che riguardano apparentemente la prima metà della puntata e non dicono troppo sull'evoluzione della trama e nulla sulla sua conclusione.
Nondimeno, come tutti da inizio stagione avevo una teoria su come finisse la serie, teoria con cui ho tormentato di persona la più parte di quelli che mi conoscono. Parte di questa teoria era (sguardo sconfortato) "immagino che Jack sarà il nuovo Jacob".

 

Chiuderei quindi lanciando, tra eventuali volenterosi, sonnambuli, disperati, intellettuali, ubriaconi, il Toto-Lost. Io lo scrivo qui, voi avete i commenti a disposizione. Non serve a niente e tra poche ore sarà ancora più inutile, ma se ci avrete preso avrete una prova tangibile da ostentare gridando "l'avevo detto io! L'avevo detto!" per circa due settimane. Poi arriveranno i mondiali, e nemmeno potrete applicare la vostra teoria su Sun a Grosso, perché Lippi lo ha già rimandato a casa.

Comunque, personalmente direi che i punti salienti dell'ultima puntata saranno:

– l'Isola salta in aria, muoiono tutti. L'Innominato scopre che comunque non la può lasciare, e che per giunta toccherà a lui lavare i piatti per l'eternità.

 

– Desmond nell'universo parallelo porta tutti sull'Isola (possibile irruzione di Desmond con l'aria da pazzo sul palco mentre il figlio di Jack suona, dopo un lunghissimo carrello che inquadri tutto il cast presente in massa all'Auditorio. E sì, anche Paulo e Nikki).

 

– mentre quelli della timeline alternativa arrivano via mare, Jacob e l'Innominato, sulla spiagga a scrutare l'orizzonte, si guardano. Jacob lo chiama per nome (ipotesi di nome: Esaù, Yoshua, Abraham, Petrus, Caesar, Jose Mourinho) e l'Innominato, ora Nominato, gli dice: tanto è sempre la stessa storia balenga, vengono, si percuotono tra loro e non finisce mai. Jacob sorride mesto.

 

– chiusa della serie: Desmond è sul porto a parlare con Penny per darle addio e partire per l'Isola. Si avvicina Charles Widmore e gli dice che era il suo destino, che lui era speciale. Desmond lo guarda (la camera stringe in primo piano), e dice: See you in anotha' life, brotha'.

 

Il titolo del post è tratto dalla Top Ten di spoiler di Lost del David Letterman Show di qualche giorno fa:

 

 

 

Sebbene possa essere assolutamente perfetta, è probabile che la locura non ci sarà. Ma chi può dirlo.

 

P.S. per i commentatori del lunedì: non vale commentare dopo aver visto la puntata (mi appello al vostro senso dell'onestà, e soprattutto al fatto che wordpress registra il vostro ip e se mi anticipate il finale prima di lunedì sera – quando guarderò la puntata – vi recupero e vi picchio con una vanga). Cordiali saluti.

 

1 L'ho scritto e googlato sulla fiducia, era impossibile che non ci avessero pensato.
2 Sarei curioso di leggere qualcosa, se esiste, che analizzi i motivi per cui una cultura così a suo agio con la contaminazione realtà/fantasia, con l'epica moderna e quel tot di manicheismo religioso che non guasta mai è incapace di fondere le tre cose in maniera accettabile. Se qualcuno sa indirizzarmi verso un libro/saggio adeguato apprezzo.
3 Si intuisce che quei dialoghi non mi sono piaciuti tanto?
4 Non mi ci metto nemmeno a fare presente che ci sono insignificanti dettagli banali nella prassi produttiva di una serie tv (es. la costumista e i modelli a cui si ispira) che possono inficiare completamente il loro ragionamento.

lunedì, 17 05 2010

RetroToaster

 

Space Invader Toaster.

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mercoledì, 14 04 2010

Nerd / Geek / Dork / Dweeb Explained

 

[via]

 

 

Se non vi fidate del grafico c'è pure un test (secondo cui io sarei un ossimorico «Modern, Cool Nerd»)

giovedì, 08 04 2010

Verrà l’apocalisse e avrà i tuoi pixel

 

[via tutti]

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martedì, 06 04 2010

Pensiero stupendo /4

 

Come da tradizione, questa settimana Will it blend? se l'è presa con l'iPad.

 

 

[previously: Pensiero stupendo /1 (iPod, will it blend?), Pensiero stupendo /2 (iPhone, will it blend?), Pensiero stupendo /3 (deep fried iPod)]

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lunedì, 05 04 2010

Il robot piega-bucato

Il robot che piega il bucato creato da uno studente dell'Università di Berkeley è abbastanza impressionante. Si avvicina davvero il momento in cui potremo avere un automa domestico ad occuparsi delle faccende di casa? Io non lo so, ma certamente finchè non riesce a piegare almeno una camicia o le lenzuola mi sa che mi tengo la donna delle pulizie.

venerdì, 02 04 2010

Story of my life

[XKCD]

martedì, 30 03 2010

Una ragazza che potrei sposare

E' una ragazza che pubblica online un video in cui tiene in equilibrio 15 libri sulla sua testa mentre recita il pi greco fino alle centesima cifra e risolve un cubo di Rubik. Contemporaneamente.

Come commentano su YouTube, sicuramente è brava anche in cucina.

 

lunedì, 29 03 2010

Corri Gesù Corri

Run, Jesus, Run è un'altro degli spettacolari videogame politicamente scorretti di quei geniacci di Molle Industria (già autori di Faith fighter, McDonald's Videogame e Everyday the same dream). Vesti i panni di Gesù Cristo, corri e salva l'umanità: hai solo 10 secondi!

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lunedì, 22 03 2010

Composizione con retrogaming no.1

 

Questa geniale gif animata si chiama Pongdrian, e arriva da Make art more awesome, un concorso di Photoshop organizzato da quelli di b3ta.
Mi piace un sacco anche questa, che si potrebbe intitolare Cecì n'est pas un silly walk.

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venerdì, 19 03 2010

Alle porte di Tannhäuser

Blade Runner – Tears in Rain (in LEGO)

mercoledì, 17 03 2010

Monster of cards

E' inutile, non ci credo che stia davvero in piedi: stando a quanto riportato da Green Diary quello qua sopra è il più grande castello di carte del mondo, per la bellezza di 218,792 carte. Ok, il tizio è un architetto, ma io non ci credo che questo mostro stia davvero in piedi senza un filo di colla.

mercoledì, 03 03 2010

OK Go, web viral video superstars

Gli Ok Go ormai non possono più fare niente per convincerci di essere davvero una band e non un semplice gruppo di entertainer con uno spiccato gusto per i video stupidi e un ottimo staff di videomaker, quindi ormai non ci provano neanche più. Il nuovo video per This too shall pass (non quello di 2 mesi fa; questo è nuovo) è un domino strepitoso e vertiginoso, con un sacco di belle trovate e un piano sequenza straordinario. Non cambierà le vostre vite nè il vostro giudizio musicale sulla band (anche se questo pezzo non è malaccio, dai), ma se vi piace il genere vi farà ghignare di piacere.

Poi tra due minuti l'avrete dimenticato, e va bene così.

 

 

giovedì, 18 02 2010

Mi piace XKCD perchè mi piace XKCD

[da -indovinate un po’- XKCD]

 

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mercoledì, 17 02 2010

Live Avatar Role Playing

Un paio di sere fa, da buon ultimo, ho finalmente visto Avatar. In merito non ha senso che dica niente (dopo Avatar, guida alla conversazione DEFINITIVA delle Malvestite l’unica cosa che posso dire è STO/13, INFLU/1, GIU/3, SIMPA/3), mi limito a linkare il video L.A.R.P. – Live Avatar Role Playing e a esclamare «GigaLOL»

 

 

sabato, 06 02 2010

Bazinga!


 

[ovviamente da InstantBazinga.Com]

 

giovedì, 04 02 2010

Translation Party!

Translation Party me l’aveva segnalato Nuxx mesi fa, ma me n’ero scordato finchè non so come ci sono ricapitato per caso ieri. Il giochetto è di quelli semplici che piacerebbero a Bartezzaghi o all’Umbero Eco de Il secondo diario minimo: scrivi una frase in inglese, che viene tradotta in giapponese e poi ritradotta in inglese fino a trovare un equilibrio e perdere buona parte del suo senso originale.

Io come vedete qua sotto mi ci sono divertito coi titoli delle canzoni degli Smiths, altre buone idee nei commenti di questo post di Neatorama. Se avete un po’ di tempo libero, ora sapete come buttarlo via.

 

venerdì, 29 01 2010

La nobile arte del metro a nastro

 

Incappare in questo spettacolare video che ritrae un grande professionista della nobile arte del metro a nastro mi ha fatto tornare in mente una immortale vignetta di XKCD:

 

 

 

martedì, 26 01 2010

Una volta esisteva il rock’n’roll

Spero davvero che questa chitarra digitale (la Misa Digital) non abbia MAI successo.

 

venerdì, 22 01 2010

Scoop: ecco cosa presenterà la Apple tra qualche giorno

 

 

[Il Reggibracciochereggeliphone!
Fonte ignota Joshua Held, grazie a Woland. Clicca per ingrandire]

 

venerdì, 15 01 2010

Che font sei?

Secondo What type are you? (la password è character) io avrei un carattere da New Alphabet. Fortuna che non sono un pallosissimo Times New Roman o ancor peggio un Comic Sans (brr); ho pure sforato il Courier per un soffio.

 

[che è una buona scusa per linkare A secret Message to you dei Devics di Sara Lov e la sua devastante macchina da scrivere. Sara Lov suona proprio stasera al Covo]

 

 

Devics – A secret message to you (MP3)

 

 

giovedì, 14 01 2010

Altroconsumo nerd

Questo simpatico omino qua sopra è Jason Chen di Gizmodo, e le cose che ha addosso sono 4 variazioni sul tema coperta con le maniche che negli ultimi mesi da Mediashopping in giù (anzi, in su) ha invaso mezzo mondo ed è diventata l’oggetto del desiderio di tutti i pigroni casalinghi e freddolosi del mondo. Chen ha confrontato i 4 modelli più diffusi, evidenziando per ciascuno pregi e difetti come si fa normalmente per prodotti di ben altro livello di serietà.
A uscire vincitrice pare essere la Slanket (mentre la Snuggie -il modello venduto da Mediashopping- viene demolita in quanto «appena superiore al tessuto simil-carta di un camice da medico»); chi me la regala?

 

martedì, 05 01 2010

Tuper Tario Tros

Prendete due tra i videogame più famosi di tutti i tempi (Super Mario Bros e Tetris), fondeteli insieme ed otterrete Tuper Tario Tros. Se non riuscite a immaginare come due giochi così diversi possano diventare uno solo, cliccate sul link e non rimarrete delusi. Il grado di giocabilità è ottimo, e sospetto che un ibrido del genere potrebbe funzionare anche al di fuori del mondo dei retrogaming nerd che si ritrovano online. Tutto a parte il mostro finale: dopo un paio di tentativi ho lasciato perdere, davvero troppo difficile. Se qualcuno di voi riesce a superarlo mi direte se esiste un anche un secondo livello..