martedì, 27/10/2009

La musica liberata e le impronte digitali

 

Vi ho già parlato de La musica liberata, lo spettacolare libro di Luca Castelli che racconta come nessun altro i cambiamenti tecnici, economici e sociali subiti dall'industria discografica e dal nostro modo di scoprire, ascoltare e condividere la musica negli ultimi dieci anni. Tra Napster, iPod, blog e Radiohead, una lettura indispensabile per chi sia appassionato di musica e/o di tecnologia e semplicemente imperativa per chiunque si trovi a lavorare (in modo amatoriale o professionale) nel settore.

 

Stasera alle 19 avremo l'onore di avere Castelli in collegamento telefonico su Impronte digitali, il magazine di web e tecnologie che conduco ogni martedì con Filippo 'Pirex' Piredda sulle amichevoli frequenze di Radio Città Fujiko, a preludio della presentazione che il nostro terrà domani alle 21.30 alla libreria/osteria Modo infoshop (Via Mascarella, Bologna), per la rassegna curata dai cugini radiofonici di Maps.

Un'ottima occasione per farci raccontare la genesi del libro e i suoi passaggi fondamentali, per 'costringere' Castelli a

2 Commenti a “La musica liberata e le impronte digitali”:

  1. utente anonimo ha detto:

    trovo vergognoso che su questo blog non si sia ancora parlato dell’eigenharp
    http://www.youtube.com/watch?v=zcVqJh0qEMc 

  2. utente anonimo ha detto:

    conoscete  qualcuno che per favore mi venderebbe un paio di biglietti per milano ??mercy
    non si sà mai