Miscellanea

mercoledì, 29 01 2003

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L’ultimo album
L’ultimo album è quasi sempre il più famoso. Inevitabilmente è quello che ha venduto di più. Ma di solito è anche il meno bello. Non, badate, il più brutto; uno agli artisti ci si affeziona, e gli dispiace anche solo pensare che possano produrre qualcosa di brutto. Non tanto bello, diciamo, non tanto bello perchè inevitabilmente diverso. Una volta erano meglio, si sono un po’ persi, sono loro ma non so, c’è qualcosa che non torna, non è un granchè, sono un po’ in decadenza. Ma no, non sono il tipo di persona che divide tra artisti commerciali e alternativi, quello lo facevo 8 anni fa, è solo che non so, quel duetto se lo potevano risparmiare, quella cover è un po’ sfacciata, a Sanremo proprio non ce li volevo vedere, chissà quanti soldi hanno speso per un video simile, okay la colonna sonora ma proprio di un film del genere?
Le cose vanno così. E io ho sempre paura dell’ultimo album.


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martedì, 28 01 2003

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Starry starry night
Ieri sera Tori Amos a Firenze ha mandato in delirio un teatro strapieno ed adorante. Io ero tra quelli adoranti, e non me ne pento. Un’esperienza del genere vale i 41€ del biglietto e le 22 ore di veglia consecutive che mi sono dovuto fare per esserci. Highlight: Lust, Cornflake girl, Wednesday, Taxi ride.
Se qualcuno fosse interessato, qui ci sono setlist e recensioni.



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domenica, 26 01 2003

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Comunicazione di servizio
Domani inkiostro non andrà in onda causa concerto di Tori Amos.

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domenica, 26 01 2003

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Blogging
Ho visto che mi ha linkato FFWD, ovvero il miglior blog che parli di musica.
Citando -di nuovo- il leggendario I turbamenti del Giovane Blogger di Personalità Confusa, Giovane Blogger è molto felice e ringrazia.
Frattanto Personalità Confusa è diventato, insieme al diversissimo Wittgenstein, il mio blog preferito. Mi piacciono i blog personali che non scadono nel diario, e riescono ad essere interessanti anche per degli sconosciuti (come il suddetto e La Pizia), ma mi piacciono anche i blog più seri, in cui persone intelligenti dicono la loro sulle cose che succedono nel mondo (ManteBlog,
GnuEconomy). Sembra banale, ma non lo è.
Mentre non mi piacciono i blog poetici o presunti tali, con le descrizioni di tramonti, le notti insonni a contemplare le pene della vita e l’animo nobile e affranto di chi si prende troppo sul serio. E mi annoiano i diari. Per lo stesso motivo per cui annoiano le storie della De Filippi. Che, in più, sono pure costruite a tavolino per interessare.




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sabato, 25 01 2003

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Da ponderare
L’uomo ragionevole si adatta al mondo;
l’uomo irragionevole persiste nel tentativo di adattare il mondo a se stesso.
Di conseguenza qualsiasi progresso dipende dagli uomini irragionevoli
.
(G.B. Shaw)




sabato, 25 01 2003

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Nostalgia nostalgia canaglia
Ai tempi del liceo tenevo un diario. Oggi l’ho ripreso in mano. Com’ero gggiovane.
“Domani tutti fanno sciopero tranne l’illustre liceo classico. Comunque nel mio animo coltivo la segreta speranza di farlo. A domani per maggiori notizie.
Ieri e ieri l’altro sono state giornate molto upset: vere e proprie zone depresse. Devastanti, devastato, tentativi di lavare via lo sporco dalla pelle, volontà di scacciare via pensieri eccessivamente problematici, rifugio nella musica cantata urlata disperata, ritorno agli antichi pensieri della Sweet Revenge, nessun autore letterario in cui rifugiarsi (non corrispondenza coi maledetti, simbolisti, Foscolo o chiunque altro), perdita di sensi. Fondamentalmente inutile procedere su questa strada. Bisogno di Omogeneità. Flusso di coscienza definitvo che scorre, incessante preghiera che mormora al cielo portandosi via la terra, l’acqua, le idee, le sensazioni. Brividi dietro la schiena che salgono e scendono senza regolarità nè senso, separazione globale dal mondo che mi circonda e dalla società (che mi sta mandando alla tomba). Terribile bisogno di non essere qui, di non essere adesso, di non essere con questa gente, di non essere. Coscienza di essere anormale fino in fondo, anormale coerente con se stesso, o forse coerente solo per chiusura mentale e per mancanza di alternative. Bisogno di comunicare ed essere capito, paura di comunicare ed essere capito, terrore di comunicare ed essere capito. Bisogno definitivamente frenato dal terrore. La fine è vicina. O se non lo è, comunque potrebbe esserlo. Dobbiamo prepararci, non si sa quando arriverà. Tutti essere pronti.
Stop.”
[Faccio tenerezza a me stesso]





venerdì, 24 01 2003

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L’ho fatto anch’io
Non ho resistito all’idea assassina de L’arte del nastrone, così ho fatto anch’io il mio nastrone. Ne ho fatto uno a tema femminile. Non so perchè, mi andava così.

venerdì, 24 01 2003

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Che quella non è musica, è Rumore
Oggi in treno ho letto l’ultimo numero di Rumore. Non sarebbe un grande evento, ma mi ha stimolato una serie di riflessioni:
– Perchè erano mesi (anni) che non compravo Rumore? Non è poi così male. Anzi, non è affatto male. Ho letto quasi tutto in questo numero, benchè non ci fosse nessun artista tra i miei preferiti -tra quelli, per intenderci, per i quali normalmente comprerei una rivista musicale- e non è poco.
– Fabio De Luca è il mio giornalista musicale preferito. Ha sempre la parola perfetta, ha ottimi gusti, non è spocchioso e, soprattutto, è simpatico. O almeno lo era quando, anni fa, conduceva Planet Rock (prima) e Suoni e Ultrasuoni (dopo) su Radiodue.
– 4 € non sono un po’ troppi per un’ora e mezzo di lettura? (Probabilmente no. E’ la gratuità del web che abitua male)
– Il pezzo scritto da Godano -leader dei Marlene Kuntz– sul nuovo album e su Berlino non è affatto male. Ha fatto rinascere in me la speranza nel nuovo album dei Marlene che, dopo la delusione dell’ultimo, temevo come la loro definitva disfatta. E’ un po’ supponente, ma in fin dei conti mi è sempre piaciuto. E spero davvero che Senza peso non mi deluda.
– Johnny Cash è davvero un grande. Più ne leggo, e più guadagna posizioni nel pantheon delle mie divinità musicali. A 70 anni sta sfornando un disco più bello dell’altro.
– Ma a qualcuno davvero interessa quello che mi è venuto in mente leggendo una rivista in treno?
[immagino di no]








giovedì, 23 01 2003

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Ecco uno che dice qualcosa di sinistra
Rainews24 intervista Michele Serra (in video streaming). Che dice delle cose di sinistra su Berlusconi, gli intellettuali, la televisione, se stesso e molto altro.

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giovedì, 23 01 2003

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Arte, punto e a capo
Oggi ho sfidato l’influenza, e sono stato ad Artefiera.
Artefiera: art has a point è, tautologicamente, una fiera d’arte, benchè la definirei più come una fiera dei galleristi. Ovvero: ogni galleria d’arte ha il suo stand, dove espone le opere dei ‘suoi’ artisti che, volendo, si possono comprare. Una via di mezzo tra un enorme museo e un supermercato, più o meno.
Trattandosi di gallerie, quindi, le opere esposte sono tutte piuttosto recenti (non ho visto nulla di pre-novecentesco), e vanno da Picasso, De Chirico e Magritte ad artisti contemporanei come Vanessa Beecroft e Fabrizio Plessi, fino a opere realizzate l’altroieri da scultori sconosciuti in cerca di consacrazione. Stordente come tutte le fiere e i grandi musei, molto stimolante ma anche decisamente controverso.
C’erano alcune cose molto belle (di cui ovviamente ho subito dimenticato i nomi), molte brutte e varie carine, ovvero il genere di cose di cui apprezzi l’originalità e l’idea ma che non ti azzarderesti mai a definire belle.
In simili circostanze è impossibile non farsi la domanda da un milione di dollari: ma cos’è davvero l’arte? Un quadro interamente nero può essere davvero considerato arte? Se un tizio belga può esporre dei disegni fatti da un bambino -e venderli ad un prezzo probabilmente superiore allo stipendio annuale di un italiano medio- perchè non posso anch’io? Va bene il dadaismo, la rottura degli schemi, la morte dell’arte e via dicendo, ma queste cose, che erano nuove e sconvolgenti un secolo fa, non sono ormai talmente scontate da essere diventate imbarazzanti? Ma, soprattutto, chi potrebbe davvero comprarsi cose simili quando a volte non solo non comunicano nulla ma sono pure brutte?



mercoledì, 22 01 2003

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Come sono diventato stupido
Il titolo mi ha attratto subito. Ero alla Feltrinelli, e a ben vedere non stavo cercando un libro da comprare. Ma il titolo ha attirato subito la mia attenzione e, benchè non avessi mai sentito nominare il suo autore, non sono riuscito ad uscire dalla libreria senza la mia copia di Come sono diventato stupido di Martin Page in mano.
Una volta ho letto in un’intervista a Nick Hornby che il come all’inizio del titolo, nel suo caso in Come diventare buoni, gli aveva fatto vendere qualche migliaio di copie in più. Tutti sono in cerca di soluzioni, istruzioni e suggerimenti per la loro vita -anche se non sempre lo ammettono- e il come del titolo suggerisce proprio quello. Ovvero che si tratta del genere di libro che è in grado di cambiarti la vita.
Come sono diventato stupido racconta la storia di Antoine, un ragazzo che, dopo aver tentato in vari modi di raggiungere la felicità -senza riuscirci, a causa della sua intelligenza e dell’eccesso di pensiero- decide di diventare stupido. Non vado oltre nel racconto, perchè non ne vale davvero la pena. Speravo, visto la storia grottesca, che si trattasse di un libro acuto ed intelligente, a dispetto del titolo, e che trattasse il tema azione/pensiero, successo nella vita/eccesso di seghe mentali con ironia e perspicacia. Ma mi sbagliavo. Come sono diventato stupido è per lo più un’accozzaglia di luoghi comuni, con una trama che non sta in piedi, personaggi malamente abbozzati e un finale di una superficialità tale da far accapponare la pelle (meriterebbe di essere citato interamente tanto è brutto…ma temo sia una violazione di copyright). Un libro che non avrebbe meritato la pubblicazione, figuriamoci la traduzione. Ed io l’ho pure comprato.
Come sono stato stupido.




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mercoledì, 22 01 2003

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Cocktail di farmaci
L’Aulin non mi fa nulla. L’Actifed mi fa al massimo venire sonno. Ora provo anche l’Aspirina. (Tutte e 3 con la A, che strano)
Ma l’influenza non passa.


mercoledì, 22 01 2003

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Qualcuno diceva che il rock italiano è in crisi
Kataweb Musica intervista i Carmen Consoli all’inizio del suo tour e i Marlene Kuntz (che Rockol aveva intervistato qualche mese fa qui), a proposito del nuovo album Senza peso in uscita a Febbraio. Musicboom intervista Marco Parente e Lara Martelli, Rockit segnala che è disponibile online (in videostreaming) il concerto dei Verdena all’Eurosonic festival di Groningen. Kronic segnala che è in uscita un EP degli Afterhours. Mentre io sono triste perchè i La Crus hanno rimandato l’uscita del nuovo album Ogni cosa che vedo al 14 Aprile (anche se segnalano l’uscita di un’antologia dei Carnival of Fools).

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mercoledì, 22 01 2003

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Indulto, riforme, finanziaria, art.18, guerra in Iraq….
…eppure i nostri deputati non hanno di meglio da fare che un interrogazione parlamentare su Dragonball.

martedì, 21 01 2003

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Occhio, questa è velenosa
La Pizia ha pubblicato ieri la versione 2.0 delle leggi di Murhpy dei blog. Fioccano già i suggerimenti per la prossima release. Questo il mio.

Osservazione di Inkiostro
Se hai un ex ragazza/o ossessiva/o che hai faticosamente allontanato, questa/o sarà tra i primi a scoprire il tuo blog e lo leggerà anche più volte al giorno, continuando a perseguitarti con commenti anonimi e sibillini.

[Te la sei presa?]

martedì, 21 01 2003

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NapUMTS?
La H3G -quella che da qualche mese sta bombardando le tv con lo spot di 3sta lavorando per costruire un sistema di file-sharing sulla sua rete UMTS (quella dei cellulari di terza generazione). Ancora non è attivo neanche il servizio di telefonia, e questi già pensano alle funzionalità avanzate. Vabbè.
Non vedo l’ora di poter scaricare e ascoltare qualsiasi canzone in qualsiasi momento, ovunque io sia. Magari anche a costi decenti, ma forse è chiedere troppo.


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martedì, 21 01 2003

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Another brick in the wall
Anche Platinette ha aperto il suo blog.

martedì, 21 01 2003

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La mosca subliminale
Una geniale soluzione per migliorare l’interfaccia dei bagni pubblici.
(segnalato da Brodo Primordiale)


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lunedì, 20 01 2003

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Ci ho davvero provato, giuro
Ho davvero provato a guardare Se scappi ti sposo, stasera su Canale5. ma davvero non ce l’ho fatta. E dire che tra i miei film preferiti di sempre ci sono varie commedie romantiche (Harry ti presento Sally e Io ed Annie, tra gli altri). Ma il melenso e scontato procedere della storia mi ha provocato sonno incontrollabile e tendenza allo zapping…l’effetto Notting Hill, insomma.
Vabbè, varrà come indagine sociologica, suppongo.


lunedì, 20 01 2003

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Ma un semplice ‘Subsonica live’ non bastava?
RockOl
annuncia che è in uscita Controllo del livello di rombo, primo disco live dei Subsonica. Pare che il cantante, Samuel, si stia riprendendo dalla rissa con i buttafuori alla festa del Mucchio Selvaggio di un paio di mesi fa. In tempo per cambiare un titolo così brutto?

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lunedì, 20 01 2003

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Fantascienza
Oggi, mentre scartavo le nuove Pagine Gialle che ho appena ricevuto, ha attirato la mia attenzione il prodotto reclamizzato da una pubblicità allegata al voluminoso plico. Trattasi di Genius Memory, un rutilante oggettino definito rivoluzionario, una sorta di grosso cd player con memoria e cuffie speciali per memorizzare passivamente mentre si fa altro. Linkerei a qualche sito che lo descriva, ma, assai stranamente, non paiono esisterne, a parte quelli che cito sotto.
Le potenzialità descritte dalla pubblicità sembrano davvero incredibili: memorizzare senza fatica tutto ciò che serve ricordare, grazie al futuristico trasduttore, che traduce qualsiasi messaggio verbale in vibrazioni sonore quasi impercettibili e le veicola direttamente a quelle aree del cervello deputate alla memorizzazione, senza richiedere […] attenzione nè impegnare le orecchie. Di più: la pibblicità promette addirittura la memorizzazione durante il sonno, grazie ad un apposito trasduttore da posizionare sotto il cuscino.
Sembra Fantascienza…ma mi piacerebbe davvero che Genius funzionasse, varrebbe senza dubbio i quasi 900 € che costa…del resto chi non ha mai sognato di ottimizzare i tempi e studiare dormendo?
Peccato che alla prova del web buona parte dei dubbi vengano rafforzati. Online si trovano solo la richiesta di intervento al garante per pubblicità ingannevole da parte dell’Istituto di Etica della Pubblicità, un forum dove vari acquirenti si lamentano del prodotto e diverse offerte di vendita in mercatini dell’usato. Niente sito di presentazione, pagine con spiegazioni scientifiche o commenti positivi.
Sembra proprio il tipo di cose che finiscono a Mi manda Raitre.





domenica, 19 01 2003

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Tori galore
Tra una settimana Tori Amos arriverà in Italia per due date live, il 27 al
Saschall di Firenze e il 28 al Filaforum di Assago (i biglietti si possono comprare qui, ma, vi avverto, i prezzi non scherzano). I suoi concerti sono celebri per la loro intensità e, soprattutto, per la loro unicità: Tori infatti varia sempre il setlist, tanto che i fan hanno creato un vero e proprio database online con tutte le canzoni eseguite in ogni tour (in questo siamo arrivati a quota 94 canzoni diverse!), ordinabili per frequenza di esecuzione, album, concerto e titolo.
Altre risorse fondamentali: per news aggiornate quotidianamente il meglio è The Dent, mentre per testi, discografia, archivi sterminati di informazioni e una nutrita sezione di mp3 (per lo più di live e rarità) Here in my head e per gli mp3 Diagnosed Sounds.
 

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domenica, 19 01 2003

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Il blogger notturno
Il blogger notturno blogga solo per mostrare che alle 5 di mattina è ancora sveglio. E’ conscio che, essendo sabato notte, la cosa assume un valore assai minore, ma se ne frega perchè avrebbe potuto essere anche un’altra sera. E’ capitato sabato, quindi amen.
Il blogger notturno è stato al
Covo, ovvero il suo locale bolognese preferito (peccato che corra voce che vogliano chiuderlo…il blogger spera sia una leggenda metropolitana), e per questo ha fatto tardi. Ha ballato Beck, Cure, Queens of the Stone Age, Beach Boys, Clash, Sex Pistols e molto altro con i suoi amici, ma in generale non è soddisfatto della performance del DJ, che avrebbe potuto fare di meglio. Bella la musica ricercata, ma quando è troppo ricercata e la pista si svuota c’è qualcosa che non va. Soddisfazione del DJ vs compiacimento del pubblico?
Il blogger a un certo punto ha persino tentato di attaccare bottone con una moretta carina, cosa in cui non è bravo e che, per dirla tutta, fino a stasera non aveva mai fatto (seguirà post di approfondimento). E’ cosciente che Hai da accendere? e Questi sono i Joy Division, vero? E’ impossibile ballare i Joy Division, è quasi immorale nei loro confronti non è un grande approccio (ok, è pessimo), ma è l’unica cosa che gli è venuta in mente.
E infatti il blogger notturno non ha avuto successo, e a fine serata si è trovato a ballare I love you baby come un pazzo coi suoi amici. Nel viaggio di ritorno ha esorcizzato la serata ascoltando in macchina un trittico musicale perfetto (Enjoy the silenceDepeche mode, Inertia creepsMassive Attack e IdiotequeRadiohead) per poi finire sui famigerati colli bolognesi ad ammirare il panorama con il sottofondo degli Air.
Ora il blogger notturno invece di andare a dormire blogga.
Anche se sa che non servirà a farlo sentire meno male domattina.






venerdì, 17 01 2003

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Sempre tutti insieme
Musicboom segnala gli album più interessanti in uscita nei prossimi mesi.
Della serie: o li compro tutti, o sopravvivo.


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giovedì, 16 01 2003

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The gentle art of making a Curriculum
Qualche tempo fa, un amico mi ha chiesto di aiutarlo a scrivere il suo primo curriculum. Mi sono prestato ben volentieri, amando esprimere la mia creatività e sapendo che un buon curriculum è una vera e propria un’opera d’arte.
Il mio primo curriculum, me lo ricordo ancora, era quasi imbarazzante per la sua ingenuità. Impaginazione barocca, un proliferare di dettagli inutili, intestazione con tutti i dati sia in cima che in fondo, giusto nel caso che l’eventuale datore di lavoro fosse cieco. E poi -me ne vergogno- l’elenco degli esami affrontati col voto (adeguatamente epurati, ovviamente); una cosa decisamente improbabile in curriculum serio, ma, si sa, volevo fare buona impressione.
La seconda versione, più di un anno dopo, era già molto meglio. Fiero di un lavoro trovato con tanta fortuna e grazie alla dritta di un’amica, avevo ben ampliato la mia conoscenza in materia. Così il lavoro si era miracolosamente scisso in due lavori differenti, sulla base di un leggerissimo cambiamento di contratto più di forma che altro, le mie mansioni erano improvvisamente diventate di grande responsabilità e, soprattutto, mi fregiavo di ruoli che avevo ricoperto al massimo per un paio di giorni. L’importante è mostrare iniziativa, citando Spud da Trainspotting.
La versione 3.0 è un capolavoro. Dalle conoscenze informatiche si evince che io sia una sorta di nipotino di Bill Gates, con la conoscenza di programmi aperti si e no due volte millantata come buona e quella di programmi di cui conosco i comandi base come ottima (c’è sempre tempo per imparare sul serio, qualora servisse…e ovviamente non sono un informatico…). E tra le lingue è comparso anche spagnolo: conoscenza di base, frutto di una vacanza di 20 giorni in cui la mia massima espressione nella lingua dei toreri è stata Un tubo de cerveza, por favor!
Il trucco è sapere cosa NON conta per il lavoro che si sta cercando, e gonfiarlo. E’ improbabile che in un lavoro di Insegnate di Matematica sia mai richiesta la tua ottima conoscenza di tedesco scritto e parlato che è in realtà una reminiscenza del liceo, nè che un ufficio amministrativo scopra che la eccellente padronanza di java si basa sull’aver visto qualche volta 2 righe di codice. Però fa bella figura.
L’importante è non esagerare. E far scomparire le copie del curriculum dopo l’assunzione…