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mercoledì, 02/09/2009

Il guilty pleasure dell’Estate

Non avevo idea di chi fossero i Cobra Starship finchè non li ho googlati (hanno fatto la colonna sonora di Snakes on a plane, wow!) ma non appena ho letto che Leighton "Queen Bee" Meester (ovvero l’ineffabile Blair Waldorf di Gossip Girl, lei) partecipava al lead single, non mi sono potuto negare almeno un ascolto. Il primo di una lunga serie, ho scoperto, perchè la leggerezza estiva si sposa a meraviglia col power-pop iper-prodotto, caciarone, adolescenzialmente sbruffone ma terribilmente appiccicoso di Good girls go bad. Lo odierete, vi ho avvisato. Poi non venite a lementarvi da me.

 

 

Cobra Starship feat. Leighton Meester – Good Girls Go Bad (MP3)

 

martedì, 01/09/2009

La musica liberata

La musica liberata di Luca Castelli è un libro molto bello e intelligente già dalla copertina. Il fatto che poi al suo interno contenga la più ricca, precisa e competente ricostruzione di quello che è cambiato nel nostro modo di fruire la musica negli ultimi dieci anni (da Napster in avanti, più o meno) è un semplice dettaglio.

 

Davvero: difficile immaginare una disamina così completa e ben fatta del fenomeno (dagli MP3 al file-sharing, dai blog a Youtube e Myspace, dall’iPod ai social networks, dalle net-label alla morte dei negozi di dischi), che mette ordine nella straordinaria quantità di cose che sono riuscite a cambiare per sempre la nostra idea della musica, i suoi modelli di business e il nostro modo di scoprirla, ascoltarla, viverla e parlarne.

 

Castelli (già giornalista per La Spampa, Il Mucchio, XL e chissà cos’altro, nonchè di casa sul suo blog Il Pozzo di Cabal) compone con i pezzi del puzzle un quadro ricchissimo e multiforme, spiegato con lo stile leggero che è proprio dei grandi divulgatori e la passione di chi sta vivendo in prima persona la rivoluzione che sta raccontando.

Come dice Rossano Lo Mele (che ha cavallerescamente intervistato Castelli per Rumore di Luglio – online in due parti: uno  | due) è «uno di quei libri che se fosse pubblicato in Inghilterra o negli Stati Uniti farebbe del suo autore un pensatore tech da seguire come uno sciamano».

 

Se ruscite a interpretarlo, il sommario dà qualche idea dei contenuti:

1.0

1. MP3 (La mosca / Seattle / Preistoria / Mpeg-1 Audio Layer 3 / Sacrilegi)

2. Napster (I 331kb che sconvolsero il mondo / Pirro / Gratis / Tutto / Noi)

3. Le major (Vade retro, tecnologia / Il diamante / DRM / Rootkit / Perdita di controllo)

4. iPod (Pray / Music Store / Monopolio / Shuffle / iGod)

 

2.0

5. Il laboratorio (Libertà è partecipazione / Dire / Fare / Baciare / Lettera /Testamento)

6. Gli artisti (The artists formerly known / Giovani turchi / Premio fedeltà / It’s up to you / Ghosts)

7. Dura lex (Jammie Thomas / Il dilemma del linguaggio / Il dilemma della copia / Il dilemma del remix / Il dilemma dell’autore e del produttore / A due velocità)

 

3.0

8. Macchine (Streaming / AI / Ovunque / Eroi)

9. Where Have All the Good Times Gone? (La qualità / I giornalisti / I negozi di dischi / Gli album)

10. L’onniutente (Intelligenza / Furore / Generosità / Responsabilità)

11. La musica liberata (I Mille / Neointermediazioni / L’oceano / Serendipity)

Lettura consigliatissima per chiunque si interessi di musica negli anni ’00 (e non lo dico perchè a pag. 117 è citato pure Inkiostro), e semplicemente imprescindibile per chiunque pretenda di lavorare nel settore, con menzione speciale per i dinosauri del giornalismo e della discografia.
La musica è stata liberata, fatevene una ragione.

 

lunedì, 31/08/2009

L’indie italiano e il trattamento Frangetta

Pop Topoi (già citato a suo tempo per il memorabile, cattivvissimo, post sulla sfaccettatissima Syria) sottopone l’indie italiano al trattamento Frangetta.

Un paio di buone idee ci sono, ma ci si fa l’impressione che la scena indie sia tutta composta da lettori di questo blog (che infatti è citato): fan dei Lego, di Mad Men e di Gossip Girl. Per vostra fortuna la realtà è un po’ diversa.

 

sabato, 29/08/2009

Shoes for the indie-rocker

Oh No Oh My: le Nike SB Blazer Elite Sub Pop. Nike??

[bruttine, peraltro]

 

venerdì, 28/08/2009

E sempre per la serie ‘librerie belle che tengono tre libri’

[fotografata da Andrea a Porta Romana, Milano. Grazie]

 

giovedì, 27/08/2009

Non mi divertivo così tanto dai tempi di Eliza

Una volta c’era Eliza.

Ora i tempi sono cambiati, e ci dobbiamo accontentare di Anna, la commessa virtuale dell’IKEA scoperta grazie alla segnalazione di Personalità Confusa su FriendFeed. Eccellente per le serate solitarie, gli esperimenti di Intelligenza Artificiale e i consigli su come arredare il salotto.

 

 

martedì, 25/08/2009

L’esordio dell’anno?

Se la difficoltà nel parlare di un disco spesso è una conferma della sua qualità (e per me di solito lo è), il disco di esordio dei The XX è davvero un grande disco.

Uscito qualche giorno fa per Young Turks Records (ma dietro ci sono pure colossi come XL e Rough Trade), il quasi omonimo esordio del giovanissimo quartetto londinese (tutti diciannovenni) ha ricevuto recensioni stellari praticamente ovunque, forse proprio perchè è estremamente difficile da descrivere e da catalogare.

 

Pressochè inutile descriverne il genere (c’è della new wave, ma anche trip-hop, qualcosa di certo folk intimista ma atmosfere tipiche del dream pop, strutture a modo loro shoegazer ma in qualche caso si rischia di sfiorare tangenzialmente persino l’r’n’b, e c’è anche chi parla di dubstep, ma menzionando anche i primi Cure), molto difficile paragonarli ad altre band, e un esercizio di stile inutile la descrizione del loro sound.

 

Potrei dirvi che suonano una musica straordinariamente notturna, pulita e clinica ma non per questo fredda, percorsa da una tensione palpabile che ora crepita ora si distende, seducente e sofisticata ma per nulla falsa e patinata.

Potrei dirvi che le loro canzoni sono fatte di giri di basso scavati come roccia carsica, melodie in punta di chitarra che li rincorrono, ritmiche sintetiche ma legnose come quelle di una batteria vera, e due voci (una maschile, l’altra femminile) che cantano insieme senza però mai compiacersene.

 

Ma a cosa servirebbe?

Si tratta di un disco fatto di vuoti, in cui è molto più facile apprezzare quello che non c’è perchè fa risaltare quello che c’è. Un esordio quasi perfetto.

[The XX suoneranno sabato 17 Ottobre al Covo. Bel colpo.]

 

 

 

 

The XX – Basic Space (MP3)

The XX – Islands (MP3)

 

lunedì, 24/08/2009

Two weeks (later)

Sono tornato (cosa che a quanto pare non si può dire della quasi totalità delle altre persone che scrivono su queste pagine. Ci siete?). Sto smaltendo i più di 2000 feed accumulati durante la mia assenza online, trascorsa insieme ad alcuni dei miei più cari amici a grigliare pesce, bere grappa Šljìvovica, leggere La versione di Barney e urlare «Djnosaura Pepa!».

Mentre mi metto in pari col resto della rete, supero lo shock del ritorno al lavoro, recupero la season premiére di Mad Men e il preAir di Dexter e comincio a farmi una scaletta mentale dei concerti dei prossimi mesi (che per ora non sono niente male) per voi ecco l’ennesimo fan video per Two weeks dei Grizzly Bear (firmato Gabe Askew), che a guardarlo mi fa sentire, almeno un pochino, ancora in vacanza.

 

 

venerdì, 14/08/2009

5 cose su Lady Gaga che probabilmente non sapete

Fino a qualche mese fa non l’avrei mai detto, ma a questo punto è abbastanza evidente: Lady Gaga è il personaggio pop dell’anno.

Ecco 5 cose che probabilmente non sapete di lei:

 

 

1. Pare che solitamente non indossi le mutande.

 

2. Lady Gaga è in realtà un fantoccio nelle mani dell’Ordine occulto degli Illuminati, come è chiaro dal suo look e dal simbolismo associato (analisi dettagliata su The Vigilant Citizen, memorabile sito cospirazionista che vi consiglio).

 

3. Il suo stile è un completo plagio di quello di Roisin Murphy, già cantante dei Moloko. (se n’è lamentata lei stessa).

 

4. Online c’è un completo video tutorial per conciarvi come lei nel video di Poker Face.

 

5. Voci insistenti dicono che in realtà sia un’ermafrodita.

 

 

Con in giro gossip del genere è chiaro che ha già vinto.

 

 

Orba squara – Poker face (Lady Gaga cover) (MP3)

[splendida]

 

martedì, 11/08/2009

Non ci rimarrà altro che cinguettare

E proprio quando mi ero appena deciso ad usare il mio account di Friendfeed al posto di Twitter (trovandolo, come dicono tutti, anni luce migliore), Facebook si compra Friendfeed.

Gli scenari che si prefigurando adesso sono i più vari, dalla morte del social network uber-aggregatore alla sua riduzione fino all’integrazione dentro la tentacolare creatura di Mark Zuckenberg.

Una bella notizia per Twitter, quindi, anche se -a partire da Google- ormai giustamente si fa a gara per prendere per il culo i cingettii e i loro fanatici: 

 

 

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