Esperimento interessante più per me che per voi, me ne rendo conto. Non pensavo che certi giudizi (sommari e superficiali come preannunciato…per questo «da bar») potessero essere tanto ambigui, o che certe percezioni potessero differire in maniera così radicale da essere praticamente speculari. Anyway, ecco nomi, cognomi e corredo audiovisivo. La discussione vera comincia solo adesso..
1. Bloc Party – A weekend in the city
Autori di un esordio folgorante, ora in certi pezzi ricordano i Muse, e in altri addirittura i Coldplay. In un paio di episodi si vede il fulgore che fu, il resto sono sbadigli.
Bloc Party – I still remember (video – YouTube)
2. LCD Soundsystem – Sound of silver
Di questi tempi c’è una sola persona al mondo che può ribaltare la legge di Murphy. Solidissimo, gran canzoni, poche sorprese ma sicuramente niente scherzi.
Già in top 10.
3. Clap your hands say yeah – Some loud thunder
Il lato positivo è che sarà dura vederli su Mtv. Il lato negativo è che abbandonano quasi in toto il tiro che distingueva i loro pezzi migliori per abbandonarsi al proprio lato moscio. A meno di sorprese, una mezza delusione.
Clap your hands say yeah – Yankee go home (MP3)
4. The Shins – Wincing the night away
La maledizione dell’indie yuppie: il disco della consacrazione non è mai un capolavoro. Onesto e ben fatto, ma si fa dimenticare troppo facilmente.
The Shins – Australia (MP3)
5. The Apples in stereo – New magnetic wonder
Sono in giro da 10 anni, e ora che il mondo ha fatto il giro, il loro sound è quasi di moda. Ma la classe non è acqua, e l’esperienza si vede. Stato dell’arte per l’indie-pop del 2007. Che ricorda tanto gli anni ’60. Già in top 10.
The Apples in stereo – Sunndal song (MP3)
6. Malcolm Middleton – A brighter beat e Lucky Pierre – Dip
Litfiba, tornate insieme. Da separati fate dischi bruttini, insieme le ultime produzioni erano forse le migliori di sempre. Non ci meritiamo questo TFR, ripensateci!
7. The Good, the Bad and the Queen – The Good, the Bad and the Queen
Tanta carne al fuoco, forse troppa. Sprazzi di genio qua e là, ma forse anche un po’ troppo mestiere, che scambia la conquista di un’identità con una tavolozza con meno colori di quanto i nomi presenti avrebbero forse fatto immaginare. Interessante, ma sarei già curioso di sentire un capitolo due, se ci sarà.
The Good, the Bad and the Queen – Three changes
8. !!! – Myth takes
Ero pronto a decretarli morti più per antipatia che per altro, invece il loro nuovo disco è meglio del precedente. Tamarro ma con classe, hanno compresso i minuti, mischiato le carte, e fregato i loro concittadini che in autunno sono rimasti al palo. Già in top 10?
!!! – All my heroes are weirdos (MP3)
9. Air – Pocket symphonies
Bolliti, poco altro da dire. Chi glielo dice che non si può continuare a campare su un capolavoro a inizio carriera, due vocoder sempre uguali e atmosfere in pantofole che hanno perso ogni fascino quando da sintomi vogliono trasformarsi in sinfonie?
10. Patrick Wolf – The magic position
Vista la copertina e sentito il primo singolo, sembra non sia più roba per noi. Sentito il resto, si cambia un po’ idea, ma solo un po’. E dire che era partito così bene.
Patrick Wolf – The magic position (MP3)
11. Modest Mouse – We were dead before the ship even sank
Se è tutto come il primo singolo e come gli inediti sentiti in versione live, c’è da avere l’acquolina in bocca. Certo, a quel punto potevano anche fare a meno del nuovo chitarrista. Che è comunque un motivo in più per amarli, e tanto basta.
Modest Mouse – Dashboard (MP3)
12. Arcade fire – Neon Bible
Non ci posso fare niente: ci mettono anni a colpirmi. E’ successo col primo disco, e termo succederà anche con questo, che per quanto ho sentito è tronfio e melodrammatico in maniera quasi intollerabile. Qualcuno gli levi quell’organo a canne, please.
Arcade fire – My body is a cage (MP3)