The district sleeps alone tonight
Il blogger notturno questa sera dorme solo, perchè così vuole la contingenza. Qualcuno gli richiede post del genere, e lui è tutto contento, rientrando da notte brava, di poter esorcizzare tutti gli spettri passati e presenti con una bella bloggata notturna. Well, I was the one worth leaving, cantano i Postal service, in una canzone che stasera è la mia.
Un compleanno, una festa. Come mille altre, non fosse per la bella atmosfera, per l’ottimo cibo, e per la simpatica visita della polizia che, a mezzanotte appena passata, ha regalato ai presenti una bella multa da 50 euro per schiamazzi notturni. E dire che, molte altre volte, la casa aveva rischiato di crollare dal rumore, e le casse bombavano gli Smashing Pumpkns come neanche a metà degli anni ’90. E invece stasera i Nine Inch Nails erano pure a basso volume, e c’era poca gente -poca ma buona, come si dice- eppure i simpatici vicini -che domani, sospetto, non troveranno le gomme dei propri mezzi di locomozione integre- hanno infierito con l’elasticità di dei gerarchi fuori epoca. Tra qualche mese saremo anche noi costretti nelle gabbie del mondo del lavoro, delle 8 ore al giorno, dell’oggi non posso permettermi di dormire un’ora in più. E allora lasciatecela dormire finchè si può, no?


un pittore e architetto brasiliano, da qualche anno trapiantato in Francia. A Notre-Dame-de-la-Treille, a Lille, mi sono imbattuto la sua versione della via crucis, Le pas de la pasion, e ne sono rimasto folgorato. Classico, quasi rinascimentale per qualche verso, post-moderno e decostruttivista per molto altro; potrei continuare ad infilare sterili etichette, ma non arriverei comunque a trasmettere la sua intensità e la magnificenza dei suoi 14 quadri. Plasticità e fisicità che si disgrega lungo la via crucis, una vergine che piange fino a sciogliersi, ferite e cuciture nella tela come ferite e cicatrici nel corpo e nell’animo. Una scoperta folgorante, quasi violenta.