Miscellanea

martedì, 17 06 2003

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Un grande album di musica da ascensore
Non l’ho ancora ascoltato ma pare che Happy songs for happy people, il nuovo cd dei Mogwai, per dirla in gergo tecnico faccia cagare.
[leggete la recensione, se così vogliamo chiamarla, merita…]


martedì, 17 06 2003

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One (festival) with the freaks
Loschi figuri sostengono che, oltre a Beck, quest’anno a Frequenze Disturbate -miglior festival musicale italiano, come ho già detto varie volte- ci siano nientepopodimeno che i Notwist. Se è confermato, punti esclamativi!!!

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sabato, 14 06 2003

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I’m no superman
Non sono superman, ma nel mio piccolo ci provo lo stesso, con questo caldo sahariano (mi rendo conto che sto parlando solo di questo da giorni, ma, capitemi, mi sto squagliando), a lavorare al computer rimanendo periodicamente incollato allo schienale a causa del sudore. E nonostante io sia qui davanti tutto il tempo non ho pensieri e parole da postare sul blog; è il caldo che me li toglie. Ritorno solo me stesso dopo le 11 di sera, all’aperto, possibilmente con una birra ghiacciata in mano, e a quel punto scusatemi ma di solito non ho un computer a portata di mano.
Spero rinascerò a nuova vita quando la temperatura scenderà e la mole di lavoro si assottiglierà: fino ad allora mi faccio tenere in vita dal the freddo e dai Pavement, mentre sgobbo e sudo.E quel qualcosa dentro di me aspetta.


venerdì, 13 06 2003

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Loser, my religion
Oggi si muore anche più di ieri, ma in più sono bloccato davanti al computer a causa di una montagna di lavoro da fare, senza la possibilità di fuggire e cercare ristoro in un qualunque luogo provvisto di condizionatore. L’unica cosa che mi tiene in vita è l’alto numero di bpm trasmesso a monito dalle casse dello stereo: in questo momento in onda il pregevole duetto di One Dimensional Man e Red Worm’s Farm reperibile su Loser, my religion #2. Come?? Non conoscete Loser, my religion?!? Vergogna!!
Trattasi di 2 (a giorni 3) compilation di mp3 liberamente scaricabili dal sito di Loser WebRock Radio, ormai punto di riferimento fondamentale per la musica indipendente italiana. In streaming ogni mercoledì alle 22 (ma ascoltabile poi per tutto il resto della settimana), Loser ospita ogni 7 giorni un gruppo italiano, diffonde il verbo della buona musica ed aiuta la scena underground nostrana a diventare un pochino più overground. Disponibili da tempo le prime due compilation in mp3, scaricabili gratis (lo grassetto, almeno anche i distratti non possono non notarlo), e a giorni ci sarà anche la terza, che sfodera nomi com Subsonica, Yuppie Flu, Estra, Midwest, Perturbazione, Zu, Eva Kant and many more. E in questo caso non si può non dire: check it out!


venerdì, 13 06 2003

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The comforting of a transparent life
Serata trasparente passata su una terrazza tra i tetti bolognesi rischiarata dalla luna quasi piena, a bere vino clamoroso e parlare -tra le altre cose- di musica, vita, Portogallo e depilazione (…). Dopo la maratona radiofonica di Polaroid -2 ore e passa di ottima musica, siparietti ghignanti ed aria di famiglia (non c’è niente da fare, ormai sono una vera blog radio)- sono fuggito dal forno che chiamo casa  per prendere un po’ di fresco, e mai mossa fu più azzeccata. Ora a nanna, e che domani sia una giornata proficua.

giovedì, 12 06 2003

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“Chi lo dice lo è”
Oggi Scintilla parla di Dave Eggers, e dà voce ai miei pensieri. Sottoscrivo ogni sua parola sul -presunto- formidabile genio.

giovedì, 12 06 2003

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Un post sul caldo, come un qualunque TG
Oggi, nel primo pomeriggio, ho avuto l’infelice idea di uscire di casa. Pessima mossa: muoversi per Bologna è come camminare in una galleria sull’autosole in un week-end di Giugno, oppure come fare jogging in un parcheggio sotterraneo; stessa temperatura -prossima ai 40°- stessa quantità di gas di scarico, stessa sensazione di vita che fugge dalle tue membra per cercare ristoro nel primo neogozio fornito di condizionatore. Aprire la manetta dello scooter al massimo lungo i viali non ha aiutato: era un po’ come avere un gigantesco phon puntato in faccia. Non fosse che ho i capelli quasi a zero mi avrebbe rifatto l’acconciatura.
Anche chiudersi in casa non aiuta. Continuo a boccheggiare, e ad ogni secondo davanti al computer aumenta il rischio di rimanere folgorato a causa del contatto tra i cavi e la pozza di sudore che si sta formando ai miei piedi. Fortuna che, quando mi sento mancare, leggo i geniali consigli dispensati dal TG o dal giornale di turno (qui quelli brillanti del Corriere: bere tanta acqua, evitare di esporsi al sole, riposare nelle ore calde…ma hanno ancora bisogna di scriverle ‘ste cose qui??) e ne esco rinfrancato. Se io sto male, c’è qualcuno su cui il caldo ha effetti anche peggiori..


giovedì, 12 06 2003

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Phenomena? No, Velhomena
Un paio di sere fa, per sbaglio, mi sono imbattuto in Velone. Ne ho guardato un centesimo di secondo, ed è stato già abbastanza per farmi andare di traverso la cena e farmi passare deinitivamente la fame. Ora, non ho intenzione di sparare a zero sulla nuova e grottesca creatura di Ricci; troppo facile. Poi ci ha già pensato la Aspesi su Repubblica, trovando l’aggettivo perfetto per l’agghiacciante striscia quotidiana: un programma horror.

mercoledì, 11 06 2003

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Divide et impera
Tanto per cambiare, oggi Leonardo pubblica un post da incorniciare. Si parla, ma guarda, di Berlusconi.
Proviamo almeno a convenire su un punto: quest’uomo ci divide.
Più di ogni ideologia, che onestamente io non ho, e neanche voi penso che ce l’abbiate. Più di ogni differenza di classe, di generazione, di identità, di mentalità. Quest’uomo ci divide più di ogni altra cosa al mondo. Nel luogo di lavoro, nelle scuole, su Internet, in strada, in tv. Non esistono nemmeno più milanisti e interisti: ora si è berlusconiani o antiberlusconiani.
Forse Leonardo non dice niente di nuovo (tutt’altro), ma ogni volta che mi soffermo su questo punto non posso non meravigliarmi. Il fatto è che non riesco neanche a concepire non solo di essere berlusconiano, ma anche di avere amici berlusconiani. E non perchè io sia così politicamente schierato -tutt’altro- o creda in chissà quale ideologia: è che Berlusconi è talmente indifendibile che una persona che lo sostenga deve per forza avere qualcosa che non va. Siamo d’accordo che anche dall’altra parte non ci siano proprio i politici dei nostri sogni, ma non c’è paragone con i vertici di Forza Italia e l’insieme di faccendieri e loschi figuri che li compongono. Se non per fede politica o convinzione, li si vota perchè sono il male minore, e perchè dall’altra parte il male è proprio grande. E lo stiamo vedendo. Ogni giorno.
Negli altri paesi non è così, per quanto la divisione tra gli schieramenti possa essere netta si tratta solo politica, non si sconfina sul personale. Da noi, inevitabilmente, sì. E come potrebbe essere altrimenti con un premier così?





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mercoledì, 11 06 2003

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Un Mondo di Blog
Mi aggiungo al coro: ho finito di leggere Mondo Blog. Davvero notevole, non c’è che dire: non so quanti sarebbero riusciti a fare un libro che parla contemporaneamente di sè, del blog e di cosa reppresenta, e dei tanti legami che si sono stretti grazie ad esso. Ma forse il pregio principale del libro de La Pizia è proprio questo: è un libro. Ha un inizio e una fine, segue un filo preciso e logico -non senza qualche divagazione, come piace a noi- e non è nè un manuale nè un insieme di post. Riesce ad essere tutto questo ma ad avere una sua unità, e non era facile.

mercoledì, 11 06 2003

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La mia posizione in merito
Ah ieri c’era lo sciopero dei blog? E perchè?

martedì, 10 06 2003

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Salute al ladro
Da un paio di giorni sto ascoltando in heavy rotation Hail to the thief, nuovo ciddì dei Radiohead. Osservazioni sparse:
– La differenza con la versione provvisoria circolata in rete qualche mese fa si sente, e non poco. I suoni. E che suoni.
– Bello. Anzi, molto bello. Ma scomodare il White Album come ha fatto Aquaro sull’ultimo numero del Venerdì mi sembra un tantino eccessivo.
– Quando in 2+2=5 parte il ritornello mi viene voglia di pogare contro il muro, come fossi un giovincello qualunque alle prese con l’ultimo degli Offspring. E invece sono i Radiohead, ma guarda tu.
A wolf at the door è quasi perfetta.
– Unica pecca: il modo di cantare di Thom Yorke. Su voce e capacità interpretativa non si discute, ma in questo disco si è sforzato poco, e in tutte le canzoni canta nello stesso modo. Cioè come se lo stessero squartando con un coltello da macellaio. Bisogna applicarsi di più, e che diamine.
Pitchfork, ovvero la bibbia online del musicofilo snob, oggi spende fiumi di parole sul disco e gli assegna un 9.3 che è forse il voto più alto che abbia mai dato. E’ una notizia.
– Non ho ancora sentito er solito critico arternativo che dice che quest’album fa schifo. O che è troppo intellettuale. O che è troppo commerciale. O che è poco originale. O qualcos’altro. Mi sto preoccupando. 
E poi così che gusto c’è?









martedì, 10 06 2003

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Mi mancava
Iaia è tornata.

martedì, 10 06 2003

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Nastrone Estivo – The winner is (the winners are)
Un paio di settimane fa parlavo del Nastrone Estivo 2003, la compilation che ogni musicofilo che si rispetti -e che non abbia l’Ipod- prepara in occasione della bella stagione. Mi sono preso il tempo che ci voleva per comporre una scaletta equilibrata, integrata anche da un paio dei vostri suggerimenti, ed ora, dopo la produzione della prima copia, sono pronto a proporvela.
Alla fine non è uscita fuori esattamente come la volevo: mi sono preso troppo tempo per decidere, e l’impronta decisamente spensierata che in origine doveva avere è stata mitigata da qualche pezzo meno solare, diretta conseguenza del mio umore -assai più gloomy- nell’ultimo periodo. Tra l’altro, come mi hanno fatto notare, benchè non fosse espressamente voluto questo nastrone ha un’impronta assai più indie dei miei soliti mix. Frutto dei miei ascolti più recenti, probabilmente.
Dovrò stare attento e centellinarmela, per ora: l’Estate vera non è ancora iniziata. Ma adesso è un po’ più vicina.









Nastrone Estivo 2003
1. Lali Puna – Left handed
2. Yo la tengo – Season of the shark
3. The Radio Dept. – When damage isn’t already done
4. Sondre Lerche – Modern nature
5. Dave Brubeck – Take five
6. Violent Femmes – Blister in the sun
7. Calexico – Across the wire
8. Hot hot Heat – Talk to me, Dance with me
9. The Postal Service – Sleeping in
10. Death in Vegas – Hands around my throat
11. Yuppie Flu – Eyes of dazzling bright
12. The Dining Rooms – Tunnel
13. Pavement – Stereo
14. Broken Social Scene – Lover’s spit
15. Ant – Silence has broken
16. Pixies – Here comes your man
17. Baustelle – Le vacanze dell’83
18. Death Cab for Cutie – Styrofoam plates
19. Morphine – The night






















lunedì, 09 06 2003

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Nothing
Qualcosa mi dice che non dovrei essere qui a suonare Pissing in the wind di Badly Drawn Boy a quest’ora. Qualcosa mi dice che dovrei essere già a dormire da un po’, chè domani mi devo svegliare presto, e non solo. Ma, lasciatemelo cantare un’altra volta: So give me something, I’ll take nothing

lunedì, 09 06 2003

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A perfect mess
Non è stata la prima volta che l’ho vista. Ma, in un senso importante, è stata la prima volta che l’ho vista davvero. Scalza, con una t-shirt bianca più grande di due taglie, spettinata e struccata, batteva furiosamente sui tasti del portatile maledicendo le sue capacità informatiche. Fumava, ma non smetteva di parlare e di scrivere. Ero ipnotizzato.
E ora, ora è un bel casino.


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domenica, 08 06 2003

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Rolling on the floor laughing
Andate qui e ascoltate l’mp3. Sto ridendo da 10 minuti.
Qui siamo tutti presente innanzi a tutt’a questo locale io vingrazio gli sposi e mio cognati che effettivamenti ci ha portati in questo locale che ha dato l’onore affettivamente al più ampie respiro che noi possiamo tutti testimoniare che veramente questo localo nunn’è ullllocalo come tutt gli altri raccontano meèllocale veramento severamente giusto che, affettivamente ci ha trattato, come verament come figlio dell’ingenito figlio…Vabbuon’?
(grazie all’A.nonimo) 



domenica, 08 06 2003

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A cosa serve un fotoblog
Non vi preoccupate, non ne ho uno nè ho intenzione di aprirne. E’ solo che, recentemente, mi sono ritrovato a fare una navigazione estensiva alla ricerca di immagini belle -e sufficientemente grandi- da usare nella copertina di un paio di nastroni cd (tra cui anche il nastrone estivo di cui parlavo qui; avrete presto sue notizie) e, dopo varie visite inconcludenti, ho ricevuto notevole soddisfazione dai fotoblog. Tante foto, qualità medio-alta, nessun tema preciso ma grande varietà di soggetti. Unico neo: foto un po’ piccole (questione di spazio web, suppongo).
Ora ne ho una bella scorta. Nastroni più colorati, quest’anno.


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sabato, 07 06 2003

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Ancor più tridimensionale
«Credo che non parlerò per il resto della serata»: questa la prima cosa che mi è venuta in mente mentre le note deflagranti di Group four si spegnevano, e l’Arena veniva travolta dagli applausi. Il concerto dei Massive Attack di giovedì sera è stata un’esperienza magistrale; di più: madornale.
Già la musica del collettivo di Bristol è evocativa e scenografica da sola, nella sua complessità stratificata di rime e beat; se però i significati e le atmosfere vengono sottolineati ed enfatizzati da un megaschermo che proietta ora inquietanti scritte matrixiane, ora dati numerici su inquinamento, popolazione terrestre, consumo energetico ed armamenti -in una deriva infinita di rimandi e cortocircuiti della società dell’informazione- il concerto comincia a diventare un’esperienza. Nel setting dell’Arena di Verona, poi, il tutto diventa ancor più tridimensionale.
E’ stato un concerto fatto più di momenti che di canzoni: l’attacco del basso di Angel, il violino errabondo alla fine di Butterfly Caught, gli arabeschi di chitarra disegnati su Karmacoma, gli acuti di Mr. Horace Andy in Hymn of the Big Wheel. E poi il campione di chitarra -qui suonato- di Antistar, il beat sincopato di Inertia Creeps, il serrato giro di basso di Safe from Harm, l’apertura melodica di Unfinished Sympathy (la canzone preferita dei blogger, come si diceva qui
), con Debbie Miller a fare da maestra di cerimonie. E su tutti lui, Robert Del Naja, una figura in controluce che lambisce le note e le riempie di significato.
E non importa se la poco significativa vocina di Dot Allison -anche opening act- nulla può al confronto di quelle di Sinead O’Connor e di Liz Frazier che si sentono sui dischi, se il volume non era certo ai livelli auspicabili per musica così viscerale e se ogni canzone non era mai perfetta (come fa ad essere perfetta musica così sfaccettata? Come fanno ad essere perfette contemporaneamente TUTTE le facce? Impossibile): un concerto che ti lascia senza parole è già abbastanza. A proposito di parole, ne ho già usate fin troppe.




venerdì, 06 06 2003

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Diritto alla fuffa
L’ho scoperto per caso: Contaminato ha lanciato il Fuffa Aggregator (qui le istruzioni), che, a quanto ho capito, vuol essere il fratello minore -rigorosamente amatoriale e fuffarolo- del Blog Aggregator di 3G Granieri. Come se nel BA si parlasse solo di cose serie… :)
Venite pure, c’è fuffa per tutti.


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venerdì, 06 06 2003

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Compleanno
Oggi Inkiostro compie 6 mesi. Eppure sembra una vita da quando scrivevo:
Non so che direzione prenderò. Non sono in grado di mantenere un blog pieno di link e notizie – per motivi di tempo, più che altro, e per l’ostinazione nel tentare di avere una vita offline- ma non voglio ricadere nel diario, perché credo che non interesserebbe a nessuno leggerlo, né del resto a me scriverlo. Un giorno dopo l’altro, la direzione verrà da sé.
If you don’t know where you are going, all roads lead there.

Eh sì, era una vita fa.
Update: eppure in matematica ero molto bravo…i mesi passati sono 5, non 6…che vergogna… :-|





venerdì, 06 06 2003

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From The Bad Seeds to the Evil Empire
Fino a qualche anno fa Nick Cave non se lo sarebbe mai immaginato. E non se lo sarebbero immaginati neanche i suoi fan. A parte gli anni della gioventù -quelli del punk, del post-punk, dell’eroina, degli arresti, degli sputi sul pubblico, delle comunità di recupero- il cantautore australiano è comunque rimasto un personaggio sui generis, di quelli anticonformisti anche a quarant’anni, che, anche se ora hanno moglie e prole, un ufficio, scrivono prefazioni al Vangelo e salgono sul palco in giacca e camicia, si fanno accompagnare da un gruppo chiamato I Semi del male, e non si sottomettono alle regole; semmai ne dettano di nuove. Non un Vasco qualsiasi, semmai un De Andrè, o un Battiato, per capirsi.
Finora, però. Perchè, dopo una carriera luminosa, con giusto qualche passo falso ogni tanto perchè nessuno è perfetto, Nick Cave si dev’essere stufano di essere uno alternativo. O, probabilmente, non gliene frega più nulla. E così, senza colpo ferire, si fa sponsorizzare un concerto da 2 delle più grandi mega-corporazioni del mondo, non cattive come la Nestlè o la Philip Morris, ma certamente responsabili di un sacco di brutte cose (tra le quali, ricordiamo, la diffusione del morbo Chihuahua). E, in definitiva, per nulla simpatiche.
Nick Cave & The Bad Seeds parteciperanno alla data bolognese del festival Coca Cola live@Mtv, il 5 Luglio al Made in Bo. I loro fan, per poter vedere il concerto, saranno costretti ad acquistare bottiglie e lattine della bevanda sturalavandini più venduta al mondo, sperando di essere estratti. Si tratta, infatti, dell’unico modo per partecipare al concerto.
Probabilmente Nick Cave neanche lo saprà. E, se qualcuno glielo dicesse, non gliene fregherebbe nulla. I semi del male sono germogliati.




giovedì, 05 06 2003

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Come un mantra
Non me li immagino, i Massive Attack all’Arena di Verona. Non mi immagino i loro bassi riempire l’anfiteatro, la voce suadente di 3D che cantilena YouSureYouWantToBeWithMeI’veNothingToGive, i beat precisi e perfetti e il sound tetradimensionale. Non riesco ad immaginare la loro musica -che mi godo al meglio nella mia camera, di notte- mentre scivola sulle gradinate e si perde nel cielo di Verona. Non riesco ad immaginarmelo, e, per questo, domani sera -anzi, stasera, vista l’ora- vado a vedere di persona. Fatemi un saluto, se mi vedete. Sarò quello che, in un angolo, mormora come un mantra Inertia Creeps/Movin’up slowly

giovedì, 05 06 2003

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Referrer’s blues – Edizione Flash
Questo mese Referrer’s Blues andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali (vi ricordate il vecchio adagio di Luttazzi?). Uno sguardo veloce alle key word di ricerca più assurde grazie a cui siete arrivati qui.
vedo (io rilancio)
legolas blog (lascia perdere, è scritto in elfico)
conquistare una ragazza (vuoi consigli da me? Lasciamo stare, non è periodo. Piuttosto, se hai qualche consiglio tu..)
musica di vivin c (vinci vinci con vivin c)
pop up per bambini sulla pace (e dialer umanitari, magari)
– siti barbie in america (Barbie ha un sito web? Come cambiano i tempi…)
flora (batterica? e fauna? il riso? specifica!)
2003 chihuahua compilation (aarghhhh!!)
billy corgan splinder (ha un blog anche lui?)
borges autore incessante (è una gran bella definizione)
canzone pubblicità assorbenti spagnolo tu (meraviglioso)
concerto tette (qui c’è qualcuno appassionato di roba strana)
cose strambe (ecco, appunto)
definizione paraculo (guardati allo specchio..ehm, non ho resistito..)
Guia Soncini Bologna (Viene? Quando?)
Le canzone che ha cantato Leonardo (quel Leonardo? Canta pure?)
mettere ordine (non certo cercandolo online)
ricette irachene (sai qualche ristorante è rimasto in piedi..)
come disinfestare le formiche (si disinfesta una stanza o una casa, non le formiche. Quelle si uccidono)
commenti: essere coerente con se stesso (qui qualcuno ha problemi di schizofrenia)





















mercoledì, 04 06 2003

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Siccome sono un provinciale
Nel giro di 24 ore sono stato linkato da ManteBlog, Luca Sofri e dal box il post consigliato nella home page di Splinder.
Attenzione, potrei montarmi la testa.