venerdì, 17/02/2012

La Carmen Consoli della Generazione Y che ci fa sentire vecchi

La prima volta che senti un pezzo del nuovo disco di Maria Antonietta, di solito, la reazione è molto forte: o la ami o la detesti. Ho osservato che tra i miei coetanei, che hanno valicato i trenta, la seconda reazione è spesso superiore alla prima: è una specie di fastidio, dicono, ma se gli chiedi di spiegarti in che senso non sanno mai bene cosa dirti. E' la voce, acuta e urlata? No: è particolare, e canta bene. E' la musica? Macchè: le melodie ci sono, e funzionano. E' il sound? Assolutamente no: quello è impeccabile, e il disco suona da Dio. E' il fatto che è una donna? Ma per chi mi hai preso! Io quando avevo 18 anni adoravo Carmen Consoli. Sono i testi? Ecco, forse sono i testi.

 

E non c'è da stupirsi. Il disco omonimo di Maria Antonietta, uscito all'inizio dell'anno per Picicca, è uno di quei rari dischi italiani belli che però ci fanno sentire irremediabilmente vecchi. Nonostante l'indubbia forza dei pezzi, il fascino del personaggio (che ha già fatto un disco solista in inglese, e ha militato per qualche anno nei promettenti Young Wrists; ma sembra una vita fa) e gli eccellenti arrangiamenti (si sente che dietro c'è gente che sa il fatto suo, come Brunori Sas & co.), Maria Antonietta parla con la voce della Generazione Y, e noi non la capiamo. I suoi testi, poetici in modo poco lirico, che raccontano senza crederci troppo storie da giovane femme fatale di provincia che ha visto troppi film di Sofia Coppola, finiscono diritti tra le maglie del nostro cinismo, e ci rimangono incastrati. Una volta ne saremmo rimasti subito affascinati; ora ne siamo infastiditi. Cominciamo ad accorgerci che non ci ricordiamo più cosa significa avere vent'anni, e non è una sensazione piacevole.

 

Molti ascoltatori si fermano lì, e la liquidano come una ragazzina sopra le righe che si è infilata in un gioco più grande di lei. Ma non servono molti altri ascolti per rendersi conto che la stoffa c'è, e che la ragazzina probabilmente la sa molto più lunga di quanto voglia dare a vedere. Io ne sono convinto.

 

(Maria Antonietta suona il 3 Marzo al Covo di Bologna e io sono molto curioso di vederla dal vivo. Quella sera al Covo succederà anche un'altra cosa di cui presto vi parlerò)

 

 

26 Commenti a “La Carmen Consoli della Generazione Y che ci fa sentire vecchi”:

  1. […] tempi. In consolle ci saranno il sottoscritto ed Enzo Polaroid, e prima di noi l'atteso live di Maria Antonietta; ma questo già lo sapete, visto che in questi giorni vi sto martellando di presentazioni e […]

  2. […] la data zero di Big Blog Theory che avrà luogo Sabato 3 marzo al Covo dopo il concerto di Maria Antonietta, ma l'ho già fatto due volte (e questa non è l'ultima), e la mia […]

  3. […] 3 marzo saliremo in consolle subito dopo il concerto di Maria Antonietta, ed è proprio Maria Antonietta, in senso più o meno lato, l'argomento delle […]

  4. […] Noi c'eravamo, e anche se è passato un po', quegli anni ce li ricordiamo bene. Ed è proprio per cercare di recuperare quello spirito e quell'entusiasmo che nasce la serata (coraggiosamente) chiamata Big Blog Theory. Ogni mese tra le mura del Covo (e dove sennò) avrò l'onore e l'onere di essere il padrone di casa, e ad affiancarmi in consolle ci sarà ogni volta un ospite diverso dal mondo dei blog, delle webzine e della rete. Nella data zero, sabato 3 marzo, con me ci sarà Enzo Polaroid, sindaco e capostipite degli indie-blogger, che per la prima volta sfiderò in singolar tenzone a farvi ballare successi vecchi e nuovi con lo spirito di quel periodo in cui niente era davvero scontato. Prima di noi in concerto Maria Antonietta, la controversa rockeuse pesarese che non ha più bisogno di presentazioni.  […]

  5. Wohn Jayne ha detto:

    Io ho 33 anni, provo una indifferenza che mi rattrista davanti all’ennesimo gesto musicale inutile a tutto e tutti, compreso all’autrice stessa. Quanto vivrà di questa “carriera”? 6 mesi? 18? Meglio lasciar perdere.
    Spegniamo le radio, spegniamo tutto, sorridiamo. Fumiamoci un sigaro di otto anni davanti all’orizzonte al tramonto e poi muoriamo.

  6. LaLaura ha detto:

    Maria Antonietta l’ho sentita al locomotiv qualche mese fa, apriva il concerto di Brunori. Mi colpì parecchio, ma non per la voce, né per i testi e neppure per la musica (che comunque adoro). Credo fosse per l’ironia con cui stava sul palco ed interpretava la parte della diva di provincia, della regina sì ma caduta in disgrazia, con quel fascino goffo che in effetti può dare sui nervi…
    Era sola con la sua chitarra… E mi ha conquistata!
    Non vedo l’ora di risentirla con un po’ di musicisti al seguito!

  7. J. ha detto:

    Non ho ancora ascoltato il pezzo (mi accingo a farlo ora) ma a prescindere da questo volevo farti i complimenti per il post.

    Ciao!

  8. Riflettevo sul video, quella parvenza di reggia di Versailles dovrebbe essere legata al nome della regina di Francia?

    Fa un pò diva decadente lussuriosa in menopausa, se penso all’impatto visivo.

  9. leo ha detto:

    fa cacare.
    (e è pure brutta)

  10. Ma poi, tutto sto gran vociare per un bagliore spento…
    Ergo,
    di questa ragazza ne stiamo parlando, forse, solo noi… E rockit che vabbè… V A B B E ‘ !

  11. gandalf ha detto:

    carmen consoli?!? ma dove?? ma avete mai sentito una canzone della consoli? questa maria antonietta non c’entra proprio nulla, la musica è la classica con le chitarrine che piacciono ai ragazzini giusti (mi ricorda più artic monkeys, killers…) e il testo?! “volevo solo portarti a letto…” come si fa a paragonarlo a quelli di carmen? può non piacere, ma è sicuramente una delle migliori cantautrici viventi. Questa ragazza fa tutto un altro genere, che magari piace anche di più di quello della consoli, non voglio sminuirla, voglio solo dire che son due cose completamente diverse.

  12. Noe ha detto:

    Ciao Inkiostro,
    io mi son fatta fregare dal disco e son planata al concerto con tutti i buoni propositi.. ma quel CANTA BENE è improponibile per la nostra eroina, credimi: direi che è più un “dite ciao alle adenoidi”, per tutto il tempo.
    (Quando è scattata la cover dei Nirvana persino lei ha ammesso la componente sacrilega del suo gesto).

    Dopo il 3 marzo .. aspetto il tuo responso!

  13. jackjosh ha detto:

    Maria Antonietta è una roba pietosa anche per noi che abbiamo 18-20 anni. Non sa cantare, i testi sono orrendi e banali (anche se lei probabilmente crede di essere profonda) e anche gli arrangiamenti sono scontatissimi. Non paragonatela a Carmen Consoli vi prego, non c’entrano assolutamente niente. L’ho vista dal vivo a Milano: Maria Antonietta è la ragazza indie di 25 anni senza talento che crede di poter far colpo su noi 18enni cantando un mondo semidepresso da telefilm americani. Carmen Consoli probabilmente non sa nemmeno chi siamo, ma a molti della mia generazione piace eccome. La classe non si emula. Felice di avere 20 anni.

  14. Semplicemente il mondo della musica odierna, per fortuna, non è tutto così. Io mi emoziono ancora, ma forse con altre cose. E dopotutto, come tutti sono liberi di ascoltare questo o quest’altro, io decido che quello non mi piace e dico il perchè.

    Siamo 7 miliardi di persone, c’è ancora la musica che fa emozionare.
    E meno male cazzo.

  15. Massimo ha detto:

    La musica non è affare per vecchi , si sa . E’ che purtroppo la musica viene, almeno in Italia, commentata da bravissimi recensori e ascoltatori , ma vecchi. Che hanno giò visto e sentito tutto , e a cui viene fficile emozionarsi. E’ un continuo , questo assomiglia a Tizio o ai The Caio, ma ad un ragazzo queste cose non interessano , per fortuna .

  16. Randolph, io credo di averti capito.

    Ma I Cani fanno musica per i ragazzini, perchè posso assicurarvi che al concerto dei Cani non ci trovate di certo mia nonna, ma qualcuno che con quelle parole in bocca si sente perso nell’enfasi della pubertà, dove i luoghi comuni sono gli accessori più in voga e cantare testi un pò cinici, un pò con quel vocabolo difficile, un pò non capisco nulla, è fighissimo.

    Poi, per carità, ognuno ascolta quel che vuole. Però se dobbiamo essere sinceri, certe cose nascono per far tendenza e muoiono nel giro di un paio di singoli.

  17. Randolph Carter ha detto:

    ok, spiego il “milanese”…
    lo intendevo come il sentirsi al centro della vita che conta, il fregarsene di quello che succede altrove, perché tanto se non sta succedendo entro 3 isolati da te non conta un cazzo.
    e se te stai ascoltando la mia canzone e non capisci le mie citazioni, gli ammiccamenti al mondo da cui provengo, le cose dette perché vengano capite da quelle 500 persone, significa che devi limitarti ad ammirare.
    sono mie suggestioni, che avevo espresso male e che sto cercando di rispiegare ancora peggio…

  18. Povera Carmen direi, lasciatela invecchiare in pace.
    I Cani sono l’ennesima calamìta (o calamità) per i giovincelli alla fantomatica ricerca di qualcosa di figo in cui credere. Che non sanno chi è David Foster Wallace ma tanto domani vado su wikiquote e poi pubblico in bacheca l’incipit di un suo libro a caso.

    Questa Maria Antonietta forse avrà lo stesso pubblico che va a vedersi twilight, chi lo sa, e chi se ne frega alla fine.

    Evitare di andare a certi concerti e ritrovarsi in un vortice di pubescenza dal retrogusto di chiamata di mamma che ti dice devi tornare a casa ora.

  19. Matt ha detto:

    più che Carmen Consoli, direi Giusy Ferreri…

  20. pux ha detto:

    Ragazzina…c’ha 25 anni..

  21. DK ha detto:

    Il fighettismo “milanese” de I Cani, è un mistero nel mistero. Forse per questo che lo senti solo tu.

  22. ugo ha detto:

    a me da l’impressione che il video sia fatto per determinate persone che i testi de I Cani descrivono benissimo. e anche un po’ la sua immagine un po’ Francis Bean un po’ qualcosa di stranamente vicino a una pin up. ma sono convinto che non sia colpa di Maria Antonietta.

  23. d ha detto:

    perchè carmen consoli? non sento testi ridondanti tenuti insieme da avverbi di modo.

  24. inkiostro ha detto:

    @Randolph: no, credo sia parte di quel “fastidio” che cerco di descrivere qua sopra. Comunque secondo me il fighettismo dei Cani, ammesso che esista (e secondo me non esiste) è veramente poco milanese, e non mi pare c’entri niente con quello di Maria Antonietta.

  25. Randolph Carter ha detto:

    Quel fighettismo “milanese” ostentato stile I Cani, lo sento solo io?

  26. DK ha detto:

    Io ho 30, l’album mi piace e mi diverte. Sui testi, bè, si ascoltano brani in lingua inglese che ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Aspetto il concerto di Roma per comprare il cd.
    Comunque gli occhiali da sole a colazione non li mettevo nemmeno a 20 anni.