settembre 2011

giovedì, 08/09/2011

Jeff’s got a feeling

Proprio nei giorni in cui fa la sua comparsa in rete il nuovo disco dei Wilco (non ho ancora premuto play, dopo la mezza delusione del nuovo singolo ho un po' di paura), Jeff Tweedy, che non è nuovo a imprese simili, si cimenta in una esilarante cover del classico uber-tamarro I got a feeling dei Black Eyed Peas. Ha la stoffa del grande stand-up comedian, secondo me.

 

mercoledì, 07/09/2011

La crisi del debito spiegata coi lego (dalla JP Morgan)

Come riporta la Reuters, un ricercatore della banca JP Morgan ha creato questo schema coi lego per spiegare la crisi del debito europeo. Davvero senza parole.  

(grazie a Francesco)

 

 

This chart comes from a Michael Cembalest’s research note today. The key is in there too. I’m not making this up:

  1. The toreador in a floppy hat, and the F1 driver with his helmet, represent Spain, Italy and the rest of the Euro Periphery.
  2. The three men with helmets, shields, and medieval weaponry represent the CDU, CSU and FDP parties in Germany.
  3. The blue-and-white sailor boy is Finland. Obvs.
  4. The woman with an oversized carrot and her friend in overalls with a shovel represent the Social Democrats and Greens.
  5. Wotan represents the Bundesbank.
  6. The piggy bank is the IMF.
  7. The grey-haired Banque chap is the ECB.
  8. The chap in the red bib is Poland.
  9. The artists are France.
  10. The angry chef, the sweeper with a broom, the airline pilot, and the rest of the motley crew at bottom left, represent EU taxpayers in Core countries.
  11. The storm troopers are the EU Commission and Euro Group Finance Ministers, chaired by Jose Manuel Barroso and Jean- Claude Juncker.
  12. The monocled banker and his assistant are EU bondholders and shareholders. [#]

martedì, 06/09/2011

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 5. L’ipotesi della Donna del DJ

di

Del DJ come sex symbol. Della sua negazione, ovvero il dj pretenzioso. Della remota ipotesi di accoppiamento del dj pretenzioso. Estenuante discettazione sulle motivazioni che portano le fanciulle verso tale baratro. Del cosa significa vivere con un dj pretenzioso. Del prevedibile epilogo

 

Bob Sinclar è il testimonial nella pubblicità di una famosa marca di auto. Su Pete Tong, dj di BBC1, hanno girato un film nel 2004. David Guetta fa praticamente di secondo lavoro l'ospite televisivo. I celeberrimi Tiesto, Oakenfold, Van Helden, per restare fra i dj "commerciali" o dj come Fatboyslim e i 2Manydjs, per arrivare a quelli di area più "alternativa" (perdonerete l'uso del virgolettato e di questo termine nel 2011 ma non me la sentivo di usare "indipendente") riempiono stadi, spiagge, locali da migliaia di persone, girano documentari sui loro tour mondiali, compongono e selezionano musica per le colonne sonore dei film, producono album di rockband dalla fama internazionale. Questa lunga introduzione voleva solo ribadire quanto il concetto di superstar dj sia ormai da anni pacifico e per niente di nicchia. I dj sono artisti assurti a rango di stelle, nomi di primo rilievo nei principali festival musicali di tutto il mondo, personaggi riconoscibili in tv e delle cui vite private si occupano le riviste di gossip. Adorati dalle folle, ricchi da fare schifo sono conseguentemente divenuti dei sex symbol universali. La tendenza verso questo invidiabile status era in atto da parecchio, pensate a quel verso di Ahi Maria di Rino Gaetano "Da qualche tempo ho più donne del dj" e siamo ancora fra gli anni 70 e 80 in Italia.

 

Se è quindi vero che ormai il luogo comune vuole il dj corteggiato da donne bellissime e costantemente accerchiato da cubiste da sogno, se è vero che gli si riconosce ormai la stessa carica sexy delle più celebrate rockstar, se è altresì vero che un sacco di giovani decidono di fare i dj solo per essere notati dalle ragazze mentre trafficano accigliatissimi dietro un mixer, sappiamo però che esiste un lato oscuro della medaglia. Dobbiamo ora rivolgere bruscamente le telecamere verso l'angolo buio dove si muove triste e pensoso il dj pretenzioso.

 

Un uomo perlopiù solitario che passa le nottate insonni a spulciare le pagine di Altered Zones per scaricare con la bava alla bocca l'ultimo remix dei Neon Indian, dopo appena trenta secondi che l'hanno messo online. Invece che dedicarsi a del sano porno come sarebbe normale attendersi. Un uomo che ha dedicato i suoi anni migliori a cesellare le sue compilation per generi, annate, assonanze stilistiche, tormentandosi sull'ordine migliore per disporle nella valigetta e riflettendo a lungo su quali fossero i pezzi più idonei per concatenare tipi di musica apparentemente lontani. Che è esattamente il tipo di cose che lo condannano ad un isolamento perenne.

 

Oggi esamineremo dei casi ipotetici di dj pretenziosi che per brevi stagioni trovano delle compagne. Sembra inverosimile ma a volte anche l'anello più svantaggiato della catena evolutiva del dj, nonostante non sia famoso nemmeno nel bar dove mette i dischi, riesce a suscitare l'interesse (curiosità? compassione? pietà?) di alcuni problematici esemplari di sesso femminile.

 

In genere si tratta di donne distratte che equivocano la tipologia di dj: lo vedono armeggiare autorevole in consolle e cadono nel tranello. In realtà il dj pretenzioso non ha niente a che vedere con gli spensierati e fascinosi cocainomani che entusiasmano i dancefloor della riviera di Rimini e Riccione. Già solo il colorito cereo del volto e l'espressione corrucciata di chi soppesa come se ne andasse della sua stessa vita la scelta di passare dai Sonics ai White Stripes, mentre in pista non c'è nessuno, dovrebbero essere un deterrente sufficiente per tutte le ragazze circostanti, anche le più disperate. Esistono altri campanelli d'allarme che potrebbero salvare da questa trappola umana le potenziali vittime. In genere basta fare attenzione alla prima domanda che pone il dj pretenzioso. Quasi sempre per approcciare questi rari esemplari femminili il dj pretenzioso lascia cadere nella conversazione in modo finto-casuale l'inesorabile "Ma tu che musica ascolti"? Molte potrebbero pensare a una banale chiacchierata per rompere il ghiaccio, equivalente a quelle sui segni zodiacali et similia. In realtà il dj pretenzioso sta valutando seriamente se esistono chance da concedere a questa relazione in nuce, riservandosi eventualmente la possibilità di non passare nemmeno alla domanda successiva. A quel punto le candidate DdDP (Donna del Dj Pretenzioso) sono ancora in tempo per salvarsi.

 

Ora mi rivolgo a voi col cuore in mano, ragazze. Usate la testa, prendete precauzioni! Basterebbe rispondere Vasco Rossi o Laura Pausini per elevare una salvifica barriera tra voi e la relazione più sbagliata della vostra vita. Proteggetevi! È per salvaguardare la vostra dignità, per non dover mai arrivare a dire un giorno  "Scusa caro, non ti arrabbiare, davvero non potevo immaginare che punk melodico californiano e power pop avessero tanti elementi in comune!".

 

Se il dj pretenzioso si presenta come un semplice appassionato di musica, non essendo ancora stato smascherato, le cose si complicano. Occorre farlo venire allo scoperto. Nella maggior parte dei casi vi confesserà di essere un dj pretenzioso solo dopo alcuni appuntamenti, per non compromettere l'unica possibilità stagionale di un'agognata copula. Ciò è dovuto al fatto che tale rivelazione normalmente sortisce nelle donne un effetto più respingente dell'ammissione di dipendenze da stupefacenti pesanti e di pratiche quali la coprofilia. Ergo nessun dj pretenzioso si sognerebbe mai di usare questo suo "hobby" come arma di seduzione, strumento invece utilissimo per tutti gli altri tipi di dj che rimorchiano direttamente dalla consolle. Dove spesso riescono persino a consumare, fra un missaggio e l'altro.

 

A volte delle donne, spesso non del tutto consapevoli delle conseguenze a cui vanno incontro, decidono scientemente di avere relazioni con dei dj pretenziosi, proprio in quanto dj pretenziosi. D'altronde la selezione naturale passa per vie spesso per noi imperscrutabili. Anche al dj pretenzioso, per quanto sembri contronatura, viene concessa l'opportunità di accoppiarsi. Ma ci sono equivoci da chiarire, elementi da conoscere per operare una scelta del tutto consapevole.

 

Per iniziare: essere la DdDP non vi garantisce i privilegi che hanno le  donne degli altri dj. Nessuno vi offrirà bevute gratuite nel club dove lavora il vostro uomo, visto che a causa della musica selezionata da lui il locale è costantemente vuoto. Pagherete tutto e a prezzo pieno. In alcuni casi appositamente maggiorato. Si narra di alcuni dj pretenziosi particolarmente disperati che iniziano relazioni sentimentali solo per costringere le malcapitate ad assistere agli interminabili dj set e così facilmente raddoppiare le presenze nel posto dove lavorano. Inoltre nessuno vi metterà gratuitamente nelle liste di "amici" e "vip" che non pagano all'entrata. D'altronde non c'è nessuna fila da saltare, figuriamoci se i proprietari mettono un biglietto all'ingresso, non sapreste davvero cosa farvene di un privilegio del genere. C'è per voi il grosso vantaggio che praticamente nessuna donna attenterà alla stabilità della vostra coppia, perché veramente chi lo desidera un idiota che passa la vita a rimuginare se mettere un brano di Amy Winehouse sia da vero dj indie. A parte forse alcuni esemplari più aggressivi di Strappona Vulgaris. Vi attendono però lunghe serate di noia in bar infrequentabili, costrette a presenziare per amore del vostro mischiadischi del cuore. Mentre le vostre amiche si divertono sfacciatamente altrove, ballando musica latin, strusciandosi addosso a nerboruti ballerini sudamericani, ubriache di mojito e shottini, voi rimarrete da sole ad ascoltare musica che non vi piace, nonostante la vostra pretenziosa metà non se ne faccia una ragione ("Che significa non mi piacciono questi!? Ma sono i Vaccines!"). Se può consolarvi sappiate che come voi la pensa il resto della popolazione mondiale. Il tutto mentre l'indaffaratissimo consorte giramanopole non vi degna praticamente di uno sguardo e se gli rivolgete la parola sbuffa pure, perché è tutto concentrato a cercare la liason fra un pezzo dei Pere Ubu e uno dei TV On The Radio. 

 

Dopo un numero in genere abbastanza breve di sventurate notti trascorse ad appassire su uno sgabello, trangugiando costosissimi ma mai sufficienti drink, anche la più innamorata delle DdDP inzia ad inventare scuse per evitare quelle crudeli sedute di tortura. Il dj pretenzioso in genere la prende malissimo, ma finge ipocrita condiscendenza ("No cara, davvero, non importa se non vieni stassera, capisco che tu abbia voglia di passare una serata con le tue vecchie zie, ogni tanto"). Lo vedrete per le settimane seguenti con un muso lungo chilometri. Quando lei deciderà infine di tornare ad ascoltarlo mettere dischi, dopo aver subito continue pressioni, minacce e ritorsioni e si troverà di nuovo davanti al solito locale deserto, lui dapprima tenterà una tardiva captatio benevolentiae dedicandole canzoni che lei giustamente schifa ("Ma cara, questa è la nostra canzone!") e subito dopo sarà pronto a colpevolizzarla  ("Guarda, fino a dieci minuti fa era strapieno di gente che ballava sui tavoli, mi sa che sei tu che porti sfiga"). A quel punto la santa donna dovrebbe ricorrere alle cure di uno specialista in disordini della personalità.

 

Anche per quanto riguarda la vita casalinga la donna del dj pretenzioso deve rassegnarsi a lunghe solitudini e infiniti silenzi mentre lui affitta l'impianto, monta l'impianto, mette i dischi, compra i dischi, sceglie i dischi, prepara i dischi, scrive i titoli delle canzoni, scrive le recensioni, va ai concerti, di cui dopo scriverà delle recensioni, interagisce in rete con mezzo universo musicale indipendente, come se ne facesse davvero parte. Inizialmente la poverina soffrirà per questo. In realtà la DdDP arriverà presto a comprendere che quel silenzio è spesso preferibile alle conversazioni di estremo interesse sul singolo di Jamie XX o sulla scarsa forma dei Washed Out nell'ultima data italiana. In quei casi, oh sventurate ragazze, annuite sempre e non contradditelo mai. Tanto fra un po' dovrà lasciarvi per andarsene ad aggiornare il suo blog o a uno dei suoi imperdibili concerti. Altre informazioni utili:

 

  • per San Valentino, anziché cenette romantiche, rose e cioccolatini la DdDP è solita riceve vinili rarissimi di Modselektor. Va menzionato il dettaglio insignificante che lei di solito non possiede alcun giradischi. Al che sarà cura del dj pretenzioso riprendersi rapacemente quei vinili ("Evabbè se proprio non sai che farci") e sostituirli con delle banali compilation registrate su anonimi cd vergini.
  • Per quanto riguarda le ferie estive la DdDP sarà costretta a sacrificare i suoi sogni di spiagge deserte e capitali europee per andar dietro ai festival musicali dislocati nei posti più disparati d'Europa ("Ma cara, altro che Parigi, vedrai, Novi Sad è BELLISSIMA!") e assistere così alle performance di artisti che grazie al dj pretenzioso ha imparato presto a odiare con tutta sè stessa.
  • A Capodanno? Trovatevi delle valide alternative: lui mette i dischi!
  • Siate inoltre consapevoli che unendovi a tale mostro mettete a rischio anche i vostri risparmi di una vita, che verranno probabilmente bruciati in investimenti profittevolissimi quali l'ultima avveniristica consolle, vinili, tshirt di gruppi improbabili (che nel caso la band perda quotazioni proverà a rifilarvi come regalo per Natale o San Valentino).

 

Non è un caso che spesso, senza lasciare nemmeno un bigliettino di addio, da un giorno all'altro la poveretta fa le valigie in tutta fretta e scappa. In genere con altri uomini che ha conosciuto mentre il dj pretenzioso era a girare dischi o all'ennesima imperdibile serata di un'etichetta specializzata in gruppi screamo. Al nuovo compagno la ormai ex DdDP avrà chiesto prima che tipo di musica ascolta, per cautelarsi. Solo dopo che il candidato avrà risposto "I Modà e Gigi D'Alessio" e avrà dimostrato di possederne le discografie complete con copie originali degli album, la donna rinfrancata alfine gli si concederà sessualmente in modo generoso ed entusiasta.

 

(dedicato alla mia paziente DdDP)

lunedì, 05/09/2011

Amore e (soprattutto) follia

Sembra un'idea un po' improbabile («suicida» è la prima parola che mi viene in mente, ma forse sono io che sono pessimista) e anche se sono molto curioso ho qualche dubbio che riuscirò ad andarci. Però mi sento in dovere di segnalare Ballate d'amore e follia. Viaggio tra le murder ballads di Nick Cave, ambizioso spettacolo / reading che si svolgerà Domenica 2 Ottobre al Teatro degli Atti di Rimininell'ambito dello Smiting Festival.
Leggete di cosa si tratta:

 

Ballate d’Amore e Follia – viaggio tra le Murder Ballads di Nick Cave ha come oggetto l’umorismo nero e le follie tra amore e morte delle ‘Murder Ballads’ di Nick Cave & The Bad Seeds. 
Si tratta della prima assoluta nazionale e unica replica di un evento culturale e musicale mai proposto altrove e con una serie di protagonisti del mondo musicale/cantautorale italiano, mai prima insieme fino a questo esperimento. […]

 

Allineato quindi al tema ‘Perdere la testa’, uno spettacolo totalmente originale, occasione di approfondimento culturale del cantautorato estero, ideato da Musincanta, con la direzione artistica di Marta Ileana Tomasicchio e Pier Angelo Cantù, sostenuto dall’Associazione Culturale Timanfaya, con partner Neon Caffè, SoS Suoniodorisapori e EccePromo.

 

Nello specifico, un appuntamento straordinario in cui si verrà traghettati tra le Murder Ballads di Nick Cave, tra reading e letture tra cui per la prima volta in Italia i testi originali tradotti in italiano con ambientazioni e incursioni musicali e disegni ad essi ispirati.

 

Al momento confermati:

  • Angela Baraldi (Canali plays Joy Division feat.Angela Baraldi)
  • Cristiano Godano (Marlene Kuntz)
  • Cesare Basile
  • Giorgio Canali (CSI, Giorgio Canali e i Rossofuoco)
  • Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori, One Dimentional Man)
  • Dany Greggio
  • Simone Lenzi (Virginiana Miller)
  • Manuel Lieta (Stardog)
  • Omar Pedrini (Timoria, Rai5 Rock e i suoi fratelli, Isoradio)
  • Emma Tricca
  • Vincenzo Vasi (Vincenzo Vasi, Vinicio Capossela, MondoKane)

Il cartellone è in continua evoluzione

Tutte le info qua e qua. Magari poi sarà bellissimo, ma io ho un po' di paura.

venerdì, 02/09/2011

Il teorema della bella canzone nelle mani sbagliate

Mi sembra di averlo già scritto su queste pagine, ma facciamo finta che l'abbia scritto un Reynolds, un Bangs o uno di quegli altri giornalisti musicali che piacciono ai giovani e non il vostro trascurabile blogger di quartiere: una canzone è una grande canzone se rimane bella anche quando cade nelle mani sbagliate.
Per dimostrare il teorema, si veda ad esempio la serie di cover (una per anno per ciascuno degli ultimi 10 anni) messa in piedi dai Tokio Police Club sotto il marchio della Polaroid (no, Enzo non c'entra). La band canadese a me è sempre sembrata poco più che insignificante, e non ho mai capito come abbia fatto a incidere per etichette blasonate e a raggiungere una certa popolarità; ho provato ad ascoltare diverse volte i loro dischi e tuttora non ricordo il titolo di nemmeno una canzone (nè mezza melodia).  

 

La serie di cover, dicevo, pesca a piene mani nel repertorio indie e mainstream degli ultimi anni (c'è un po' di tutto: dagli Strokes ai Phoenix, dai Queens of the stone age a Kelly Clarkson), e sentire tutte queste canzoni rifatte da una band di tale scarsa personalità è la perfetta cartina di tornasole per distinguere i pezzi davvero belli (che reggono anche al clamoroso anonimo appiattimento operato dalla band dell'Ontario) da quelli semplicemente carini (che magari sono tenuti in piedi più dall'arrangiamento, dalla produzione o dal nome di chi li ha portati al successo, piuttosto che da una vera eccellenza in termini di scrittura). Confrontate qua sotto All my friends degli LCD Soundsystem con South Side di Moby (che a me ai tempi piaceva parecchio), e vedrete che la prima tiene egregiamente, mentre la seconda è davvero un pianto. C. V. D.

 

 

 

giovedì, 01/09/2011

Le vostre nuove t-shirt preferite

Sono quelle di Monsters of Grok: grandi scienziati, filosofi e pensatori della storia con loghi da rock band.

Idea semplice, ottima esecuzione e successo garantito. Alla prossima lezione di Filosofia della Scienza non ci sarà nessuno più cool di voi.