martedì, 29/04/2008

Se scrivi un post a punti vuol dire che non hai tempo

O idee. O che stai copiando il padrone di casa.

Salve, sono Giorgio Blueblanket.

Come probabilmente saprete, Inkiostro è stato rapito ieri nel Bronx da una banda di portoricani e da 24 ore è rinchiuso in un seminterrato, dove i malintenzionati cercano di carpire il codice della sua carta di credito costringendolo all’ascolto coatto di musica altrettanto coatta. Cascano male, però: Ink ha già espresso gradimento per l’ultimo di Shakira e per il Best of di Jennifer Lopez, mentre uno dei rapitori si è dovuto amputare la mano per resistere senza impazzire.

Nel frattempo il blog è lasciato inerme in mano a chiunque (prova ne sia che ci scrivo anche io) e molti* sono confusi, disorientati, in preda ad attacchi di agorafobia, amaxofobia, glossofobia, rupofobia, nomofobia e, in alcuni casi, parureris (ma sinceramente parliamone, ne soffrivate già prima, lo so, vi capisco). Tra l’altro, mentre scrivevo questo post è arrivato il post di Woland a segnalare un inquietante calo delle visite.

Ma non vi preoccupate, io sono tornato qui per qualche giorno dalla Francia** apposta per questo: farvi sentire come se foste ancora seduti a leggere il vostro caro, vecchio Inkiostro.

Quindi adesso seguite me: fate un bel respiro. Fatto? Bene. Ora visualizzate alcune immagini felici, se non vi vengono in mente ve le suggerisco io: Douglas Coupland ricostruito con i Lego che scrive davvero un libro (ed è un libro bellissimo). Kevin Smith impegnato in un biopic sugli 883. Nick Cave che fa uscire un nuovo disco (ed è in disco belliss…bell… è un disco di Nick Cave, vabbè). Cat Power che esce dal tunnel del piano bar e comincia ad incidere indietronica insieme ai Suburban Kids with Biblical Names. Xkcd che fa una vignetta sullo spam in uffico (ahah, rido solo a scriverlo). Una donna che vi si avvicina e vi sussurra all’orecchio con un unico sospiro sexy “Sai, i tuoi feed mi emozionano, mi ritrovo a ribloggarne la metà su Tumblr ed a parlarne su Twitter per l’altra metà, mi addormento con le tue canzoni preferite su LastFm, leggo i tuoi libri su Anobii ed ho scoperto che abbiamo un sacco di amici in comune su Facebook… mi bookmarkeresti?***”.

Bene, ora che i vostri accessi (e la vostra pressione) sono risaliti fino ad un livello normale, partirei con il post vero, che è più o meno così:


_Happy Sad, o “anche tu Michel Gondry”. Una meraviglia di video per Norah Jones e una cosa più homemade per Paolo Conte. (Come? Preferivate Norah Jones? Accontentàti).


_You’re so quirky! And so am I!. Se Juno fosse 10 volte più corto e 100 volte più onesto (per festeggiare l’unico bel risultato di questa campagna elettorale, lo 0,3 percento del buon Ferrara) (via Violetta)


_Cinema inesistente. Continuando con le speculazioni sulla celluloide, tra Woody Allen e Luttazzi, tre pagine di recensioni di film mai esistiti. Esempio: Quattro matrimoni e otto funerali

Jim ama Laura, Laura ama Chris, Chris ama Julia. Julia ama travestirsi da segretario delle nazioni unite e commerciare in pollame al mercato nero. Anche Frank ama Julia, ma Frank è solo un ombrello e non ha speranze. Il funerale di Monkey-monky, l’odiosa scimmietta della Regina, è l’occasione per ognuno di riflettere sulla mutevolezza del clima, gustando superbe tartine al salmone avvelenate personalmente dal Principe del Galles.


_Aspetta primavera, Bandini. Ma voi l’avevate letto questo post? E questo? E questo? Tanto per ribadire che costui è un genio.


_Col senno di poi, come dargli torto. Una notizia d’antan per i cultori dello shoegaze in senso lato. Perché l’ottimismo è il profumo della vita.

 

_L’inarrivabile approfondimento sociale di Repubblica. Cattive ragazze. Giusto un po’ surreale qua e là.


_Grilli per la testa. Qualche giorno fa era il 25 aprile, si ricordava la Liberazione e la fine vittoriosa della Resistenza (anche se qualcuno non era troppo d’accordo). Nello stesso giorno a Torino si proponevano tre referendum, due dei quali molto condivisibili. Perché ne parlo? Perché su Macchianera Filippo Facci dedica 4 puntate a sconfessare Beppe Grillo con le sue stesse armi: personalismi, fatti poco significativi, allusioni, pareri di gente che non lo sopporta (qui, qui, qui e qui). Killeraggio mediatico su commissione? Perché no. I grillini non apprezzano e senza cogliere il paradosso insultano, dal primo commento, senza preoccuparsi di smentire nel merito, Facci figliodiputtanaservodeiservirottinculo. Se Grillo al netto dei fatti non ci fa una grande figura (ma nemmeno una terribile), vedendo Facci così gratuitamente offeso (quando, ne parlavo tempo fa, esiste ancora la possibilità di incazzarsi e smentire con un po’ di civiltà, o persino di offendere, ma contestualmente e portando degli elementi a proprio favore) pensavo a cosa direbbero i grillini dell’articolo di Merlo. Servo di chi?


_Senato: Schifani è presidente. Nomen omen, ha detto il mio coinquilino. E “Bossi sa cosa può farci con i fucili caldi”, ha chiosato una mia amica. Esagerati. “Come è possibile?”, si chiedeva El Pais già da prima dei risultati delle elezioni. È possibile, è possibile. Io, per conto mio, un modello comportamentale ce l’ho.


_P.S. Un intero post su Inkiostro e credo non sia ancora comparsa la parola nerd. Diamine, rimedio subito. Saluti.

 


* Tutti quelli che non guardano mai la firma dell’autore a fine post, maledetti

** In Francia, peraltro, soffrire di paruresis, anche in forme lievi, è una maledizione; i bagni francesi sono infatti di solito non più grandi di 6, 7 metri quadri, suddivisi generalmente in un corridoietto (molto -etto), un cubicolo minimale per le signore, un cubicolo minimale per gli uomini. Con gli orinatoi. E senza porta all’ingresso. Questo significa che voi dovete pisciare senza una porta dietro di voi mentre un metro/un metro e mezzo alle vostre spalle delle signorine se la ridono perché voi tentate di pisciare (e così via, in un circolo potenzialmente infinito che è stato studiato come applicativo del moto perpetuo). Altro che paruresis, poi.

*** Quest’ultima temo vada meglio con gli uomini che con le donne. Portate pazienza.

11 Commenti a “Se scrivi un post a punti vuol dire che non hai tempo”:

  1. punch-drunk ha detto:

    ahahah, no. però un buon 50% lo volevo scrivere da un po’ sul mio. poi si fa di necessità virtù, signoramia.

  2. valido ha detto:

    Di’ la verita’, a te Ink ti ha avvertito un mese prima se no non ce la facevi a scrivere tutto sto canto della Divina Commedia. ‘Spetta che vado a scrivere qualcosa da te se no il tuo lo riapri a Ferragosto…

  3. punch-drunk ha detto:

    enver: grazie, chiaramente. (lo pago, enver, se qualcuno se lo chiedesse)

  4. punch-drunk ha detto:

    disorder: mah, non saprei, potrebbe essere lui. anche le altre fobie esistono peraltro, ma questa mi aveva colpito.

    abbo: possibilissimo. mandiamo qualcuno a setacciare l’abruzzo, orsù!

  5. Abboriggeno ha detto:

    (tanto se volesse inventarsi due-tre post fighi su new york anche senza esserci andato stavolta, non sarebbe un problema…)

  6. Abboriggeno ha detto:

    secondo me questo porto di mare è solo la prova generale di chiusura del blog (almeno da parte dell’autore originale), cosa che avverrà a breve. E magari NY è tutta una montatura. Inkiostro è in verità in Abruzzo, sperduto in una casetta di montagna a rilassarsi e a godersi questi due ponti.

  7. Disorder79 ha detto:

    Ma chi l’ha scritto questo post? non riesco a capirlo.. non sarà mica quello che si lamentava di non godere di ospitate esterne sul proprio blog e poi le va a fare lui vero? :D

    (il link sulla PARURESIS è bellissimo. Pensavo avesse a che fare con i gioielli, invece non è così, o meglio anche sì ma non *quei* gioielli)

  8. Enver ha detto:

    Giorgio tutta la vita

  9. punch-drunk ha detto:

    quando torna da new york.

    e per la cronaca, tante persone.

  10. Felson ha detto:

    Ma quante cazzo di persone scrivono ora qui dentro?

    E soprattutto: quando ritorna a postare il padrone di casa? Eh?