venerdì, 12/03/2010

E il baustellometro si impenna

Eccolo qua: da oggi è in rotazione in tutte le radio Gli Spietati, il nuovo singolo dei Baustelle che anticipa il nuovo disco I mistici dell'occidente (che esce il 26 marzo per per Atlantic/Warner) e Un romantico a Milano, il primo romanzo scritto dal cantante Francesco Bianconi (che esce il 30 marzo per Mondadori). Il primo è stato prodotto da Pat McCarthy (già con Madonna, U2 e REM) ed è introdotto da una citazione di Elémire Zolla, il secondo viene definito dalla sua scheda «La vita agra mezzo secolo dopo»: rassicurante vedere che il tasso di pretenziosità del tutto non è calato neanche un po'.

 

 

Io devo ancora farmi un'idea precisa, anche se al primo ascolto mi sembra un classico esercizio di stile baustelliano, forse un po' più orecchiabile e sanremese che in passato e con un testo più facilotto rispetto ai loro standard. A voi come sembra?

18 Commenti a “E il baustellometro si impenna”:

  1. […] era stata annunciata per più di un anno fa poi però non se n'era saputo più niente, e il dubbio […]

  2. […] Gli Spietati continua a sembrare il loro singolo peggiore di sempre, stasera il nuovo video dei Baustelle […]

  3. […] Baustelle, canzoni, musica, Vincenzo Mollica Mi fa capir che hanno chiuso i Baustelle più che recenti canzon meno belle vederli recensiti da Mollica il che solitamente signifìca sprofondo […]

  4. nicolas ha detto:

    "Ad avercene, di gruppi italiani che vogliano coniugare zolla e patty pravo in un colpo solo". No.

  5. punch-drunk ha detto:

    no, ma in effetti partivo da un assunto che ink sa (ma magari non ricorda), cioè che io sono un fan dei baustelle dal sussidiario, quindi per ogni nuova uscita vorrei una cosa molto migliore della precedente e tendo a mettere tutto in prospettiva (risultando ipercritico). e con quel "pensavo uscisse più tardi" intendevo che presto ci potrò mettere su le mani -yum.

  6. davide ha detto:

    @punch drunk: è vero, anch'io ho spesso notato la produzione densa e "stratificata" di molti pezzi dei baustelle… una specie di wall of sound digitale che, in realtà, non mi è mai troppo dispiaciuto.
    in effetti, pur essendo d'accordo con alcune osservazioni già fatte qui sotto, un pò mi stupisce la valanga di commenti negativi. capisco che la pretenziosità dei baustelle possa dar fastidio, ma una volta acquisita pacificatamente – direi quasi "assimilata" . bisogna riconoscere che l'a(lle)gra ciurma di bianconi sa fare il suo lavoro.
    che poi, per dire: ad avercene, di gruppi italiani che vogliano coniugare zolla e patty pravo in un colpo solo.

  7. punch-drunk ha detto:

    mah. sì, è "ragazzo triste", e non mi pare una gran canzone (anzi), e ci sono alcuni dettagli musicali (lo scacciapensieri prima della voce col vocoder) poco sopportabili (perché messi lì un tanto al chilo), per non parlare del testo ("lo sai" alla fine dei versi col vocoder per tenere la metrica, scontatissima – e non voglio parlare del fatto che tutto il testo, sì, rigira intorno alle solite cose dabbaustelle degli ultimi due album, e non ha gran motivo di esistere).
    però non c'è più alla produzione rossi! evviva! dico, non più una stratificazione sonora costruita con seicento strumenti che fanno tutti la stessa identica cosa! un produttore! un produttore con dei suoni che non sembrino tutti di plastica!*
     
    e poi pensavo uscisse più tardi.
     
    * sto esagerando? chiedo un piccolo esperimento: si ascolti una canzone dei baustelle prima o dopo un'altra canzone qualsiasi. si dovrebbe percepire una curiosa differenza, come se quella dei baustelle fosse in qualche modo più artificiale. ecco, quella differenza è dovuta al fatto che ogni singola cosa è processata sedicimila volte, raddoppiata da decine di altre cose analoghe. una produzione per accumulazione che io non ho mai granché digerito.

  8. Johnny U. ha detto:

    E' ragazzo triste!!!!!
     

  9. cec ha detto:

    Concordo con i più, mi viene in mente solo una parola, banale. Così come è banale lui e la sua fastidiosa spocchia.
    Poi magari la riascolto e cambio idea, ma ne dubito..

  10. tristantzara ha detto:

    Sì anche per me sono pretenziosi, e poi se si è anticonformisti per davvero non si pubblica per Mondadori ma piuttosto per Fazi, Donzelli, E/O, Voland o Isbn, ce ne sono insomma…
    …invece ho preso l'ultimo dei Madness : spettacolare, la loro musica di sempre ancora meglio suonata e con un tocco di balcani :-)) 30anni e mai un tocco di dance : strepitosi no ? mancano solo gli Specials purtroppo a me.

  11. pieromod ha detto:

    sto vomitando le mie stesse palle

  12. Langabalenga ha detto:

    …ci sento un pò di "ragazzo triste"…come me ah ah….solita cagata dei baustelle.

  13. Gambe ha detto:

    Canzone un po' banale…Ma voglio essere ottimista…magari le ALTRE canzoni dell'album sono meglio.
    Non che ci voglia molto, in effetti…già lasciando la leadership del canto alla "voce femminile" che è almeno una spanna più su del nostro Bianconi…

  14. Betta ha detto:

    se bianconi sapesse cantare sarebbe già un bel passo avanti.

  15. doc ha detto:

    Malgrado Belgrado, una qualunque canzone di Amen (anche lo strumentale)  è meglio di questa cosa.

  16. Bandini ha detto:

    Kekko: a te è andata bene, a me al primo ascolto mi si è rotto il cazzo.

  17. kekko ha detto:

    Al primo ascolto sembra terribile. Dubito che mi farò un'idea da secondo ascolto, mi si è rotta la radio in macchina…

  18. bollA ha detto:

    solita canzone rassicurante dei baustelle. il lato positivo è che, se non altro, non si mettono a sperimentare, peggiorando la situazione, ma continuano a fare quel che han sempre fatto.