giovedì, 26/08/2010

Sereno o poco nuvoloso

I Perturbazione sono una band che non ha più nulla da dimostrare.

Qualitativamente ha già dimostrato tutto mille anni fa con il suo capolavoro In circolo, che fotografa un collettivo perfetto sotto praticamente tutti i punti di vista e contiene quella che è forse la più bella canzone italiana del decennio scorso (Agosto, ovviamente, che si contende con Estate di Bruino Martino il titolo di canzone estiva più triste di tutti i tempi, e che come Estate avrà sicuramente una vita molto lunga). Negli anni successivi, poi, i Perturbazione hanno dimostrato che in un paese di merda come il nostro una band che produce del pop così sopraffino non avrà mai il successo che merita: troppo priva di pose e pretese modaiole, troppo incapace di velleità e compromessi commerciali, troppo poco ggiovane per piacere agli adolescenti e troppo cazzona e volutamente sghemba per conquistare i seriosi amanti della musica d'autore. Una band quasi unica che probabilmente non ci meritiamo.

 

E' più o meno con queste premesse che qualche mese fa è uscito Del nostro tempo rubato, mostodontico opus (24 canzoni!) con cui il gruppo torinese è tornato sulle scene. Come da copione non se l'è cagato quasi nessuno, e come da copione c'è poco da dire: non c'è nessun altro come loro. Sarebbe facile spendere parecchi paragrafi per spiegare la garbata bellezza del disco, tanto nelle sue ballad (la «nota stonata di tromba delle scale» di Primo) quanto nei singoloni (l'inno anti-capitalista Mao Zeitung, che per me è stato un utile mantra personale in un periodo di angosce lavorative), tanto nelle collaborazioni (un ottimo Dente nella nazional-popolare Buongiorno Buonafortuna) quanto nei molti divertissment, ma non so se servirebbe qualcosa. Provate ad andare a uno de loro prossimi concerti (suonano stasera alla Festa dell'Unità di Bologna, il 12 settembre all'Hana-bi di Marina di Ravenna, il 18 a Carpi per il Festival della filosofia, e in mezzo a Brescia, Pisa, Milano) e vedrete. Tanto non hanno più nulla da dimostrare quindi, visto che non sono loro, forse siete voi.

 

 

MP3  Perturbazione (+ Dente) – Buongiorno buonafortuna

MP3  Perturbazione – Primo

4 Commenti a “Sereno o poco nuvoloso”:

  1. […] I Perturbazione sono una band che non ha più nulla da dimostrare. Qualitativamente ha già dimostrato tutto mille anni fa con il suo capolavoro In circolo, che fotografa un collettivo perfetto sotto praticamente tutti i punti di vista e contiene quella che è forse la più bella canzone italiana del decennio scorso (Agosto, ovviamente, che si contende con Estate di Bruno Martino il titolo di canzone estiva più triste di tutti i tempi, e che come Estate avrà sicuramente una vita molto lunga). Negli anni successivi, poi, i Perturbazione hanno dimostrato che in un paese di merda come il nostro una band che produce del pop così sopraffino non avrà mai il successo che merita: troppo priva di pose e pretese modaiole, troppo incapace di velleità e compromessi commerciali, troppo poco ggiovane per piacere agli adolescenti e troppo cazzona e volutamente sghemba per conquistare i seriosi amanti della musica d'autore. Una band quasi unica che probabilmente non ci meritiamo.[#] […]

  2. […] Perturbazione fanno le cose per bene, e già qualche mese fa, in occasione dell'uscita del loro ultimo disco Del nostro tempo rubato, vi ho spiegato […]

  3. Elena ha detto:

    E i Baustelle dove li lasci?

  4. Alex ha detto:

    In questi tempi di Fiat Marchionne contratti e diritti obsoleti i Perturbazione hanno scritto cose definitive.