lunedì, 31/05/2010

Banksy VS Napoli

Una volta le opere d'arte che erano sul suolo italiano arrivavano Napoleone o i tedeschi e ce le portavano via. Adesso invece facciamo tutto in casa: è successo a Napoli, dove un lungimirante (e bravissimo) writer ha coperto con un graffito l'opera che Banksy aveva fatto in via Benedetto Croce (detta Madonna in estasi (consu)mistica). Come riporta il Corriere, l'opera dello street artist di Bristol era quotata intorno ai centomila dollari. Alè!

 

9 Commenti a “Banksy VS Napoli”:

  1. Ilaria ha detto:

    Superquote infinito ma veramente infinito al commento di J.
     

  2. chiara ha detto:

    ecco,
    lo sapevo… mi son detta tante volte di volerla fotografare ma passavo di là tutti i giorni e adesso è stata coperta.
    posso dire anche che ormai quello stencil non si vedeva quasi più perché il muro se l'era "mangiato".
    era scrostatissimo e chi è passato di là a riscriverci sopra non è che ha fatto caso a quei due pazzettini di stencil che erano rimasti… 
    capita.
    e poi i napoletani sono dei grandi anche loro… e mi incanto a guardare altro. (vedi iabo alla stazione di gianturco).
    comunque mi sa che ce n'è anche un altro di stencil di bansky…. basta guardarsi intorno e fare un po' attenzione!!! 
    le città cambiano … pazienza!

  3. NSRT ha detto:

    Volevo scrivere Bansky, ma stavo sorseggiando bicarbonato :D

  4. NSRT ha detto:

    I muri napoletani sono coperti da opere di artisti anche napoletani (vedi kaf), certamente meno quotate ma non meno suggestive. Credo che Bransky non voglia essere un'autorità nonostante le quotazioni e credo anche che sia consapevole del rischio a cui le sue opere vanno incontro. È il gioco beffardo e democratico di questa arte: correre il rischio che qualcuno ti copra, che sia un writer (con gusti dubbi) o un ammistratore troppo zelante (ma non è il caso certo di Napoli).
    In questo caso è andata così: rammarico e pazienza. Non tutti i writer conoscono e riconoscono l'arte contemporanea anche quando questa attinge da territori comuni.
    Poi se vuoi apriamo un grosso capitolo su come, noi napoletani, siamo così abituati alle brutture inflitte a questa città che guardiamo con la stessa disinvoltura muri scrostati e decandenti e panorami mozzafiato senza farci prendere dallo schifo né da sindrome di stendhal.
    Magari altrove, di fronte a tale opera, writer radical chic avrebbero pasteggiato con sushi e vino bianco. Stavolta però è andata così :)

  5. Angie ha detto:

    A me pare un fake bello e buono, non sembrano neppure gli stessi muri…e poi non esisteva la regola del "non sovrasbombolettare"?
    A parte ciò, stencil o graffiti che siano, fanno parte di una realtà in movimento (la città) e come tali sono sottoposti al movimento. Resta il fatto che il writer che ha coperto Banksy dovrebbe prendere serie lezioni….'na ciofeca.

  6. reveren ha detto:

    "quei muri sono dei napoletani" e poi ci lamentiamo di bossi

  7. J. ha detto:

    per quel che mi riguarda i graffiti dovrebbero essere effimeri di per sè, attribuirgli un valore mi sembra un po'  'na minchiata.
    sta di fatto che il bombolettaro da strapazzo che ha coperto questo oltre ad essere una chiavica di writer si è dimostrato essere un bel pirla…
    by the way: a "writer",  taggatevi sta minchia, avete rotto le palle con i vostri nomi da rincoglioniti, se non avete un'idea che è una, scarabocchiare accazzo il vostro nome mille volte su un muro non aiuta a trovarne. e rompe francamente i coglioni

  8. antonino pio ha detto:

    se non ne sai mezza di graffiti non  parlarne che è meglio. è una delle peggiori cose fatte da bansky al mondo, che tra l'altro viene coperto in tutto il mondo ormai. perchè?
    perchè non fa graffiti.
    e se i suoi stencil valgono 100 mila euro non cambia niente a nessuno perchè quei muri sono dei napoletani e non di bansky