mercoledì, 18/11/2009

Armistead Burwell Smith IV for president

Chi? Ok, ho scelto volutamente il nome completo (chissà perchè dalle nostre parti nessuno si chiama mai Mario Rossi IV), ma se uso il nome colloquiale Zach Smith cambia qualcosa? Scommetto di no. Ed è un peccato perchè Zach Smith, insieme a Rob Crow mente e anima degli eccezionali Pinback, è uno di quei personaggi piccoli piccoli di una certa scena indie americana che sono sulla breccia da 20 anni e non hanno la minima intenzione di togliersi di mezzo. Per fortuna.

 

Di Rob Crow e della sua inarrestabile vena creativa (che va da una stramba carriera solista a un surreale progetto metal ad almeno altre 4 band) abbiamo già parlato più volte su queste pagine, ma Zach Smith è sempre rimasto fuori dal radar. E non se lo merita, visto che il sound dei Pinback è al 50% roba sua (come è ovvio sentendo il resto della sua produzione); ma anche perchè prima dell’arrivo di Rob Crow era lui a far parte di una band seminale (si può usare adesso?) della scena californiana di metà anni ’90, da cui sono germogliati, oltre ai Pinback, anche i ben più noti Black Heart Procession. I Three mile pilot univano il basso di Smith alla voce cavernosa di Pall Jenkins e hanno pubblicato un po’ di bei dischi dal ’92 al ’99 prima di andare in pausa per lasciare spazio alle più ingombranti carriere delle nuove creature musicali dei suoi titolari.

 

Da anni si ventilava di ritorno di fiamma tra Smith e Pall Jenkins, e finalmente qualche settimana fa è stato dato alle stampe il nuovo singolo Planets; un gran bel pezzo che non deluderà i fan dei Pinback nè quelli dei Black Heart Procession, per non parlare di quelli dei Three mile pilot, se ce ne sono ancora in giro. Nel 2010 dovrebbe uscire un disco intero (per Temporary Residence, l’etichetta che ha ereditato alcuni dei nomi migliori della semi-defunta Touch & Go tra cui, appunto, i Black Heart Procession e i Pinback) e se tanto mi dà tanto non potrà che essere un grande disco di ballate cavernose, giri di basso chirurgici e melodie intrecciate.

 

E se non bastasse, coi Pinback in pausa da un po’ e i Three Mile Pilot non ancora tornati sulle scene, Smith non se ne sa con le mani in mano ed è in procinto di pubblicare un nuovo disco del suo progetto solista Systems Officer. Le coordinate musicali sono sempre quelle, e per il sottoscritto, ovviamente, è una bella notizia. Il marchio di fabbrica sono sempre quei giri di chitarra, basso e pianoforte incastrati come un ingranaggio, in cui tutte le parti si muovono poco a poco per creare una macchina complessa e affascinante. Che non riesco a smettere di ascoltare.

 

 

Three mile pilot – Planets (MP3)

Systems officer – Pacer (MP3)

 

 

2 Commenti a “Armistead Burwell Smith IV for president”:

  1. utente anonimo ha detto:

    three mile pilot = love