domenica, 11/10/2009

Graphic Novel. Lo stato dell’arte (in Italia)

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C’è crisi, ormai è tautologico, e la crisi colpisce anche e soprattutto il mondo del fumetto. Le nuove uscite si contano davvero sulle dita di una mano. Il mercato è fermo, o sembra tale, mentre all’estero si pubblica molto di più. L’appuntamento con Lucca Comics è ormai alle porte e ci si chiede quali saranno le novità presentate dalle case editrici (tranne questa chicca).

Ecco le uscite più recenti:

Il gusto del cloro di Bastien Vivès (Black Velvet, 18 euro)
Bastien Vivès è il giovanissimo fumettista (1984) scoperto da Gipi durante la sua trasferta parigina. Risulta infatti abbastanza simile al nostro autore italiano, tuttavia Vivès si concentra soprattutto sui drammi amorosi, tema che Gipi non si sogna di toccare. Per adesso ha pubblicato in Italia solo Il gusto del cloro per la Black Velvet (premio come “Rivelazione” al Festival di Angoûleme del 2009). Questa graphic novel è la storia di un incontro tra due persone in una sorta di limbo spazio temporale ritagliato dentro alla vita di tutti i giorni, vita che avvertiamo appena scorrere fuori dalla piscina, fatta di altre persone, lavoro, impegni. I disegni al limite del minimalismo e un finale più che aperto sono riusciti a stringere lo stomaco di chi sta scrivendo.
Se masticate un po’ il francese potete trovare i fumetti di Vivès su amazon.fr, sinceramente sono tutti validi. Nell’attesa potete continuarlo a seguire sul suo blog "Comme quoi".


Asterios Polyp di David Mazzuchelli (Phanteon Books, 18 euro su ebay)
David Mazzucchelli ha realizzato due tra le più importanti saghe superoistiche degli anni ottanta, entrambe scritte da Frank Miller: Daredevil Born Again (1986) e Batman Anno uno (1987). Ultimamente ha abbandonato questo genere per impegnarsi in altri progetti collaborando con Paul Karasik alla trasposizione grafica di Città di vetro di Paul Auster (1994) e realizzando illustrazioni per il The New Yorker.
Nel corso del 2009 è stata pubblicata negli USA la graphic novel Asterios Polyp, a cui ha lavorato per una decina d’anni.


Evo la ragazza del fiume vol. 1 di Tommaso Destefanis e Andrea Vignali – Francesco Trifogli (Double Shot, 7 euro)
La protagonista Fiore è una ragazza fuori dal comune, ha il potere di creare dei ponti tra mondi diversi. Come insegnano i supereroi “grandi poteri, grandi responsabilità”, ma per Fiore la vita è più che altro un incubo continuo. Il primo numero di questa serie mette molta carne al fuoco, ed è ancora da vedere come le linee della trama riusciranno a formarsi. Quello che per ora è ben visibile è l’altissima qualità dei disegni, che creano un mondo onirico in cui realtà e sogno si fondono.
Questo fumetto mi ha ricordato un altro grande albo (sempre pubblicato dalla Double Shot e poi da Vertigo), DEMO di Brian Wood e Becky Cloonan. Anche lì la scoperta dei “poteri speciali” in un gruppo di adolescenti è narrata con un bianco e nero fortissimo che rende bene lo straziante percorso per diventare grandi. “When you grow up, your heart die”.


New York Diary di Julie Doucet (Purple Press, 13.90 euro)
New York diary è un’opera del filone underground americano che ci mostra la faccia sporca della New York anni Novanta e racconta la piccola odissea erotico-metropolitana di una ragazza timida. Un sogno americano di sapore punk, una favola con una protagonista che sguazza in un mare di dubbi, paranoia e gente sballata. Compiti a casa, ex fidanzati con tendenze suicide, droghe delle peggiori e crisi epilettiche sono il pane quotidiano di questa autrice canadese.
Julie Doucet nell’intervista in appendice dichiara di sentirsi più un’artista a tutto tondo che solo una semplice fumettista. A me questo fumetto non ha convinto troppo, il tono naive con cui racconta anche le tragedie peggiori alla lunga da un po’ sui nervi.


Dykes di Alison Bechdel (Bur, 21 euro)

Dykes esce dopo il grandissimo e assai meritato successo del primo libro della Bechdel Fun Home (che se non avete letto vi invito calorosamente a procurarvi). Diciamolo subito. questo Dykes non è all’altezza del precedente. Il volume raccoglie alcune delle strisce uscite sui giornali americani dal 1983. La striscia ha raccontato per anni (secoli prima che arrivasse il patinatissimo “L World”) la vita di tutti i giorni delle lesbiche americane con un tono umoristico che lascia un po’ perplessi. Comunque, invece di spendere 21 euro, potete farvi un’idea del fumetto direttamente dagli archivi del blog della Bechdel.


Pets di Lucia Biagi (Kappa, 7.65 euro)

Chi non si ricorda Posi e Nega di Creamy? Tutti i protagonisti dei cartoni animati giapponesi avevano degli “aiutanti animali”. Inflessibile nelle sue analisi, lucido e attento a non farsi trasportare dai sentimenti (ma ci riesce poco), un gruppo di criceti scruta le gesta quotidiane della giovane Alice, creando un nuovo, inaspettato, divertente e a tratti vertiginoso modo di guardare il mondo degli adolescenti! L’allegra banda di piccoli roditori, nel tentativo di mettere ordine nel groviglio di sentimenti contrastanti, decisioni sempre rinviate e faticose ripartenze che riempiono la vita di Alice, si fanno aiutare da alcuni dei tanti animali di cui lei si è sempre presa cura: un pappagallo, un coniglio e perfino un pipistrello. Il risultato è il ritratto agrodolce di un’adolescente inquieta ma non troppo, ribelle ma con pigrizia, spaventata dalla vita, come tanti suoi simili. Uno storia molto naive (solo per amanti del genere).


Casa Bonelli

La casa editrice più “retrò” del panorama fumettistico italiano ha presentato alcune novità nella sua scuderia. Della prima ci liberiamo subito: si chiama Caravan ed è praticamente la trasposizione a fumetti di un telefilm neanche poi così bello (“Jericho”).

La seconda invece è una buona notizia: Luca Enoch  conclusa l’avventura con Gea, è tornato a pubblicare Lilith. La protagonista disegnata ispirandosi a Kate Beckinsale deve salvare il futuro degli esseri umani viaggiando nel tempo. La storia non è male e dal secondo numero direi che ha ingranato bene. Comunque Enoch, anche se si è dovuto un po’ “ripulire” da quando lavora in Bonelli è sempre una garanzia.

12 Commenti a “Graphic Novel. Lo stato dell’arte (in Italia)”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Il gusto del cloro è bello.. e anche Caravan, che con Jericho non c’entra nulla

  2. utente anonimo ha detto:

    confermo, Il gusto del cloro, preso ieri da Modo Infoshop, è davvero un ottimo fumetto. l’uso del colore mi ricorda Rutu Modan, ma con due tonnellate di ottimismo pucci in aggiunta.

  3. utente anonimo ha detto:

    Costosi come sempre, prezzo standard ma sono belli e cari.

    Pets non mi convince proprio; al contrario New York Diary è e sembra molto interessante.
    Di Mazzucchelli, anche se non c’entra con le novità, consiglio Città di Vetro: da avere assolutamente.

    Tra un anno vorrei esserci anche io tra queste rassegne; la non-professionalità ancora non paga ._.

     

    ila

  4. utente anonimo ha detto:

    contribuisco con questo link segnalando il fumetto italiano di Ausonia "Interni"

    http://www.ausonia-pinocchio.com/ausonia-interni-pdf.asp

    Leb.

  5. ivanhawk ha detto:

    Aggiungo. Non saranno Graphic Novel, ma le serie Vertigo che la Planeta DeAgostini fa uscire in volume (DMZ 5 voll., Scalped 3 voll. e Northlanders 1 vol.) sono letture ottime. Meno "autoriali" forse, ma solidissime. Fidatevi

  6. utente anonimo ha detto:

    Anche io spezzo una lancia a favore di Caravan, che davvero con Jericho non c’entra proprio nulla. Non so perchè lo si continui a scrivere. E spezzo anche due lance per il libro della Bechdel e della Doucet. Il problema del primo è che una raccolta, forse alla lunga stanca.

  7. ivanhawk ha detto:

    Però io devo spezzaree una lancia a favore di Caravan: una serie  ottimamente scritta (non sempre disegnata altrettanto bene, però) e abbastanza fuori dai canoni classici di Bonelli, con relativamente poca zione e molto approfondimento dei personaggi. Io la consiglio decisamente. Ah, e comunque le somiglianze con Jericho si esauriscono nel logfo e, in parte, nella premessa.

  8. utente anonimo ha detto:

    Post notevole e utilissimo.
    Grazie
    EmmeBi

  9. UnoDiPassaggio ha detto:

    Vive Bastien Vivès!

  10. milkandmint ha detto:

    grazie per parlare un po di fumetto!!! :)
    Per chi capisce il francese o anche solo ha voglia di provarci, consiglio due fumetti di Bastien: La boucherie (ci sono anche pochi testi semplici) e Dans Mes Yeux che personalmente ritengo incredibile, perché è capace di raccontare un evoluzione di una storia d’amore, tutto in soggettiva, dagli occhi di lui, sena mai annoiare.

  11. utente anonimo ha detto:

    Bella rassegna. Grazie.

  12. utente anonimo ha detto:

    mi permetto di aggiungere che per gli interessati, i disegni delicati di Bastian Vives da qualche mese si possono trovare anche sulle pagine della nuova pubblicazione bimestrale di Coniglio editore, ANIMAls. che tra l’altro è bellissima.