venerdì, 24/07/2009

Dentro l’Apparato

Ho preso la tessera del Partito democratico.

Non ho mai avuto una tessera di partito – e non so se l’avrò per molto. Non ho mai avuto molte tessere, in realtà, neppure d’altro tipo. Solo plasticose carte da consumatore. Feltrinelli. Fnac. Barnes & Nobles. Blockbuster. Il video-noleggio dietro casa. Qualche supermercato. L’Arci. La tessera Alitalia del Club Ulisse. Consumatore metropolitano e cosmopolita.

La tessera di partito no. E’ un oggetto alieno. Vintage. Me la immaginavo di cartoncino: invece è di plastica pure lei. Il partito liquido, alla fine, vuol dire questo: uno come me può chiamare un collega che una volta ha pure votato Berlusconi, presentarsi al banchetto di un Circolo e prendere la tessera del Pd. O è l’effetto del partito liquido o è il segno che siamo davvero nei guai.

O, forse, entrambe le cose.

Sono uno stimato professionista. Ho un iPhone e un BlackBerry. Sono abbonato a Wired e all’Atlantic. Leggo, scrivo, dibatto, consumo. Appassionato di cose politiche, ma inattivo. Libertario, ma solidale. Laico, ma comprensivo. Di sinistra, senz’altro. Ma lo stipendio me lo paga il capitalismo finanziario. Il mese prossimo faccio trent’anni. E adesso mi sono pure iscritto a un partito smarrito ed enigmatico.

Vedete voi come sto.

Almeno, se il Pd diventa la Democrazia Cristiana, potrò dire di averci provato.

Proverò a raccontarvi come.

11 Commenti a “Dentro l’Apparato”:

  1. thedude73 ha detto:

    grande anche io l’ho presa… la speranza è davvero l’ultima a morire allora

  2. utente anonimo ha detto:

    Siete voi , anzi siamo NOI , che siamo indecenti ; la politica poi cerca di specchiarsi in questo per galleggiare meglio e comunque per fare politica bisogno non aver amor proprio e mangiar merda , quindi sono i più merdosi che la fanno.

    Ma lo volete capire o no?

    Bah.

    Iscrivetevi a quel che volete , vedrete tutto comunque peggiorare di continuo.

    Certo la colpa è sempre degli altri. Ok.

    Firmato :

    Callo Gedrone

  3. utente anonimo ha detto:

    bel post Demo, veramente un bel post. Anche se dall’altra parte, mi trovo nella tua stessa situazione. Come fa un ex radicale, passato a dx con la diaspora, a far valere le battaglie per i diritti civili, il pensiero libertario e quant’altro, a destra? non lo so. L’unica cosa che so è che è giusto provare, con tutte le nostre forze, a cambiare lo stato indecente in cui dorme la nostra Italia. Poi le delusioni arriveranno da sole e non avremo bisogno di altri simpaticoni che scambiano un blackberry o un iphone per vile consumismo. Anche Obama c’ha l’iphone, e pare che stia approntando la più grande riforma dai Tempi di Teddy Roosvelt… Complimenti, continua così. Buona Fortuna.

    iL rIo

  4. utente anonimo ha detto:

    “Feltrinelli. Fnac. Barnes & Nobles. Blockbuste. (…) Ho un iPhone e un BlackBerry. Sono abbonato a Wired e all’Atlantic.”

    Praticamente il profilo del perfetto consumista di merda , illuso dai gadget di perfetta inutilità alla moda.

    Povero te , poveri voi , povera Italia.

    Siate più semplici prima che sia troppo tardi. Ne conoscevo uno che aveva l’iPhone ed il BlackBerry e lavorava a progetto qua e là finchè “i soldi son finiti per tutti” ed ora è tornato da mamma e papà : non parla , non mangia più , non scopa da due anni.

    E’ il ritratto di quel che questo Demokrat presto sarà?

    Firmato :

    Ledro Del Cibano

  5. utente anonimo ha detto:

    benvenuto nel club :)

    fa piacere scoprire che molti blogger che leggo si sono avvicinati al PD in questo momento… si vede che un po’ di speranza (illusione?) di cambiare le cose dall’interno la nutriamo ancora…

    Lucio

  6. utente anonimo ha detto:

    “Sono uno stimato professionista. Ho un iPhone e un BlackBerry. Sono abbonato a Wired e all’Atlantic. Leggo, scrivo, dibatto, consumo. Appassionato di cose politiche, ma inattivo. Libertario, ma solidale. Laico, ma comprensivo. Di sinistra, senz’altro. Ma lo stipendio me lo paga il capitalismo finanziario. Il mese prossimo faccio trent’anni. E adesso mi sono pure iscritto a un partito smarrito ed enigmatico”.

    Sembra l’inizio di un romanzo. Qualcosa tipo Italian Psycho. Un po’ BEE e un po’ Palaniucco de no’ artri. Ho già paura.

    ps: se non è fiction, mi verrebbe da chiederti: come ti senti in questa descrizione? A parte veeeeeechio intendo.

    Un fraterno abbraccio.

    edt/passi falsi

    ps2: like a chi ha citato la divina Blaaaair.

  7. Dis0rder ha detto:

    Per ora l’esperienza mi dice che di serracchiani e scalfarotti è lastricata la via dell’inferno. Però in bocca al lupo (a te e agli altri che ci provano, sempre meno), ti seguirò.

    Firmato, uno dei tanti che grazie alla “pluralità” del partito liquido da quel partito sono discriminati e reputati indegni di formare famiglie.

  8. utente anonimo ha detto:

    l’ho presa anch’io. per disperazione.

    g.

  9. NoEvidence ha detto:

    tessera di partito. blair Waldorf di gossip girl direbbe “che schifo!”. molto proletaria, poco upper east side. in ameriGa usano le spillette e io dico che son mille volte più fighe delle tessere italiane, carta o plastica che sia. a 18 anni, che poi son dieci anni fa, manco fosse un secolo, mi sono iscritta a scienze politiche e mi immaginavo di fare comizi, di prendere dei voti, di fare politica. giusto il tempo di chiuedere gli occhi e riaprirli mi son detta “mai nella vita”. che poi non è detto e magari prima o poi ti chiederò un voto. se mai dovesse essere, sarebbe pd. però la passione per la tessera non l’ho mai avuta. credo che il problema sia che la nostra generazione questa passione non la “sente” proprio.

    facci sapere come andrà a finire.

  10. Jdraw ha detto:

    Cazzo, l’ho presa anche io ma a me i bastardo l’han data di cartone.

  11. utente anonimo ha detto:

    trino?