lunedì, 02/02/2009

Tetsuya Ishida: l’uomo-macchina

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Tetsuya Ishida è un pittore Giapponese nato nel 1973 nella prefettura di Shizuoka e morto nel 2005 buttandosi sotto a un treno.

Tetsuya Ishida dipinge scene ordinarie della vita giapponese dove il protagonista (lui stesso) è intrappolato in corpi-macchina, spesso parte di catene di montaggio. Altre volte il corpo è fuso con elementi architettonici che siano scuole, paesaggi, marciapiedi, giardini o elementi più piccoli quali lavelli, toilet, letti, automobili. Le sue opere parlano anche di vite passate in solitudine, esperienze tipiche degli Otaku ma anche nuclei familiari dove vige l’incomunicabilità.

Tetsuya Ischida sembra dirci che la fusione di uomo e macchina rappresentata da film come Testuo non è solo immaginazione ma un aspetto della nostra vita di cui sembriamo non accorgerci.

Sul web purtroppo non si trova molto su di lui, ma dando un’occhiata ai suoi lavori hanno una potenza evocativa tale che si spera in una suo retrospettiva europea o almeno in un pubblicazione al più presto per conoscere meglio la storia di questo artista così visionario e sfortunato.

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4 Commenti a “Tetsuya Ishida: l’uomo-macchina”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Hai ragione, scusami, ho scritto senza pensare. Ieri è stata una pessima giornata anche se so che non è una scusante. Non volevo offendere, ma so di averlo fatto.

    Puppodums (Paolo)

  2. trino ha detto:

    p.s. Puppodums, in effetti che culo avere dentro la voglia di buttarsi sotto a un treno al punto da farlo davvero.

  3. trino ha detto:

    oh, che bel post. scrivi più spesso.

  4. utente anonimo ha detto:

    Sfortunato è uno che passeggia, si distrae, e viene investito da un treno, non uno che ci si butta sotto.

    Con tutto il rispetto e senza questionare sul gesto, si intende.

    Puppodums