venerdì, 18/01/2008

Sub e Smart

Io non ho davvero bisogno di un computer portatile. Ho bisogno di un nuovo cellulare, di un nuovo lettore mp3, di una nuova automobile e di un nuovo stereo. Ma non ho bisogno di un computer portatile. Ho un PC a casa e un PC al lavoro, e nei (rari) momenti in cui non sono in uno di questi due posti, probabilmente è salutare che io stia lontano da una monitor.

 

Epperò, nelle ultime settimane tutto questo parlare di subnotebook, smartphone e superportatili mi ha messo -come dire- un po’ di appetito. C’è il nuovo Macbook Air, che è ovviamente un bell’oggetto ma non è una scelta saggia sotto nessun punto di vista: come evidenzia questa tabella di Gizmodo, le sue prestazioni sono troppo basse e le sue carenze troppo numerose per giustificare un prezzo così alto, motivato praticamente solo da qualche pollice di spessore in meno e da un paio d’ore di batteria in più. Ma oltre ai superportatili, sottili, leggeri, costosi, e con prestazioni paragonabili a quelle di un desktop, ci sono anche i subnotebook, e lì le cose si fanno più interessanti. Ad esempio l’Eee PC, che esce in questi giorni in Italia, ha prestazioni e caratteristiche hardware da sopravvivenza, ma un prezzo e delle dimensioni così risibili da giustificare anche un acquisto di impulso (e da rischiare di tornare davvero utile, una volta o l’altra). Ancor meglio se nell’offerta in bundle con un modem HSDPA 7.2 di Tim, che sistema il difetto più grande dell’oggettino e lo trasforma, di fatto, in un grosso smartphone. Che peraltro monta una distribuzione ad hoc di linux, ma all’uopo supporta tranquillamente anche Windows XP (dovesse servire).

 

Dubbi sulla scelta, quindi, non ci sarebbero. La domanda a questo punto è una sola: serve davvero a qualcosa?

 

14 Commenti a “Sub e Smart”:

  1. medo ha detto:

    Ah, la ricerca… Ok.

  2. utente anonimo ha detto:


    http://cinghial.myminicity.com/

    BUONA VISITA! ;)

  3. utente anonimo ha detto:

    medo, niente di tutto questo. io sono matematico, è il lavoro di un matematico (ma anche quello di un qualsiasi ricercatore universitario) consiste (anche) nel tenersi aggiornato leggendo alcuni tra le centinaia di articoli pubblicati ogni mese nel proprio campo. e ogni tanto capita che ti sia affidata (dalla rivista a cui sono stati proposti) la decisione se pubblicarli o meno, e allora appunto ti tocca anche segnarti le correzioni. tutto il mondo della ricerca scientifica funziona così, e sembra funzionerà così ancora per un pezzo.

    (per il prezzo: ma infatti, io non mi comprerò il mba ma l’eee mi tenta molto, con quel prezzo).

  4. medo ha detto:

    EHM…

    Perchè uno dovrebbe leggere articoli (immagino “sbagliati”) e poi prendere note e correggerli? Cioè: bisogna dotarsi di un thin notebook da 2000 € perchè un altro ha fatto un lavoro di merda? O perchè ha assunto articolisti del cazzo?

    Che direbbe Dilbert di tutto questo?

    (Quello che direbbe Dogbert – ridendo – lo so già: “benvenuto nel Terzo Millennio”)

  5. utente anonimo ha detto:

    beh, c’è anche gente che per lavoro deve leggere articoli, e magari anche prendere note e correggerli. portarseli dietro come pdf spesso è piú facile.

  6. utente anonimo ha detto:

    dai, usarlo come ebook reader è ridicolo.. mi devo aprire quel coso per leggere un libro?

    non esiste proprio :)

  7. medo ha detto:

    Il mio vicino aveva comprato due super-slim per fare il figo, in tre mesi li ha rotti entrambi.

    Al negozio gli hanno detto che “per acquisti così delicati, c’è da aspettarselo…”

    E allora perchè li vendono? Bah.

    Il peggio è chi li compra.

  8. utente anonimo ha detto:

    Mio fratello ha un palm, per lavoro gli torna molto utile. L’eee pc è carino, ma lo useresti?

    bebo

  9. medo ha detto:

    RINUNCIA A SATANA!

  10. utente anonimo ha detto:

    Ciao!!! Allora stasera tutti al covo… Per l’ultima volta (sigh!!)

    Così ti saluto dal vivo.. Frà (quasi)from Barcelona!!!!

  11. francescog ha detto:

    ovviamente no. ma se li hai spendili per qualcosa che ti appaga… fosse un viaggio… fosse un notebook…

  12. utente anonimo ha detto:

    immagino di sì, per esempio come lettore di pdf quando sei sull’autobus (e l’eee non è neanche troppo delicato, visto che non ha hd). in piú su ci puoi installare anche ubuntu, facendone un computer vero (ma diminuendone drammaticamente l’autonomia, pare).

    però al tuo posto aspetterei qualche mese, si favoleggia di processori intel che ridurrebbero il consumo delle batterie del 90%, e che porterebbero quindi l’autonomia (anche con ubuntu) a livelli davvero competitivi persino col kindle (che costa di piú e fa solo l’ebook reader).

  13. utente anonimo ha detto:

    come tutte le cose serve per l’uso che ne fai: a me, per abitudini e funzioni, capita a fagiuolo.