venerdì, 26/10/2007

Autunno spaghindie /2 – Canadians

Le Estati adolescenti che non abbiamo vissuto

Secondo voi è vero che gli indie-rocker hanno avuto, in media, tutti un’adolescenza triste? E’ vero che (quasi) tutti erano accomunati dalla sensazione che, mentre intorno a loro gli amici scoprivano le gioie del sesso e di una vita sociale appagante, e loro invece al massimo scoprivano la new wave, il cinema d’autore e le sbronze tristi, l’adolescenza fosse una lunga e sadica tortura che sarebbe finalmente finita solo con l’università? E’ per questo che ora, abbondantemente passati i 20 (o i 30, o i 40), gli indie-rocker non fanno che cercare surrogati dell’adolescenza che avrebbero voluto vivere, senza essere in grado nè di chiudere i conti col passato nè di evolvere completamente allo stadio successivo?

 

Difficile non perdersi in pensieri simili ascoltando A sky with no stars, l’esordio dei Canadians. Che a dispetto di quel che evoca il nome della band o la sua provenienza (Verona) è un unico grande inno pop all’adolescenza di celluloide, meglio se al sole della California, che non abbiamo mai vissuto. E’ un disco forte, con un sound omogeneo che ha come pregio il fatto di non essere per nulla personale, e alcuni ottimi pezzi fatti apposta per il sing-along dolceamaro del twenty-something nostalgico che spera di essersi finalmente meritato i party in piscina e i triangoli amorosi che non ha vissuto quando avrebbe dovuto.

 

Ascoltare Summer teenage Girl, The noth side of Summer o 15th of August mentre fuori dalla finestra dell’ufficio piove da 36 ore, le foglie cadono, e il cielo su Bologna è triste e incolore come sa essere solo negli autunni padani, è molto straniante, ed è un esercizio di immaginazione non da poco. La band sta già riscuotendo il successo che è proprio alla musica adolescenziale, e questa è una certezza; ma in questo caso, anche se molti non se ne accorgeranno, c’è qualcosa di più, un velo di consapevolezza che le cose spesso non vanno come si vorrebbe, e che bisogna approfittare dei momenti buoni perchè le seconde possibilità, se ci sono, non vengono mai a caso. 

E spesso capitano proprio quando il cielo senza stelle è quello di una giornata piovosa di autunno, dalla finestra dell’ufficio, sognando la California, o forse solo la propria adolescenza. 

 

[i Canadians suoneranno stasera al Covo (a seguire -come già detto- io e Marina a mettere i dischi al Gate 1), ma hanno anche un bel po’ di altre date  in giro per l’Italia]

 

Canadians – 15th of August (MP3)

Canadians – Summer teenage girl (MP3)

 

14 Commenti a “Autunno spaghindie /2 – Canadians”:

  1. MeredithMe ha detto:

    non lo so chi c’è ai vostri concerti.. per esempio però, il vostro video (al di là della canzone che come ho detto non mi sa di nulla).. è ciò che va di moda ora: frangette (ci sono ci sono!!;-)), vestitini, occhialoni.. divertente sicuro, ma mica tanto originale..

    con questo, le cose raramente vengono per caso e se i gruppi più originali sono troppo occupati a occuparsi delle loro crisi esistenziali e della loro originalità per perdere qualche ora a spingere per far sì che il loro disco venga recensito.. beh, pure questo è un problema loro..

  2. utente anonimo ha detto:

    x meredith: ci siamo riusciti facendoci un culo così, e con una buona dose di fortuna, che non guasta mai (tra i due, probabilmente la fortuna è stata più importante del farsi il culo, lo ammetto) :) però non mi sembra di vedere tanti frangettati ai nostri concerti, eh…

  3. utente anonimo ha detto:

    …se il miglior pregio di un gruppo è “il fatto di non essere per nulla personale” non voglio immaginare i suoi difetti..

    se ne legge ovunque di ‘sti canadians, ma a me la canzoncina che gira in giro adesso proprio sembra mediocre..

    Come mai? Come ci sono riusciti? A smuovere praticamente l’intero universo dei blog frangettati in loro favore..

    il loro disco non mi incuriosisce per nulla, ma questo è un problema mio, no?

    Meredith

  4. utente anonimo ha detto:

    @ #9: no, guarda, non è la storia del “ora che son famosi non piacciono più”. è che su dischetto eran carini, ma una volta visti dal vivo mi sono letteralmente scaduti come band di musicisti (non come persone, a me sembran pure dei bravi guaglioni).

    @ enver: c’è scritto il nome al fondo dell’intervento, no? la costante pubblicistica semmai è che nella blogosfera si tenda ad aderire ad un 2pensiero comune2.

  5. Enver ha detto:

    c’è una costante nella pubblicistica indie italiana: i detrattori dei Canadians sono sempre quasi tutti anonimi

  6. utente anonimo ha detto:

    La sfortuna dei Canadians è quella di essere finiti sulla bocca di tutti. Fino a qualche mese fa erano una delle migliori band semisconosciute italiane. Adesso sono diventati la peggiore band conosciuta italiana.

    A me piacevano qualche mese fa e piacciono anche ora.

  7. utente anonimo ha detto:

    tanto per chiarire: nessuno qui ce l’ha con i canadians. buon per loro che si divertono. e buon per noi se all’estero passa anche un prodotto comunque buono e non allienato alla solita produzione italodisco e melodica. però proprio non capisco tutto questo clamore per un gruppo che, ribadisco, non reputo che mediocre.

    *alessandro*

  8. utente anonimo ha detto:

    a me i canadians sembrano scarsini. al di là di qualche bel pezzo (venus, find out your sixties che apprezzai moltissimo su demo) non resta molto. intendo dire: zero personalità (fiorio sarà anche un buon accentratore, ma questo non fa di lui un personaggio, e gli altri… oh, chi?) e nessun piglio sul palco. dal vivo poi suonano piuttosto incerti. nessun guizzo, niente di niente. nessun frontman. le aperture emo dei pezzi vanno a farsi benedire e le chitarre spesso sommerse dalla pianola. ecco: aaaaarrrgghhhhh! la pianola.

  9. utente anonimo ha detto:

    grazie, impezzerò un sacco di tipine sul myspaisc grazie a sti qua… tutte di bologna tra l’altro, o quasi… chissà perchè… e soprattutto dove sono!!

  10. utente anonimo ha detto:

    …e anche il tuo twitter si adegua alla nostalgia del passato visto che sotto i messaggi scrive sempre e solo “31 days ago”…(o lo leggo solo io?)

    nadia

  11. utente anonimo ha detto:

    commento alle tre e cinquanta, di venerdì notte. appena di ritorno a casa.

    non sono stata al covo. ero al locomotiv, alla festa sexyshock.

    ero un po’ curiosa sui canadians. il disco l’ho ascoltato due-tre volte, non di più. ascoltando il disco ho pensato che forse li avrei pure visti dal vivo.

    non è stato il tuo post a farmi cambiare idea, avevo già deciso sul sexyshock (e non mi sono pentita. ormai a bologna mi sembra tutto così poco attraente. parlo da femmina&lesbica).

    ho passato una bella serata in ambiente tranquillo. e sì, la musica era prima latina, poi funky e poi house.

    ma chi se ne frega, se ti guardi attorno e pensi che lì –con quella gente attorno– stai bene.

    e comunque volevo dire che se non avessi mai ascoltato i canadians e sui canadians avessi solo letto questo tuo post non sarei andata al covo a sentirli.

    ink, mi sembra quasi che i canadians non ti piacciono. a me un po’ piacciono, un po’. mi piacciono un po’ perché assomigliano a un sacco di cose che ho già ascoltato e che a volte canticchio. (i testi arrivano quasi sempre dopo, per me. quando ce li ho davanti)

    a te piacciono?

    (e ti assicuro che sono a posto con la mia adolescenza. anche se ero triste e scoprivo la new wave)

  12. utente anonimo ha detto:

    porca puttana hai dipinto un quadro agghiacciante/preoccupante

    meno male che io son cresciuto col funk metal

    icepick

  13. utente anonimo ha detto:

    Una volta mi sembra che Noel Gallagher disse che se fosse vissuto a Roma…sarebbe andato tutti i giorni al mare con la vespa a rimorchiare ragazze. Così facendo niente Oasis e per molti non sarebbe stato neache un grosso problema.

    C’è chi invece al mare ci è andato e adesso rimpiange di non essere nato in qualche posto “sfigato”, di non essere stato abbastanza sfigato e di non aver fondato qualche gruppo altrettanto sfigato e nostalgico.

    Questo è il mondo direbbero i TARM!

  14. tostoini ha detto:

    aiuto. da semplice ascoltatrice mi riconosco perfettamente nel profilo psicologico – anche se, devo ammetterlo, i canadians mi lasciano un pò tiepida -. però mi riconosco tragicamente. é molto grave?