mercoledì, 24/10/2007

L’ho sempre saputo

Come forse saprete, il sottoscritto non ha mai letto (nè ha intenzione di farlo) i libri della saga di Harry Potter. Libri che, fino ad ora, hanno venduto nel mondo circa 325 milioni di copie tanto che, tra quanti non li hanno mai letti, c’è anche chi -come Chuck Klostermann sull’ultimo numero di Esquire– ha paura di rimanere tagliato fuori.

Come forse saprete, una manciata di giorni, fa J. K. Rowling ha rivelato che uno dei personaggi centrali della saga del maghetto di Hogwarts, Albus Silente (Dumbledore, in inglese), era gay. Due giorni dopo è già spuntato fuori un sito (Dumbledore Pride) in cui vengono vendute t-shirt ironiche sulla cosa. Quattro giorni dopo le parodie impazzano per tutta la rete (come questa finta copertina di People), e le t-shirt vendute sono già a quota settemila.

….rimanere tagliati fuori? Naaaa.

 

12 Commenti a “L’ho sempre saputo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    bus (pronunciato con la u stretta alla francese) vuol dire buco (e quindi culo) in milanese.

  2. inkiostro ha detto:

    [non l’ho capita]

  3. utente anonimo ha detto:

    La cosa più bella e sintetica su Dumbledore/Silente gay l’ha scritta Vittorio Zucconi: cosa ci si poteva aspettare di diverso da uno che si chiama Al bus?

  4. utente anonimo ha detto:

    In realtà Proust lo evito perché anni fa ho conosciuto un ragazzo che scriveva racconti interessanti, e poi ha letto Proust e pare che abbia smessso. Adesso tiene un blog, però non è proprio la stessa cosa.

    E io non volevo fare la stessa fine, insomma.

  5. utente anonimo ha detto:

    update: letto klostermann, eccezionale.

  6. utente anonimo ha detto:

    “però a ben pensare non ho mai neanche letto l’Iliade e gliela spiego, per cui, mah, metà del mio lavoro è fare finta di sapere cose che non so”

    perfetto! non puoi darci ripetizioni tu? io faccio finta di dimenticarmi la frase qui sopra e siamo tutti contenti. sono certo che assorbendo un post dei tuoi riuscirei a colmare il gap socio-culturale che oramai mi rende odioso vivere. a nessuno e’ del resto mai fregato un tubo di proust: ti sei mai davvero sentito inadeguato ad ammettere di non averlo mai letto? a me non capita piu’ da un decennio buono. mi capita invece spessissimo di essere tagliato fuori da discussioni su HP e il mio senso di inutilita’ si impenna disgraziatamente.

    cio’ detto, ammetto di non averlo aperto nemmeno io il link di klos….

    m.

  7. utente anonimo ha detto:

    Mah, in termini semplicemente numerici è il più grande successo editoriale della storia.

    Per volumi venduti non c’è mai stato niente del genere in passato, anche perché in passato non esisteva un’industria editoriale agguerrita come oggi.

    Io non ne ho letto neanche uno e onestamente mi vergogno (anche perché lavoro coi preadolescenti), però a ben pensare non ho mai neanche letto l’Iliade e gliela spiego, per cui, mah, metà del mio lavoro è fare finta di sapere cose che non so.

    Probabilmente ne ho bisogno più di Proust, che è una cosa che pensavo di recuperare in vecchiaia. Non penso che abbia un valore letterario (per assurdo potrebbe anche averlo, ne ho aperto dieci pagine in tutto), ma il punto è che qualsiasi libro venga condiviso da milioni di lettori in tutto il mondo è un libro maledettamente importante. Compreso il Levitico, che è una cagata pazzesca.

    Il tizio di Esquire dice cose simili? Non ho mai letto HP, figurati se mi metto a leggere i link di inkios.

    Faccina ironica.

  8. utente anonimo ha detto:

    In questo senso c’è chi aveva sperato in Alfonso Cuaron… qualcosa tipo y Hermione tambien.

    Garnant

  9. utente anonimo ha detto:

    “in alcun modo sono riuscita ad interessarmi ai personaggi minorenni della saga”

    A me interessa Hermione.

    Nel senso che non vedo l’ora che diventi maggiorenne.

  10. utente anonimo ha detto:

    Io ho letto tutti i romanzi visto tutti i film e possiedo persino una piccola aula di pozioni Lego. Nonostante tutto questo impegno, in alcun modo sono riuscita ad interessarmi ai personaggi minorenni della saga, a provare qualcosa per le loro vicende, né a formarmi un qualunque esperienza utilizzabile nostalgicamente in futuro. Tutto quello che ho trovato di interessante in HP riguardava la mia di nostalgia, roba britannica e gotica della mia adolescenza. Il gap generazionale insomma c’è già e ci sarà comunque tra quindici anni, e la ragione è banalmente anagrafica. Per di più non sarò in grado di programmare il videoregistratore a curvatura.

    Garnant

  11. utente anonimo ha detto:

    penso che per recuperare wikipedia sia abbastanza…

  12. utente anonimo ha detto:

    Tra i vari pregi, Klostermann ha quello di esprimere con estrema lucidita’ i miei timori piu’ reconditi. Let’s face it: HP e’ cultura pop a tutti gli effetti e noi non ne sappiamo una mazza (io mi addormentai guardando il primo film e da li’ gettai la spugna).

    Non possiamo escogitare qualcosa (no, l’audio book mi rifiuto) per colmare il gap prima che sia troppo tardi (i.e., che i nostri figli ci reputino dei genitori che hanno vissuto in another world)? Sono disposto a prendere ripetizioni o leggere dei Bignami.