lunedì, 15/10/2007

‘Cause I’m just a teenage dirtbag, baby

Giorni fa Violetta mi manda un mp3 (tratto da Radio One Established 1967, la compilation di cover da poco uscita per festeggiare il quarantennale dela BBC) in cui è possibile ascoltare un’inutile girl band qualunque che canta il verso immortale ‘I’ve got two tickets to Iron Maiden, baby’, dell’indimenticabile inno dei nerd-a-tavolino Teenage Dirtbag (una canzone talmente priva di qualunque coolness da indie-snob che riesce ad essere DAVVERO nerd). Un cortocircuito ben più che surreale.

Ieri sempre Violetta (cara, parliamone) mi segnala un bell’articolo di Nerve che rivela che uno degli ultimi tabù / sogni / incubi del vero nerd è stato infranto: la nuova edizione americana di The beauty and the geek (da noi andato in onda, con format stravolto e smisurato afflato pecoreccio, con il titolo La pupa e il seccchione) ha tra i suoi concorrenti anche una coppia al contrario, in cui la secchiona è lei (si chiama Nicole) e il pupo è lui. La cosa, come è ovvio, è ben più di un semplice ribaltamento di ruoli: è una vera e propria rivoluzione copernicana. E l’articolo finisce per farsi alcune interessanti domande sullo strano fenomeno della female nerd:

The twist does change things. […] It has injected a streak of cruelty and discomfort into the mix. Watching a bunch of dorky guys embarrass themselves has always seemed like relatively harmless sport — the assumption being that the audience, much like the giggling lovelies on the show, finds this somewhat adorable. But watching Nicole can be downright painful. […]

The female nerd is a tricky beast. Could a female SuXbad even exist? I suppose it would look like Ghost World — two not-at-all-unsexy outcasts acting out their rage with cruel pranks. (I liked Ghost World, but it didn’t remind me much of my teen years, spent equal parts in honors classes and keg parties.) Nerd girls in Hollywood are usually like Jenna Fischer on The Office — a mousy brunette dipped in drab who can still bring out the glam for award shows. Nicole is a unique creature on primetime, a nerd girl who currently lacks an alternate persona, the one where she drops the tortured ugly-duckling schtick and assures America she’s totally fuckable. [#]

 

La questione, in effetti, è interessante, e per nulla scontata. Quanto sono diversi gli stili e i valori della geekness tra uomini e donne? Va bene puntare più alla sostanza e meno alla forma e non conformarsi ai canoni estetici dominanti, ma quanto in là riusciamo ad andare? Noi che non perdiamo occasione per manifestare il nostro geek pride, stiamo solo facendo di necessità virtù oppure siamo davvero senza paraocchi come vorremmo sembrare?

 

Girls aloud – Teenage dirtbag (Wheatus cover) (MP3)

 

9 Commenti a “‘Cause I’m just a teenage dirtbag, baby”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Cody: che bello, tutto chiarito, viva la pace e l’amore universale. :-)

    (la scarsità di commenti a questo post mi atterrisce, comunque, e conferma i peggio luoghi comuni nel genere “i geek hanno la coda di paglia”)

    – violetta –

  2. codyallen ha detto:

    @ Violetta: Non ti conosco neppure e io e mi dispiace comunque che non abbia capito l’ironia dell’affermazione. Bellali’.

  3. amosgitai ha detto:

    [OT]Prova per veri cinefili su Stanley Kubrick. Dimostra la tua conoscenza del grande regista.

    Ciao!

    QUIZ SU STANLEY KUBRICK

  4. utente anonimo ha detto:

    “Flip” = per come lo usa il personaggio in questione, eufemismo finto-educato per “fuck”. Ergo: “non posso andare in prigione, mi stupreranno fino alla fine dei tempi” o simili.

    Cody: non ti conosco, quindi se vuoi insultare la tua intelligenza non posso fermarti, ma evita di farlo con la mia, kthnzbye.

    – violetta –

  5. codyallen ha detto:

    @ Violetta: Forse perche’ E’ volgare e sugaiata…

  6. utente anonimo ha detto:

    che significa to rape the flip out of someone?

    sono un geek ignorante e non colgo la battuta…

  7. Pollack ha detto:

    geek = paninaro (o tabbozzo che sia) mi sembra giusta come concezione della cosa,

    perchè il geek italiano non è lo “sfigato” italiano (il vero geek americano) tutt’altro il geek italiano è un personaggio a la page sulla cui figura si basano anche riviste di moda (pig mag).

  8. utente anonimo ha detto:

    Ollallà, sento come un rumore di autocritica in sottofondo. :-)

    Il geek pride a me è sempre sembrato – lo dico con tutto l’affetto di questo mondo – un fare di necessità virtù.

    Questo non toglie che il modo in cui venga *sia* percepito *sia* messo in pratica cambi radicalmente non solo tra maschio e femmina, ma di nazione in nazione: ad esempio, proprio il semi-reality show “Beauty & The Geek” nella versione americana non intavola (né “suggerisce”) alcuna love story tra pupe e secchioni, mentre sappiamo cos’è successo al format in Italia.

    A casa nostra i frangettoni sono diventati a tutti gli effetti i nuovi paninari, perché “(finto) geek (maschio) è bello”, mentre lo stesso non vale per La Bruttissima Thora Birch (la cui geekitudine non è diventata un modello a cui aspirare, nemmeno in versione ripulita), o per La Cicciona Beth Ditto (rifiutata con notevole aggressività da gran parte del pubblico femminile medio, che la considera volgare e sguaiata).

    Comunque non sono io la persona più adatta per discutere queste cose: ieri ho espresso il desiderio di possedere una t-shirt con scritto I CAN’T GO TO PRISON, THEY’RE GONNA RAPE THE FLIP OUT OF ME (battuta tratta dalla nerdissima serie tv “The I.T. Crowd”), e ciò nonostante gradisco le Girls Aloud, vorrei trovarmi in vendita in un Autogrill e mi tocco pensando a Jason Statham (*).

    – violetta –

    (* occasionalmente)

  9. codyallen ha detto:

    Non a caso faceva parte della colonna sonora di Dawson’s Creek