giovedì, 08/03/2007

Tortellini e canottiere

Un enorme grazie a Checco che, attraverso la segnalazione del sempre beneamato Spettro della Bolognesità, mi ha condotto fino al myspace di Dario de Roma (DDR) alias Dario Dariotti. Qui il misterioso personaggio dell’underground bolognese fa il verso alla celebre invettiva Roma Addio (nota anche col titolo di Me ne andavo da Roma) del maestro assoluto Remo Remotti declinandola alla bolognese, in modo splendido e assolutamente cialtrone. Un’operazione discutibile e raffazzonata ma non priva di riferimenti brillanti, che certamente piacerebbe a Remotti.
[dedicata ad Andrea NP]

Dario de Roma (Dario Dariotti) – Bolognademerda (MP3)

Remo Remotti – Roma addio (MP3)

 

17 Commenti a “Tortellini e canottiere”:

  1. utente anonimo ha detto:

    c’era anche Mamma ram con dario google che parla de computer.

    Fmc

  2. utente anonimo ha detto:

    Sono emilio, l’altro membro dei recycle. interessante questo pezzo, e’ la dimostrazione che c’e’ un remotti in ogniuno di noi. Ma come’ che a bologna tutti quanti orinano per le strade? hehehe. Bella prova zi’

  3. utente anonimo ha detto:

    molto interessante. Perchè non la pubblichi su http://www.qoob.tv?

    Ciao dai Recycle

  4. maso_ ha detto:

    Ottimo!!!!!!!!!

    Inoltre, SEMPRE DALLO SPETTRO, ti segnalo l’uscit del libro sugli UMARELLS

  5. utente anonimo ha detto:

    dimenticavo che il brano non si chiama nè “roma addio” nè “me ne andavo da roma” ma semplicemente “mamma roma”.

    purtroppo ha anche pubblicato un disco con ste cazzate.

    prendetelo sua bologna se vi piace così tanto e lasciate così libere due serate per qualche giovane con delle idee.

    o magari ascoltate tutto lo show: le poesie sono tutte identiche. la posto di roma ci sono le seghe, i quadri ma lo stile è lo stesso. evviva la fantasia….

    siete critici su tutto, siatelo anche nei confronti dei finti mostri sacri.

  6. utente anonimo ha detto:

    C’è un tipo che bazzica Ponterotto che ha provveduto anche alla versione toscana. Se solo si decidesse a mandarmela via email, come aveva promesso oltre un mese fa magari ve la faccio pure sentire.. ;)

    A.30mo

  7. codyallen ha detto:

    Faccio notare che e’ la prima volta che viene utlizzato il termine “cialtrone” su questo blog nell’accezione indie-musicale del termine. Che bello. Mi sento a casa :)

  8. utente anonimo ha detto:

    ah, si… lo sospettavo.

    tuttavia, rimango fedele al caro vecchio “ah ah ah!”

    leb.

  9. utente anonimo ha detto:

    adoro “mamma roma addio” da tempi immemori…

    comunque, off topic:

    che cacchio vuol dire “LOL LOL!”? scusate l’ignoranza.

    Leb.

  10. utente anonimo ha detto:

    a frocio

    riposta bolognademerda che se n’annata affanculo

  11. utente anonimo ha detto:

    Ho conosciuto Remo! L’ho incontrato a San Lorenzo dove fa reading tutti i mercoledi sera…geniale! Mi ha detto che eravamo colleghi, e leggeva in coppia con una poetessa chiamata “la passera solitaria”! Saluti da ONATI,

    Valeria

  12. utente anonimo ha detto:

    remotti ha rotto il cazzo. di romano non ha niente, a parte la volgarità gratuita. spazio ai giovani. facesse il nonno.

  13. utente anonimo ha detto:

    io sono di bologna e le direi.

    questa bbbològna dove ‘n si pò fare più ‘n cazzo

    è geniale

    fra

  14. inkiostro ha detto:

    Ce ne sono un numero di versi brillanti come la bologna Dark della Uno Bianca. Tutta la parte sulle tessere è fantastica. Comunque questo Dario a orecchio è più pugliese che di Roma, mi sa…
    [un bolognese non direbbe mai queste cose di Bologna; ma poi che ne sappiamo noi, mica siamo di Bologna]

  15. utente anonimo ha detto:

    Ah ah bella segnalazione, il dopo pausa pranzo è meno sonnolento.

    Ma i testi cambiano tra le varie versioni!

    Mi vengono in mente due appunti:

    1) Remotti era di Roma, ci stava che dicesse quelle cose della sua città. Che sia un romano a dire queste cose di Bologna suppongo racconto qualcosa di questa città e di quel che rimane della sua identità.

    2) alla fine anche questo Dario racconta una nicchia, per quanto una nicchia di massa. Mi vengono in mente (e immagino vengano in mente a tutti) un bel po’ di luoghi ed esprienze altrettanto bolognesi fuori dal suo catalogo da fuorisede a vita.

    (ma secondo te il verso “la bologna DARK della uno BIANCA” gli sarà venuto per caso?)

  16. utente anonimo ha detto:

    ad essere precisi però Roma Addio è un featuring che Remotti ha fatto per un pezzo dei Recycle (sempre di roma) gli ideatori di Musica Machina

    Junkiepop