lunedì, 26/02/2007

Una storia italiana, anzi tre

La prima è talmente ovvia che non vale quasi più la pena di parlarne, Il governo che cade (anzi che non cade), i tentativi dei giornalisti di non utilizzare la desueta ma sempre attuale parola «inciucio», i culi dei parlamentari dell’opposizione talmente attaccati alle poltrone che non insistono per andare alle elezioni anche sapendo che sicuramente le vinceranno, i dodici punti talmente vaghi e insulsi da non lasciare dubbi sull’inconcludenza dei mesi che ci aspettano e tutte queste cose.

GNeri e Colas (a sua volta chiosato sempre da GNeri) trovano online un paio di pezzi che saranno presentati a Sanremo, cosa che, rappresentando una violazione della regola che richiede che essi siano inediti, negli anni molti ha fatto squalificare. Ma sai che c’è, dipende dagli anni, dipende dalle volte, dipende da come gli gira, le regole (anche quelle fuori dal tempo) possono cambiare; come suggerisce Eddy Anselmi, guru del fondamentale sito indipendente FestivalDiSanremo.com, probabilmente non succede niente.

La storia del portale Italia.it la sapete, immagino, già tutti. Un sito bruttino, non accessibile (fatto con le tabelle!), incompleto e pieno di errori e un logo terrificante creati per la modica difra di qualche milione di euro (7,8 milioni di euro solo per la parte tecnologica, 45 milioni di euro in totale). Se non sapete, o se vi è sfuggito qualche pezzo, non potete perdere:
Il dossier di Punto Informatico.
La splendida locandina di It di Rododendro.
Font, brand identity e banana republic: il commento di Leonardo sul logo.
In un pomeriggio Pugia rifà il sito coi CSS.
Quello che ne pensano i blog italiani, su Technorati.
La chiamavano bananas mica a caso.

11 Commenti a “Una storia italiana, anzi tre”:

  1. codyallen ha detto:

    Osservazione numero 3:

    CRISTINA DONA’ OSPITE

  2. BeppeDejan ha detto:

    Perdonate la piccola incursione, ma ad un giorno dall’inizio del festival il popolo della rete deve REAGIRE!!

    Per chi non avesse prestato orecchio ai tristissimi spot che riducono Chiambretti ad una macchietta, o per coloro che avessero perso l’appuntamento con il varietà domenicale di casa Rai che per l’occasione si è riempito di fiori e di fringuelli canterini…..martedì inizia per la 57° volta il Festival della canzone italiana…un Festival che da sempre si propone come specchio dei tempi e della società ma è davvero così?

    Osservazione numero 1:

    Per la verità sembra uno specchio della società over 90, popolato dai compagni d’ospizio del presentatore (ibernato e scongelato per l’occasione) Qualche esempio? Milva, 67 anni (ha debuttato al Festival nel 61!!!), Al Bano, 64, Johnny Dorelli, 71. L’alternativa alla terza età è avere un cognome importante, che sia Rotolo, Maffucci o Facchinetti. Inutile dire che i superfavoriti della 57° edizione sono proprio i figli d’arte…senza alcuna considerazione del talento, sicuramente meno importante rispetto alla carta d’identità!!

    Osservazione numero 2:

    Siamo la società dell’informazione, il web è l’autostrada dell’informazione…a allora perchè il popolo della rete non ha nessuna voce in capitolo?? Non è nemmeno presente una casella di posta dove inviare commenti o suggerimenti, nè si può televotare senza passare per la Telecom….

    POPOLO DI INTERNET ALZATI

    E FA SENTIRE LA TUA VOCE!!

    É possibile che questa iniziativa, nata da un impeto di delirio collettivo venga notata dalle alte sfere della società e magari riusciremo nel nostro scopo,conquistare l’Ariston:

    FACCIAMO VINCERE UN GIOVANE QUEST’ANNO! FACCIAMO VINCERE UN PUPO!

    … ANZI… FACCIAMO VINCERE PUPO! Fai sentire la tua voce su http://www.votapupo.splinder.com

  3. utente anonimo ha detto:

    tu comincia a salpare che poi ti raggiungiamo

  4. medo ha detto:

    Se ci fa schifo tutto perchè non ce ne andiamo tutti? Facciamo una grande barca dei “delusi” e lanciamo i motori a palla senza timone.

    Mal che vada facciamo da Genova a Livorno e ritorno.

  5. inkiostro ha detto:

    Su Sanremo son d’accordo con Mario: “me puzza questo: le case discografiche italiane sono sempre indietro anni luce tranne quando diventano diaboliche utilizzando torrent? Per Johnny Dorelli?”. La testi del marketing virale mi sembra un tantino esagerata…
    Su Italia.it grazie per i link. Avevo dimenticato di guardare la sempre ottima SDZ..
    [sul resto, ebbene sì: ma non sono decisamente fatto per essere intervistato, in queste situazioni mi sento sempre un po’ un cretino.. Grazie a Fede e a Piero, però, non è una cosa che mi succede spesso.
    Di essere intervistato, non di sentirmi un cretino, ovviamente.. :/ ]

  6. utente anonimo ha detto:

    Sto sentendo la tua intervista su Radio Città del Capo…sei ovunque…

    .doc

  7. utente anonimo ha detto:

    ma in questo caso mancherebbe l’effetto: “questa è la canzone esclusa perché non inedita”: è troppo tardi per azionare il meccanismo dell’esclusione. avrebbero dovuto farsi beccare prima.

    a me puzza questo: le case discografiche italiane sono sempre indietro anni luce tranne quando diventano diaboliche utilizzando torrent?

    per johnny dorelli?

    mario

  8. leonardo ha detto:

    I pezzi di sanremo clandestini su internet mi puzzano di viral marketing da chilometri.

    Considerate il caso dei Bambini-fanno-oh: squalificata dalla competizione perché non inedita; la vetrina di Sanremo l’ha avuta comunque; ha venduto più copie di tutti i partecipanti di quell’anno messi assieme; l’anno successivo lo stesso cantante ha comunque vinto Sanremo. A questo punto qualsiasi artista con un po’ di testa cercherebbe di farsi escludere dalla competizione all’ultimo momento, e internet è lì a portata di mano.

    Mal che vada hanno fatto parlare un po’ di loro (spesso gli esordienti a Sanremo scompaiono nelle crepe del teatro Ariston prima ancora della fine della competizione).

  9. utente anonimo ha detto:

    sugli inediti a sanremo: ma inedito non dovrebbe significare non ancora eseguito in pubblico ovvero addirittura inciso e distribuito?

    se si trova in rete (e qui si puo’ discutere su chi ce l’abbia messo, anche se ho i miei dubbi che l’autore decida di rischiare di farsi escludere) per me non equivale a un’edizione

    mario

  10. utente anonimo ha detto:

    per quanto riguarda IT. su SDZ IT e il ruolo del grafico. (altri spunti e commenti. 1 e 2. su aiap.it. su ministero della grafica). Tomm.

  11. utente anonimo ha detto:

    molti input sull’argomento italia.it e logo li trovate qui: http://www.studiolabo.it/blog

    ciao