giovedì, 22/02/2007

Giorni senza voce

Certo che a volte la vita è strana. A voi capita mai che, nonostante siano già tra le vostre mani diverse tra le uscite discografiche che attendete di più della stagione (e nonostante siate ancora nella fase in cui dovete capire se sono delle delusioni o delle conferme e, in quest’ultimo caso, quanto davvero vi piacciano), vi ritroviate con il lettore monopolizzato da dischi piccoli piccoli, outsider di classe, che spuntati fuori dal nulla si conquistano il tempo che da cartellone spetterebbe agli altri (e il tempo, al momento, da queste parti è merce molto rara) fino quasi a scalzarli via? A me sta succedendo con tre dischi indipendenti, italiani e strumentali, che in virtù delle loro personalità forti ma impalpabili colorano le mie serate e si conquistano un posto di rilievo tra i miei dischi favoriti della stagione.

C’è Egle Sommacal, ex chitarrista dei leggendari Massimo Volume e dei sottovalutatissimi Ulan Bator, giunto al suo primo disco solista Legno, appena pubblicato da Unhip Records. Otto composizioni per sola chitarra acustica, senza voce o altri strumenti, che invece di avere la vita corta che ti aspetteresti conquistano sfumature ad ogno corda pizzicata, cambio di tempo e passaggio di fingerpicking.

C’è Alessandro ‘Asso’ Stefana, più giovane ma non meno apprezzato chitarrista, che si è preso una pausa dalle sue collaborazioni (Vinicio Capossela e Marco Parente, tra gli altri) per sfornare Poste e telegrafi, un disco solista sfocato e stralunato, a volte un tantino troppo etereo ma a volte folgorante. Menzione speciale per gli ospiti di grido (Marc Ribot!) e il packaging con tanto di timbro in ceralacca.

E infine ci sono i Ronin del samurai solitario Bruno Dorella (Ovo, Bachi da Pietra, nonchè storico batterista dei fenomenali Wolfango), il cui secondo disco Lemming, già osannatissimo dalla critica, è probabilmente anche migliore del precedente, e mischia al solito suggestioni balcaniche, Morricone, Badalamenti e anarchia in parti uguali.
E così anche loro rimangono fissi sul lettore, e non se ne vanno più.


Egle Sommacal –
Cancellato (MP3)

Alessandro Stefana – Whales Cemetery (MP3)

Ronin – I pescatori non sono tornati (MP3)

 

15 Commenti a “Giorni senza voce”:

  1. medo ha detto:

    Io passo 7-8 ore al giorno in un lavoro in cui non posso ascoltare musica e altre 1-2 ore sono in auto dove ascolto notizie o programmi radio particolari (più che altro musica classica o programmi di approfondimento varii). Il resto del tempo lo passo a mangiare e/o leggere libri.

    Quella mezzora che dedico alle “musiche nuove” non può essere scalfita o sostituita da altro, ma resta una fottuta mezzora in cui non mi posso ascoltare tutte le novità mondiali.

    Ma non so se il mio giudizio su Egle vale meno di quello di un giornalista musicale che ascolta, “con la massima attenzione” direbbe lui, 150/200 album interi al mese per un quarto d’ora al volo mentre caga in bagno.

  2. utente anonimo ha detto:

    >>Se è nullo un pezzo (il pezzo di punta e/o di richiamo, che viene distribuito on-line), perchè dovrei ascoltarne altri?

    il pezzo non so come sia finito in rete e quindi sarà il pezzo di punta per chi ce l’ha messo immagino. parlare di brani di punta per un disco di fingerpicking acustico è un pò una forzatura, non è un disco pop con i “singoli”. quello che mi turba è questo modo di ascoltare la musica “mordi&fuggi”, quando certi dischi necessitano di un ascolto più attento o comunque integrale. se ci mettiamo a giudicare i dischi da un mp3 illegale trovato in rete allora guardiamo i trailer dei film e recensiamoli in base a quello. non mi riferisco a te medo, è un discorso generale (che purtroppo vale anche per alcuni giornalisti “veri”) che credo interessante ma evidentemente non ha senso che noi si continui questa discussione da soli. bella di padella.

  3. medo ha detto:

    Se è nullo un pezzo (il pezzo di punta e/o di richiamo, che viene distribuito on-line), perchè dovrei ascoltarne altri?

    Cioè: la vita di un uomo non p così lunga da dare seconde possibilità al mondo intero.

    Anzi: è già molto riuscire ad avere la prima.

  4. utente anonimo ha detto:

    >>se un progetto per me è NULLO, vorrei poterlo dire.

    ah bè, ci mancherebbe altro. ci tenevo solo a correggere alcune tue affermazioni perchè oggettivamente errate e mi dispiaceva che qualcuno si facesse idee sbagliate. sul fatto che un disco piaccia o meno ovviamente diventa tutto soggettivo e tutto è lecito. anche se spero che il tuo giudizio sul progetto non sia il risultato di un ascolto online di un solo pezzo! bella lì.

    giovanni/unhip records

  5. medo ha detto:

    Egle l’ho visto e sentito con gli Ulan Bator e non discuto sulla bravura. Io dicevo 750 fans di Egle, perchè i fan dei Massimo Volume saranno 5000 per Clementi e gli altri spiccioli per gli altri del gruppo.

    Cioè: porto rispetto per la discografia indipendente e/o minore, ma se un progetto per me è NULLO, vorrei poterlo dire.

    Liberissimi di dimostrare il contrario.

    Certo che se penso a quel pezzo e che viene da un lavoro di mesi… Va beh, liberissimi di dire la vostra e di valutare ottimo questo progetto di Sommacal.

  6. utente anonimo ha detto:

    chiedo venia per l’analfabetismo informatico, vediamo se così non mi cancella i commenti della persona cui ho risposto sennò non si capisce:

    sei riuscito a immaginarti l’esatto opposto di quella che è la realtà.

    >>il pezzo di Egle mi ricorda uno che fa degli arpeggi di chitarra e un po’ di pizzicato in mezzora di sala prove e poi gli dà un titolo

    il disco è suonato con la tecnica del fingerpicking, senza sovraincisioni. i brani sono stati composti in più di due anni e di ogni pezzo prima di arrivare alla versione pubblicata ha fatto circa 200 takes.

    >>e alla fine siccome sa che tanto 750 fans ce li ha che comprano il disco (di cui 200 ex-groupie che ormai c’han dei figli ma c’hanno anche 15 euro) allora cosa fa? TAC! ti stampa il disco con tutte le pizzicate anonime afone apocalittiche, tanto la sala prove c’ha un debito con Egle (sicuro!) e allora finisce che Inkiostro siccome è umano, ne parla, attribuendo anche un valore a quest’opera (eccezione che conferma la regola che invece Inkiostro di musiche contemporanee di solito ne capisce e ne scrive e/o parla bene)

    il disco se l’è registrato in casa sua e mi sembra che tu abbia una idea un pò distorta di quella che è stata la popolarità dei massimo volume. ti invito ad ascoltare il disco per intero e con più attenzione, poi chiaro che potrà non piacerti. sulla bravura tecnica di egle invece basta che chiedi a qualsiasi chitarrista o lo vedi dal vivo, è un dato oggettivo.

    giovanni/unhip records

  7. utente anonimo ha detto:

    sei riuscito a immaginarti l’esatto opposto di quella che è la realtà.

    il disco è suonato con la tecnica del fingerpicking, senza sovraincisioni. i brani sono stati composti in più di due anni e di ogni pezzo prima di arrivare alla versione pubblicata ha fatto circa 200 takes.

    il disco se l’è registrato in casa sua e mi sembra che tu abbia una idea un pò distorta di quella che è stata la popolarità dei massimo volume. ti invito ad ascoltare il disco per intero e con più attenzione, poi chiaro che potrà non piacerti. sulla bravura tecnica di egle invece basta che chiedi a qualsiasi chitarrista o lo vedi dal vivo, è un dato oggettivo.

    giovanni/unhip records

  8. medo ha detto:

    “scrofa marti”

  9. ScrofaMarti ha detto:

    Un saluto.

    Bello questo blog….

    PS: bologna è una città meravigliosa devo tornarci presto a trovare alcune amiche.

  10. utente anonimo ha detto:

    ma sono l’unica a pensare che il primo dei ronin era più bello di questo? anche questo mi piace molto, infatti l’ho ascoltato parecchio.. ma dovendo sceglierne uno da fare disco del mese, per dire, avrei scelto l’altro.. :)

  11. utente anonimo ha detto:

    “fenomenali” i Wolfango?

    …a me non piacciono per niente.

    Li trovo davvero orrendi.

    …opinione personale.

    Buldra.

  12. utente anonimo ha detto:

    hai provato a mettere nel lettore 23 dei blonde redhead? no, perchè poi davvero non ascolti più niente per giorni e giorni…

    a bientot,

    dj nepo.

  13. medo ha detto:

    il pezzo di Egle mi ricorda uno che fa degli arpeggi di chitarra e un po’ di pizzicato in mezzora di sala prove e poi gli dà un titolo e alla fine siccome sa che tanto 750 fans ce li ha che comprano il disco (di cui 200 ex-groupie che ormai c’han dei figli ma c’hanno anche 15 euro), allora cosa fa? TAC! ti stampa il disco con tutte le pizzicate anonime afone apocalittiche, tanto la sala prove c’ha un debito con Egle (sicuro!) e allora finisce che Inkiostro siccome è umano, ne parla, attribuendo anche un valore a quest’opera (eccezione che conferma la regola che invece Inkiostro di musiche contemporanee di solito ne capisce e ne scrive e/o parla bene)

    e comunque basta con i Massimo Volume e con gli ex dei Massimo Volume! basta!

    cioè: per favore, parliamo di Lenin o di Wagner, parliamo anche di Lory del Santo al Drive In, ma i Massimo Volume veramente basta

    saluti, con simpatia e rispetto

  14. utente anonimo ha detto:

    grazie, spettacolo.

    .doc

  15. utente anonimo ha detto:

    era ora che passassi alla buona musica…

    mr.crown