giovedì, 19/10/2006

Alla V di ‘Video’ del Beckzionario c’e’ un po’ di confusione

Cosa non si è costretti a fare per vendere un disco nel 2006. Nell’era del file sharing, della condivisione con un click e dell’inarrestabile trasformazione dei dischi in beni accessori anche per gli appassionati di musica, pubblicare un cd, più o meno buono, non basta più. Se n’è accorta da tempo più di una casa discografica, tanto che ormai non si pubblica quasi più disco che non abbia almeno un bonus DVD, uno special packaging o una tiratura limitata. E se n’è accorto da tempo anche Beck che, non nuovo ad operazioni del genere, per il nuovo -gradevole ma abbastanza innocuo- The information ne ha tirata fuori una più del diavolo, come ha spiegato in un’intervista a Wired.
Dagli adesivi che consentono a ciascuno di creare la sua copertina (idea che per una decisione beffarda e assolutamente insensata ha fatto escludere per unfair advantage il disco dalle classifiche UK dei dischi, che pure avrebbe dominato) al bonus DVD contenente un videoclip per ogni canzone. Bonus per modo di dire, visto che tali clip sono esperimenti più o meno cazzeggiati in bassa fedeltà girati dallo stesso Beck, dal produttore sua Maestà Nigel Goldrich e da Autumn de Wilde, che dimostrano in realtà idee abbastanza scarse e una certa monotonia stilistica (colori acidi anni 80! grafica pixelata! sguardi in camera scazzati abbinati a coreografie ancora più scazzate!) che nulla aggiungono (anzi, forse tolgono anche qualcosa) al valore del disco.
I suddetti video sono ovviamente stati fatto circolare alla spicciolata su YouTube nelle settimane immediatamente precedenti l’uscita del disco, secondo una di quelle strategie virali ormai inevitabili nella promozione di qualunque prodotto destinato (anche) a un pubblico di nicchia. Dal punto di vista pubblicitario indubbiamente una bella mossa, dal punto di vista strettamente commerciale un trucchetto che smuove ben pochi acquirenti e dal punto di vista artistico…boh? A qualcuno interessa ancora?
Ben diverso è il discorso che riguarda i video ufficiali dei singoli estratti dal disco. Il primo, relativo a Cellphone’s dead è opera di Michel ‘Eternal sunshine’ Gondry (il primo dopo un po’), ed è, ovviamente, tutta un’altra storia. Ci avessero messo quello, nel DVD allegato, un pensierino ce lo facevo anche.


Beck –
Cellphone’s dead (official video) (MOV)
Beck – Tutti video bonus di The information (scaricabili) (link -> 15 MOV)

[sì, quello in Strange Apparition è proprio Devendra Banhart]

12 Commenti a “Alla V di ‘Video’ del Beckzionario c’e’ un po’ di confusione”:

  1. codyallen ha detto:

    Voi ci scherzate. Non avevo capito lo spirito dell’album, e ci sono riusciti i video. Ritiro tutto. Capolavoro.

  2. utente anonimo ha detto:

    Sarà ma secondo me quei video sono stati fatti senza nessuna pretesa di originalità o stile… così, homemade, lo fi… Forse inkiostro avresti dovuto guardarli senza avere grandi aspettative, o comunque con un’ottica diversa! altrimenti rischi di rovinarti il bel disco che è the information…

  3. utente anonimo ha detto:

    fio, è uscito, io l’ho visto un mese fa, e in versione originale. (ma la geografia mi ha aiutato, sto a bordeaux :-p)

    se vi capita di essere in una di quelle dcitta dove c’è uno di questi cinema, andateci.

    http://www.cinemas-utopia.org/

  4. fio ha detto:

    sono ad un passo dall’eleggere gondry a mio regista preferito. [lo so che non c’entra con beck, ma: quando esce il dannatissimo science of sleep? eh? eh? mi manca solo più quello per.]

  5. codyallen ha detto:

    :: alloro ::

    :: Jon Brion ::

    …che palle ‘sti refusi…

  6. utente anonimo ha detto:

    Apprezzo di più l’idea dei La Crus che per il loro “Infinite Possibilità” hanno allegato un dvd con dei cortometraggi del Milano Film Festival adattati ai tempi delle loro canzoni. Progetto gradevole e di qualità!

  7. codyallen ha detto:

    Grazie x i link, ovviamente :)

  8. codyallen ha detto:

    Poco ispirato, a mio avviso. L’idea degli adesivi l’avevano gia’ avuta nei 67 i Beatles ma glie l’avevano bocciata per gli allori eccessivi costi di produzione (avevano gia’ bruciato il budget con l’orchestra per “A day in the life”).

    Sean Lennon ha avuto piu’ palle (e spalle, forse per i suoi trascorsi in casa Warner) e ha fatto VERAMETE uscire video degni per ogni canzone del nuovo album (prodotto da “sticazzi” Josh Brion, che per me gli fa’ il verso e copre anche molte parti vocali)

    Poi e’ chiaro che Beck e’ sempre Beck, e lo stesso giudizio, se corrisponde all’EP che e’ uscito, e’ applicabile questa volta anche a Cornelius…

    Ascoltate i Neutral Milk Hote, che è meglio…

  9. fustigatore ha detto:

    come cazzo fate a vivere all’oscuro del fustigatore farneticante dell’indierock del cazzo?

    eretici!

  10. MarinaP ha detto:

    (dariella è un fan, dice che è un disco “oscuro”, cosa che condivido)

    Beck è Beck. Ed anche se fa dischi di merda come Midnight Vultures (di merda per me, almeno) io i suoi dischi me li compro tutti E poi ci metto dei mesi ad ammettere a me stessa ed al mondo che sono effettivamente dischi di merda. The Information, mmm, sono tentata di difenderlo al momento, anche se non proprio a spada tratta; ma dev’essere il Beck-effect suddetto.

    Pardon my usual french :))

  11. BimboA ha detto:

    Cell Phone’s Dead by Gondry da qualche ora è anche su YouTube grazie a un misterioso appassionato di streaming.

    Secondo me, per quanto sia sicuramente preferibile ai video del dvd, neanche questo è poi un video così bello – almeno se lo paragoni agli altissimi standard di Michel.

    [Va detto che, confrontandomi con l’esterno, questo mio parere ha raccolto ben pochi consensi. De gustibus.]

  12. utente anonimo ha detto:

    Secondo me sto disco nn è innocuo…forse un pò prolisso ma…o probabilmente nn mi sembra innocuo rispetto a quella merdata che era Guero…cellphones dead pezzone cmq!

    Dariè