martedì, 06/06/2006

Storia di uno che non sa stare al posto suo

[perchè un posto suo non ce l’ha]

«Our record has gotten an amazing amount of unfavorable reviews in swedish newspapers today. We need your help: if you do like our record, please tell someone else»: comincia così un messaggio lasciato da Erlend Øye sul suo forum. Il disco a cui l’occhialuto e beneamato nerd dei Kings of Convenience si riferisce è ovviamente l’esordio del suo progetto collaterale The Whitest Boy Alive (di cui si è già detto qui e qui), che si intitola Dreams ed è da poco uscito in Svezia e Norvegia, e che vedrà la luce a fine mese anche da noi grazie alla nuova label Sleeping star.
Anche sorvolando sul fatto che i quotidiani di Stoccolma non sono esattamente Rolling Stone, Spin o Pitchfork, si tratta di una richiesta curiosa, visto che, a quanto pare, di recensioni sfavorevoli il disco sembra averne ricevute ben poche. Lo stesso Erlend -non che faccia testo- ne legge una in un mp3 disponibile sul loro Myspace, che suona più o meno così:
«I Whitest Boy Alive non fingono di essere quello che non sono e non tentano di fare ciò che non sanno fare. Suonano Funk come se fosse stato inventato nella nuova casa di Øye a Berlino, Disco come se fosse un seme gettato su un campo rovinato dalla pioggia nella sua natìa Bergen e House come se fosse sempre stata concepita per essere suonata da basso, chitarra, batteria e organo».
Ed è verissimo: quello che colpisce del disco è l’incredibile semplicità del sound e della produzione, l’essenzialità melodica e i richiami musicali clamorosamente fuori moda, che si incastrano tra loro in maniera a dir poco inverosimile per dar luogo a un ibrido tanto familiare al primo ascolto quanto indefinibile nella sua complessità. Un disco senza una collocazione precisa, esattamente come il suo artefice. E, appropriatamente, di più non risco a dirne.
Pare che la band girerà parecchio l’Italia questa Estate (per ora sono sicuri lo Spaziale di Torino e Frequenze Disturbate), mentre Erlend continua a collaborare come al solito in giro (non perdete la comparsata che fa nel disco di James Figurine AKA Dntel AKA Jimmy Tamborello AKA metà dei Postal Service), con l’eclettismo che gli è proprio e la naivetè di chi non riesce stare al posto suo. Perchè, ovviamente, un posto suo non ce l’ha. Unrest, ricordate?

The Whitest Boy Alive – Golden Cage (live @ P3 radio) (MP3)
The Whitest Boy Alive + Cat 5Sexy (live @ P3 radio) (MP3)
The Whitest Boy Alive + Cat 5Live @ P3 radio (RM video)
James Figurine feat. Erlend Øye – All the way to China (MP3)
Star you star me feat. Erlend ØyeA place in my heart (Jori Hulkkonen remix) (MP3)

12 Commenti a “Storia di uno che non sa stare al posto suo”:

  1. codyallen ha detto:

    Bravi i Gatto Ciliegia. Troppa gente brava in giro. Mi fa paura.

  2. utente anonimo ha detto:

    Uh…credo che il commento in inglese derivi dal fatto che ho lasciato un messaggio sul forum di Erlend Øye segnalando Inkiostro (magari era lui? Boh!)

    Ciao

    J.

  3. non ho ancora ascoltato il disco, ma ho in serbo una cosaccia delle mie su The Whitest Boy Alive (ihih)

  4. utente anonimo ha detto:

    Fuori tema ma sempre buono:

    segnalo il progetto solitario bit, dei gatto ciliegia, presentati dai perturbazione qualche notte fa in radiorai1.

    http://lnx.flylab.net/solitariobit/

    download gratuito, o al vostro buon cuore…

    ciao

    Lebbia

  5. utente anonimo ha detto:

    I do not understand much of what you wrote, but I do appreciate the great music. Thank you!

  6. utente anonimo ha detto:

    Complimenti al competente commentatore J, lo assumerei per fare un po’ di rassegna stampa.

    Bello Star You Star Me, per i quali ricorrerò immediatamente a Google.

    ciao,

    e.

  7. codyallen ha detto:

    Niente di buono a Urbino insomma… ci tocca emmabondare in Svezia…

  8. inkiostro ha detto:

    Rockol li dà certi allo Spaziale, mentre sull’ultimo Rumore c’è una pubblicità di Frequenze Disturbate che conferma i nomi che avevo già dato io (li avevo presi tutti, anche Josè Gonzalez), WBA compresi. E siccome FD lo organizza DNA concerti, e il disco lo pubblica Sleeping Star, e siccome le due realtà sono strettamente collegate, direi che se non è un 100% sarà un 99… :)

  9. utente anonimo ha detto:

    Ah, sicuri al 100% Spaziale e Frequenze disturbate? :)

  10. inkiostro ha detto:

    Scherzi? Grazie per la rassegna. Su forum e mailing list non avevo trovato niente di così dettagliato, ed anzi c’erano commenti che parlavano di recensioni non entusiastiche ma non certo stroncature. In effetti sono stati un po’ freddini (un po’ troppo, direi), ma sono svedesi, si sa… :) Credo che in Italia il disco avrà molto più successo, soprattutto se avrà almeno un video all’altezza.
    Per quanto riguarda il primo commento, in parte hai sicuramente ragione. Ma sul Myspace non c’era Figures, che mi aveva già colpito dal vivo e che al momento è il mio pezzo preferito del disco. Quel giro di chitarra reminiscente degli STyle Council mi manda letteralmente fuori di testa..

  11. utente anonimo ha detto:

    Scusate se rompo ancora le balle:

    sono andato a spulciare qualche quotidiano Svedesi e in effetti sono stati abbastanza strettini di manica (in genere dando al disco 2/3 “stelline” sulle 6 che di solito si usano da quelle parti come valutazione).

    In particolare una recensione non dice particamente una cippa di niente (ma si tratta del “Norra vaesterbotten” paragonabile credo alla Prealpina o forse pure meno).

    3 su 6

    Lo Svenska Dagbladet che è un po’ più importante accusa il progetto di non arrivare da nessuna parte.

    Da “Øye ci si aspettava qualcosa di più entusiasmante” dicono.

    Voto: 3

    L’Aftonbladet (altro giornale molto letto) sostiene che i WBA siano in effetti il progetto più convenzionale di Occhialone dicendo inoltre che nel disco c’è “troopo groove e troppo poche melodie alla Koc”!!

    2 stelline su 4

    Su BT (uno dei due giornali di Bergen, città natale di E.Øye) invece gli danno un bel 5 su 6.

    Però non vale!

    Anche perchè BT e BA (il giornale concorrente) sono due quotidiani che farebbbero venire nostalgia di leggere “La Notte”, quindi non so quanto ci si possa vantare di avere un bel voto su quei cosi.

    Il commento al commento di Erlend Øye che mi viene da fare però è solo uno: non menartela troppo che già lo fai abbastanza…dopo un po’ la corda si spezza (o si vede).

    Ecco.

    Fine della rassegna stampa.

    Scusate ancora!

    Sono un fan…

    J.

  12. utente anonimo ha detto:

    Sai cosa c’è?

    C’è che pare che i WBA abbiano postato le canzoni migliori del lotto su Myspace!

    Mi aspettavo chissà cosa dal resto dell’album (che ho già recuperato in attesa che mi arrivi una copia vera e propria dalla Norvegia) ma in realtà pare che il meglio se lo fossero giocato prima.

    Burnin

    Above You

    Golden Cage

    Inflation

    Fireworks

    E il resto…boh.

    Chennepenzi?

    J.