martedì, 09/08/2005

nessun titolo

Inkiostro – Palinsesto estivo
La vita dopo Douglas Coupland

Sull’ultimo numero di Pulp -di cui parlavo qualche tempo fa– c’è anche una bella monografia di 4 pagine su Douglas Coupland. Uno dei miei scrittori preferiti, se foste stati distratti gli ultimi 6 mesi.
L’articolo, scritto da Claudia Bonadonna, ripercorre tutta la sua produzione, a cominciare da Generazione X, il suo esordio, datato 1992.
Coupland è motlo bravo nel dipingere questo tableau vivant dell’apatia di una generazione di "profughi della Storia". Una generazione che ha fatto della confusione e della pigrizia il proprio credo, che ha introiettato la rabbia dei padri trasfrmando la rivoluzione in un cinico ideale interiore, che sguiscia veloce attraverso concetti e catalogazioni, e che resiste passivamente.
Il libro seguente è Shampoo Planet (1994, tradotto furbescamente da noi col titolo di Generazione Shampoo), definito un modo molto ben strutturato per raschiare il fondo del barile e gettare in faccia agli insaziabili reporter di trend giovanili gli avanzi scaduti del sistema. Un libro effettivamente minore, di cui però si nota il nucleo: La magnifica utopia della guerra civile dei padri (durante i mitologici anni ’60) trasformata in distopia dai figli, nel mondo esploso e cinico del presente. (…) Ma la reazione non è violenta. Al contrario è un lasciarsi ribollire con freddezza e spavalderia, è un ridersi addosso con spleen superiore, è un raccontarsi con leggerezza graffiante e pop.
L’unico passo falso dell’articolo è probabilmente il modo in cui viene trattato La vita dopo Dio (1996), forse il libro di Coupland che a tutt’oggi preferisco. Un libro di un’intensità e illuminazione tale che definirlo una riposante parentesi verso un ordine maggiore delle cose sembra davvero un crimine. Prima o poi mi metterò giù, e scriverò un post per spiegarvi il valore di quel libro.
Microservi (1996), altro capolavoro del nostro, è uno di quei libri di cui un blogger che si rispetti non può fare a meno: è infatti scritto in forma di diario minimo -più o meno come un blog- e parla di un gruppo di amici e colleghi che lavorano alla Microsoft. E’ un libro di una ricchezza impressionante, pieno di osservazioni semplici e geniali sul mondo e sulla vita, e la sua intelligenza continua a stupirmi. Rispetto ai libri precedenti, Microservi ha il sapore di una gioiosa metafora di apertura alla vita, di un ottimismo giocattoloso e vagamente sentimentale che prende teneramente in giro certe inclinazioni narcolettiche. Dan e i suoi compagni sono nerd, è vero, eterni bambini aggrovigliati in un reticolo di chip e byte, spasmi d’amore e problemi d’interfaccia con il mondo reale, eppure escono e vivono. Rischio di essere retorico, ma è un libro che mi ha davvero insegnato qualcosa.
Una raccolta di saggi, articoli e racconti sparsi, eppure decisamente organica: Memoria Polaroid (1997) è il ritratto dello spaesamento per un’epoca che ha consumato in fretta i suoi miti e perso ogni senso storico d’appartenenza. Per un mondo che vive sui ricordi effimeri delle istantanee e delle cartoline, che ripiega sulla memoria a breve termine, come la RAM di un computer.
Gli ultimi 3 libri di Coupland vengono liquidati, forse inevitabilmente, abbastanza in fretta. A parte il più ambizioso Fidanzata in coma (1998) –che fiorisce, a cominciare dal titolo, di citazioni tratte dal repertorio degli Smiths, mentre il resto della storia trascolora in un bizzarro (diciamo pure, per l’ennesima volta, postmoderno) e calibrato cocktail di fantascienza, favola, tragedia e commediaMiss Wyoming (2001) e il recente La Sacra Famiglia (2003) sono piccoli capolavori di plateale divertissment e di commistione spiazzante di generi, che regalano piacevoli ore di lettura ed una narrazione sagace ed acuta ma meno originale che in passato.
Un gran bell’articolo, per un autore che tra qualche decennio comparirà senza dubbio sui libri di letteratura. Consigliatissimi a tutti; sia Coupland ed i suoi libri che questa notevole monografia.
[9 giugno 2003 – qui]

   
   

11 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    _AleRoots: in edicola, mi risulta… Oppure boh, forse non esce più, è un po’ che non la compro.
    _Toso70: non potresti trovarmi più d’accordo… :)

  2. toso70 ha detto:

    Microservi è un libro

    dalle intuizioni geniali !

  3. AleRooTs ha detto:

    ma, spostando la discussione a monte, dove diamine si trova la rivista Pulp???

    Sono anni che la cerco, ma senza esito…

  4. inkiostro ha detto:

    _Emmebi: ammetto che il libro su Lara Croft e God hates Japan mi mancano..sono due temi su cui non sono particolarmente preparato. Per quanto riguarda GenX, a me è piaciuto, ma moderatamente; sarà che ero ancora troppo lontano da quel tipo di sensazioni quando l’ho letto. A breve magari lo riprendo in mano, sicuramente lo rivaluto.
    _Scott Ronson: eh già è uscito di stampa. Affidati alle biblioteche e al buon cuore di una casa editrice che sta colando a picco…

  5. scott.ronson ha detto:

    Sono mesi che voglio leggere Microservi, ma la prode feltrinelli non l’ha più in catalogo…

    a.

  6. utente anonimo ha detto:

    E non dimentichiamoci le altre pubblicazioni senz’altro minori ma fondamentali come il novel book su Lara Croft (dove mischia fiction e trucchi di TOmb Rider) e GOd Hates Japan nella versione sia grafica che in prosa. Io sono tra quelli che ha amato Girlfriend.. ma anche La vita dopo DIo. Anche sell’eseordio di GenX rimane unico e inimitabile

    EmmeBi

  7. inkiostro ha detto:

    _Rowena: All families are psychotic in effetti è un ottimo libro, anche se non può comptere con i ‘vecchi’ capolavori di Coupland. I due libri successivi (ancora inediti in Italia), invece, sono davvero deludenti. Hey Nostradamus è ambizioso, procedendo s’incarta sempre di più e si salva solo nel finale, mentre Eleanor Rigby è la quintessenza dell’incompiutezza couplandiana: una manciata di idee geniali sprecate in una trama confusa. Un vero peccato.
    _Twentythird: molto più che couplandmania, oltre ai romanzi mi sono persino comprato su Amazon i suoi due saggi sul Canada…
    _Iri: l’articolo è anche troppo generoso nei confronti di Fidanzata in coma, secondo me. Per me ha segnato l’inizio della fine, il superamento del punto di non ritorno tra il Coupland brillantemente generazionale e quello mistico. In quel libro ci sono pagine bellissime, ma personalmente ho sempre trovato la struttura generale davvero claudicante.
    _Valido: questo è quello che passa il convento…. Se sei fortunato ti becchi al amssimo Heather Parisi che canta Cicale Cicale.

  8. utente anonimo ha detto:

    Ah sono queste le repliche estive? Io mi aspettavo le comiche di Walter Chiari e Paolo Panelli…

  9. IRI ha detto:

    grazie_è anche uno dei miei preferito, e perché tanto astio contro fidanzata in coma?

  10. Twentythird ha detto:

    Post vecchio, ma sempre validissimo. Che altro dire, ha già detto tutto il ‘vecchio’ Ink. E quindi, rafforzo.

    Tradotto: nel caso vi fosse sfuggito, leggetevelo, che male non vi fa.

    *segna +3 punti ad Inkiostro per la Couplandmania*

  11. lemiecose ha detto:

    Come si può liquidare frettolosamente Fidanzata in coma? Il libro è meraviglioso, anche solo per il suo titolo, così come anche l’ultimo Coupland, che non è male, sfoggia un titolo che già vale da solo (All families are psychotic, in originale). Di certi cosiddetti autori non si può dire nemmeno questo.

    Rowena