giovedì, 23/06/2005

nessun titolo

Il Beckzionario (Beck Live @ Ferrara, 22/06)
A come And the time is a piece of wax – Esattamente come cera, due ore scolpite nella memoria come capita solo ai grandi concerti. Completamente e definitivamente al di sopra di ogni aspettativa.
B come Bek – La maglietta col nome del cantante sbagliato è il feticcio concertistico definitivo. Ieri faceva bella mostra di sè uno splendido Bek sormontato dall’immagine stilizzata di un casco stile Star Wars. Non l’ho comprata per pudore, ma avrei tanto voluto.
C come Che spettacolo – Che il nostro sia un grande showman si sapeva da un po’, ma di fronte alle sue mille trovate -non solo musicali- e allo spirito con cui le mette in atto non ci si può che inchinare. Tra i tanti la tavolata imbandita, l’invasione di palco, la boombox, la gara di banjo e chissà quanti me ne sono perso.
D come Due batteristi e spesso e volentieri 3 percussionisti – Tu chiamala, se vuoi, sezione ritmica. Io la chiamo macchina da gue(r)a. Impressionante.
E come Everybody’s gotta learn sometimes – La sua cover dei Korgis è giunta completamente inattesa, in versione ancora più confessional di quanto sia sulla colonna sonora di Eternal Sunshine. Un intero anno che ti passa davanti agli occhi, o quasi.
F come Ferrara – L’atmosfera di Piazza Castello e del centro di Ferrara ha a che fare con la musica, ma non solo. L’armonia dei palazzi è quasi criminale, e noi, che da altre Signorie rinascimentali si proviene, si è un po’ invidiosi. E il modo in cui riesce ad adattarsi a concerti di generi musicali diversi e opposti con la stessa serafica maestosità ha qualcosa di insensato.  
G come Ghettochip Malfunction – Speravo che del mio pezzo preferito di GueroHell Yes, Beck suonasse questa versione pubblicata sull’EP per iTunes. Invece niente, mi è toccato (solo) un pezzo in human beat-box, vatti a lamentare. Che Cristina Ricci sia con voi. 
H come Hip-hop – Secondo Beck il Palazzo Ducale di Ferrara ha una buona vibrazione hip-hop, mattone per mattone. Che si sappia.
I come Invasione di palco – L’aveva detto, ma nessuno ci credeva; e invece, per la conclusiva Mixed bizness, il nostro ha fatto salire sul palco a ballare una ventina di persone. Come finale è un po’ da manuale e i maligni dicono che sembrava un tantino preparato. Ma alla fine chissenefrega, no?
J come Jack-ass – Uno dei suoi pezzi migliori di tutti i tempi, che ha eseguito in maniera standard senza cedere alle lusinghe delle altre versioni Strange invitation e Burro. Peccato però.
K come Kristo sì – Come altro tradurreste Hell Yes? Farsi bruciare sul termpo dai Quintorigo, che vergogna.
L come Loser – Stavolta non ha neanche provato a diversificarla dall’originale come fa di solito, per sfuggire ai cori da stadio e alla santificazione da inno generazionale. Via con una versione facile facile con handclapping inclusi, completamente singalong-friendly. Una piazza intera che canta Soy un perdedooooor, sublime.
M come MancanzeTropicalia, Lost Cause e Deadweight su tutte, personalmente. Ma per il resto non si è proprio fatto pregare.
N come Nero, tamburello – Dopo l’intro, l’apertura del concerto è stata affidata a uno dei pezzi più oscuri di Guero. Non dei miei preferiti, devo dire, anche se la versione potenziata ieri sera non l’ha veramente mandata a dire. Da riconsiderare.
O come Odelay – Fuor di dubbio, il suo capolavoro. Ed evidentemente anche lui lo sa, visto che ne ha suonato più della metà.
P come Posate – A 3/4 del concerto, il nostro ha suonato un set acustico di 3 o 4 canzoni, solo voce e chitarra. In questo periodo la band si è seduta a un tavolo e ha cominciato a mangiare; su The Golden Age la cena si è trasformata in un concerto per posate, piatti e bicchieri, da qualche parte tra la samba e la musica concreta. Senza parole.
Q come Que onda, Guero? – Come butta, fratè? 
R come Retrogaming – Tra Summer Girl, Hell Yes e una bella versione a 4 bit di Sexx Laws, Beck ha confermato che il sound da retrogaming è una delle tendenze del 2005.
S come Scientology – Perchè, Beck, perchè??? 
T come That great love sound – Menzione d’onore per i Raveonettes che hanno aperto la serata, e per il loro singolone di un paio d’anni fa. I Beach Boys incontrano una versione sexy di Jesus and Mary Chain e etrambi vengono folgorati sulla via del rock’n’roll. Dal vivo precisissimi e trascinanti, se vi capita non perdeteveli.
U come Un tripudio di magliette – Un concerto a cui c’erano tanto magliette dei Duran Duran quanto dei System of a down, tanto di Daniel Johnston quanto dei Postal Service, tanto con la faccia di Che Guevara quando con il nome di Totti. A pensarci bene, una follia.  
V come Vai col Playback – Per uno che usa così tanti campionamenti è impossibile non avere nei concerti una cospicua fetta di musica in base. Ma come porsi quando in base spesso e volentieri ci sono anche (tante) voci? Lì per lì un po’ di fastidio, poi non ci fai più caso. Ma la prossima volta per l’intro di New Pollution e il bridge di Rental Car vogliamo il quartetto vocale.
W come Winona – Sigh.
X come X, Fattore – Sembrerà scontato, ma io mi chiedo come faccia a metterci dentro tutta sta roba e a tirarne fuori comunque qualcosa di accessibile, buono pure per i palati di Mtv. Qual è il fattore X?
Y come Y, Generazione – Eccoci. Ed ecco il nostro messia riluttante.
Z come Zeitgeist – E’ una cosa da ABC della musica, ma non dopo una serata del genere non si può non pensarlo: Beck è la più perfetta incarnazione dello spirito del pop contemporaneo. Periodicamente me ne dimentico, e finisco per non esserne poi così convinto. Fortuna che ci sono serate del genere che ti costringono a ricrederti. 

27 Commenti a “nessun titolo”:

  1. Broken_Bridge ha detto:

    Per merito di questo post ti sei beccato non uno ma due link!

    Che poi la cosa imbarazzante è che ero convinto di aver linkato Inkiostro da almeno un anno (su suzukimaruti, che l’altro blog è nato da poco), visto che lo visito tutti i santi giorni.

    In ogni caso ero a Genova e Lost Cause l’ha fatta!

  2. utente anonimo ha detto:

    bellissimo anche il concerto della sera dopo a genova…ha dato veramente tutto se stesso e pure un po’ di più…sera dopo, sempre anteprima goa boa, kings of convenience…deliziosi, peccato ci fossero state non più di 150 persone…

  3. utente anonimo ha detto:

    Urca, meno male che non sono venuto, avendo visto dal vivo nel giro di una settimana sia i Duran Duran che i System of a Down non avrei saputo che maglietta portare… :P

    Valido

  4. Abboriggeno ha detto:

    E’ per post come questi che la gente si innamora di Inkiostro.

    Peccato non esserci stato, Beck mi sta appassionando e lo sto riscoprendo proprio sto periodo…mannaggia, sto sempre in ritardo!

  5. Enver ha detto:

    no, non potevi ;)

  6. inkiostro ha detto:

    _Speranzilla: vedi alla voce T. Erano i Raveonettes, e sono caldamente consigliati.
    _Gecco: tu sei avanti un paio d’anni a prescindere…
    _Enver: non dubitavo che lo sapessi (figurati), ma non potevo rispondere diversamente, no? :)
    _Ele: prima di comprare il computer nuovo, io usavo sempre e solo paint per ridimensionare le foto. Una follia. Cmq io da dietro ti vedevo, ma sai com’è, non sono esattamente il tipo di persona che si staglia tra la folla.. :O

  7. ele ha detto:

    le foto quando riesco a lavorarci un attimo e renderle un pelo più chiare le metto. ora come ora dispongo solo di paint :P

    (tra l’altro sono molto triste, ho provato a fare qualche classica foto a caso tra il pubblico ma tu non ci sei! che peccato :PPP :)

  8. Enver ha detto:

    e ce lo so dove sta Deadweight! non avevo letto sotto quale lettera era, infatti pareva strano la facesse (l’ho visto una volta dal vivo -Milano 2000- e una volta in tv, e non l’ha fatta mai)

  9. utente anonimo ha detto:

    il sound da retrogaming e’ il trend del 2005? allora io sono avanti gia’ di un paio d’anni :)

  10. speranzilla ha detto:

    Lost cause è mancata anche a me in effetti. Senti, ma chi era invece il gruppo spalla? (cazzo l’avrà ripetuto 20000 la biondina!)

  11. inkiostro ha detto:

    _Giu: e poi ci lamentavamo, io e te.. Tra Beck e le gratuità varie la non-voglia è stata spazzata via..
    _Ele: Sì ma le foto dove sono? Le attendo. Cmq Raveonettes assolutamente grandi, mi hanno esaltato un sacco…sospetto che un concerto intero sia a notevole rischio noia, ma così ci è andata da dio…
    [everybody’s gotta learn sometimes non mi ha sconvolto così tanto, senza archi nè organo mi è sembrata un po’ vuota. ho preferito di gran lunga i momenti ritmati]
    _Emmebi: infatti anch’io la scorsa volta che l’ho visto, due anni fa, non ero rimasto particolarmente colpito. Stavolta ha spazzato via ogni dubbio..
    _Anonimo: infatti io non sono nato a Bologna..

  12. utente anonimo ha detto:

    Bologna non era una signoria rinascimentale..

  13. utente anonimo ha detto:

    Gran post. Felice che il contento del nostro cantore sia stato al suo livello (alto).

    A Milano per Mtv fece piuttosto cagare. ANche li invitò tutti quanti sul palco.

  14. ele ha detto:

    per quanto mi riguarda, everybody’s gotta learn sometimes è stato il momento più intenso di tutto il concerto.

    emozioni dai lineamenti così dissimili che mi investono per qualche minuto di puro, semplice sublime..

    e poi sì. che spettacolo. forse una delle cose che ti sei perso è stato il bassista, un grande! uno spasso, oltre che molto bravo direi.

    jack-ass l’ha suonata su richiesta al soundcheck – era molto allegro, e c’era un clima di festa che boh.. non so non poteva non essere un bellissimo concerto.

    e i raveonettes? :)

    e, ehm, il tuo post lo linko sotto le foto. tra parentesi, quelle di sharin foo sono venute veramente belle.

  15. utente anonimo ha detto:

    bizio, ieri sera ho provato a salutarti mentre stavi andandotene, ma eri troppo lontano e la mia voce non è poi così potente. uff!

    Giu

    bella serata comunque, se non altro perchè ho pure trovato uno scontrino da 3 birre e un tale mi ha venfuto il biglietto con sconto. ;)

  16. inkiostro ha detto:

    _Lucious: Ero tentato di fare tutto il Beckzionario sul Girolami, ma poi avrebbe detto che sono invidioso..
    _Enver: Ma Deadweight come ho scritto non l’ha fatta. E Deadweight non sta su Odelay, ma sulla colonna sonora di un brutto film di Danny Boyle. Però sì, il Pavè di Piazza Castello non è esattamente piacevolissimo quando tenti di ballarci su.
    _Fra: Io stavolta ho scelto Beck, i SY gli ho già visti 3 volte, bravissimi, fondamentali ecc ma dal vivo non sono propriamente eccitanti. Di costoso avevo in cantiere anche i Kraftwerk, ma mi hanno piazzato i beneamati Piano Magic in contemporanea a Bo gratis, e credo propenderò per questi ultimi. Una questione di soldi, ma soprattutto di emozioni.
    _Rampino: non so come dire, ma la cosa non mi riguarda. Sono felice di lavarmene le mani, ecco. :)

  17. utente anonimo ha detto:

    sta quasi diventando un OT ma:

    pare che a Hollywood sia diventato difficile lavorare se non sei un adepto di Xenu e Hubbard. alla fine it’s all about money.

    forget ‘bout it

    Rampino

  18. utente anonimo ha detto:

    ommioddio

    everybody’s gotta no. o perlomeno non senza di me, cazzo

    me che ho devoluto la busta paga ai sonic. ed ero obbligata a scegliere, tutt’e due non ci stavano mica.

    fra

  19. Enver ha detto:

    cazzo hai trovato anche la Y…

    sigh per non esserci stato. e dire che quasi potevo

    anche solo per Deadweight

    (odelay odelay odelay!)

    ps però il pavimento di piazza castello è killer

  20. utente anonimo ha detto:

    A,B,C,I,P,Z, ma soprattutto E.

    L come Loser.quello di macerata, però. il vero evento della serata :)

    lucio

  21. inkiostro ha detto:

    E ora anche Katie Holmes (la leggendaria Joey di Dawson’s creek, chevvelodicoaffà; hanno persino ricominciato a trasmettere tutte le puntate), la cui conversione assai misteriosa è documentata in un fondamentale post del sempre più fondamentale Mondo Oltro, chevvelodicoaffà.

  22. utente anonimo ha detto:

    scientologista anche Beck come Tom Cruise (e Moby?)
    Kit

  23. inkiostro ha detto:

    Rampino, assolutamente d’accordo. Tra l’altro il paragone mi pare molto molto calzante. Chissà se prima o poi i libri di storia ce lo spiegheranno..

  24. utente anonimo ha detto:

    beck e scientology fa il paio con gaber e colli

    inspiegabile, perciò affascinante

    rampino

  25. QP ha detto:

    spettacolare!

  26. utente anonimo ha detto:

    concerto sopra ogni aspettativa, anche se tutto quel playback mi ha irritato un po’.

  27. utente anonimo ha detto:

    Becktionary!