mercoledì, 11/05/2005

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Il più bel disco di Nick Cave…non è un disco
«Questo è il mio disco più bello»: di solito è così che ogni musicista, appena pubblicato un disco, lo presenta al pubblico. Il 95% delle volte è un’enorme cazzata; e il 90% delle volte il musicista neanche lo pensa. Del resto è ovvio: chi comprerebbe un disco di uno che dice: «Ho fatto un bel disco, ma quello prima era più bello»? Qualche volta, però, un musicista lo dice, ed è vero. Questa volta, ad esempio, è vero. E non si tratta neanche di un disco vero e proprio.
B-sides & rarities è il cofanetto che contiene tutte o quasi le canzoni che non sono finite negli LP ufficiali in più di 20 anni di carriera solista di Nick Cave insieme ai Bad Seeds. Tre cd, 56 pezzi in totale, per una veste grafica totalmente spoglia ed anticelebrativa e un prezzo onestissimo. Dai brani destrutturati del primo periodo ai ballatoni più recenti, passando per cover, versioni alternative, out-takes, colonne sonore e lati B: in questi 3 dischi ci sono molti dei pezzi in assoluto più belli di uno dei cantautori più grandi di tutti i tempi.
E’ quasi impossibile elencarli tutti: i blues sporchi di The moon is in the gutter e Rhye Whiskey, la cover quasi a cappella di Black Betty (di Leadbelly), la perfezione dei 2 minuti di Blue bird, l’arrembante e goliardica God’s Hotel e (I’ll love you) Till the end of the world, dalla colonna sonora di Fino alla fine del mondo di Wenders. Poi: la versione alcolica di What a wonderful world cantata in duetto con il sodale Shane McGowan, già leader dei Pogues, seguita da una clamorosa versione acustica di Jack the ripper, da una manciata di murder ballads, una Where the wild roses grow in cui al posto di Kylie Minogue c’è Blixa, l’inquientantissima Time Jesum Transeuntum et non rivertentum, suonata dai Dirty Three e finita sul cd di pezzi à la X-files Songs in the key of X, e l’epica versione orchestrale di Red Right Hand, dalla colonna sonora di Scream 3. E ancora: i pezzi del periodo The Boatman’s Call, tra cui spicca la B-side Little Empty Boat (uno dei brani migliori in assoluto di Mr. Cave), l’allegrissima (!) out-take Opium Tea e la biblica Sheep may safely graze, mentre, arrivando agli ultimi anni, si scoprono delle chicche come Shoot me down e la recentissima Under this moon, che -altro che B-side- è migliore di tutti i singoli di Abattoir Blues/The lyre of Orpheus messi insieme. 
Ok, è vero che i pezzi completamente inediti sono pochini; però vedere e sentire 21 anni di carriera in fila è una di quelle cose che non ha prezzo. E, per qualche anno, il buon Nick può anche continuare a fare dischi mediocri e a cercare con risultati alterni la sua musa ormai persa: finchè riuscirà a tirar fuori rarità e pezzi vecchi del genere, noialtri possiamo aspettare. Eccome, se possiamo.

10 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    A guardare sul sito del malefico Clear Channel così pare. Suppongo che sicuramente lo sarà a Modena, mentre dubito che al Neapolis farà il suo ormai altrettanto classico spettacolo in quartetto. O meglio, lo spero per lui, rischierebbe davvero di essere linciato…

  2. utente anonimo ha detto:

    Io spero che ne faccia un po’ nel prossimo tour in Italia. Ma è vero che sarà senza Bad Seeds?

  3. inkiostro ha detto:

    Assolutamente..è esattamente la stessa cosa che ho pensato io. The sweetest embrace su tutte, come anche Mojo, The big Hurt, To be by your side, There is a light…mi aspetto un altro cd che le raccolga.. :)

  4. utente anonimo ha detto:

    Peccato che manchino quasi tutte le cose che ha fatto senza Bad Seeds, sia canzoni che ha solo interpretato (The sweetest Embrace, bellissima! Oppure To be by your side) sia delle cover (ma l’avete mai sentita la sua versione di Disco 2000 dei Pulp??)..

  5. garnant ha detto:

    Lo so che non dovrei tentennare… mi convincerà lui stesso tra non molto :)

  6. inkiostro ha detto:

    _Broken Bridge: Come into my sleep non è tra le mie preferite, ma è molto carina. Per il resto sono d’accordo con PischellaSquilibrata (con un nome così.. ) non è inquietante, anzi, è probabilmente normale che una raccolta di rarità e lati B sia uno dei dischi migliori di un artista. Esattamente per il motivo da lei illustrato.
    _PischellaSquilibrata: completamente d’accordo. Tra i pezzi scartati dai dischi c’è un percorso ben preciso, non meno interessante di quello segnato dai dischi principali.
    _Mr.Simpatia: Bassi? Quali bassi? Forse 2 o 3 canzoni su 56…direi che ci può stare.. :)
    _Pat: io me n’ero fatte già 2 di versioni homemade di compilation di lati B…

  7. utente anonimo ha detto:

    Io le avevo già praticamente tutte, ma sono d’accordo con te, è un disco fantastico. Erano anni che aspettavo di ascoltare queste canzoni in fila, una dopo l’altra…

  8. Mr.Simpatia ha detto:

    Mi sembra un po’ esagerato. Alcune sono delle perle, tipo le versioni acustiche da Tender Prey, ma tante b-sides e outtakes sono tali non a caso. La carne al fuoco è tantissima, ricca di alti e bassi. Però è stupendo ripercorrere la sua carriera per vicoli secondari e inesplorati.

  9. è tipico, ivece, che b-sides sia il disco più bello per chi ha ascoltato tutto il resto. perché ci sono, senza pretesa di uniformità, tutte le sfumature intuite in anni, gli eccessi, le discontinuità. designed and directed by his rrh.

  10. Broken_Bridge ha detto:

    A me capita di ascoltare in loop da un paio di mesi “Come Into My Sleep”, che considero una delle migliori cose mai fatte da Nick Cave in tutta la sua carriera.

    Comunque è inquietante – in senso positivo – che il suo migliore disco (e penso anche io che lo sia) sia una raccolta di rarità, lati-b e outtakes.