lunedì, 18/04/2005

nessun titolo

Another brick in the wall
Lo so, ormai è cosa nota: la Lego è in crisi.
Il numero di link dedicato negli anni all’argomento da questo blog parla più chiaro di qualunque dichiarazione di dispiacere in merito; negli archivi potete trovare un pazzo che ha rifatto coi lego tutti gli episodi biblici, un altro che ha rifatto le illustrazioni di Escher, i vari tipi di pena di morte, le istruzioni per farsi una canna, gli avatar fatti di lego e i case per i computer (un po’ di link qua e qua). Una notizia davvero triste, insomma.
Da parte mia l’unica soluzione per la crisi che mi venga in mente è semplice: ritargettizzare. Se i bambini non comprano più costruzioni perchè passano tutto il loro tempo a giocare alla PlayStation II, vuol dire che non se le meritano; molto meglio dirigere le proprie attenzioni e i propri prodotti ai twenty e thirty-something che coi Lego ci sono cresciuti, e che al solo pensiero dei prodigiosi mattoncini assumono un’espressione di beata e infantile serenità. Dai semplici nostalgici ai geek innamorati della perfetta modularità dei mattoncini, dai collezionisti all’ultimo stadio ai genitori oscurantisti che odiano i videogiochi, dagli amanti dei soprammobili inusuali agli aspiranti architetti sempre in cerca di materiale da modellare: è questo il mercato del futuro per l’azienda danese. I bambini lasciamoli giocare ad Halo 2 e a Fifa Football 2005; io, da parte mia, appena ripasso da casa dei miei vado in soffitta e vedo cosa costruirmi con quel saccone di bellissimi, lucidissimi, perfettissimi mattoncini
Ma poi: voi dite i Lego o le Lego?

24 Commenti a “nessun titolo”:

  1. alexseas ha detto:

    Cavolo, mi sembra di essere uno dei pochi ad aver sempre detto “le” Lego!

    Lunga vita ai mattoncini multicolori.. (ancora nel mio garage trovo qualche pezzettino perso anni e anni fa, per la gioia di mio padre…)

    Ricordo che ci giocavo sempre con gli amici, finchè non ne sgamai uno che ogni volta se ne portava via una manciata di nascosto… Bastardo… :)))

  2. utente anonimo ha detto:

    “I” Lego (non so perchè prima mi è scappata una “L” di troppo). Ma non fatemi partire con i ricordi. Coi miei due fratelli ci eravamo suddivisi il controllo della città che occupava il pavimento di camera mia. Io gestivo il reparto spaziale e avevo costruito un enorme cinema completo di tutti i comfort, mio fratello curava la parte medievale e mia sorella case scuole e ospedali. Poi facevamo il mercatino dei pezzi…

    …tutti a Copenaghen!!
    Valido

  3. Blackhair ha detto:

    I lego- e ricordi le nostre infinite città che occupavano tutto il soggiorno?Che bambini sani…

  4. Abboriggeno ha detto:

    e se andassimo con un pullman fatto di LEGO??

  5. utente anonimo ha detto:

    hey, anch’io sognavo di andare al parco dei Lego di Copenhagen, me l’ero dimenticato!!! Ragazzi, si potrebbe affittare un pullman…

    :-D
    Kit

  6. Abboriggeno ha detto:

    I LEGO. rigorosamente. “le lego” lo diceva mia nonna, e mi e’ sempre suonato un po’ come dire “il mario”.

    Cmq a casa c’ho un armadio a muro in un ripostiglio, tutto pieno di lego costruiti. dai pirati ai castelli ad un intera citta’ con porto caserma contrabbandieri passaggio a livello autolavaggio e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.

    tutti li’ in fila. se li guardo mi metto a piangere.

    tra l’altro sono stati gli unici momenti in cui da piccoli io e mio fratello giocavamo insieme invece che litigare, per tutti i miei primi 16-18 anni di vita. poi abbiamo smesso, non so perche’. forse ho iniziato a farmi le canne. o forse non mi sono mai ripreso dall’esame di maturita’….

    profondo cordoglio

  7. inkiostro ha detto:

    anch’io di solito dico ‘i lego’. anche se ogni tanto mi confondo. comunque vi amo tutti.

  8. utente anonimo ha detto:

    “i” lego.

    putroppo se avesso usato per abbassare i prezzi tutti i mld che hanno investito recentemente per fare quelle boiate di lego tecnologici elettronici, forse ora sarebbe diverso…

    giustamente errato, come già citato da qualcuno, il fatto di creare pezzi sempre più realistici, sempre pià specifici: una volta per fare una macchina ci volevano 20 pezzi, ora 3… vanno sempre + verso i playmobil…

    cmq buona la tua idea di un rilancio lego in stile vintage… se rimettesso in vendita il castello giallo tale e quale a 20 anni fa lo comprerei a busso…

    d’altronde tutto sta implodendo sul vintage, anche la Panini pubblica gli albi di 20 anni fa…

    mah, interessarà a qc la mia opinione, pazienza e ciao

    M

  9. utente anonimo ha detto:

    Il Lego. Conservo ancora da qualche parte l’ultima mega-astronave che mi sono costruito (avevo almeno 18 anni). Il mio sogno è quello di andare al parco di Legoland, in Danimarca, fingere di perdere l’equilibrio e franare rovinosamente su un castello o su una base spaziale, e poi dire “mi dispiace, ci penso io, rimango qua finchè non ho ricostruito tutto…”

    Valido
    (p.s. ti è arrivata la mail che ti ho mandato ieri?…)

  10. scott.ronson ha detto:

    IL Lego, rigorosamente.

    prima o poi devo fare una registrazione del rumore che fanno i mattoncini quando li rimesti all’interno di un contenitore molto ampio, e usarlo per qualcosa di musica elettronica…

    a.

  11. robyroby ha detto:

    io dicevo “il lego”.

  12. utente anonimo ha detto:

    Sì, i lego. e li costruivo tutti da sola, rubando i pezzi al mio fratellino minore, ehehe. Giocavo coi lego spaziali soprattutto, quanto mi piacevano, me li invidiavano tutti poi. :-)
    Kit

  13. LastManStanding ha detto:

    Ma se dovesse fallire la facciamo una cordata per rilevarla? Almeno impediamo che qualche becero industriale usi il logo indecentemente.

  14. LastManStanding ha detto:

    IL lego. E’ un ente astratto, una divinità.

  15. peraltro ha detto:

    Su Repubblica di domenica articolone sui Lego e la loro storia. Bello.

  16. yoshi. ha detto:

    ho sempre odiato quei merdosi mattoncini dato che mi uscivano solo delle schifezze assolute

    ah ah ah come godo

  17. plinder ha detto:

    a volte “i”, a volte “le” :)

  18. utente anonimo ha detto:

    io dico “i lego”, pero` devo dire che ho giocato a fifa 2005 e mi sono divertito un sacco (io che notoriamente odio il calcio)

  19. utente anonimo ha detto:

    Solo una cosa puo’ salvare Billund: l’Ipod di Lego.

    Wiseacre.

  20. briciolanellatte ha detto:

    Sicuramente i lego

  21. utente anonimo ha detto:

    l’incanto dei lego era nella loro modularità, ascetica quasi. I fronzoli ed il barocco sono arrivati dopo, come tentativo di tenere il mercato, ed hanno intaccato il meccanismo fascinoso dei semplici mattoncini monocolore a incastro. Il mondo del lego ha subito un tremendo disincanto, si è fatto fotografico e ha perso l’aldilà. e non si torna indietro.

    laginestra

  22. apomorfina ha detto:

    mi ricordo quando giocavo coi lego insieme ai miei amici della via. c’era uno che possedeva un mare di questi mattoncini, di tutte le forme e colori. ma io, anche se ne avevo molti di meno, riuscivo a competere con lui, bastava un po’ di ingegno.

    i lego sono DEMOCRATICI. ecco perché stanno scomparendo.

    (e poi adesso costano tantissimo!)

  23. fangoeghiaccio ha detto:

    i lego..

    ho fatto architettura influenzata dai Lego..quasi quasi li cito per danni :)

    scherzo..comunque molti modellini, in certi studi, sono fatti con il lego e sono bellissimi

  24. Enver ha detto:

    i.

    (scusa della fretta e della laconicità, ma vado in garage a dissotterrarli. Ho deciso che giocherò tutto il pomeriggio alla costruzione di un lego-giardino, circa vent’anni dopo)