giovedì, 17/03/2005

nessun titolo

I’ll be your mirror
Il nuovo disco dei Perturbazione è fatto per piacere a chi non conosceva i Perturbazione. Ma ciò non implica che non piacerà a quelli a cui già piacevano. Certamente però, non piacerà a quelli a cui non piacevano.
Il bisticcio è voluto, anche se di bisticci ce ne sono ben pochi in questo disco. Ed è inutile nascondere che ci un po’ ci dispiace, perchè i loro bisticci ci piacevano assai; ma è anche inutile nascondere che Canzoni allo specchio è un gran bel disco. Del resto, si sa: In circolo è stato una pietra angolare dell’indiepop made in Italy (LA pietra angolare, per quanto riguarda l’indiepop cantato in italiano), e la sua urgenza espressiva e le sue grandi canzoni sono virtualmente impossibili da eguagliare. Soprattutto se il vecchio, miracoloso, equilibrio tra spigliatezza e derive zuccherose ora vacilla spesso in favore di queste ultime, e se i pezzi non sono tutti esattamente memorabili come un tempo.
Poi, in realtà, bastano una manciata di brani (Dieci anni dopo, A luce spenta, Seconda persona, Il materiale e l’immaginario) a farci ricordare perchè loro sono una spanna davanti a tutti, e quando alla formula si aggiunge la produzione perfetta di Paolo Benvegnù e l’apporto decisivo di una manciata di Baustelle, di Giardini di Mirò e di Sweaters, le vette toccate sono davvero alte. Ok, manca l’Agosto del caso, IL pezzo che buchi la cortina d’indifferenza dell’ascoltatore italico medio per proposte così raffinate (ancorchè inequivocabilmente, nobilmente e genuinamente pop); ma i due singoli hanno un piglio che potrebbe riservagli una certa fortuna -soprattutto ora che il marchio è Mescal- e chissà che Se mi scrivi non porti con sè un destino da piccolo tormentone estivo.
Più la riscossione di un debito che una battuta d’arresto, più una conferma che una smentita, più un ottimo disco per chi non conosce il sestetto torinese che un’evoluzione senza macchia che convincerà in toto i vecchi fan. Per una volta è il caso di essere altruisti, e augurare ai Perturbazione la fortuna che si meritano. Con la sicurezza che, la prossima volta, arriverà di nuovo il disco che ci meritiamo.

15 Commenti a “nessun titolo”:

  1. Enver ha detto:

    più che altro per evitare di trovarci a canticchiarla inavvertitamente assieme a fan di Paolo Meneguzzi o di 50cent che fanno lo stesso… (it’s the same old theme since 1916, cit.)

  2. inkiostro ha detto:

    L’ho scritto più volte nei mesi e negli anni passati, qui, qui e qui, ad esempio.
    [concordo con Enver, speriamo che scampi il destino di tormentone, sennò rischiamo seriamente di finire ad odiarla]

  3. utente anonimo ha detto:

    io amo i baustelle alla follia tu ,oh inchiostro ,che sei solito inguacchiare queste pagine che ne pensi?????????????????????????????????????????????????????

  4. Enver ha detto:

    mi piace un bel po’, forse meno di In Circolo ma devo concedergli più ascolti.

    Sper(iam)o che ‘Se mi scrivi’ NON diventi tormentone estivo…

    (il primo disco dei Baustelle, per favore, non scomodatelo a capocchia. Ché un mio atrio o ventricolo è là dentro, e qualche neurone alterato pure)

  5. Mr.Simpatia ha detto:

    L’intero disco ti culla morbidamente tra sussurri, delicati arrangiamenti e una soffice atmosfera. Conviene bersi un paio di caffé prima di ascoltarlo.

  6. utente anonimo ha detto:

    Li attendo live al “Circolo degli artisti”.

  7. utente anonimo ha detto:

    dopo un paio di ascolti non “riesco ancora ad entrarci dentro”…c’e’ qualcosa di notevole ma anche cose scontate.

    Non conosco In Circolo, comunque confido in altri ascolti rivelatori :-)

    Diro’ un’eresia, ma mi ricorda a tratti l’ultimo dei mambassa, che adoro.

    massisv

  8. mammara ha detto:

    A me è piaciuto parecchio, e non l’ho trovato poi molto distante da In Circolo in termini di qualità.

  9. utente anonimo ha detto:

    Non sono un grande fan dei Perturbazione, ma l’ascolto è gradevole, con un paio di picchi notevoli.

    m.

  10. ele ha detto:

    “Se mi scrivi” è rimasta sullo stomaco anche a me, a dire la verità. Ha un testo odioso! :P

    Ed è vero che manca una canzone come Agosto, o Arrivederci addio, o anche Il senso della vite.. anche se questo ha un suono e degli arrangiamenti che mi piacciono un sacco (.. Benvegnù).

    Insomma secondo me è un bel disco, ma In circolo era molto più bello, sì.

    (molte parole per dire la stessa cosa che hai detto te)

  11. atrocityexibition ha detto:

    anch’io devo ammettere che dalla recensione ho avuto la stessa impressione di benty. anzi, in quasi tutte le recensioni che ho letto mi è sembrato di cogliere un certo imbarazzo. non so, ascolterò. la copertina mi ricorda molto il primo disco dei baustelle. ciao. s

  12. frittole ha detto:

    Pienamente d’accordo con nin-com-pop: “se mi scrivi” l’ho trovata odiosa e stronzetta fin dal primo ascolto (l’avessero fatta i Gazosa?) e tutto il disco, al decimo giro sul lettore, nel complesso lo trovo ancora noioso. Amo i Perturbazione a lo confesso, mi aspettavo molto di più.

  13. inkiostro ha detto:

    A me sembra invece di essere stato molto chiaro: ci sono alcune belle canzoni e i Perturbazione sono sempre i Perturbazione, con un tocco e una sensibilità unici ed impagabili, però era (molto) meglio In circolo. Il vecchio fan è un po’ deluso, ma è come al solito una questione di aspettative troppo alte. Non è che uno può fare un capolavoro l’anno..
    [NCP: a me invece Se mi scrivi piace assai, anche se non escludo che potrei non sopportarla, tra qualche mese]

  14. benty ha detto:

    dal tuo post non è che si capisce se ti sia piaciuto o meno Ink. pare che non ti sia piaciuto, ma siccome gli vogliamo tutti bene ai Perturbazione non se ne può parlar male. boh ? io ovviamente rimando l’acquisto/ascolto/giudizio al mio ritorno, sto solo cercando di farmi un’idea preventiva

  15. Nin-Com-Pop ha detto:

    mm, io i perturbazione ho iniziato ad ascoltarli timidamente adesso. ascolto entrambi i dischi e non riesco ancora a cogliere le sfumature tra l’uno e l’altro. quando è uscito in circolo non riuscivo affatto ad ascoltarli. il mio solito problema con la melodia italica. lo stesso problema che ho con benvegnù. mi sembra di ascoltare sanremo, che ci vuoi fare. non è esattamente la mia musica. comunque “se mi scrivi” è davvero imbarazzante. la skippo regolarmente :