martedì, 14/12/2004

nessun titolo

Lettera a Babbo Natale -reloaded-
Caro Babbo Natale,
erano molti anni che non ti scrivevo più. L’anno scorso però l’ho fatto, e non è stato male. Freud sostiene che l’origine dei nostri traumi sia tutta nell’infanzia, e visto che non i soldi per esplorare questi nodi con un analista lo faccio col primo surrogato che mi viene in mente, cioè il blog. Così ho deciso di scriverti anche quest’anno, e poichè ho come l’impressione che la lettera dell’anno scorso non ti sia arrivata (oppure sì e non l’hai cagata, quindi repetita iuvant) te la riscrivo quasi uguale.
Da bambino comporre la lettera per chiederti cosa avrei voluto mi portassi in dono era una cosa che mi richiedeva dei giorni, ricordo interminabili pomeriggi passati a decidere se era meglio il castello dei Lego o una manciata di cattivi dei Masters, e per formulare complesse captatio che ti disponessero dell’umore migliore. Poi a un certo punto ho smesso: invece dei Masters cominciavo a desiderare dei videogiochi e non riuscivo a credere che i tuoi elfi avessero fatto un corso di aggiornamento per riuscire a produrre Super Mario. Poi a un certo punto mi hanno pure detto che non esistevi (ammettilo, la storia della slitta, delle renne e degli elfi non è molto credibile; per non parlare del fatto che vìola ogni legge della fisica), e la questione sembrava chiusa.
Ora però ho scoperto il complotto cattocomunistafasciomassonico che per salvaguardare lo stato delle cose celava la tua esistenza dietro l’immane menzogna che ha reso infelici generazioni di bambini in tutto il mondo, e so finalmente la verità: tu esisti. Nonostante ciò scriverti sarebbe comunque inutile, senza sapere l’indirizzo. Poi però l’anno scorso avevi un blog (ottima cosa aprirne uno, è un’idea così originale!), e quest’anno sei pure reperibile via AOL Messenger, allora ho pensato, che diamine, che le condizioni c’erano tutte, e che stavolta ti avrei scritto proprio una lettera coi fiocchi.
Allora, caro Babbo Natale, cosa voglio per regalo? Ho pensato che le cose che vorrei di più sono tutte impossibili, quindi non te le chiedo neanche. Sarebbe bello se ci fosse la pace nel mondo, se il terrorismo scomparisse, se si trovassero cure definitive per AIDS, cancro ed herpes, se il governo Berlusconi cadesse domani, se Costanzo scomparisse dalla faccia della terra insieme al suo baraccone di nani, ballerine, GrandiFratelli e Costantini e se le prossime versioni di Windows cominciassero non dico a funzionare ma almeno ad avere un funzionamento vagamente logico; ma sono tutte cose talmente improbabili che mi pare inutile chiedertele. Sono cose esagerate anche per te: tu non sei onnipotente, e l’unico che lo è ha uno strano senso dell’umorismo.
(continua)






3 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Se la scrivessi, la mia “letterina” a Babbo Natale avrebbe formato enciclopedico… Comunque mi sa che anche la tua non sarà uno scherzetto ;-)
    Miss Ansia Abin

  2. inkiostro ha detto:

    invidia
    [il seguito domani]

  3. woland ha detto:

    attendo con ansia il seguito [ah che bello far lezione qui]