lunedì, 22/11/2004

nessun titolo

La matassa geometrica
Se c’è una cosa che mi piace tanto quanto trovare un disco che capisco (o che credo di capire), questa è sicuramente imbattermi in un disco che, pur parlando una lingua che dovrebbe essermi familiare, mi è completamente alieno. Summer in Abaddon dei Pinback è così, meravigliosamente incomprensibile, fulgido esempio di quegli album high-maintenance che hanno bisogno di decine di ascolti prima che vi si possa scorgere qualcosa di più di un qualche banale punto di riferimento. Con una personalità forte ma sottilissima, completamente e intimamente indie (rock o pop, fate voi) nel senso più nobile del termine, con trame di chitarra così precise e geometriche che non possono che stregare sia gli amanti del post-rock che i cultori di quella creatura misteriosa che qualcuno chiama math-rock, e con costruzioni vocali trascuratamente multi-livello, la musica dei Pinback è una chimera inafferrabile, il cui immaginario è fatto di assenze, periferie e inspiegabili inserti di esotismo.
E pur essendomi ben noti i trascorsi, le carriere, l’indovinachi dei riferimenti musicali e il panorama in cui Summer in Abaddon si colloca, si tratta di un disco di cui non capisco nulla, e di cui continuo a non riusicire a dipanare la matassa mano a mano che continuo ad ascoltarlo. Una matassa, per una volta; che soddisfazione.


6 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    io di loro conosco solo Blue Screen Life, e mi erano parsi molto xtc. sbaglio?

  2. inkiostro ha detto:

    su amazon, ad esempio. è un disco touch & go, non dovrebbe essere difficile da trovare.

  3. sono grandissimi. sai dirmi dove lo posso ordinare???

  4. MarinaP ha detto:

    ganz eeeh tutta sta spocchia!
    E’ un disco fantastique….

  5. utente anonimo ha detto:

    è una donna? no. tak! tak! tak!
    hai baffi? sì. tak! tak! tak! tak!
    ha gli occhiali? no. tak! tak! tak!
    è Paul? sì!
    giocare a indovina chi coi Pinback è troppo facile.

    però sì, hanno quel non so che… magari con un produzione un po’ meno patinante tirano fuori un po’ più le palle… attendo fiducioso la loro prossima prova

  6. gomitolo ha detto:

    non sai quanto mi trovi daccordo. io li seguo da un po’ (procurati il cd che vendevano durante i live e “Offcell” (se non ce l’hai già)..

    p.s.
    volendo ‘forzarli’ in una definizione per me fanno math-pop