lunedì, 11/10/2004

nessun titolo


Il piccolo consumatore
Del concerto degli Offlaga Disco Pax al Covo, avete ragione, non ho scritto nulla. Del resto sono stati una conferma, e non c’è molto altro da dire, visto che sono un gruppo enorme. Leggetevi il testo di Cinnamon, e ammirate il fotomontaggio fatto per l’occasione dalla neonata (nel mondo dei blog) crew di Self Comics. Parla da sè.

CINNAMON (Il piccolo consumatore)
La sparizione delle sagome dei camerieri fuori dai ristoranti non è avvenuta in una data precisa. Sono cose che misteriosamente accadono, come la comparsa dei biscotti Togo al cioccolato.
Tutto è cambiato. Prendete le ciuingam. Quando ero piccolo il massimo erano le ciuingam a palline dentro la boccia. Perché una cosa va detta: anche se i telefilm erano in bianco e nero c’era sempre una cosa a colori: la boccia delle ciuingam. Poi sono venute le prove tecniche di trasmissione. Se eri fortunato ti poteva capitare di avere un amico con l’antenna esatta che captava la Svizzera o Capodistria. Tele Capodistria era un vulcano di emozioni: film partigiani dove i tedeschi erano cattivi e i partigiani buonissimi e intelligentissimi. Un paradiso socialista.
Dopo le palline sono arrivate le Riprova, sarai più fortunato. Le più ambite erano quelle di Fort Apache. Se superavi la prova potevi lanciarti dalle Brooklyn, la gomma del ponte.
Al tempo però le ciuingam avevano un mucchio di sapori in più.
Il meglio, il più rivoluzionario era il Cinnamon. Il Cinnamon era il vero gusto da Black Panters, da Malcolm X. Il Cinnamon è la cannella, ma non vale. Il Cinnamon, quando è arrivato il riflusso, lo hanno abolito: evaporato, sparito! Uno andava al bar e trovava solo le Centerfresh, quelle con dentro il liquido. Ciuingam da “maggioranza silenziosa”.
La Sinistra calava ed ecco comparire le ciuingam del capo che mangia pesante. PESANTE… Erano tempi difficili.
C’era chi si dava alle Stimorol danesi, chi si drogava con le Dentigomma che si trovavano solo in farmacia. Poi il miracolo: un giorno, al Circolo Gramsci, preso dallo sconforto per aver scoperto che esistono le Big Babol Revolution, ho gettato l’occhio dietro i boeri e alle liquirizie Goleador: le Cinnamon erano tornate!
Strano che l’Unità non avesse detto niente.
Alle Cinnamon e a tutti i compagni caduti bisognerebbe dedicare una piazza davanti a un ipermercato.













16 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    [tutto quello che mi sento di dire è]
    Aiuto!

  2. utente anonimo ha detto:

    inkiostro, sabato qualcuno voleva il tuo autografo invece di quello di Max Collini, ammettilo! ^-^

    cane-borsa

  3. clotilde ha detto:

    Eh si Inkiostrik! Ci sarebbe da spanciarsi dalle risate se gli Offlaga si presentassero sul palco con un look alla Zladko.
    Cambiando discorso, vi presento Gustavo e quello che scrissi su di lui tempo fa sul mio blog.
    Pensate che i miei bambini e mio marito ne hanno trovata una vhs in Ungheria in un’edicola sperduta sul Balaton, pare che tale videocassetta avesse dieci dita di polvere, me l’hanno portata ancora bene impolverata per il mio compleanno in giugno, mai regalo mi fu più gradito: ben 10 episodi di sfiga quotidian-comunista.
    Davvero amara l’ironia di Gustav, ma per me resta un mito, per esempio mi sento molto Gustav quando alla mattina mi alzo e non riesco a trovare (vedere) gli occhiali e mi tocca chiamare qualcuno che li trovi (veda) per me. Ecco a cosa mi serve un marito: a trovarmi gli occhiali al mattino! (son proprio messa male)

    Gustavo io lo associo alla pasta al sugo rosso. Tornavo a casa da scuola di corsa e accendevo la tv. Per niente al mondo avrei perso una puntata di Gustavo! Neanche per tre pacchetti di tatuaggi. Il cartone terminava con la scritta “vegè”. Non era necessario conoscere l’ungherese per capire che significava ‘fine’. Ero una bambina e già conoscevo come si diceva ‘fine’ in tre quattro lingue. La Moratti sarebbe stata fiera di me. I cartoni di Gustavo erano della Hungarofilm. Non l’ho mai più rivisti. Sono passati più di trent’anni. Ricordo vagamente un episodio in cui lo sfigatissimo Gustavo dipingendo qualcosa macchiò di vernice nera il pavimento. Macchie intollerabili alla sua vista. Così iniziò a dipingere di nero il pavimento, e poi i muri, e poi la casa quindi l’universo intero. Tutto che scompariva dietro ad una grandissima e infinita macchia nera…. o forse era un tentativo del povero Gustavo di nascondere la sua piccola vita ai nostri occhi curiosi? mah

  4. inkiostro ha detto:

    Gli Offlaga come dei Rockets dell’europa dell’est, quella sì che sarebbe un’idea…

  5. clotilde ha detto:

    Collini, per lo meno….firmati, zioccane!
    L’hai visto Zladko?

    Ti voglio così!
    :-))
    quando è che la pianterai di fare l’agente immobiliare?
    Fammi sapere.

    Klot

  6. utente anonimo ha detto:

    Clotilde: da Verona a Cogne senza vergogne… :))))

  7. utente anonimo ha detto:

    AMBRI PIOTTA, tu sei il mio eroe personale di oggi! l’Ambri Piotta vacca boia… cmq Gustavo era un mito, lo stress dell’uomo ungherese tra soviet, industrializzazione e sopravvivenza sul Balaton… bellissimo…

  8. clotilde ha detto:

    I racconti di Max Collini sono tra le cose che più mi hanno divertito negli ultimi anni.
    Devo ancora sentire un concerto degli Offlaga dal vivo, ma credo che prima o dopo ce la farò.
    Inkiostrik, salutami il max se lo senti.
    …..certo che è piccolo il mondo: sbagli strada, ti ritrovi a Frittole
    , dai un’occhiata in giro e ricozzi addosso agli Offlaga. O questo mondo virtuale è microscopio o gli Offlaga sono grandissimi.
    Io comunque a Cinnamon preferisco la hit Elektronik-Supersonik di Zladko Zlad Vladkic
    che mi ha consigliato Frittole
    guardate qui

    Adesso che ci penso io ce lo vedrei Max Collini con un bel look alla Zladko. Chissà che prossimamente non decida di abbandonare quel look così bigio :-))
    Ha sempre quella maglietta nera con scritto……cosa c’è scritto su quella maglietta? Non mi ricordo.

    Buonanotte!

  9. inkiostro ha detto:

    chiunque tu sia, lo trovi in alto a sinistra.

  10. utente anonimo ha detto:

    caro sign. inkiostro
    qual’è il suo indirizzo mail?

  11. inkiostro ha detto:

    e i testi degli Offlaga Disco Pax sono una vera miniera di cose simili. Fossi in voi non mi perderei le loro date dal vivo, in attesa che a Febbraio esca il loro disco d’esordio.

  12. frittole ha detto:

    La citazione di Tele Capodistria e della TV Svizzera mi ha riacceso alcuni ricordi fantastici. Su Capodistria: le telecronache di basket di Sergio Tavcar (il primo telecronista a insultare i giocatori durante il commento…); i tristissimi cartoni animati di Gustavo e altre cose. Sulla tv Svizzera: Mercoledì Sport, Scacciapensieri il sabato sera, i meravigliosi derby tra Ambri Piotta (con i quattro fratelli Ticozzi) e Lugano nell’hockey su ghiaccio nello stadio “Lavallascia” (telecronache di Ezio Guidi); Viganello-Pregassona nel basket (in mezzo agli svizzeri Dan Stockalper sembrava un asso della Nba…)… Uha rivoluzione culturale. Grazie per avermi riaperto questa porta.. adesso è partita la gara dei ricordi tra i compagni di banco amici e non riusciamo più a fermarci

  13. utente anonimo ha detto:

    ma quante cose mi hai fatto ricordare!!! :) per me erano le cicles, però (storico: da chiclets, quelle che distribuivano gli americani dai carriarmati. naaaaa! io non c’ero :p) Alma

  14. utente anonimo ha detto:

    beeello…

  15. utente anonimo ha detto:

    fotomontaggio devastante…