domenica, 12/09/2004

nessun titolo

La vita dopo Coupland (3)
Da giovane, mi preoccupavo spesso della solitudine. Che nessuno potesse amarmi, o che io fossi incapace di amare. Col passare degli anni, le mie preoccupuazioni sono mutate. Temevo di essere diventato incapace di intrattenere una qualsiasi relazione, di offrire la mia intimità. Mi sentivo come se il resto del mondo vivesse in una casa al caldo di notte, e io mi trovassi fuori da quella casa e nessuno potesse vedermi, proprio perchè ero all’esterno, al buio. Ma adesso dentro a quella casa ci sono anche io, e la sensazione è esattamente la stessa.
A trovarmi qui, ora, di nuovo solo, sento riaffiorare tutti i miei timori atavici, quelli che mi illudevo di aver sepolto con il matrimonio. La paura della solitudine, la paura che innamorarsi e disamorarsi troppe volte renda impossibili da amare, la paura di non conoscere mai un amore vero; la paura che qualcuno un giorno o l’altro s’innamori di me, si avvicini come mai nessuno prima, scopra tutto quello che c’è da scoprire sul mio conto e a quel punto levi le tende. La paura che, in fondo, l’amore conti solo fino a un certo limite, oltre il quale praticamente tutto è trattabile.
(da Gettysburg, in La vita dopo Dio di Douglas Coupland)

8 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    come se non l’avessi letto… :) E’ uno dei libri peggiori di Coupland, comunque.

  2. bando ha detto:

    leggi anche “ragazza in coma”

  3. inkiostro ha detto:

    no compriendo.

  4. colas ha detto:

    roba di frasette…
    :)

  5. inkiostro ha detto:

    grazie per la preoccupazione, ma non ce n’è bisogno, da queste parti non si sta peggio o meglio del solito; si sta solo rileggendo Coupland, che a certe cose ti constringe a farci un po’ più attenzione. Ma è terapeutico, direi.
    [Colasà: no, non lo so perchè. Illuminami]

  6. secondsight ha detto:

    lo so che da un po’ i miei commenti sono sempre gli stessi ma… riprenditi! ;)

  7. colas ha detto:

    copione copione (lo sai tu perchè)

  8. sestaserasonoqui ha detto:

    benessere a pioggia, da queste parti.
    (detto da una che per anni ha utilizzato la frase “la paura della solitudine…” come un mantra)