venerdì, 03/09/2004

nessun titolo

L’angolo Potemkin
[mancava da un po’…ma l’infornata di dischi settembrina è troppo massiccia perchè non ce ne sia nessuno da stroncare]
La notizia è che nel mio angolo Potemkin di Settembre non c’è il nuovo disco di Nick Cave; e se mi conoscete sapete quanto poterlo dire mi renda felice. Di Abattoir Blues/The Lyre of Orpheus, che esce tra un paio di settimane, parleremo a tempo debito; per ora vi basti la notizia che non si tratta affatto di un brutto disco. Di più non oso, non ancora.
Venendo invece al fulcro del discorso, come non parlare di quello che è probabilmente il disco-di-cui-non-si-può-parlar-male dell’anno, ovvero Medùlla di Bjork? Impossibile. Il folletto islandese è probabilmente un genio da molti punti di vista, ma a volte anche i geni perdono il senso della misura; e Medùlla ne è un perfetto esempio. Bjork ha completamente perso la sua capacità di essere al tempo stesso spudoratamente pop e intimamente sperimentale, dando alle stampe un disco prolisso, involuto e tanto intenso da risultare noioso. Certo, non mancano alcuni episodi davvero belli (e vorrei vedere: sempre Bjork è), ma per lo più Medùlla insegue un delirio concettuale e salmodiante piuttosto sfocato.
Ha probabilmente ragione chi suggerisce che Bjork sia diventata lei stessa un’opera d’arte, un’installazione vivente di cui ogni emanazione (dischi, foto, video, film, concerti; pensate solo all’apparizione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi) viene sempre (da lei e dagli altri) considerata arte pura. A me le installazioni a volte piacciono, e a volte no: e dopo aver adorato praticamente tutte le sue altre fasi (dagli Sugarcubes a GlinGlò, fino a Post, Homogenic, Dancer in the dark e pure il non facile Vespertine) questa fase dell’installazione Bjork la trovo fastidiosamente pretenziosa. Di questi tempi preferisco riascoltarmi Hyperballad nella bellissima versione che ne hanno fatto Greg Dulli e Mark Lanegan nel nuovo disco dei Twilight Singers; sperando che la signorina Gudmundsdottir negli anni non si perda troppo per strada.
Il resto dell’angolo è ordinaria amministrazione, o quasi. In questi giorni sono usciti tre dischi a metà tra rock e dance che fanno rimpiangere il revival punk-funk dei mesi scorsi. Anche lì era rock che si ballava, ma niente a che vedere coi Prodigy (Always outnumbered, never outgunned), rimasti fermi a 7 anni fa sia nei suoni che nei prevedibilissimi beat; si salva poco, forse solo la tiratissima e riottissima Hot Ride, cantata da Juliette Lewis. Il nuovo dei Soulwax (Any minute now) a me non dice nulla, ed è un peccato perchè non mi dispiacevano nè le loro cose vecchie nè le produzioni bastarde a nome 2ManyDeejays; il disco nuovo invece è un po’ troppo perfettino e mtv-izzante, e in qualche canzone arriva addirittura a sembrarmi il Lenny Kravitz più leccato (non chiedetemi perchè). Non so, forse richiede ancora tempo, anche se a me è sembrato fin troppo piatto e immediato. Il nuovo dei Radio 4 (Stealing of a nation) ha forse i difetti di entrambi i dischi precedenti: beat monotoni e un po’ tamarri sovrapposti a canzoni non proprio indimenticabili lo fanno sembrare un disco inglese di qualche anno fa. Un disco bruttino, di qualche anno fa. Anche se non li ho mai amati, rimpiango i !!!.





17 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    sará che in questo disco piú che mai tendo a considerare i pezzi che dici come intermezzi o prologhi per il pezzo successivo (e con Bjork l’ho sempre fatto, giá da Debut). Comunque ieri sera riascoltavo Triumph of a heart ed é FE-NO-ME-NA-LE! fm

  2. inkiostro ha detto:

    Infatti al momento sono i pezzi che mi piacciono di più, come è ovvio. Alcuni sono anche notevoli, ti dirò. Ma quando le canzoni con i deliri vocali proprio non le reggo..

  3. utente anonimo ha detto:

    Io invece avevo basse attese, avendo letto per mesi sul sito quello che stava combinando, ad un certo punto temevo proprio nell’eccessiva presunzione. Ribadisco, ho trovato, a tratti, il lavoro anche piú facile di quello che supponevo, ma io non faccio testo perché sono un noto ascoltatore (ed estimatore) di mattoni, anche di stampo solo vocale. Proprio perché sei un fan della prima ora, per rvialutarlo, ti proporrei un ascolto in ordine diverso, partendo magari da Who Is It, Triumph of a heart, …

  4. inkiostro ha detto:

    Lo ascolto ancora e lo riascolterò, mi piace cambiare idea, e in effetti spero che accada. Anche se ne dubito. Detto ciò, io avevo attese molto più alte, proprio perchè Bjork finora mi aveva raramente deluso; ma in questo caso pecca davvero troppo di presunzione, e non riesco a seguirla più. Poi, ovviamente, c’è chi ne scrive dopo attenti ascolti e chi -troppi- si limita a copiaincollare frasi dal comunicato stampa; come succede sempre: solo che in questo caso dubito davvero che tutti quelli che ne parlano bene lo apprezzino davvero come scrivono.
    [riguardo Dulli: io parlavo di sabato, non di venerdì]

  5. utente anonimo ha detto:

    Ink: Bjork: Non credo che la gente non ne parli male per timore reverenziale o per non farci figuracce (io almeno l’ho ascoltato a fondo e ritengo di averlo digerito e capito): ritengo che sia un disco superiore alle attese (che erano basse) e comunque un ottimo prodotto. E fossi in te lo riascolterei un’altra volta, poi magari lasci stare.
    Dulli: venerdì erano sicuramente a Bologna, un mio amico ha anche offerto da bere a Dulli, poi magari se ne sono andati. fm

  6. inkiostro ha detto:

    oh sì, credo anch’io… :)

  7. utente anonimo ha detto:

    Giuro che non avevo mai letto l’opinione di Scaruffi su Bjork! Anch’io spesso non sono d’accordo con i giudizi di Scaruffi!
    a presto
    alex
    p.s. molto probabilmente sarò uno dei dj al covo dopo i concerti al venerdì…punk funk…bastard pop…electro pop…credo ci vedremo.

  8. inkiostro ha detto:

    + Nin-com-pop: non so, io ho un debito con Bjork, a me ha sempre dato molto. I Delgados effettivamente sono notevoli. :)
    + Pat: Jòga è forse la mia canzone di Bjork preferita, e pure Pagan Poetry sta nella mia top 5, quindi direi che andiamo perfettamente d’accordo.
    + Anonimo: chè poi alla fine se questo disco fosse uscito 6 anni fa sarebbe stato un buon disco, nulla di rivoluzionario ma dignitoso. Ora invece sembra veramente raffazzonato; Hot ride però ha un tiro tale che se la fanno uscire come singolo e fanno un bel video rischiamo di sentircela quasi ovunque..
    + Fidelio(1): invece i ben informati mi dicono che ieri abbiano snobbato il parco nord independent(e) preferendo i ben più glamourosi lidi del festival di venezia.
    +Alex pinktronico: la tua opinione su Bjork non è troppo diversa da quella di Scaruffi, e io di solito non ci vado molto d’accordo… Per quanto riguarda i 3 dischi danzerecci mi inchino alla tua competenza in materia, e sono sostanzialmente d’accordo.
    + Max della domenica: io invece conosco solo gente che l’ha adorato, comprese persone da cui non me lo sarei mai aspettato. Per non parlare del fatto che non ho ancora letto una stroncatura che sia una su stampa e webzines, e questo è strano, con un disco così ostico. Secondo me prevale una vile cautela da parte di chi ha paura di non averlo capito e, nel dubbio, non osa parlarne male.
    + Fidelio(2): vabbè, se ti è piaciuto non vedo perchè dovresti… :) Se vuoi, comunque, prego..
    [ho letto quello che hai scritto e ovviamente concordo con te su pochi punti.
    + Granchio: secondo me non è esattamente un ritorno al passato, anzi; certe sonorità sono abbastanza inedite per Mr. Cave. Ma se ne riparlerà estesamente a tempo debito..
    + Pizzettone: boh, continuerò ad ascoltarlo, anche se al momento tutta questa stratificazione non la vedo. Quanto al fatto che possa aver successo su Mtv2 (effettivamente in USA Mtv normale ormai è proprio persa) non c’è dubbio..

  9. pizzettone ha detto:

    non concordo molto col tuo giudizio sui Soulwax, sono un po’ troppo “leccati” -ok-, ma è un disco molto più stratificato negli arrangiamenti di quanto lasci a vedere. in pratica, i balordi, hanno fatto un disco degno del predecessore ma che risulta essere sufficientemente di impatto e di immediato ascolto, al punto da farlo passare per la solita fuffa da MTV2 (anche perché dubito che su MTV si vedranno mai i loro clip in rotazione). che poi, tutto sommato, è quello che era già successo con il singolo Conversation Intercom…

  10. Granchio ha detto:

    il nuovo nick cave non è male per niente, anzi, bel ritorno al passato…anch’io temevo moltssimo dopo nocturama ed invece… :)

  11. utente anonimo ha detto:

    A me è piaciuto, questo comunque non impedisce di parlarne male. fm

  12. franz, sei così sicuro che del disco di bjork non-si-possa-parlare-male? a me sembra che non sia piaciuto a nessuno.

  13. utente anonimo ha detto:

    I migliori album di Bjork sono quelli più semplici. Sicuramente un’artista sopravvalutata che si é spesso avvalsa di ottimi produttori. Tra dieci anni la vedremo sotto una luce diversa e la ridimensioneremo. Barocca e pretenziosa. Sto per dire un’eresia (per alcuni): Madonna per certi versi é più geniale perchè interpreta meglio i nostri tempi. Bjork é una Madonna alternativa.
    Non ho ancora sentito l’album dei Prodigy ma il singolo mi sembra abbastanza modaiolo…un po’ di electro, un po’ di noise…insomma un upgrade dei Prodigy. Liam Howlett ha fatto il disco per liberarsi di questo pesante fardello del “blocco dell’artista”. Il prossimo sarà meglio.
    Soulwax, visti dal vivo qualche settimana fa mi hanno fatto un’ottima impressione. Band compatta, capace di creare ottimi groove profondi e ballabili. ROck evoluto.
    Il disco invece é un po’ troppo ruffiano: non mi stupirei se avesse un grande successo.
    Di Radio 4 ho sentito solo il singolo (Party Crasher). Molto bello il rmx di Headman. Credo che deluderanno molti…il loro periodo cult é già finito?

  14. utente anonimo ha detto:

    Beccati Greg Dulli e Manuel Agnelli ieri sera in giro…

  15. utente anonimo ha detto:

    Hai ragione, il pezzo cantato da Juliette Lewis spacca, mentre il resto del disco è davvero banale. Non se ne sentiva proprio il bisogno.

  16. utente anonimo ha detto:

    Io ho sentito solo alcune canzoni di Medulla e le ho trovate, come dici tu, pretenziose. Distanti anni luce dalla semplicità di Joga e Isobel (ma anche di Pagan Poetry). Che peccato. Pat

  17. Nin-Com-Pop ha detto:

    sono l’unica a cui non viene neanche voglia di cercare medulla? (non ci posso fare niente, bjork mi dà poco).
    ink, cercati i delgados.