mercoledì, 11/02/2004

Fratello Zamboni…

Fratello Zamboni
Come molti là fuori, sono cresciuto ascoltando i CCCP e i CSI. Benchè nei loro dischi l’aspetto musicale fosse fondamentale -e quanto di più originale e al contempo classico ci fosse in giro in quegli anni in Italia- c’è poco da fare: il fulcro dei due gruppi per me rimaneva la voce salmodiante di Ferretti, le sue filastrocche punk, e i suoi testi scortecciati che parlavano della terra, della guerra e delle questioni private. Con la depressione caspica dei CCCP prima e dei CSI dopo, ho pensato che la vena di Ferretti fosse esaurita, tanto eccessivo era il suo esordio solista Co.dex e tanto spento e involuto mi è sembrato il progetto PGR. Non so se mi sbagliavo sulla parabola artistica di Ferretti; certamente, però, mi sbagliavo nel sottovalutare il ruolo di Massimo Zamboni in quei gruppi: Sorella sconfitta, il suo disco solista, parla chiaro.
E’ un bel disco; musicalmente, addirittura un grande disco. Il suono è nitido e focalizzato quanto mai, le chitarre ora accarezzano ora graffiano, l’elettronica è presente in modo massiccio ma poco invadente, le melodie sono semplicemente splendide, e lo spazio sonoro varia dal blues (Da solo), alla ballata (Pied Beauty), al raggae (Miccia prende fuoco), al punk (Su di giri), allo spoken quasi industrial (Blu di Prussia, puro Massimo Volume-style) ad aperture eteree inclassificabili (io ci ho sentito addirittura i Sigur Ros, fate voi..). I testi, poi, non sono niente male, e si sente che Zamboni si è dedicato al mondo della parola con i suoi due -sfortunati, a dire il vero- libri. Ma c’è un ma, che a questo punto dovrebbe esservi balenato in mente: chi canta?
Non Zamboni, questo è chiaro. Il nostro non ha mai fatto mistero di trovarsi a disagio dietro al microfono, e il suo esordio solista non fa eccezione: a parte un paio di episodi spoken, questo è uno di quei dischi in cui l’autore costruisce le quinte per poi rifugiarsene dietro. In primo piano ci sono invece quattro voci di eccezione: Nada, Lalli, Fiamma e il soprano Marina Parente, a sottolineare il carattere femminile (ma non materno, semmai fraterno) dell’opera di Zamboni. Ed è proprio qui che il disco fallisce, non riuscendo a mantenere fino in fondo quanto promette. Se Nada rivela una versatilità e un’abilità sorprendenti e Fiamma redeghiereggia e bjorkeggia in modo egregio, Lalli e Marina Parente caricano di pathos pezzi già di loro non certo leggeri arrivando ai limiti della sopportabilità, soprattutto nella title-track Sorella sconfitta e in Dolorama. Ed è proprio questo il difetto maggiore del disco: la difficoltà di arrivare alla fine. Se Linea Gotica vi sembra un disco pesante, qui non arriverete alla terza traccia. Se lo fate sarete ripagati, perchè le perle non sono poche (e, ripeto, la musica, tout-court, è davvero bella). Se non ci riuscite, però, non posso biasimarvi.



11 Commenti a “Fratello Zamboni…”:

  1. Aleph ha detto:

    “miccia prende fuoco” era stata scritta perché la cantasse ferretti. da qui, forse, l’assonanza tra i due. è un buon disco, onesto, ed entrato perfino in classifica. che riprende il concetto di matrilineare (più che fraterno, a mio avviso) e lo srotola con meno patemi che nel passato. riprende anche la fissa csi per battiato (vedi parente e certe giunate russo). solo l’indulgere nel rancore mi lascia dubbiosa.

  2. inkiostro ha detto:

    Non so, sentite tutti Nada come un Ferretti al femminile tranne me…boh, a me è sembrata semplicemente la voce giusta al posto giusto, con buona pace di Giovanni Lindo. Per quanto riguarda Lalli, credo proprio di avere un problema con il suo modo di cantare. Le chitarre per me non hanno un suono noioso, hanno il suono di Zamboni…cioè, l’ha praticamente inventato lui, e sentirlo declinato in modo diverso dal classico CSI-style mi ha emozionato più che annoiato, devo dire. Per il resto, comunque, conveniamo tutti che è fondamentalmente un gran bel disco, no?

  3. inkiostro ha detto:

    Fidatevi, non è così interessante. Non vale la pena dargli tutta questa attenzione. Capitolo chiuso.

  4. utente anonimo ha detto:

    Non c’entra nu cazze con il post, ma te lo scrivo qua e non più indietro sennò non lo leggi.
    Se non vuoi dire di che parla la tesi, (credo, non vorrei essermi perso qualcosa), dì almeno perchè non lo vuoi dire… Questo è mancare di rispetto ai colleghi dell’Old School
    Eppoi, chi si estranea dalla lotta è un gran fijo…
    Lostineesti

  5. Solitaire ha detto:

    Difficile razionalizzare quando certe onde ti travolgono…

  6. ta ha detto:

    ho sentito un pezzo cantato da nada. credo miccia prende fuoco. sono rimasta impressionata, perchè ne suo modo di cantare mi è sembrata un’esatta riproduzione al femminile di ferretti.

  7. gomitolo ha detto:

    Nada continua a sorprendere anche me (che già stravedo per il suo talento). però il disco di Zamboni musicalmente una -grossa- pecca ce l’ha. e non è la voce ‘sofferta/sofferente’ di Lalli. ma quel ‘solito’, abusato, noioso (sì, noioso) suono delle chitarre. forse è solo una mia fissazione, ma davvero non riesco a non rimanerne infastidito.

  8. mammara ha detto:

    d’accordo in parte con te. il personaggio Zamboni ha un fascino non indifferente, e il fatto che le musiche siano ben orchestrate non dovrebbe stupire, visto che quelle dei CCCP erano tutte roba sua. il disco è discontinuo, anche per la diversità delle voci, ma se Nada è un alter-ego di Ferretti quasi perfetto a me anche i pezzi con Lalli piacciono molto, sarà che lei l’adoro.

  9. inkiostro ha detto:

    Fio: Nada canta diverse canzoni, due o tre, direi. Le migliori del disco, secondo me. Che sia da rivalutare? Per il disco che sta registrando a Roma si fanno nomi davvero notevoli…boh…

  10. utente anonimo ha detto:

    Hai reso bene il misto di esaltazione e delusione che questo disco mi provoca. Da un lato l’esaltazione per avre trovato una nuova voce artistica davvero di altissimo livello (le chitarre, le melodie!!), dall’altro la delusione per l’incompiutezza del disco e per l’insostenibilità di alcune canzoni e, in definitiva, dell’opera completa. Lalli sarà brava quanto si vuole, ma io proprio nun la reggo.

  11. utente anonimo ha detto:

    il pezzo con nada è veramente bello, posso dirlo? a me lei non è che piaccia granchè, ma in questo caso le riservo un pubblico applauso. clap clap.