domenica, 27/07/2003

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Lali pena
No, vabbè, non mi hanno fatto pena: diciamo che mi hanno un po’ deluso. In questi casi si sa, è tutta questione di aspettative, e le mie, evidentemente, erano troppo alte. Sarà che i Lali Puna hanno fatto un paio di grandi dischi, sarà che riescono ad essere contemporaneamente emo e freddi come pochi sanno fare, sarà che l’ultimo singolo, Left-handed (che a Zazie ricorda gli Scisma, ad Enzo sembra una canzone scartata dai Notwist e a Max ricorda il rumore che faceva la ringhiera delle scale quando ci sbattevi da bambino; manca solo di sapere cosa ne pensa Gecco), a me invece piace molto e mi faceva ben sperare: insomma, mi aspettavo qualcosa di più.
Non che sia stato un brutto concerto, comunque. A parte la lunghezza (a malapena un’ora) sono rimasto deluso da Valerie Trabeljhar, completamente assente, poco più che un’ombra che sussurra versi e non osa spingersi nel regno del cantato, risultando del tutto accessoria sul palco. Gli altri sono stati bravi, e molto: Mister Archer (leader dei Notwsit, ricordiamolo) al basso pareva divertirsi molto, il batterista ha macinato continuamente tempi dispari, intrecciandosi egregiamente con i beat in trame molto affascinanti. A ben vedere, in effetti, l’impatto ritmico inaspettatamente potente e trascinante è stato la vera sorpresa del live, trasformando la serata in un bizzarro mix tra evento da dancefloor e catarsi dell’alienazione contemporanea. E così la coda al fulmicotone di Don’t think, la serratissima Rapariga de Banheira e la già citata Left-handed hanno dato a un senso a quello che poteva finire come l’ennesimo concerto “su-disco-sono-fighi-ma-dal-vivo-fanno-schifo”.
Non è poco, a ben vedere, ma per me non è stato abbastanza. Ah, benedette aspettative.



5 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    Boh, a giudicare dai pareri di tutti gli altri che hanno visto i Lali Puna live, si direbbe che sono l’unico insoddisfatto. Non so, forse ero ad un altro concerto e non me ne sono accorto… :O

  2. utente anonimo ha detto:

    Li ho visti nei pressi di Pisa. Altro concerto e altre aspettative, a me son piaciuti molto e anzi mi han fatto venir voglia di sentire meglio i loro dischi. In particolare, l’alterità di Valerie Trabeljhar m’è sembrata molto funzionante. Ma come detto, non era lo stesso concerto.

  3. utente anonimo ha detto:

    mi si chiama in causa quindi intervengo (e ovviamente ripeto le stesse cose dette vicino al banchetto)
    a me sono piaciuti, hanno suonato poco pero`
    e aggiungo per dovere di cronaca che coso, quello dietro che muoveva tutte quelle manopole, suona anche negli iso68 (visti un paio di mesi fa)

  4. utente anonimo ha detto:

    le mie aspettative sono state del tutto soddisfatte, e non erano basse–goo

  5. rexistenz ha detto:

    e io che stavo per fare un megasbattimento firenze-bologna-cesenatico-e-ritorno per i lali puna….che dire ho fatto bene a ripiegare su Certaldo e la Mercantia