giovedì, 29/05/2003

nessun titolo

A proposito di libri/1
Dopo Emmebi, che oggi svela il libro che ha odiato di più, ho deciso: faccio outing anch’io. Ovviamente tralascio quelli che non ho mai preso neanche in considerazione, e mi dedico invece ai libri che ma no, come fa a non piacerti?
Il libro che ho odiato di più -e che nonostante ciò ho finito- è Memoriale del convento del Nobel Josè Saramago. Tediosissimo, l’ho finito solo grazie alla mia grande forza di volontà e, soprattutto, al troppo tempo libero che avevo quando lo stavo leggendo. Inoltre lo confesso: non sono riuscito a finire Il paradiso degli orchi, il primo libro della saga del signor Malaussene, di Daniel Pennac. E’ un autore di culto per molti dei miei amici, ma a me proprio non interessava, non mi veniva voglia di continuare a leggere. Idem per un altro cult, On the road di Kerouac, anche quello iniziato due volte e mai finito. E voi?


17 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    tediosissimo il Memoriale??

    no comment…respira ciò che ti sta intorno…e (ancora + dificile) prova a raccontarlo..

    Saramago lo fa e ci riesce.

  2. Gokachu ha detto:

    Son molto contento che Pennac dia al lettore il diritto di non finire i libri perché ne ho usufruito con il suo Il paradiso degli orchi. Per quanto riguarda la corazzata Potemkin, è un film breve, godibile, veloce, più moderno di quelli di Villaggio. I film di Fantozzi sono una cagata pazzesca, specie gli ultimi.

  3. rexistenz ha detto:

    la corazzata potemkin è un capolavoro e Ejzenstejn è un teorico fondamentale, nella storia del cinema, del montaggio (e non solo)….cmq neanche io sono riuscita a finire On th road di Kerouac…per ben 2 volte l’ho iniziato a leggere e entrambe le volte l’ho abbandonato….non credo proprio che lo riprenderò! ora volevo finire L’età dell’oro di Gore Vidal ma sono stata fulminata da Houllebecq e le sue PARTICELLE ELEMENTARI…..ma del resto come ha scritto Pennac non è un diritto del lettore quello di abbandonare i libri senza averli finiti o iniziarne 4 contemporaneamente????

  4. uiallalla ha detto:

    no, il problema non sono le vendite, il problema è che gli “arancini” fanno schifo ed io avrei potuto scrivere di meglio…

  5. mugwump ha detto:

    I libri di J.T.Leroy sarebbero da bruciare.

  6. utente anonimo ha detto:

    Peccato dare per scontato, in generale. In special modo Camilleri. Solo perchè, peccato mortale, vende? Difficile trovare un intrattenimento più divertente e intelligente del suo, per quanto mi riguarda… Però mi piace pure Pennac, e Benni (molto più di Pennac), e Guccini. Decisamente fuori sintonia, pare. D’altra parte, non ho un blog…
    l’A.

  7. uiallalla ha detto:

    beh, oltre Camilleri e King che do per scontanti, trovo irritanti (pur riconoscendo la loro grandezza) Keruac (Sulla strada due volte inziato mai riuscito a finire) e Carver (sto provando a finirlo ma non so…).

  8. utente anonimo ha detto:

    No Guccini (musicale immagino), no Pennac, suppongo dunque anche niente Benni.

  9. inkiostro ha detto:

    Concordo con EmmeBi. Non è che perchè sono libri, e perchè sono considerati capolavori da qualcuno debbano per forza piacere. Come non sopporto Guccini (sempre per citare un artista di culto per persone simili a me), così è per On the road. E una volta ogni tanto è salutare dire ‘Per me la corazzata Potemkin….’

  10. utente anonimo ha detto:

    Imparate un po’ a odiare. Anche i libri. E’ un esercizio che fa bene.

  11. utente anonimo ha detto:

    Scusa se ho calcato la mano, ma certi libri… si, sono di quelli che “questo capolavoro non si tocca!” Mi rimangio tutto, a presto!

  12. utente anonimo ha detto:

    io ciellina? ma tu e meta’ del tuo condominio, piuttosto!;)

  13. utente anonimo ha detto:

    a zazieeccecc: scusa ma non posso dare credito ad una persona che non sopporti viaggio al termine della notte. ma che sei, per caso un ciellino?

  14. quarky ha detto:

    mi riferivo alla vinci….

  15. quarky ha detto:

    sull’ultimo che hai scritto anche io sono seriamente preoccupato.

  16. utente anonimo ha detto:

    Faccio lo spocchiso critico snob ma Kerouac non si tocca. Per Pennac, chapeau, lo trovo veramente irritante… Ne parliamo stasera da cate, comunque

  17. utente anonimo ha detto:

    l’odio non arrivo a coltivarlo verso nessun libro, ma certi volumi universalmente ritenuti dei capolavori mi hanno sempre lasciato un po’ perplessa. vedi Viaggio Al Termine della Notte, La Peste, oppure (e concordo) On The Road. Nutro una forte antipatia per Salinger, eccezion fatta per le sue Nine Stories. e mi preoccupa profondamente Dei Bambini Non Si Sa Niente di Simona Vinci.