lunedì, 17/03/2003

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Ci sono Ore e Ore
Ho provato a dirmi che era colpa della scomodità del cinema (è matematico: quando esce un film che aspetti con ansia, lo programmano sempre e solo nel cinema più infame), ho provato ad autoilludermi con il solito “il libro è sempre più bello del film”, ma non funziona: The Hours, diretto da Stephen Daldry, è proprio deludente.
E non azzardatevi a dire che era difficile renderlo, che il libro è complesso, e che quando un libro ti piace così tanto il film non può che deluderti; quando hai tra le mani uno dei migliori romanzi degli anni ’90 devi fare qualcosa di più. Non puoi accontentarti di pescare tre tra le migliori attrici sulla piazza, inventarti un naso finto ed assegnare la colonna sonora ad un compositore di fama (Philip Glass) sperando che basti.
The Hours di Michael Cunningham (il libro) è splendido: un’opera di rara poesia, con una meravigliosa prosa woolfiana, un intreccio notevole e l’intensità che pochi sanno trasmettere. The Hours di Stephen Daldry (il film) non raggiunge neanche un barlume della bellezza del libro di Cunningham, e il brutto è non ci prova neanche. Tenta di sostituire il flusso di coscienza della voce narrante con un ripetitivo e tediosissimo sottofondo musicale, sperando che lo spettatore comprenda da solo i mille non detti della storia e ne capisca l’intima bellezza. In questo modo tutto ciò che rimane è angoscia, e il film diventa un’esperienza terribilmente pesante.
Ecco come rovinare un gran libro. Complimenti, Mr. Daldry.
[Qui la recensione perplessa di Repubblica, qui la recensione del libro, qui la stroncatura di Slate, che 2 mesi fa mi sembrava eccessiva ma con cui ora mi trovo abbastanza d’accordo]





4 Commenti a “nessun titolo”:

  1. *scintilla* ha detto:

    hum, non so… non penso che se non gli piacesse realmente si mostrerebbe tanto entusiasta… Insomma, un po’ di contegno per diamine ;)
    Vebbè esser manager di sé stessi, diplomatici e tutto il resto, ma è anche un’artista… Non dico che se gli facesse schifo mi aspetterei che lo andasse a sbandierare ai 4 venti, ma penso non si sbilancerebbe come invece ha fatto. :)
    O farse ama gli eccessi….ed è abile a mischiarli! :P

  2. inkiostro ha detto:

    Entusiastico, pare. E’ uscito un articolo sul venerdi di un mesetto fa a sua firma dove si dichiarava molto soddisfatto. Sarà che con tutti quei soldi in ballo, il cast stellare e le nomination agli Oscar dire che non gli era piaciuto sarebbe stato come sputare nel proprio piatto… (o magari gli è piaciuto davvero……naaa, impossibile….) :)

  3. *scintilla* ha detto:

    Ho trovanto il libro splendido e mi è piaciuto moltissimo anche il film. Sono due cose diverse, quindi diversamente apprezzabili. La musica di sottofondo a me è sembrata azzeccatissima ed efficace. Sai, a questo punto, sare curiosa di conoscere il giudizio di Cunningham. :)

  4. edi ha detto:

    sottoscrivo la descrizione del libro, magnifico. Non ho visto, né intendo vedere, il film.